Post n°365 pubblicato il 14 Febbraio 2022 da Vasilissaskunk
I piaceri di Eunice GREENDAY
E' il corpo il piu' grande collettore di esperienze legate ai piaceri ... ogni millesimo infinitesimale di tempo raccoglie miriadi di informazioni con i suoi vari ricetori e le immagazzina nella memoria ... è la mente poi che le rielabora secondo i propri capricci umorali .. ma i dati puri sono li ... Ad EuniceGREENday piaceva :
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Post n°364 pubblicato il 10 Febbraio 2022 da Vasilissaskunk
„Noi non siamo esseri umani che vivono un'esperienza spirituale. Noi siamo esseri spirituali che vivono un'esperienza umana." - Pierre Teilhard De Chardin
E' tutta una questione di prospettiva esistenziale, comuqneu la si voglia guardare l'esperienza ci farà forse raggiungere un gradino evolutivo personale e collettivo superiore... Ad Eunice Greenday poco importava del contesto intorno, diciamo che aveva percepito da subito i confini terreni in cui era ristretto il suo spirito, certo a tenpo determinato ... Le piaceva un sacco andare al fiume, anche d'inverno perchè era immergendosi nell'acqua gelida che percepiva la sua vera natura... |
Post n°363 pubblicato il 28 Gennaio 2022 da Vasilissaskunk
Ho trovato un buon rifugio: si chiama silenzio, è scarsamente popolato, poichè nell'epoca dove un'amanità corrosa di qualsivoglia valore intriseco e allo sfacelo tutti preferiscono vociare, urlare la loro inconsistenza ... forse per paura di non star esistendo Non considerandomi certo essere superiore a nessuno, semmai ben attento alla propria evoluzione personale, taccio tutto il mio disprezzo e non partecipo volontariamente allo schema anzi creo margini consistenti di sopravivenza opponendoli in sorriso alla deliranza ... La razza umana meriterebbe ordunque l'estiznione ? Non sono dio, non spetta a me questo stabilire ... certo penso che il nostro pianeta starebbe molto meglio in sua assenza, rifirorirebbe senz'altro ... L'egocentrismo umano si manifesta nella violenta arroganza, perpetrata verso i propri simili e verso gli altri esseri senzienti ... e non ha limiti ... un essere reso, da sterile evoluzione, superfluo tanto da non sapere piu sopravvivere in natura ... incapace di soddisfare i prorpio bisogni primari se non con l'artifcio dei soldi, schiavo di grige vite, privo della qualità del proprio tempo .... vede passare la prorpia esistenza tita di noia e profonda e frustrazione ...paga il divertimento e ammuchia innumerovoli inutile cose, ammassato in innaturali contenitori chiamati città ... no io ...di tutto questo non voglio più fare parte, non mi importa di ostentare finte socialità o mendicare consensi su cio' che faccio credendo che condividendolo su un social mi porti piu' soddisfazione ... o poveri esseri squaciati di infinita solitudine ... D'ora in poi cio' che faro' quando dove e perchè riguardera' solo me ... o in estremo caso, chi con amore mi chiederà ... Potrei perdere temnpo a sputare infinito veleno caldo e verde come la fiele ... ma non avrebbe aclun senso in un mondo di ottusa sordità sensoriale ed emozianale, in un mondo dove sei se possiedi oppure ti quantifichi quanto piu' appari ...no non avrebbe alcun senso No tutto questo non mi si confà, la vera essenza di questa mia vita io ancora non la ho ben capita, al limite posso saper cosa non voglio essere ... so solo per certo che entrando nel bosco vedo perfezione divina: un composto silenzio che dona quel senso di immobilità contrapposto al fragore dei morsi voraci della quotidinità ... ..cicli di vita in immutabile alternanza come il ripetersi delle satgioni ... ora ad esempio è il momento della neve cadente dagli alberi, del suo ricomporsi in rigagnoli che scorrono fervidi tra foglie in decomposizione, che da verdi ivolucri di linfa ora giacciono sul terreno sacrificate a donar lui il nutrimento per la nuova prossima vita a divenire ... tutto sembra immobile, ma non lo è ... tutto ha il suo "semplice" ordine ... tutto sublima l'anima ....e ....sapete il perchè ? Perchè intorno nessuno della mia razza c'è ... lascio volentieri gli affanni del dover per forza esistere ...lascio volentieri le cattiverie , l'odio .... io lascio tutto questo querulo chiachericcio ... e in silenzio mi rendo particella boschiva o molecola d'acqua di fiume che per nuotare non ha bisogno di una vasca piena di veleno ... non sono di certo il mio diprezzo ne mai vorrei esserlo ... io dimentico semplicemente il resto quando sono in un bosco io bosco divento ...perchè il resto vedete è stato creato in secula "speculorum " da un animal che forse poteva anche eccellere in intelletto, ma ahimè è rimasto poi fragorarasamente schiaanto' nel suo egoncentrismo ....
eonicaMENTE fruscio emozionalmente nel ventre della selva
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Post n°362 pubblicato il 14 Dicembre 2021 da Vasilissaskunk
Wanderers Nachtlied ("Über allen Gipfeln")
Sulle alte cime fruscia nel vento la pace, immobile tra i rami nei boschi ti osserva scrutandoti nei movimenti ... non si vede eppur è li, la si percepisce negli spiragli di luce tra i rami nel silenzio dell'aria ... tutto è ragionevolmente perfetto in assenza dell'uomo... la socialità imposta viene meno così come quella goffa impalcatura di tessuto sociale finto... la mente crea prigioni ... la mente le libera ... è in una sana e consapevole solitudine che si ritrova l'intimismo ... mi rinchiudo volentieri nel mio carapace ...lontana dal frastuono di svelati finti sentimenti ... che importa se a pochi o a nessun importa effettivamente come stai ... di quell'oscura ombra che si nasconde tra le viscere deve importare solo a te ... Su tutte le cimeè pace. In ogni chioma non senti neanche un alito. Gli uccellini tacciono nel bosco... Aspetta, ancora un pocoavrai pace anche tu... |
Post n°361 pubblicato il 03 Dicembre 2021 da Vasilissaskunk
Non si teme il proprio spazio è una questione di tempo ... Non si teme il proprio tempo è una questione di spazio ... E' solo una questione di pertinace resilienza la propria dignità e integrità non ha un prezzo in questo mondo che si sgretola rotola e fugge via ...tutto è finto si ostenta la propria (in)felicità su un social come se un'esperienza prendesse piu' valore nel mostrarla a disinteressati spettatori ... avanza la solitudine nella massa ...e le tenebre incombono sulle false libertà ... la presa di coscienza oltre ad esser dolorosa impone una sana e schietta solitudine ... Non si baratta il proprio essere con l'oblio ... per quello ci sarà tempo una volta che il corpo sarà freddo e l'anima sarà volata altrove ... Non si temono le tenebre se non quelle dell'ignoranza ...allora li si mi troverai sentinella della luce ... non è piu' a tratti... adesso nel brusio confuso di un ipnotismo isterico vedo particolari in chiaro ...come dice Lindo ... di chiara luce splendidi dettagli minimali in primo piano ...e adesso so ...cosa fare non fare quando, dove e perchè riguarda SOLO me ... e rircordando che tutto va come va... non si teme la solitudine ...se l'essenza non va oltre la contigenza è meglio rinchiudersi in consapevole ermetismo ... e ricordando ricordando si .. ricondando che quando hai bisogno di uma mano come disse il grande Confucio la trovi esattamente infondo al braccio almeno che non tu non sia un Muzio Scevola della situazione ...
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Post n°360 pubblicato il 16 Novembre 2021 da Vasilissaskunk
L'oracolo era chiaro, ambire all'ermetismo selettivo ... .. Il che imponeva oltre ad un accurato viaggio interiore tra le viscere di una sepolta consapvolezza anche una feroce selezione ... non era piu' possibile parlare alle anime sorde prive di empatia ...
Evviva L?ermetizmo e la laibertà ordunque ? orsu' or ?
QUELLO CHE TI SUCCEDE NON E' COLPA DI NESSUNO ... E' COLPA DELLA TUA INERZIA |
Post n°359 pubblicato il 10 Novembre 2021 da Vasilissaskunk
>>> LA REGINA DEGLI SCARAFAGGI
Era impressionante alla vista, penso' Domitilla, questa donna cerulea dalle labbra nere e dai cui occhi uscivano amorevoli blatte di ogni tipo e dimensione ... si era imbattuta in lei mentre vorticava nella insoppordaznza.. a dire il vero lei le aveva afferrato una caviglia e l'aveva fatta cadere a terra e poi rindendo dalla bocca erano usciti infiniti esserini che muovevano divertite le zampine ... un gran tonfo e quel dolore che la faceva sentire così incrediBIlmENTE viva nonostante il termine della danza ....LIBERANZA LIBERANZA stridevano all'unisono i piccoli esserini .. che buffi si uni' al fragoroso riso della regina e penso' che infondo quei tanto disprezzati esserini erano meglio di certe persone ...soprattutto di quelle strapazzate nella grande frittataDEMEmondialeziale il fragore delle vibrazioni porto' quegli scuri occhi vitrei alla lettura sinapsiale di uno strano oracolo... molto probabimente la morte per taluni era insopportabile perchè non riuscivano a vivere ed era assai difficile in tempi di belligerarrogANZA sopportarsi ... non era facile giammai guardare i neri scarafaggi dell'anima ... 4EVERjung suonava forte dalla rocce era ora di riprender a danzar iniseme alla regina nel telpo della deliranza mentre nel mare verticale si armavano d' cosmico e benevolo amore i marinai ...
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Post n°358 pubblicato il 09 Novembre 2021 da Vasilissaskunk
Che cosa mai poteva esserci di buono nel vivere nella paura ...se non di non vivere per la paura . se il "diritto a fare cose " passava per il rovescio dell'inganno incanalato ed uncinato alla paura di morire preferiva sinceramente non fare cose ... Lontana dalla grande frittata.. la frontiera tra il mare verticale e il bosco ornamentale era assai selvaggia... vi giungeva in autunno quando le foglie oniriche crollavano per terra decomponendosi in oblio ancestrale ... Una di esse richiamo' la sua attenzione... Si chiedeva come poteva essere stato il suo ultimo respiro ... lo sguardo rivolto alla volta stellata ...un ultimo sbuffo animale ..e poi il cuore si era rotto per sempre, inclinato irrimediabilmente ... solo su un prato costeggiato dalle grandi mura medioevali ... vicinissimo eppure nel cosmo dilaniato ... nemmeno innestando i cavi dei cateteri para sensoriali riusciva a sentire i brividi che aveva provato quando un ventennio prima aveva fatto l'amore con lui ... ricordava di fatto sotto l'evento per se ... e che lui fu l'unico a chiederle di sposarla... Nel bosco non era certo facile sopravvivere però tutto era pace e sereno equilibrio... pulsava forte la consapevolezza di avere un ciclo vitale così come le foglie... d'altronde l'insopportabilità di morire era poi dettata dal fatto che la qualità della vita stessa nella grande frittata fosse resa a prigionia ...
Insorgeva dunque la forte esigenza di spingersi oltre la frontiera dell'anima, di rimanere in contatto soltanto con i propri simili ed escludere gli strapazzati dalla grande frittata piu' per tutela che per cattiveria ... si stava delineando l'esigenza di creare una nuova umanità ...ballava Domitilla, come le veniva assai bene fare, la nuova insoppordanza .. braccia ondulate come i salici al vento e girotondi cascava la terra e quelli della frittata tutti con l'animo in guerra ... nel frattempo dietro le orecchie le crebbero nuove branchie emozionali e i buchi dei cavi neurali si chiusero in segno di rinnovata ed ipotetica liberanza ... The Prodigy - Wild Frontier (Official Video) - YouTube
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Post n°357 pubblicato il 18 Ottobre 2021 da Vasilissaskunk
>>> ERA un giorno di infinita tristezza e Domitilla aveva attaccato il catettere della compassione e piangeva le sue lacrime nel mare verticale sbracciando e annaspando per non affogare ...
>>> PIANGEVA tutta la sua tristezza per quel mondo gretto e schifoso dove l' EMPATIA Non esisteva piu' ma anzi era rimpiazzata in un senso di goduria nel vedere la gente in diffcoltà .... Und der Haifisch der hat Tränen E lo squalo ha lacrime
Purtroppo e per fortuna molte delle menti cosidette amiche erano finite nello sbatacchio tuorloso della grande fritata e l'albumedellavinildemenza si era riuscchiato i neuroni---
>>> PULSAVA SOLO in endovena la sonda della consapevolereditàcertex che l'ingiuclizia rognasseinregnarogna oramai sovrana.... si accorse di un povero tuorlo che molto probabilmente non era stato correttamente ingurgitato ... poteva settenorizzarlo nella fognacongnitiva ...ma decise di avere pietà ed aiutarlo .... >>> SI DEFINIVA Il tempo della selezionesecernente ed era ora di navigar per quel mare ... icapelli erano gialli |
Post n°356 pubblicato il 16 Ottobre 2021 da Vasilissaskunk
Il giorno del grande sterco era sul divenire ... >> GLI ALTOPARLANTI NEURALI STRIDEVANO CONTINUI INCITANDO DI UNIRSI ALLA GRANDE FRITTATA ma tanto invito e poi non era tant'è che i prodi marinai del porto verticale erano assai presi a mantere le larve psicotrope vive tra le onde orizzantali ... Fu qualche ora della notte prima che DOMITILLA in quel sano desio pre sterco comprese che le sue intenzioni non erano assolutamente frazionabili … i buoni propositi erano oramia in fila alla cassa della volontà. Aveva pensato di tagliarsi i capelli in sacrificio alla grade frittata … ma si arrese all’evidenza che iil volto scoperto in quel triste periodo storico non poteva tenerlo ... non c'era piu' empatia e i tuorli strapazzati e riigurgitati in sterco si ergevano roamai a detentori di ragione assoluta ... la nonna era campionessa di charleston ... il nonnno un ardito ... Sedeva dubbiosa sulla doralse del vissuto ...gomiti sulle ginocchia... di una cosa era certa desiderava altresì selezionare gli interlocutori ....comprese che nelle pseudo neuroxellule in orbita rimaste ad alcuni alllogiava in naftalina un vacuo e melmoso ricordo di democrassia ma come dire, comodi ma come dire poca soddisfazione ...Comunque sia la tana del passato era sempre sempre sempre lì languida e in agguato … sopravvivere non era per la sua essenza ---semplicemente insieme ad altri vide i tuorli diventare sterco e paventar purezze ... decise altresì di muover i suo passi nel bosco trapezzoidale alla ricerca della grande anima vellutata per portar nell'antro della consapevolezza il messaggio del marinaio del mare verticale .. I capelli si fecero nuovamente verderame |
Post n°355 pubblicato il 08 Ottobre 2021 da Vasilissaskunk
>>>Gibt es eine Wendung zum Glück? Es ist eine Wendung zum Glück! <<< le piattaforme viscerali della grande frittata sinuose lanciavano tentacoli amichevoli seppur irruenti per spronare gli indecisi ... bisognava scollegarsi del tutto dalle sinapsi intenzionali .. e lasciare soltanto attaccati gli altoparlanti neurali vocianti in ogni secondo subliminali messaggi volti ad annullare dignità e possibilità in nome di una patetica e fasulla libertà ... >>> I capelli di Domitilla tendevano in quel momento all'amaranto .. di nascosto e al limitare del bosco scopri l'innestoanomaloneurale ... un piccolo forellino a cui si poteva in opportuna spina collegarsi con il mareverticale ... c'erano altre persone restie alla grande frittata ..anche perchè da un po' di tempo a questa parte chi vi si era unito non rispuntava piu' in elemento singolare ... forse era venuto veramente il tempo di onorare i gloriosi antenati ... si chiedeva comunque delicatamente affranta se davvero esistesse un turno per la felicità e se lei semplicemente non se ne fosse accorta nel suo divenire ... >>> NEL MARE verticale le essenze viveano libere ed incondizionate nascoste agli altoparlanti neurali dallo spumeggiare perpetuo delle onde emozionali... dall'alto osservava i vermicapratronoci brucare allegramente nel passato ... una lezione certo, mai ripescar con essi quel che fu stato e ora non piu' ne quel che le sarebbe piaciuto aver avuto >>> I marinaipsicotropi inalzaron il loro canto era il tempo in cui l'anima colletiva ... per chi ancora aveva la capacità di percepirla... parlava alle essenze ... un tempo di solida divisa unione ... nel mentre la grande frittata nel buio scuro del blackoutperineale eliminava in liquame...squame residue dipseudoindivudualvolontà... |
Post n°354 pubblicato il 06 Ottobre 2021 da Vasilissaskunk
Una consapevolezza trafiggeva la pupilla di Domitilla come uno spillo incandescente ... " dopo la morte di tua madre a nessuno importa piu' di come stai " ...nella strada ruotava la grande frittata intenta a fagogitare più elementi possibili... Gli altoparlanti neurali tuonavano messaggi schicchirilenti e taglienti ...ma lei decisi di staccarseli un momento ... e ripiombare nell'oceano di quel silenzio primordiale del non essere... sempre che fosse poi esistito quel prima senza connotato ...
Si ricordava ancora tutto ...un vortice doloroso l'avvolse IMMER GERADEHAUS !!! sempre AVANTI !!! le aveva tenuto la mano per tutto il delirio che la stava portando alla morte ... poi si era calmata ed era arrivata al mattino ... DOMITILLA aveva deciso di allontanarsi un attimo e in qul solo attimo aveva sentito un contraccolpo all'anima ... la mamma non c'era già piu' ... ricorda di averle detto prima " mi allontano un attimo aspettami " e la mamma aveva aperto gli occhi e le era scesa una lacrima ... il rimpianto etenro di non aver udito il suo ultimo respiro ... Poi tutto sembrò irreale così come giarare con un cadavere coperto da un lenzuolo per i corridoi dell'ospedale ... un corpo freddo ... e dopo, solo un immenso e profondo e incolmabile vuoto la ruota aveva girato dolorosa i suoi ingranaggi ... stava a lei adesso prendere il posto di chi non c'era piu'... ma irrompeva sorniona l'idandeguatezza....
--un nuovo dolore fisico la richiamo' a quel che era del suo presente. riattacco' ai fori gli altoparlanti neurali ... non importava piu' niente forse ? ... I suoi capelli divennero bianchi ... come la neve che scendeva... ma non era neve !!! era l'albume dei congiunti alla grande fritatta agitato ed espulso da essa con gli ultimi neuroni rimasti !!!! >>>> WIR HABEN UNS UND SIND ALLEIN >>> WIR WOLLEN KEIN AENGEL SEIN ! ( abbiamo noi stessi e siamo pur soli ... non vogliamo essere angeli ) ... la testa pareva scoppiarle ...
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Post n°353 pubblicato il 27 Settembre 2021 da Vasilissaskunk
BIENVNODOS NELLE GRANDE FRITTATAS !!! DOVE TUTTO è giallamente possibile in libertà ! Ricordatev che per aggiungere e far parte di essa dovete avere con voi il pezzodiuovoguscio da esibire per far parte dell'impasto ...
Domitilla ascoltava sorridente gli avvisi deglialtoparlanti neurali e guardava scettica il grande impasto muoversi e ribollire in bolle tutto era insistinti ognuno roteava in esso illuso della libertà di farne parte ... ENTRATE NELLA GRANDE E POTRETE FARE TUTTO (esattamente come prima) ....
LA GRANDE frittata tutto migliore renderà parapapapapapapapapaa---- non esitare mostra il guscio d'uovo al posto e così potrai con essa lievitare ...
Uffa che noia penso' e piano piano sempre al margine della foresta si defilo' non amava dispezzare ne dall'oblio farsi incamerare ... correva il fiume verde di metilmetacrilato profumato e i capelli da blu diventaron verdi ... Oramai in natura di suoi simili ne eran rimasti pochi ...preferivano tutti il grande sogno colletivo della Grosse Frittata tutta sorridendente dorata >>>> ENTRATE ENTRATE WILKOMMEN .... nessuno pero' si accorse ch c'era un lucubre dettaglio femorale ... il guscio piano piano ....
ZUSAMMEN ERWACHSEN WIR ...
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Post n°352 pubblicato il 22 Settembre 2021 da Vasilissaskunk
NONHOVOGLIADIPARLARECONCHICONTINUAASALMODIARE Invece di pensare continua a salmodiare !!! urlavano feroci gli altoparlanti neurali nella testa di DOMITILLA correvaILtalQUALEanno E---- nei tempi della deliranza simuoveva in obliqua dissonanza ... dissentendo in scrupolosa dissenteria ... reidratandosi di piccole felicità quotidiane ... era l'aridità del cuore e del pensiero che generava l'impolosione del matrix .... era il sogno di riacquisire l'ipotenusaipotetica libertà che a tutto faceva sottostar urlava il funghetto trallalla' .... ...ahhh quanto era bello l'amore al tempo della risonanza .... li si che era bello sognare altrochè quasta antipatica e saccente belligeranza ...in cui l'accopiamento di idee non era piu' concesso ... "Volontà volentierose e riacquisizione di u istinto che qualcosa proprio non va non va non va trallalero' trallallaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa" cnatava assai felice poichè aveva scoperto come far pedere di se le tracce ...cinconcidete i neuroni per il bene della grande frittata ....
NONHOVOGLIADIPARLARECONCHICONTINUAASALMODIARE
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Post n°351 pubblicato il 21 Settembre 2021 da Vasilissaskunk
E con i capelli blu mare che mai Domitilla poteva fare ? tessere onde spumose e fragorose a spazzar via la feccia latente e fetente ! Non c'era via di scampolo ... ma un vicolo di stoffe emozionali magari lo si poteva pur tessere ...vi sono infinitesimali tasselli di bellezza che l'ordamerdalmentlobotomizzata nemmen scorge ... troppo presa .... via, lontana ed alienata nelle città persa a rimepireil tempo che poi tanto libero non è .... oservava Domitilla e imparava dagli animali che guardano il mondo in modo lineare...e senza circoncisione celebrale ...come un animale nel tempo di morire si accontentava di un posto in cui sai stare .... rimbombavan ridondanti parole dei cccp ... tanto apocalittiche nell'epoca che le udì che si andararano poi a cristallizzare nella sua coscienza critica e autocriticata ... dicevamo lontano dall'ordamerdalmentelobotomizzata e dal posto da essa abitato tutto seguiva da secoli la legge della natura senza paura ...piena è la luna nessuna fortuna... riaffiorano contratti ricordi di una vità fa ...si espandono ... sapessero le lacrime nuotare alla deriva nelle rughe... non affogarebbero in disegni sul collo ... e nella testa ecco tuonare; Cupe vampe, livide stanze Occhio cecchino etnico assassino Alto il sole, sete e sudore Piena la luna, nessuna fortuna Ci fotte la guerra che armi non ha Ci fotte la pace che ammazza qua e là Ci fottono i preti, i pope, i mullah L'ONU, la NATO, la civiltà ... csi
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Post n°350 pubblicato il 20 Settembre 2021 da Vasilissaskunk
emarginata e al margine ... è finita nuovamente l'estate ... Nello sbuffo di una sigaretta ... DOMITILLA vide connotarsi il pensiero che poi tanto ... non gli importava esserlo...poichè all'interno del margine c'era solo della gran merda ... l'importante era capire bene su quel confine, che direzione prendere per decidere se fosse o meno essenziale continuare a vivere ...poichè, una volta assolte le funzioni riproduttive Domitilla oramai cosa aveva piu' da dire di una foglia morta in autunno ? ... Decomporsi e donare nuova vita anche a chi di meriti non ne aveva... O corrodersi e adeguarsi allo schifo quotidiano
C'era poi una terza opzione che era senz'altro la piu' coraggiosa ovvero di mandare affankulo il "mondo, quest'ultimo come sinonimo di società ... Si era accorta infatti di essere una difettosa tessera di un mosaiko contronatura estraneo al suo essere ... giunta era l'ora delle decisioni irrevocabili e Domitilla si accorse che i suoi capelli erano diventati blu come il mare ... NON SI PUO' VIVERE UN'INTERA VITA CONTRO NATURA gridavan gli altoparlanti neurali
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Post n°349 pubblicato il 17 Settembre 2021 da Vasilissaskunk
... il risveglio ...stranamente gioiosa poichè da ogni difficoltà puo' nascere un opportunità ... ...Attira il mio sguardo un ragno bello affusalato che si staglia regale sulla sua tela inzuppata di rugiada ... è giunta l'ora di ordire trame ardite mi sussssssurrraaaaaaaaaaaaaaaaa... ed è vero ... il cervello paralitico nella stasi di una oramai putrida quotidiniatà ... si risveglia fervido di idee ! Per ora, sempre mi sussurra il gentil ragno, stai ferma ...osserva ... valuta ... e quando la preda arriva ... afferrala e tessi intorno le tua trama... " Grazie Signor Ragno mi hai risolto la giornata !!! " ora, ormonalmente parlando non sono quanto durerà questo stato di estasi ...e comunque ridisegnando il mio contorno mi rendo conto che piuì le trame son fuori dal matrix meglio sto... socializzo con me stessa che è l'unico posto in cui posso abitare sino alla morte ....
STAI SENZA PENZIERI CIRO' ;-)
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Post n°348 pubblicato il 15 Settembre 2021 da Vasilissaskunk
un sussulto nel buio ... si aprono gli occhi sul niente ... fuori le tenebre dentro il BI_sogno do andare nel bosco ... pila forntale e via ... mi colpisce sempre il silenzo del bosco di notte appena ci entri ...una surreali stasi che ti inghiotte sul momento ...per pou risuptare furoi ataviche ansie a ricordati che si, sei un animale , manon sei tu li dentro al vertice della catena alimentare ... Tutto è primordiale lo sbuffo del rispiro ...l'odore delle prime foglie in decomposizione, le stelle che brillano in cielo anche quando io non vi saro' piu' ad osservarle...IL SILENZIO .... Un bene prezioso ... non ho mai pensato che la mia opinione fosse legge e da sempre ho ripudiato l'arroganza .... ma nel reale mi spiace mi ripromettto di tacere e non parlar piu' ... perchè potrei cantar rabbia ma preferisco tramare amore ... La radura è fuori dal tempo ... eppure esso per chi lo conteggia scorre ... ricordo mi son sopresa a apensare che lo squalo della Groenlandia potesse vivere per ben 400anni ...mi son chiesta cosa avesse fatto in quel mare freddoe buio per così tanti anni ... l'attimo dopo mi son resa conto della stupidità della questione ...che ne so io come è il tempo per lui ... so solo che nel nome di salvare l'economia tutta l'empatia se ne è volata via .... sorrido ...l'ergia ribolle fervida e avvolge l'anima calda scorre una lacrima ... non temo le tenebre ...anzi...le trovo confortevoli e ame piu' consone poichè densamente spopolate dei miei simili... La transumanza emozionale continua.... |
Post n°347 pubblicato il 14 Settembre 2021 da Vasilissaskunk
... mai come ora rimbomba nella mente questa canzone ascoltata in giovane età ...diciamo pure che nel tempo della deliranza tutto andrà come deve andare ... ma sicuramente non saremo (chi? ) tutti migliori ... saremo quel che saremo ... a prescindere dal fatto che io in questo social contesto, tanto bene non ci sono mai stata ... forse per scelta, talvolta per casuale e causale inerzia qui sono arrivata ... Diceva sempre Lindo che si valeva piu' di un posto fisso o di un aumento che non avrai ... forse mai ... mio dio cosa siamo ...sono diventata un soprammobile social... da generazione povera contadina e guerrigliera ... a appariscente asburgica schiava salariata ... in stasi impiegata ed impiagata ... Diciamo poi che ho sempre affermato che sono tutta la mia solitudine e questo non è poi cosi malaccio ...anzi piu' mi tendo verso di essa e meglio sto ... l'ho capito bene quest'estate nelle lunghe camminate sopra i colli della mia adorata valle... colli che toccano i 3000 metri quando in appenino a quota 700 mt si è gia su un monte ... da qui la relatività --- dicevamo l'ho capito soprattutto quella volta che dopo tre ore di salita pensavo di essere arrivata allo "svalico" del mount Fourten ed invece no! C'era un passo più insidioso e franoso esposto sul precipizio...ora, vuoi le vertigini vuoi la stanchezza le mie gambe così forti in salita hanno cominciato a tremare forte e non tenermi piu' su ... avevo paura di non farcela ...di scivolare giu' ... ma non emotivamente come prima di partire ...era una cosa fisica la consapevolezza che con uno solo passo falso sarei finita nel vuoto e poi sfracassata sulle rocce ... ora non voglio certo drammatizzare, erano in fondo solo 50 metri che ho fatto strisciando e ripentendomi : " non guardare giu' ...ok dai ce la fai " ... era una paura viva e vitale ... non come le paranoie che si insidiano nella testa nel fantozziano ripertersi quotidiano... era paura di sentire male prima di morire sfracassata sulle pietre ... un po' come quando nuoto nel mio "lago" e penso che potrei sprofondarvi ... per sempre ... non sarebbe poi un brutto posto dove morire ... questo l'ho pensato ... mi spiacerebbe solo lasciare i miei figli che non sono ancora molto grandi ...ecco questo si ... Ho avuto un nonno che ha combattutto negli arditi ed è sopravvissuto e NON POSSO E NON VOGLIO AVERE PAURA ... come si dice male non fare paura non avere ... dalla dificoltà puo' nascere l'opportunità ... la civiltà MI ALLERGICA come dice sempre il "mio" Lindo ,
Comunque ...alla fine non sono caduta nel precipizio come dedurrete e lo spettacolo che ho avuto di fronte agli occhi mi ha riempito il cuore .., penso fosse l'immagine di un paradiso, uno dei tanti dove tutto era immobile eppure in movimento ... il silezio rotto dall'urlo dell'aquila o da un volo improvviso di piccoli uccellini... ho pensato perchè non potessi rimanere li per sempre nel decorrere delle stagioni .... era reale ...così come è reale quanto io ora mi rompa i miei CIGLIONI ... è tutta transizione in transumanza ma di questo parleremo poi ,,,, |
Post n°346 pubblicato il 02 Agosto 2021 da Vasilissaskunk
C'era un avolta una pappagallina inseparabile ... che poi si separo' dal cuo compagno o meglio, ci penso' la morte a farlo ...ma nonostante i mesi passassero' beh lei non si lascio morire anzi ...caparbiamente sbatteva la testa contro la gabbia e le mangiatoie di plastica come ..feroce ... e fu cposì che mentre il resto della famiglia nemmeno si accorgeva di questa cosa ... io ci pativo profondamente ... trasposizione ? chissà...un fgirono aprii la gabbia apposta e lei dopo i primi tentennamenti volo' finalmente nel cielo... pensai almeo lei è libera!!! Ha tutto il cielo per se ... arrivo' sera e si ripresento' dai vicini ...forse anche unpo stremata e silenziosa ... e torno' tosta nella sua gabbia a mangiare in silenzio.... ora io per immedesimazione penso che sono come lei affamata di libertà non spicco il volo per un piatto comodo e per le catene delle responsabilità...
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ICH BIN EIN GOTTESANBETERIN
Piccole storie e riflessioni ed immagini bucoliche di viaggi di una piccola impiegatina aSburgica che all'occorenza puo anche diventare ...
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(CXX DEL CANZONIERE CINIANO)
o ver d’altra manera viandante,
cogli occhi sì dolenti per cammino,
né così greve di pene cotante,
com’i’ passa’ per lo mont’Appennino,
ove pianger mi fece il bel sembiante,
le trecce biond’e ’l dolce sguardo fino
ch’Amor con l’una man mi pone avante;
e coll’altra nella [mia] mente pinge,
a simil di piacer sì bella foggia,
che l’anima guardando se n’estinge.
Questa dagli occhi mie’ men’ una pioggia,
che ’l valor tutto di mia vita stringe,
s’i’ non ritorno da la nostra loggia.
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CANZONIERE DI CINO DA PISTOIA
(CXII canto)
Oimè, lasso, quelle trezze bionde
da le quai riluciéno
d’aureo color li poggi d’ogni intorno;
oimè, la bella ciera e le dolci onde,
che nel cor mi fediéno,
di quei begli occhi, al ben segnato giorno;
oimè, ’l fresco ed adorno
e rilucente viso,
oimè, lo dolce riso
per lo qual si vedea la bianca neve
fra le rose vermiglie d’ogni tempo;
oimè, senza meve,
Morte, perché togliesti sì per tempo?
Oimè, caro diporto e bel contegno,
oimè, dolce accoglienza
ed accorto intelletto e cor pensato;
oimè, bell’umìle e bel disdegno,
che mi crescea la intenza
d’odiar lo vile ed amar l’alto stato;
oimè lo disio nato
de sì bell’abondanza,
oimè la speranza
ch’ogn’altra mi facea vedere a dietro
e lieve mi rendea d’amor lo peso,
spezzat’hai come vetro,
Morte, che vivo m’hai morto ed impeso.
Oimè, donna d’ogni vertù donna,
dea per cui d’ogni dea,
sì come volse Amor, feci rifiuto;
oimè, di che pietra qual colonna
in tutto il mondo avea
che fosse degna in aire farti aiuto?
E tu, vasel compiuto
di ben sopra natura,
per volta di ventura
condutta fosti suso gli aspri monti,
dove t’ha chiusa, oimè, fra duri sassi
la Morte, che due fonti
fatt’ha di lagrimar gli occhi miei lassi.
Oimè, Morte, fin che non ti scolpa
di me, almen per li tristi occhi miei,
se tua man non mi colpa,
finir non deggio di chiamar omei.
Inviato da: cassetta2
il 26/03/2024 alle 20:29
Inviato da: Marion20
il 08/09/2023 alle 01:13
Inviato da: Vasilissaskunk
il 10/03/2023 alle 12:51
Inviato da: zapata71
il 02/03/2023 alle 16:13
Inviato da: je_est_un_autre
il 01/03/2023 alle 18:18