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Messaggi del 14/01/2016

ciao gif

Post n°3414 pubblicato il 14 Gennaio 2016 da paperinopa_1974
 

ciao gif

a domani buona serata

 
 
 
 
 

Che fine fa l’energia nello spazio?

buchi nerile trou noir walt Disney

Stephen Hawking avrebbe risolto il "paradosso dell'informazione del buco nero". Pubblicata la ricerca sui segreti dei buchi neriCosa succede ad un oggetto risucchiato in un buco nero? Continua ad esistere o viene perso per sempre? Il celebre fisico Stephen Hawking, insieme al suo team, ha tentato di rispondere a questa domanda, fornendo una possibile soluzione al cosiddetto "paradosso dell'informazione del buco nero", uno dei misteri più fitti nel campo della fisica. Le sue teorie, anticipate ad agosto 2015, sono racchiuse in una ricerca, ora pubblicata anche online su arxiv.org, un archivio per bozze definitive ("pre-prints") di articoli scientifici. "Soft Hair on Black Holes" (letteralmente, "pelo molle sui buchi neri"): è questo il titolo dello studio, secondo il quale "il buco nero può cancellare l'informazione, pur conservandola". Una ricerca che, secondo alcuni, potrebbe valere il Nobel ad Hawking.

Stando alla meccanica quantistica, nulla può essere distrutto. Secondo lo scienziato, invece, qualsiasi cosa venga risucchiata da un buco nero rimarrebbe intrappolata nel cosiddetto orizzonte degli eventi, la sfera che circonda il buco nero, per poi riemergere nel nostro universo - o in uno parallelo - attraverso la radiazione di Hawking (protoni che riuscirebbero a sfuggire al buco nero grazie a delle fluttuazioni quantistiche). Ma cosa c'entrano i "peli"? E perché il fisico avrebbe tentato di provare la loro esistenza?

Nel 1973, il fisico americano John Wheeler affermò che i "buchi neri non sono dotati di peli": secondo la sua visione, la materia che cade in un buco nero perde tutte le proprie caratteristiche distintive ad eccezione di massa, momento angolare e carica elettrica. I buchi neri "pelati" non sarebbero dotati di una propria individualità, a prescindere da ciò che hanno inghiottito. Altri scienziati, invece, teorizzano che i buchi neri siano dotati di peli, "piccole deformità spazio-temporali", che potrebbero offrire molte informazioni su ciò che è stato inghiottito e sul suo destino. Hawking si è schierato per anni dalla parte di chi credeva nei cosiddetti peli.

"Ciò che ipotizzo è che l'informazione non venga immagazzinata all'interno del buco nero, come ci si aspetta, ma sul suo bordo, sull'orizzonte degli eventi", ha spiegato Hawking nell'agosto del 2015. "Il nocciolo di questo ragionamento è che i buchi neri non sono così neri come vengono dipinti. Non sono le prigioni eterne che immaginiamo. Le cose possono venire fuori da un buco nero e possibilmente raggiungere anche un'altra dimensione". Il fisico Andrew Strominger, che ha contribuito allo studio, spiega tecnicamente come dovrebbe avvenire il passaggio: "Quando una particella carica entra in un buco nero, aggiunge un fotone. È come se aggiungesse un 'pelo'".

Quando le particelle cariche vengono risucchiate in un buco nero, dunque, le loro informazioni lasciano dietro di sé una specie di impronta olografica a due dimensioni sull'orizzonte degli eventi. Questo significa che, mentre tutti i componenti fisici dell'oggetto potrebbero essere totalmente rimossi, dimenticati, la sua impronta potrebbe continuare a "vivere". "Quello che rimane è un ologramma delle particelle entranti - ha spiegato lo scienziato - che contiene tutta l'informazione che altrimenti andrebbe persa". Secondo il fisico, le radiazioni rilasciate dal buco nero potrebbero portare con sé un po' di informazione dell'orizzonte degli eventi, ma difficilmente questa rimarrebbe inalterata: "L'informazione delle particelle entranti viene restituita, ma in una forma caotica e non più utilizzabile. L'informazione, per qualsiasi scopo pratico, si perde".

Stephen Hawking alla Sapienza: "Ecco cosa vi succede se cadete dentro i buchi neri"

clicca huffingtonpost.it di Ilaria Betti per vedere il video

il video fa vedere il fumetto le trou noir della Walt Disney



 
 
 

Giornata della Memoria tre maestri del fumetto raccontano l’orrore dello sterminio

scenari di sterminio

In occasione della Giornata della Memoria 2016, la Galleria Civica di Monza presenta tre maestri del fumetto internazionale capaci di raccontare per immagini lo sterminio programmato di interi popoli.

I Fumetti della Memoria – Scenari di sterminio” è il titolo della mostra a ingresso libero che si apre sabato 23 gennaio, dedicata ad alcune pagine selezionate di tre graphic novel di successo: Maus di Art Spiegelman che racconta l’orrore di campi di concentramento attraverso i ricordi del padre dell’autore, Valzer con Bashir – Una storia di guerra di Ari Folman e David Polonsky dedicata al massacro nei campi profughi palestinesi di Sabra e Chatila del 1982, e Il Complotto – La storia segreta dei protocolli dei Savi di Sion di Will Eisner.

Tre stili molto diversi in grado di raccontare attraverso il fumetto l’orrore dello sterminio, non solo nazista, rendendo comprensibili e fruibili contenuti complessi: il contesto storico-ambientale, le implicazioni psicologiche, le contraddizioni e le motivazioni della realtà..

Aperta fino al 21 febbraio 2016, l’esposizione propone riproduzioni delle pagine più belle e coinvolgenti di ogni fumetto, oltre a uno spazio dedicato a “La neve era bianca”, racconto per immagini di Elena Mistrello dedicato alla fucilazione di tre partigiani monzesi.

Durante il periodo della mostra sono previsti laboratori di fumetto rivolti alle scuole, condotti dalle disegnatrici professioniste Lola Airaghi e Roberta Sottile.

Inaugurazione sabato 23 gennaio 2016 alle ore 11, con Francesca Dell’Aquila, assessore alla Cultura del comune di Monza, Rosario Montalbano, assessore all’Istruzione, e Luigi Bona, presidente della Fondazione Franco Fossati. Saranno presenti anche le disegnatrici Elena Mistrello, Lola Airaghi e Roberta Sottile.

Per informazioni: mostre@comune.monza.it oppure 039/366381

milanoweekend.it di Veronica Monaco

 

 
 
 

Anna dai capelli rossi diventa una serie tv con attori in carne ed ossa

Post n°3408 pubblicato il 14 Gennaio 2016 da paperinopa_1974
 

anna dai capelli rossianna dai capelli rossi

"Anna dai capelli rossi", il romanzo per bambini di Lucy Maud Montgomery, è pronto a diventare una serie tv per la CBS. La produzione parte quest'anno, la messa in onda è prevista per il 2017.

Stiamo vivendo l'età aurea della serialità televisiva, una chiara dimostrazione sono il fertile terreno che stanno incontrando i giovani autori, in grado di arrivare alla produzione di numerosi progetti. Non solo novità inedite, dato che la domanda è tale da consentire ai network di investire in reboot e remake. È il caso di "Anna dai capelli rossi", il romanzo per bambini di Lucy Maud Montgomery, che è pronto a diventare una serie tv per la CBS. Scritta da Moira Walley-Beckett, la serie racconterà la storia della giovane ragazza dai capelli rossi che, dopo un'infanzia vissuta in orfanotrofio, viene mandata per sbaglio a vivere a casa di una signora sola e di suo fratello. Una storia toccante che tratta diverse tematiche sociali. La produzione parte quest'anno, la messa in onda è prevista per il 2017.

"Anna dai capelli rossi", romanzo noto anche come "Anna dei verdi abbaini" dal titolo originale Anne of Green Gables, è un romanzo per bambini di Lucy Maud Montgomery pubblicato per la prima volta nel 1908. Scritto per i lettori di ogni età, diventò in breve tempo un grande classico della letteratura per ragazzi. La Montgomery scrisse il romanzo ispirandosi ad un biglietto che aveva scritto anni addietro in cui descrisse la storia di una coppia a cui era stata erroneamente affidata una ragazzina orfana, anziché un maschio, ma che aveva deciso di tenerla nonostante l'errore.

Il cartone animato di "Anna dai capelli rossi", la versione più amata

Il cartone animato tratto da "Anna dai capelli rossi" è sicuramente la trasposizione che arrivata con maggior impatto nel cuore di tanti appassionati. Prodotto dalla Nippon Animation per un totale di 50 episodi, fu trasmesso per la prima volta in Giappone nel 1979. In Italia arrivò nel 1980 su Rai Uno e Rai Due, nei primi anni '90 è stato trasmesso anche su Cinquestelle mentre dal 2004 è stato replicato sulle reti Mediaset. Esiste anche uno speciale che la Nippon Animation ha prodotto in occasione del trentennale del cartone animato "Sorridi, piccola Anna", trasmesso in Italia ad ottobre 2010.

fanpage.it di Gennaro Marco Duello 

 

 

 
 
 

vignetta di Peanuts

Post n°3407 pubblicato il 14 Gennaio 2016 da paperinopa_1974
 

vignette di Peanuts

ti credi tanto bravo!

io dico che non hai mai pattinato con peggy fleming!

scommetto che è una tua fantasina!

scommetto che non hai pattinato neanche con sonja henie!

una volta ho visto bobby hull alla TV!

 
 
 

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