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... come fiordalisi in un un campo di grano. (D. Bonhoeffer)

 

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quando il gioco è per uomini veri

Post n°79 pubblicato il 09 Gennaio 2008 da Fajr
 

La Legge finanziaria 2008 prevede una crescita complessiva delle spese militari dell' 11,1% in termini assoluti significa un incremento di 2,3 miliardi di euro.


Non tutte le previsioni di spesa sono contenute nel bilancio della Difesa, il quale, comunque, registra già di suo un aumento di 733,7 milioni di euro.


Altri costi sono a carico di altri ministeri:


- le missioni all'estero costeranno 1 miliardo di euro, cifra a carico del Ministero dell'Economia, il 90% di questa cifra serve a sostenere la presenza militare, solo la restante parte (appena il 10%) coprirà le spese per gli aiuti umanitari veri e propri;


- 1.390 milioni di euro è il costo della portaerei Cavour che entrà in servizio nel 2008;

- 299,5 milioni di euro i soldi stanziati per il servizio civile.


Extra news:
Si è deciso di portare a 190mila il numero delle nostre Forze Armate, di cui 100mila tra ufficiali e sotto-ufficiali (cioè più dei soldati! lo scrivo casomai vi sfugge il dettaglio!!).
Ma secondo lo stesso Capo di Stato Maggiore della Difesa, Giampaolo Di Paola, già oggi le nostre Forze Armate registrano un esubero (anche qui!) di 39.120 marescialli e
2.813 ufficiali.

Pensa te!
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Commenti al Post:
upmarine
upmarine il 10/01/08 alle 03:54 via WEB
Le dispiace se evito di pensare, almeno questa notte?
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 10/01/08 alle 07:18 via WEB
devo dire che ilsecondo articolo da te proposto, quello da sbilanciamoci.org mi è piaciuto assai. forse perchè si perde in pochi giri di parole e fa dritto ai punti. questo sciorinar di cifre che hai presentato è il figlio di una serie di compromessi, molti dei quali passati in sordina. poi ci sarebbe sempre da discutere su cosa significhi tutto e questo e quanto (mal) si concilii con un certo "ripudio della guerra" costituzionale. buona giornata
 
elioliquido
elioliquido il 10/01/08 alle 22:37 via WEB
Non solo è significativo il contrasto tra la spesa militare e quella per ricerca e istruzione, ma quella è preoccupante anche presa da sola, in termini assoluti. E neppure in prima battuta per il significato intrinseco del collezionare armi, ma per il cosa ce ne facciamo noi? Cosa c'è dietro queste scelte. Riguardo alla portaerei, anche a me piacerebbe averne una per andare a sfighettare in centro. Chissà anche quella a cosa ci serve. Abbiamo in programma qualche missione di pace, o di esportazione di democrazia al seguito di chi individua i soggetti bisognosi? È arrivato il momento di fare un figurone, onde poter pretendere una fetta più grossa al momento della spartizione dei proventi? Vogliamo garantirci un occhio di riguardo, ed un dovuto rispetto da parte dei robocop, in caso di trattative per qualche italiano che venga rapito in posti soggetti a coprifuoco?
 
 
ildemonologo
ildemonologo il 11/01/08 alle 18:45 via WEB
Una portaerei serve a tutt'altro che sfighettare in centro. Magari il parlarne serve a sfighettare sui blog:))
 
Fajr
Fajr il 11/01/08 alle 12:55 via WEB
Ritorno dopo quasi due giornate senza connessione e "furibondo" lavoro sulle sudate carte!
Sì, vorrei anch'io, come suggerisce Up, provare a non "pensare", ma è proprio perché la questione armamenti la fanno diventare questione "complessa" (frutto di mille compromessi - è vero, Miti!) che bisognerebbe fare un bello sforzo in più, sedersi, respirare profondo e provare a tirar fuori il bandolo della matassa. Gli interessi sono enormi, in barba a tutti i principi costituzionali (e Miti ne fa riferimento), confondendo il legittimo diritto alla difesa di ogni nazione contro la violenza e la sopraffazione esterna (che non si può mai star completamente tranquilli!) con questo ambiguo dovere di essere al passo con principi, alquanto confusi, da superpotenza. Una portaerei a cui bisognerà pensare anche in futuro, in termini di mantenimento e manutenzione..., non si tratta perciò solo di cifre enormi per la costruzione, ma anche di ciò che ci toccherà sborsare in futuro perché possa "servire" pure a qualcosa! e non ritrovarsi come "Tirrenia" che tiene in porto i traghetti super-veloci perché consumano molto e non ci sono i soldi sufficienti per il carburante. Viva l'Italia!
Soldi per gli ex-generali divenuti capitani d'impresa, mentre per i nostri militari (a tutti gli effetti lavoratori salariati, perciò soggetti anch'essi alle logiche del mercato e dell'esubero!) non ci sono le dovute protezioni in aree di conflitto particolarmente calde e così ce li riportano a casa malati per le conseguenze dell'uranio impoverito, per esempio, se non a brandelli perché i mezzi in dotazione si fondono come scatolette di sardine se investiti dall'esplosione di un kamikaze.
Perciò credo proprio (concordo con Franco) che tutte queste risorse, sottratte al bene comune, valgano solo a mantenere un'industria - più che fiorente! - e ben poco hanno a che fare con valori come "patria", "democrazia", "pace", "difesa"...
 
ildemonologo
ildemonologo il 11/01/08 alle 18:43 via WEB
Cara Fajar, il solito articolo male informato gettato in pasto a persone male informate:)) Il Cavour è ha un costo complessivo così alto ma è spalmato sul bilancio ordinario della Marina da dieci anniovvero costa 139 milioni all'anno che è paragonabile alla spesa di un ramo del Parlamento. Inoltre con quello stanziamento hai fatto lavorare i cantieri di Riva Trigoso e Muggiano che altrimenti avresti dovuto chiudere, come la Marina del resto, visto che dopo tren'anni una nave è da buttare, se non reintegri i mezzi cosa fai? Inoltre i soldati non ci sono più e non ci possono essere più: terminato l'esercito di leva e passati a quello professionale l'inquadramento stipendiale deve essere adeguato, altrimenti equivale ad assumere uno a costo zero, il che non è possibile. L'esubero è dovuto ai modelli imposti principalmente dal governo di centrosinistra nel 2000 che ha stabilito dei valori a "cavoli suoi". Il risultato? L'aumento del personale di complemento, che però è precario e quindi si aspetta la stabilizzazione...
 
Fajr
Fajr il 12/01/08 alle 00:06 via WEB
Caro demo, mentre te ne vai "sfighettando" per blog altrui per poter "sfighettare" sul tuo, prendi nota che Fajr (attenzione all'ortografia, please!) - a suo tempo - ha speso un po' del suo tempo e studi per ottenere questa legge . In più non mi pare proprio che la Campagna Sbilanciamoci o Famiglia Cristiana o l'Agenzia Adista siano da catalogare tra gli sprovveduti "fighetti" che girano per blog tanto per... Baci&abbracci, of course. :)
 
 
ildemonologo
ildemonologo il 12/01/08 alle 00:21 via WEB
Cara Fajr, a prescindere che non sfighetto ma cerco di far notare come la Campagna Sbilanciamoci o Famiglia Cristiana non siano proprio gli interlocutori più autorevoli sulla materia e che sarebbe necessaria una più approfondita conoscenza della stessa per valutare le cose, magari senza cadere nei soliti e fors'anche un po' triti luoghi comuni; faccio semplicemente e sommessamente notare come senza mezzi non sia possibile portare quel multilateralismo che tanto è stato applaudito, ad esempio, nel caso del Libano realtà, per inciso, che conosco piuttosto bene. I mezzi costano, così come costa il personale. Forse tu lavori gratuitamente. Non metto in dubbio studi o tempo, mi domando però quale sia, nello specifico, il livello di conoscenza del problema. "Esibire geometria in ingresso" era scritto all'accademia di Platone, se non erro. Circa l'ortografia te ne domando venia: sono certo che con magnanimità saprai perdonarmi cotanto svarione. Se è il commento però l'origine del problema, la soluzione è talmente semplice dallo sfiorare il banale:) Ricambio...di corsa! :))
 
   
Fajr
Fajr il 12/01/08 alle 00:56 via WEB
Caro demo, vorrei tanto capire chi possano essere secondo te gli interlocutori idonei ed autorevoli in questo campo! Forse per parlare di riconversione dell'industria bellica dovremmo rivolgerci allo Stato Maggiore dell'Esercito?! Mi fa piacere che - a tuo dire - tu conosca piuttosto bene la realtà del Libano, visto che anche Fajr se ne sta occupando abbondantemente da un po' di tempo e... a pagamento, tanto per sciogliere il tuo dubbio sulla "gratuità" del mio lavoro - dubbio che la dice lunga sul tuo metro di discernimento su simili questioni. In riferimento al mio livello di conoscenza del problema, francamente, lascio giudicare a chi ne sa più di me... Altrettanto di corsa (bersagliera!) :))
 
     
ildemonologo
ildemonologo il 12/01/08 alle 14:07 via WEB
Partiamo dal fondo. Sempre con il massimo rispetto: la mia affermazione riguarda il fatto che una professionalità debba essere retribuita in modo equo; il mio metro di giudizio non riguarda te, riguarda il fatto che la migrazione ad un esercito professionale comporta l'inquadramento da sottufficiale e la sparizione del soldato semplice che è, appunto, retaggio della leva e comporta, inevitabilmente, un aumento dei costi. Fine, questo è il senso della mia affermazione. Che tu ti occupi del paese dei cedri mi riempie di gioia essendo molto legato, anche per motivi personali, a tale paese e considerando che la sua realtà, realtà per la quale trepido, non è molto conosciuta in senso analitico. Per quel che può valere e non so neppure se apprezzato, il mio più sincero augurio di buon lavoro e la mia più totale disponibilità allo scambio di vedute:) Il problema della riconversione dell'industria bellica pone una domanda circa le finalità che ci proponiamo: se ci proponiamo dei targets diversi dalla dismissione delle FF.AA, allora il CSM è diciamo il referente tecnico la cui valutazione è imprescindibile: se vuoi costruire una diga devi consultare un ingegnere, sempre che tu la voglia costruire, ma se questa è la tua decisione devi essere disposta ad affrontarne gli oneri. Dire che un mezzo costa "x" semplicemente isolandolo da un contesto di finalità è un discorso che, a mio modesto avviso, travisa i termini del problema, che sono più politici che militari. Semplicemente. Ehi, signora, la discussione è radice di democrazia: non era il Montanelli che diceva che di unanimità si muore?:)) Con affetto, che tu ci creda o no:))
 
elioliquido
elioliquido il 12/01/08 alle 01:09 via WEB
Sulle scelte relative all'inquinamento dell'industria siderurgica, lascerei decidere gli industriali della siderurgia, che sanno. Sul decidere se realizzare autodromi lascerei decidere ai piloti ed ai patiti delle corse, che sanno. Sullo smaltimento di scorie tossiche e/o radioattive lascerei decidere quelli che le producono, che sanno. Sullo stipendio dei parlamentari lascerei decidere i parlamentari, che sanno. Mi pare giusto, sensato, ovvio. A proposito, io sono abbastanza sveglio al volante, so andare in macchina, e sarebbe il caso che i limiti di velocità ed un po' tutto il codice della strada fosse sottoposto al mio vaglio. Riuscirei ad arrivare a Udine, in certe ore della giornata, almeno dieci minuti prima.
 
 
elioliquido
elioliquido il 12/01/08 alle 01:10 via WEB
Per non parlare di chi è che sa e dovrebbe per questo avere l'unica voce in capitolo sulla produzione di armi atomiche.
 
 
ildemonologo
ildemonologo il 12/01/08 alle 14:09 via WEB
Giusto. Infatti discuto sempre la terapia con il mio medico...oddio, magari io di medicina non ne so nulla, però che vuole dire...il bello è potersi esprimere comunque. Magari a sproposito.
 
   
elioliquido
elioliquido il 12/01/08 alle 16:20 via WEB
È proprio questo il punto. Se la terapia che ti consiglia il tuo medico non ti convince, anche se di medicina non ne sai niente fai bene a, se non proprio devi, contestarla. In quel caso non ciò che contesti, in certi casi, non è la soluzione prospettata al problema individuato, ma proprio il problema individuato. Succede che ad una visita specialistica, un medico di chirurgia opterà per una soluzione chirurgica, mentre un medico di medicina opterà per una soluzione farmacologica, e su questa specifica differenza di approccio esistono un sacco di casi reali che molti conoscono di persona o poco distante. Anch'io leggendo l'articolo ho trovato normale che ci fossero più della metà di ufficiali e sottufficiali, anche se non del tutto ovvio (nell'industria sono non pochi quelli che fanno gli operai "semplici" per tutta la vita, quantunque non gli apprendisti, e dunque finisce per essere solo una questione di terminologie "gonfiatrici", perché se il livello minimo diventasse il minimo livello di sottufficiale, quello diventerebbe di fatto un soldato semplice). Sono altresì pienamente d'accordo sul fatto che bisogna consultare chi ne sa, per avere un'analisi seria e sensata. Ma ciò che ho colto in questo articolo, e che condivido, è l'analisi politica, il "a cosa ci serve tutto questo", "cosa dobbiamo farcene". E sulla portaerei mantengo le mie riserve. Qual è lo scopo di una portaerei, per uno stato che, per intenzione dichiarata, intenda solo difendersi? Anche ammesso che bisognasse rafforzare l'esercito, sono convinto che i soldi che costa di costruzione e manutenzione potrebbero essere spesi per altri armamenti. La mia opinione sulla portaerei va anche oltre la domanda su quale sia lo scopo di un aumento dell'arsenale bellico, e resto convinto che sia quel tipo di arma che qualcuno crede porti prestigio allo stato che la possiede. Oltre a tutto questo, c'è sempre la questione delle collusioni e del tangentismo. Sono convinto, anche solo su base statistica, che molti investimenti non vengano decisi in base ad una genuina convenienza strategica.
 
     
elioliquido
elioliquido il 12/01/08 alle 16:25 via WEB

La prima parte è confusa e la riscrivo qui

È proprio questo il punto. Se la terapia che ti consiglia il tuo medico non ti convince, anche se di medicina non ne sai niente fai bene a contestarla, per non dire che devi. In certi casi non è che contesti la soluzione prospettata al problema individuato, ma proprio il problema individuato.

 
     
ildemonologo
ildemonologo il 13/01/08 alle 12:10 via WEB
Banalmente, se tu desideri poter intervenire in operazioni di "pace keeping" devi essere dotato di una capacità di sorveglianza tridimensionale completa che i radar di una forza navale non ti possono necessariamente fornire, e della capacità di colpire a distanza supportando le truppe. Questo tipo di possibilità le può dare solo una portaerei, con gli inevitabili costi che non sono stati sottovalutati (considera che il progetto di fattibilità è della metà degli anni novanta). Concordo che la valutazione sia innanzitutto politica, ma perchè allora non eliminiamo la possibilità di una proiezione di forze in modo definitivo? Ci teniamo un esercito territoriale, una guardia costiera, un embrione di aeronautica come la Svizzera ed abbattiamo i costi in misura considerevole. E, partendo dalla considerazione che il governo di centrodestra sia necessariamente guerrafondaio, perchè quello di centrosinistra non ha ritirato tutte le truppe da tutti i fronti ma si è andato anche ad impelagare nella situazione libanese? Non condivido l'idea della collusione, del tangentismo, credo invece che ci sia una politica estera schizofrenica del voglio recitare un ruolo di grande potenza lesinando sui mezzi, di certe immagini sclerotizzate alla "mettete un fiore nei vostri fucili" che, se pure desuete, scaldano l'animo di tanti, e permettono loro di sentirsi più saggi, più democratici, più moderni, più di sinistra. Io invece propongo: portiamo avanti una posizione radicale, aboliamo le FF.AA., carabinieri compresi, e rimaniamo con le sole forze di polizia. Abbattiamo le spese, non dovremo mantenere il piede in due staffe...
 
     
elioliquido
elioliquido il 13/01/08 alle 15:46 via WEB
Non faccio parte del governo di centrosinistra, né della pseudo maggioranza parlamentare di centro sinistra. La finanziaria delle voci qui contestate è prodotta da quello stesso governo. Destra e sinistra è un problema di chi antepone destra e sinistra al resto, e figlia di questa anteposizione è anche l'idea che i furbetti del quartierino di sinistra siano più bravi di quelli di destra, eccetera eccetera. Io, personalmente, non desidero intervenire in operazioni di peace keeping armate. Da qui casca tutto il palco. Peace keeping con le portaerei, o con gli aerei, i carrarmati, le mimetiche e le mitragliette, è spesso una balla, forse sempre. Vorrei sapere in quali luoghi del mondo si sia incancrenita la pace dopo queste azioni. Mi sembra piuttosto army power keeping. Non mi scaldo con un fiore nel fucile. Le diatribe, le liti, fare a botte, nasce tutto nel piccolo, è presente in natura. Semplicemente, da parte di certi preposti politici collusi e corrotti (praticamente per certo), a livello mondiale, non c'è la volontà di ricomporre le liti e di ridurle al minimo possibile, ma quella di mantenerle al massimo livello controllabile. Ovviamente entro margini di controllabilità da loro stessi supposta. Certa gente crede di disporre di un potere sconfinato, che le cose non possano mai sfuggire al loro controllo. Per cui se le cullano, le alimentano, giocando con le loro presunte (da loro) pedine. Poi quando quelle pedine sfuggono alle loro manovre, continuano il gioco spostandone altre, mettendole l'una contro l'altra. Vendono e comprano armi petrolio potere e controllo. Ma c'è sempre un inverno russo (per esempio, non perché russo) da sottovalutare, dietro l'angolo. Tutto questo facendo un discorso di pura convenienza dei sedicenti (se-ipotizzanti) burattinai, anche senza tirare in ballo nessun "vogliamoci tutti bene". L'atteggiamento antiguerrafondaio è più pragmatico di quello che sembra, anche se in mezzo ci sono i "sognatori" che offrirebbero l'altra guancia (guarda caso, nessun cardinale né nessun politico che appoggia il dinosauro della chiesa di roma) a chi ne approfitterebbe. I signori della guerra sono dei pazzi, oltre che dei disonesti, e non hanno l'aria di essere molto collegati con la realtà.
 
     
ildemonologo
ildemonologo il 13/01/08 alle 16:02 via WEB
E' inutile che ti scaldi Elio. Comunque quando tiravano fuori i cadaveri dalle trombe dell'ascensore dell'ospedale di Sebrenica io c'ero. Cadaveri che si sono accumulati quando la forza ONU è stata, di fatto presa, prigioniera. Rimani pure a casa a sognare un mondo migliore. Ma chiudi bene la porta, nel caso la realtà volesse raggiungerti.
 
     
elioliquido
elioliquido il 13/01/08 alle 16:32 via WEB
Il fatto che tu ci fossi non mi pare assolutamente attinente. Non preoccuparti per me, per le porte di casa mia, e per i miei sogni di mondi migliori (che da come li interpreti sono più una fantasia tua che mia). Potrebbe anche succedere che debba affrontare qualche guaio prodotto dalla stupidità dei "nostri" grandiosi governanti. E non (mi) aspetterò che sia tu ad occupartene al posto mio.
 
     
ildemonologo
ildemonologo il 13/01/08 alle 16:42 via WEB
E' estremamente attinente invece. Perchè a distanza di tanti anni non riesco ancora a comprendere che cosa abbia trasformato delle persone normali in assassini abbietti. Non credo nella manipolazione dei signori della guerra. Temo che l'uomo produca il male come le api il miele (e non è mia, ma di Goldling). E che quindi alle volte sia necessario fermale queste cose. E per farlo servono mezzi, addestramento, tecnologia e decisione. Infatti i civili fanno da soli...infatti in Campania hanno mandato il Genio...
 
     
elioliquido
elioliquido il 13/01/08 alle 15:50 via WEB
Le tue conclusioni non c'entrano con nulla di quello che ho scritto a commento di questo post (né altrove). Prova qualcosa di meno estremo e più realistico.
 
Fajr
Fajr il 12/01/08 alle 23:45 via WEB
concordo con elio.
 
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