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Fletcher XXIV

Post n°23 pubblicato il 25 Febbraio 2015 da marlow17

 





"Rihanna Ploys?". Lei rimane un pò rattrappita. é ancora sotto shock per quello che le è toccato di vedere "Sì, sono Io, ma dentro..." "Può venire con Noi, per favore? siamo della Sezione Speciale contro i Crimini Sessuali". "Ah certo, capisco. Sono appena sta aggredita .....e lì dentro....insomma....ci sta proprio chi state cercando....non so come avete fatto...la tenevate sotto controllo?". I due poliziotti si guardano con una scintilla di intesa nei loro occhi rapidi. "Penso che Lei fraintenda. siamo venuti PER LEI. C'è una denuncia a sua carico che l'attende in Centrale." "Io? E cosa avrei fatto...mi guadagno il pane onestamente...vengo molestata...e..." "Non faccia resistenza, o dobbiamo portarla via di peso." Uno delle due divise fece balenare un paio di manette e subito le rimise nella cintura scolpendosi un'espressione indefinibile sul volto. "Io...sono allibita...e..." Uno dei due poliziotti decise che il tempo era scaduta e la sgambettò tirandole contemporaneamente un braccio. l'altro le schiacciò la testa nello stipite della porta e poi la fece franare. In un attimo le erano sopra e la ammanettavano. Poi, magra com'era, la sollevarono uno per le caviglie e uno per le braccia. Stavano per andare con il loro trofeo di caccia quando la voce cristallina della Signora Driscoll li arrestò. I due si girarono, continuando a tenere Rihanna sconvolta e in posizione orizzontale. "C'è qualcosa che non va...vero?". "Oh signora non si preoccupi....piuttosto, l'ha aggredita questa belva? sembra ridotta male." La signora Driscoll si mise a braccia conserte senza cercare nemmeno di nascondere le tracce di acqua sporca e di sputo che la ricoprivano. "Sì, all'improvviso è andata in escandescenze e mi ha aggredita. Penso sia una questione di soldi." "Ah, gente così sbarella all'improvviso. lo sapeva, vero, che questa signorina e il suo bello erano stati reclusi per reati connessi alla Morale Sessuale?". La Signora Driscoll sospira e trema un pò nella voce :"Sì. Lo sapevamo, ma abbiamo voluto dargli una seconda possibilità. Sapeste come siamo fatti Noi e mio marito in particolare....Conoscevamo Tutto di Lei però sapevamo anche che erano stati in cura presso il Dottor Percace, una persona stimata e riconosciuta da Tutti...insomma, ci siamo lasciati commuovere, ma non me ne pento." Una delle due divise la squadrò piano piano :"Sì, ma stia più attenta a Chi fa favori la prossima volta, gira feccia dappertutto." "Vi darò ascolto...ma ora se mi permettete...sono ancora un pò scossa e devo rassettarmi...." "Certo. Anche Noi abbiamo da fare con questa puledrina, adesso la portiamo dabbasso e poi la carichiamo in macchina".
Peter è nel taxi ad aspettare altri clienti e riflette su Samuelson. é un pò travolto dall'entusiasmo del tizio e sente che è una persona con la quale si possono fare ottimi affari, in tutti i campi. é ancora assorto nelle sue meditazioni quando gli battono sul finestrino per chiedere una corsa. Sono due ragazzini. Lui li fa salire e Loro gli dicono la loro direzione mentre i sistemano i cappellini. Sembrano storditi, fumati, e vogliono andare a Marpole. Lui è d'accordo ma prima vuole vedere i soldi. I bambocci piantano grane, parlano strascicati e hanno dei grossi bulbi oculari, troppo sporgenti per essere naturali. "Non me ne frega un cazzo" Mastica Peter. I due pellegrini allora scendono dalla macchina e gliene dicono di tutti i colori, uno accenna addirittura a dargli un calcio nella portiera. Anche Peter scende e le voci sia alzano :"Rottinculo, infame, pidocchio." "Bastardi, stronzi, morti di fame." Poi così com'è iniziato Tutto si placa. Peter riceve una telefonata ed è un numero che non conosce. Dall'altro capo una voce strascicata ma puntuale, in un secondo la rintraccia subito. "Fletcher, che succede". "Succede, tesoro, che siamo tutti ospiti del Dipartimento di Polizia: Io, Christine in lacrime e Rihanna. Faresti meglio a passare in fretta." "Dimmi almeno cosa è successo." Un brivido lo strizza su per la spina dorsale. "Ah, nulla. Christine ha denunciato Me e Rihanna per condotta contraria alla Morale. ho pensato che saresti stato bene anche Tu, essendo il fidanzato. Magari viene fuori un'orgia a tre." "Che cazzo dici, Fletcher, ti ha ha dato di volta il cervello? Ti pare il momento di scherzare? è un'accusa gravissima." Silenzio dall'altro capo. Poi il rumore di qualcuno che tira su con il naso "Non so perchè l'ha fatto, la troia. Ma, ti ripeto, spunta qui e in fretta anche. C'è bisogno di Te. Stanno volando avvocati dapperttutto." La telefonata si interrompe e Peter cala il telefono. poi imbrocca la macchina e si dirige verso il Dipartimento. Nel frattempo rimugina, rinserra, ramazza mentalmente e impreca fra Sè. E 12th Avenue, Grandview Highway, Cascade Heights presa di sbieco, Boundary Road fino a Hastings Park e Dundas street. scende e chiude l'automobile, S'avvia con passo un pò più svelto su per le ampie scalinate dell'edificio neoclassicamente fottuto. è vestito bene: giacca in tweed, cravatta grigia, pantaloni Foster& Newham, scarpe morbide della General's. Dà le sue generalità e viene a sapere che lo attendono al quindicesimo piano, stanza 87. Prende l'ascensore insieme a una grassona e a una micro-scolaresca di bambini. 8 frugoletti che rompono il cazzo come 21. Alla fine, mentre già il sudore gli cola dalla fronte, arriva al suo piano, sbocca con qualche difficoltà e si avvia sulla morbidissima moquette che attutisce tutti i rumori rendendoli come delle scoregge in assenza di gravità. Bussa alla 87 e trova i protagonisti della storia sparpagliati un pò dovunque. Fletcher gli si fa immediatamente incontro: sembra quasi più bello e rilassato, come se nel fastidio e nei contrattempi si trovasse meglio che nella noia. Lo stringe per un braccio. "Un casino...nemmeno immagini". Ha una leggera pellicola di sudore sulla fronte, mentre da una sedia adatta a due uomini contiene il procuratore distrettuale Mulligan. Peter lo vede di fronte a Lui mentre su un divano nero stanno sedute Rihanna e Christine; una ha l'aria di avere pianto, l'altra è fissa come se avesse un bastone nel culo. Dietro di loro stanno due divise ben quadrate, guardano in giro, giocherellano con i guanti. "é Lei Peter Moryville?". Fa la voce del procuratore. "Sì, certo, sono Io." Il Procuratore si distende su un bracciuolo, è un bell'uomo, basette folte e voce maschile, profonda.
"Allora deve proprio sentire alcune cose." Fletcher, lievemente paranoico, glielo conferma precipitosamente, facendo andare su e giù la testa. "C'è un avvocato?" Mormora Peter. "Stanno arrivando" Gli conferma Fletcher. "Allora è meglio che Lei non dica niente" E Peter indica Rihanna. "Oh, Lei non ha detto proprio nulla. Ci hanno solo esposto i capi di imputazione. " Poi, in un sussurro :"Sta arrivando anche Percace." "C'era da immaginarselo. non hai paura che ti bruci il culo, Fletcher?". L'altro non replica, si porta solo un dito alle labbra e Peter, nervoso, accetta il consiglio. Poi arrivano gli avvocati: Serial. T. Van Eppsom e Judy Rafferty. Non sembrano particolarmente carichi e ascoltano svogliatamente l'imputazione a carico dei propri clienti. Poi Van Eppsom chiede un colloquio privato con il proprio assistito. Lo stesso fa Judy Rafferty con Rihanna Ploys.
 
 
 
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