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Fletcher LXXXVIII

Post n°87 pubblicato il 11 Luglio 2016 da marlow17






Ma Fletcher non andò da Christine. Si diresse verso la sua scassata berlina e salì in auto. Poi arrivò al cancello che si aprì con un fruscio meccanico, e lui uscì sotto il cenno di saluto di una guardia. Lasciate le colline fu, ben presto sulla litoranea, pronto a divorare chilometri per farsi ingoiare nuovamente dalla metropoli. Aveva un'idea fissa in testa e voleva risolverla. Attraversò tutti i paesi e le città che avevano superato all'andata e, insolitamente presto, fu in città, muovendosi agile nel traffico mattutino. Quando fu davanti alla casa di Henry Grassi parcheggiò l'auto e scese un po' malfermo sulle gambe. Suonò il campanello e, quando Gladys aprì la porta, la spinse di lato e cominciò a girovagare per le stanze alla ricerca di Henry. Lo trovò davanti a un vecchio computer, prese una sedia e gli si sedette a fianco. Il padrone di casa nemmeno gli dette una rapida occhiata ma disse solo :"Fatto bene a prendere il largo. Il giorno stesso c'è stata un'incursione delle divise. Ne sono finiti dentro parecchi." "Grazie ai tuoi buoni auspici, maledetto soffia. Ma non sono qui per parlare di questo." Henry si distrasse dal pc, si girò, mise le mani tra le ginocchia e attese con lo sguardo spento. "Abbiamo visto Percace e poi siamo finiti alla Stress Factory di Van Huijten. E proprio in quel posto abbiamo saputo da un certo Ganopulos delle cose molto interessanti. E per questo sono tornato da te, Grassi, rischiando l'osso del collo. Mi basta sapere una cosa. Tu e il tuo gemello siete stati separati o avete vissuto sempre con gli stessi genitori?" Henry intrecciò le dita e guardò di lato: "Mio padre abbandonò mia madre quando avevamo otto anni, e si portò dietro Stefano. Poi un giudice compiacente glielo diede in affidamento." A Fletcher si velarono gli occhi e uno strano turbamento lo prese: "Anche voi, allora. Dio mi è testimone se ci capisco qualcosa. L'unica cosa che riesco a comprendere è che in quel dannato Percace esiste una Cupio dissolvi estesa e letale. Considera il suo mestiere separare le persone e riprogrammarle. E non ha nessuna fiducia nelle autorità." "Con me e mio fratello è stato corretto. forse ci ha anche voluto un po' di bene. non siamo rimasti a lungo sotto le sue cure." "Con scarsi risultati come vedo" E l'uomo si diede un'occhiata intorno: alle pile di posaceneri con mozziconi di spinelli, ai supporti informatici carichi di filmati porno e scene di violenza. "Siete il suo indotto, vero? Gli procurate individui problematici e in fuga per giustificare la sua attività e il suo strapotere sempre maggiore. Teorie della cospirazione. Organizzazioni di devianti pronti a creare apocalissi portatili e atti insurrezionali. Sì, conosco il ritornello. Anche Van Huijten è sottomesso alla sua volontà e gli procura carne fresca e cervelli instabili. Sono stato testimone di questo: un gruppetto di individui considerati socialmente esplosivi e mantenuti in uno stato di ipnosi." Grassi spalancò gli occhi: "E la ragione dove starebbe?" "Estendere la psichiatria a grande regolatrice dei conflitti sociali, esorcizzare la separazione, la frattura. Saziare la sete di potere assoluto di Jakob Percace." "è un uomo in gamba." Grugnì Henry rabbiosamente. "Smisuratamente ambizioso ed egoista. Più che mai mi rendo conto in questi momenti di essere manipolato dai suoi piani oscuri. Scappiamo e giriamo sempre intorno allo stesso punto, sino a quando lui vuole. Lo sapevi che anche il tuo dottore è stato separato dalla sorella gemella intorno agli otto anni? è per questo che ti vuole bene." Grassi fece una smorfia seguita da uno sbadiglio fastidioso. "Tutto quello che so su questo punto è che si circonda spesso di gemelli." "Per lui è diventata una fissazione.. Ma va bene, Grassi. Da te non ho ricavato nulla se non una conferma ai miei sospetti...Ti saluto e non ti auguro buona fortuna." "Cosa ti rende così sicuro che non farò sapere alle divise che siete alla Stress Factory?" "è sufficiente che lo sappia Percace. Le divise sono dei burattini nelle sue mani: se lui vuole che non ci tocchino, beh non ci toccheranno."





(Continua)








 
 
 
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