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Fletcher

Una vita a spina di pesce

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Post n°97 pubblicato il 05 Ottobre 2016 da marlow17

"Che senso ha?" Rumoreggiò Peter "Credi che una volta là dentro potrai muoverti a tuo agio e piacimento? Io ci sono stato, ricordalo, e so come funziona." "Importa poco. Io devo trovare il modo di infiltrarmi in quella struttura senza perdermi il cervello ma mantenendomi perfettamente lucido. Avrete capito anche voi che il dottore ha molta stima per il sottoscritto tanto quanto conserva di odio nei miei confronti. Il segreto sta nel carpirne la fiducia, lavorare dall'interno. "Christine ebbe un moto di insofferenza: "Tu ti ritieni molto furbo, Liberty, ma mio cugino ha anni di esperienza sulle spalle, è scaltro, freddo, cinico e molto intuitivo. Ti smantellerà a farmaci anche se nega di farlo. Tu sarai un'eccezione." Peter incalzò: "Una volta nella clinica avrai solo te stesso mentre loro possiedono tutta una struttura e mille armi sottili per farti abdicare dai tuoi piani ingenui. Non puoi sconfiggere una simile roccaforte psichiatrica." Fletcher li stava ad ascoltare fissandosi le unghie: "Percace vorrà sicuramente sapere cosa mi ha detto il vecchio nelle ore in cui siamo stati insieme...in fondo è per questo che ci ha lasciati via libera fino al Wellness e alla chiesetta dei ribelli. Lui ha usato noi come testa di ponte, e Io gli ricambierò il favore. non potrà farmi nulla finché non gli confiderò le chiacchiere e i progetti del vecchio." "Progetti che non esistevano, Fletcher!" Alzò la voce Peter. "No. Qualcosa ho intuito. Van Huijten ha tenuto per un periodo i suoi adoratori in induzione ipnotica. Voglio comprendere cosa sia successo durante quel tempo. Percace ne ha una paura fottuta, ne sono certo. Quando sei sotto il controllo di una mente particolarmente forte i contrattacchi non esistono e il dottore è incapace a reagire, è una lama spuntata." "Intendi dire..." "Intendo dire che Percace vuole cavare dal vecchio il segreto della sua potenza mentale e del suo terribile ascendente sui pazienti. Una cosa che con tutta la sua organizzazione lui non possiede." "E tu vorresti..." "Intendo farmi ipnotizzare da Van Huijten e penetrare i segreti della baracca dello psichiatra. Voglio fare di me stesso un'arma senza volontà propria e quindi immune alle manipolazioni di Percace. Voglio che il vecchio mi usi per portare l'attacco al cuore dell'impero di suo figlio. Sono certo che è la stessa cosa che lui desidera, particolarmente adesso che la sua combriccola è stata smantellata." "è un'impresa delicata e rischiosa. E con molte incognite." Sospirò Christine. "Ma è l'unica via di uscita possibile." Concluse l'uomo strizzandosi le palpebre con le dita. "E chi ti garantisce che Io e Christine non saremo catturati?" Disse Peter senza mollare l'osso "E come faremo a tenerci in contatto?" Fletcher sorrise amaramente: "Il dottore sarà talmente impegnato con me da scordarsi di voi, e vi assicuro che farò in modo che passi le pene dell'inferno nel tentativo di estorcermi una confessione." "Sei troppo, dannatamente troppo ottimista...vai a buttarti nella bocca del leone." "Sempre meglio che stare qui a farci beccare come tre allocchi. Voi due mi servite liberi. Dovete rintracciare altre persone che siano state sotto induzione ipnotica da Van Huijten. So che è un'impresa disperata ma tu, Christine, che sei sua nipote forse rammenterai qualcosa, scavando nella memoria. E poi ci sono le fonti." La donna annuì gravemente e Fletcher cominciò a prepararsi per uscire allo scoperto.

(Continua)