RACCONTI & OPINIONIPagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti |
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Messaggi di Giugno 2014
Post n°8933 pubblicato il 30 Giugno 2014 da cile54
23- Ora che bamboccioni miliardari del tappeto verde tornano a casa con Renzi e Grillo impareranno a giocare bene >>> SOMMARIO INSERIMENTI 1/16 GIUGNO 2014
>>>> SOMMARIO INSERIMENTI 19/31 MAGGIO 2014 |
Post n°8932 pubblicato il 30 Giugno 2014 da cile54
Il suicidio e la sua messa in scena- I suicidi reali di operai, artigiani, piccoli imprenditori depauperati sono atti disperati, grida di denuncia della brutalità di un edificio sociale che ormai ha messo al suo centro la sola dimensione economica. Intesa peraltro non come attività mirante ad una legittima produzione di reddito al servizio della creazione di una vita prospera, culturalmente ed eticamente intensa, bensì a consentire da un lato l’accumulo di ricchezze smisurate e di potere, da parte di pochi privilegiati e dall’altro lato ad impoverire le moltitudini di lavoratori, precari, semi occupati, disoccupati. Ma non solo questi ultimi vengono ridotti a vivere una vita grama, ad essere privati di dignità. Sono privati anche di speranza, di orizzonte verso cui muoversi per dare un senso alle proprie vite. In un contesto simile il suicidio cessa di essere atto estremo e diviene paradossalmente un modo di emanciparsi da una vita che cessa di essere tale perché essa è da tempo pura sopravvivenza e, per sovramercato, sopravvivenza schifosa. La tragedia è immane perché il dramma si stinge sul crinale di una possibile routine. L’operaio e l’operaia Fiat che si sono tolti la vita, perché non hanno potuto accettarsi come deiezioni umane è come una coltellata nelle anime e nei corpi dei loro colleghi che non possono, almeno in qualche misura, non vedersi nella decisione dei due suicidi. Devono dunque reagire per non cedere, per ricomporre la loro identità di lavoratori e di esseri umani. Alcuni di loro lo hanno fatto inscenando un atto teatrale: la rappresentazione del suicidio, per rimorso, del Padrone. Di colui che da quando ha assunto il ruolo si è caratterizzato per totale insensibilità nei confronti della condizione del lavoro e persino per evidente ostilità. La prova è che fra tutte le reazioni che l’azienda poteva scegliere per affrontare l’atto teatrale di quei dipendenti, peraltro in sofferenza lavorativa, ha scelto il più tetragono e ottuso: il licenziamento adducendo un presunto nocumento all’immagine della Fiat. Il licenziamento per la colpa di avere portato su un piano simbolico e provocatorio la disumanità dello sfruttamento farà molto più danno a un’azienda che avrebbe potuto cogliere l’occasione almeno per riflettere sulla natura delle sue relazioni con i lavoratori che sono soprattutto e prima di tutto esseri umani. Inoltre, punire una rappresentazione col pretesto della sua radicalità e della sua durezza è un attitudine bieca che ricorda quella dei regimi. Ma Sergio Marchionne che uomo è? L’imprenditore lo conosciamo, ma l’uomo? Non faremo l’errore di tracciarne un profilo psicologico d’accatto, ma un paio di osservazioni possiamo tentarle. L’uomo pare sprovvisto di distanza ironica e di senso dell’umorismo, ma anche di quell’aleatorio ma provvidenziale sentimento scaramantico per il quale sai che quando si sogna, ovvero si rappresenta la morte di una persona, gli si allunga la vita. Moni Ovadia 27/6/2014 www.ilmanifesto.it
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Post n°8931 pubblicato il 30 Giugno 2014 da cile54
Aborto, niente obiezione nei consultori. Rivoluzione nel Lazio Il medico ha il dovere di informare. Di garantire alla paziente che richiede un aborto tutti i certificati necessari, di dare i consigli adeguati. Non solo: è tenuto alla prescrizione dei contraccettivi, pure "post-coitali". Insomma: se per legge può rifiutarsi secondo coscienza di operare un'interruzione volontaria di gravidanza, non può sottrarsi al suo compito di cura all'interno dei consultori familiari. Lo ha messo nero su bianco, per la prima volta, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, in un decreto da lui firmato sulla riorganizzazione dei servizi medici per la salute della donna. Sembra una banalità, ma non lo è affatto per una regione come il Lazio dove gli obiettori di coscienza sono il 90 per cento dei medici . In un paese come l'Italia in cui al posto delle informazioni sulla contraccezione si possono trovare, nei consultori, i volantini-shock del movimento per la vita . In un sistema in cui i ginecologi arrivano a negare anche solo un'indicazione sul percorso e le strutture disponibili, come ha raccontato "l'Espresso" nello speciale " Aborti impossibili ". Francesca Sironi
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Post n°8930 pubblicato il 28 Giugno 2014 da cile54
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Post n°8929 pubblicato il 28 Giugno 2014 da cile54
Strage di Viareggio, quinto anno. Le iniziative di domani La strage di Viareggio 5 anni dopo. Con i fischi dei treni, l'abbraccio dei ferrovieri alla città. 29 giugno 2014, le iniziative della giornata Cinque anni in attesa di verità, giustizia e piu' sicurezza Domani, 29 giugno 2014, ricorre il 5° anniversario della strage ferroviaria di Viareggio, quando un treno carico di gpl deragliò in stazione causando uno dei disastri più gravi del nostro paese con 32 morti, centinaia di feriti e un intero quartiere distrutto dalle fiamme. Saremo, come ogni anno, a fianco ai familiari delle vittime ed alla città di viareggio con i fischi dei nostri treni Invitiamo quindi i macchinisti di tutti i treni in arrivo, in partenza e in transito nella stazione di viareggio, durante tutta la giornata del 29 giugno, ad emettere lunghi e ripetuti fischi per far sentire l'affetto e la vicinanza di tutti i ferrovieri. I nostri fischi segneranno l'intera giornata, che sarà di riflessione e di mobilitazione Questo semplice gesto è il contributo dei ferrovieri alla memoria delle vittime ma è anche il modo per "far sentire" e ricordare a tutti che vogliamo più sicurezza sui binari e che su viareggio vogliamo conoscere la verità e - assieme ai sopravvissuti, ai familiari ed alla città - siamo in attesa di giustizia. Il processo in corso presso il tribunale Lucca, dopo 5 anni, è finalmente entrato nel vivo. L'anniversario della strage sarà anche l'occasione per esprimere solidarietà e gratitudine a Riccardo Antonini, ignobilmente licenziato dagli imputati della strage per il suo impegno civile e per sostenerlo, il 17 luglio prossimo davanti alla corte d'appello di firenze, nella battaglia per la reintegra al suo posto di lavoro. Invitiamo tutti alla partecipazione dietro lo striscione, 'ferrovieri per la sicurezza', al corteo che domani sera partirà da piazza margherita alle 20,45. La città e i comitati hanno organizzato diverse iniziative ci sono diverse iniziative per ricordare quel tragico giorno e commemorare le vittime. Invitiamo tutti alla partecipazione --------------- ore 17.30 - in sala di rappresentanza del comune incontro e dibattito con i familiari dei comitati e delle associazioni del coordinamento “noi non dimentichiamo”. Ore 19.30 - buffet della solidarietà ore 20.45 - concentramento in piazza margherita ore 21.00 - partenza della manifestazione ore 22.30 - conclusione nel parcheggio della pam. brevi interventi a conclusione della manifestazione ore 23.49 - 23.52 - attesa dell’ora della strage e lettura dei nomi delle 32 vittime
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Nel Paese della bugia la verità è una malattia
(Gianni Rodari)
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G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI
Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
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