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Messaggi di Giugno 2014

>>>> SOMMARIO INSERIMENTI GIUGNO 2014 Clicca sulla presentazione del post

Post n°8933 pubblicato il 30 Giugno 2014 da cile54

30- Gli operai ridotti a larve umane mettono nel conto anche la fine della vita. Come ricomporre l'identità e la dignità del lavoro?

30- A tutela della legge 194. Un passo importante contro la sovversione dei medici obiettori. Vedremo i fatti dopo le parole

28- Gli atti di guerra, anche in tempo di pace come quello di Ustica, restano nella memoria nonostante i sabotaggi patriottici

28- Anniversario strage di Viareggio, ogni anno, a fianco ai familiari delle vittime ed alla città di viareggio con i fischi dei nostri treni

28- Autismo e inquinamento ambientale. Studio su famiglie con bambini tra i 2 e 5 anni autistici o ritardo dello sviluppo

25- Il nazionalismo becero su un fatto di calcio ci rende ancora ridicoli di fronte agli occhi delle persone sane di ...onestà

25- In tanti alla manifestazione nazionale del 28 giugno a Roma da Piazza della Repubblica a Via IV novembre, sede UE

25- In Italia calcio e patria vengono legati spesso e i poteri politici con i loro dittatori ci speculano sempre. Solo in Italia!

23- Ora che bamboccioni miliardari del tappeto verde tornano a casa con Renzi e Grillo impareranno a giocare bene

23- Dal Cobas sanità di Mestre una denuncia sulla grandiosa struttura sanitaria in project financing. Quando la salute non c'entra

23- L’operazione  “Blue moon”. Riproponiamo un'inchiesta per gli adulti smemorati e i giovani privati della memoria. Per leggere la depressione sociale di oggi

21- Nel calcio come nella politica è vergognosa la negazione della libertà di pensiero e azione dei deboli contro i poteri di casta

21- Le responsabilità del suicidio di Carmela sono anche delle istituzioni che invece di aiutarla l'hanno colpevolizzata

21- Violenza contro le donne: in questi decenni il concetto di libertà è stato progressivamente sganciato da quello di responsabilità

20- Il pessimo spettacolo offerto dai miliardari in pantaloncini non sarà mai peggiore dell'ignobile commedia politica di Renzi e Grillo

20- A 50 anni scoprirsi proletari. Nel 2008 erano 261 mila, oggi 438 mila. Sono un milione quelli spinti a cercare un impiego per mancanza di reddito

20- Legambiente, il PD e il grande affare dell'ecologia. “Una lobby economico-politica”. L’accusa degli altri ambientalisti

20- Il primo libro nella storia italiana sulla geotermia: profitti e incentivi statali, si fa strage della salute delle popolazioni coinvolte

18- Sui crimini familiari l'indignazione (forcaiola e morbosa) invade la mente di molti, sui crimini politici e sociali si glissa

18- Sanità: Renzi come Berlusconi, Monti e Letta. “Ormai si cura solo chi può”, il 19 giugno sciopero generale nel pubblico impiego

18- Sfruttamento: su 54 ore settimanali le badanti ricevono di 900 euro al mese al centro-nord, 540 euro al sud e diritti da elemosina

18- Ma la maggior parte degli stranieri che lasciano il nostro Paese sono conteggiati tra i cancellati per "altri motivi"

17- Gli oppressori del mondo credevano di aver chiuso la pratica Irachena come hanno creduto di aver chiuso quella afgana....

17- Chi ferma l'impunità delle industrie che causano malattie, con le loro emissioni e con l'inquinamento del suolo e della falda?

17- Riforma Pubblica Amministrazione, medici infuriati: "Un regalo alla sanità privata". Renzi come Berlusconi, Monti, Letta

17- I mondiali disegnano perfettamente su fogli rettangolari verdi le geometrie politiche delle punizioni calciate contro la povertà

>>> SOMMARIO INSERIMENTI 1/16 GIUGNO 2014

>>>> SOMMARIO INSERIMENTI 19/31 MAGGIO 2014

 
 
 

Gli operai ridotti a larve umane mettono nel conto anche la fine della vita. Come ricomporre l'identità e la dignità del lavoro?

Post n°8932 pubblicato il 30 Giugno 2014 da cile54

 

Il suicidio e la sua messa in scena-

I sui­cidi reali di ope­rai, arti­giani, pic­coli impren­di­tori depau­pe­rati sono atti dispe­rati, grida di denun­cia della bru­ta­lità di un edi­fi­cio sociale che ormai ha messo al suo cen­tro la sola dimen­sione eco­no­mica. Intesa peral­tro non come atti­vità mirante ad una legit­tima pro­du­zione di red­dito al ser­vi­zio della crea­zione di una vita pro­spera, cul­tu­ral­mente ed eti­ca­mente intensa, bensì a con­sen­tire da un lato l’accumulo di ric­chezze smi­su­rate e di potere, da parte di pochi pri­vi­le­giati e dall’altro lato ad impo­ve­rire le mol­ti­tu­dini di lavo­ra­tori, pre­cari, semi occu­pati, disoccupati.

Ma non solo que­sti ultimi ven­gono ridotti a vivere una vita grama, ad essere pri­vati di dignità. Sono pri­vati anche di spe­ranza, di oriz­zonte verso cui muo­versi per dare un senso alle pro­prie vite.

In un con­te­sto simile il sui­ci­dio cessa di essere atto estremo e diviene para­dos­sal­mente un modo di eman­ci­parsi da una vita che cessa di essere tale per­ché essa è da tempo pura soprav­vi­venza e, per sovra­mer­cato, soprav­vi­venza schi­fosa. La tra­ge­dia è immane per­ché il dramma si stinge sul cri­nale di una pos­si­bile rou­tine. L’operaio e l’operaia Fiat che si sono tolti la vita, per­ché non hanno potuto accet­tarsi come deie­zioni umane è come una col­tel­lata nelle anime e nei corpi dei loro col­le­ghi che non pos­sono, almeno in qual­che misura, non vedersi nella deci­sione dei due suicidi.

Devono dun­que rea­gire per non cedere, per ricom­porre la loro iden­tità di lavo­ra­tori e di esseri umani. Alcuni di loro lo hanno fatto insce­nando un atto tea­trale: la rap­pre­sen­ta­zione del sui­ci­dio, per rimorso, del Padrone. Di colui che da quando ha assunto il ruolo si è carat­te­riz­zato per totale insen­si­bi­lità nei con­fronti della con­di­zione del lavoro e per­sino per evi­dente ostilità.

La prova è che fra tutte le rea­zioni che l’azienda poteva sce­gliere per affron­tare l’atto tea­trale di quei dipen­denti, peral­tro in sof­fe­renza lavo­ra­tiva, ha scelto il più tetra­gono e ottuso: il licen­zia­mento addu­cendo un pre­sunto nocu­mento all’immagine della Fiat. Il licen­zia­mento per la colpa di avere por­tato su un piano sim­bo­lico e pro­vo­ca­to­rio la disu­ma­nità dello sfrut­ta­mento farà molto più danno a un’azienda che avrebbe potuto cogliere l’occasione almeno per riflet­tere sulla natura delle sue rela­zioni con i lavo­ra­tori che sono soprat­tutto e prima di tutto esseri umani. Inol­tre, punire una rap­pre­sen­ta­zione col pre­te­sto della sua radi­ca­lità e della sua durezza è un atti­tu­dine bieca che ricorda quella dei regimi. Ma Ser­gio Mar­chionne che uomo è? L’imprenditore lo cono­sciamo, ma l’uomo?

Non faremo l’errore di trac­ciarne un pro­filo psi­co­lo­gico d’accatto, ma un paio di osser­va­zioni pos­siamo ten­tarle. L’uomo pare sprov­vi­sto di distanza iro­nica e di senso dell’umorismo, ma anche di quell’aleatorio ma prov­vi­den­ziale sen­ti­mento sca­ra­man­tico per il quale sai che quando si sogna, ovvero si rap­pre­senta la morte di una per­sona, gli si allunga la vita.

Moni Ovadia

27/6/2014 www.ilmanifesto.it

 

 
 
 

A tutela della legge 194. Un passo importante contro la sovversione dei medici obiettori. Vedremo i fatti dopo le parole

Post n°8931 pubblicato il 30 Giugno 2014 da cile54

 

Aborto, niente obiezione nei consultori. Rivoluzione nel Lazio

Il medico ha il dovere di informare. Di garantire alla paziente che richiede un aborto tutti i certificati necessari, di dare i consigli adeguati. Non solo: è tenuto alla prescrizione dei contraccettivi, pure "post-coitali". Insomma: se per legge può rifiutarsi secondo coscienza di operare un'interruzione volontaria di gravidanza, non può sottrarsi al suo compito di cura all'interno dei consultori familiari. Lo ha messo nero su bianco, per la prima volta, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, in un decreto da lui firmato sulla riorganizzazione dei servizi medici per la salute della donna.

Sembra una banalità, ma non lo è affatto per una regione come il Lazio dove gli obiettori di coscienza sono il 90 per cento dei medici . In un paese come l'Italia in cui al posto delle informazioni sulla contraccezione si possono trovare, nei consultori, i volantini-shock del movimento per la vita . In un sistema in cui i ginecologi arrivano a negare anche solo un'indicazione sul percorso e le strutture disponibili, come ha raccontato "l'Espresso" nello speciale " Aborti impossibili ".

Per questo, le frasi contenute nell'allegato "uno" del decreto sui consultori familiari voluto dal governatore Zingaretti sono un segnale importante a difesa della legge 194, che dal 1978 dovrebbe garantire alle donne la possibilità di abortire in sicurezza ma che in realtà oggi è difesa e sostenuta solo grazie ai volontari .

«In merito all'esercizio dell'obiezione di coscienza tra i ginecologi», si legge nel decreto: «si ribadisce come questa riguardi l'attività degli operatori impegnati esclusivamente nel trattamento dell'interruzione volontaria di gravidanza. Al riguardo, si sottolinea che il personale operante nel consultorio familiare non è coinvolto direttamente nell'effettuazione di tale pratica, bensì solo in attività di attestazione dello stato di gravidanza e certificazione attestante la richiesta inoltrata dalla donna di effettuare Ivg».

Il dovere di garantire le cure nei consultori riguarda anche la contraccezione. «Per analogo motivo», continua infatti il decreto: «il personale operante è tenuto alla prescrizione di contraccettivi ormonali, sia routinaria che in fase post-coitale, nonché all'applicazione di sistemi contraccettivi meccanici», come la spirale. Scontato? Non tanto, come raccontava un'inchiesta de "l'Espresso" pochi mesi fa.

Francesca Sironi

http://espresso.repubblica.it

 

 
 
 
 
 

Anniversario strage, ogni anno, a fianco ai familiari delle vittime ed alla città di viareggio con i fischi dei nostri treni

Post n°8929 pubblicato il 28 Giugno 2014 da cile54

Strage di Viareggio, quinto anno. Le iniziative di domani

La strage di Viareggio 5 anni dopo. Con i fischi dei treni, l'abbraccio dei ferrovieri alla città.

29 giugno 2014, le iniziative della giornata

Cinque anni in attesa di verità, giustizia e piu' sicurezza

Domani, 29 giugno 2014, ricorre il 5° anniversario della strage ferroviaria di Viareggio, quando un treno carico di gpl deragliò in stazione causando uno dei disastri più gravi del nostro paese con 32 morti, centinaia di feriti e un intero quartiere distrutto dalle fiamme.

Saremo, come ogni anno, a fianco ai familiari delle vittime ed alla città di viareggio con i fischi dei nostri treni

Invitiamo quindi i macchinisti di tutti i treni in arrivo, in partenza e in transito nella stazione di viareggio, durante tutta la giornata del 29 giugno, ad emettere lunghi e ripetuti fischi per far sentire l'affetto e la vicinanza di tutti i ferrovieri.

I nostri fischi segneranno l'intera giornata, che sarà di riflessione e di mobilitazione

Questo semplice gesto è il contributo dei ferrovieri alla memoria delle vittime ma è anche il modo per "far sentire" e ricordare a tutti che vogliamo più sicurezza sui binari e che su viareggio vogliamo conoscere la verità  e - assieme ai sopravvissuti, ai familiari ed alla città - siamo in attesa di giustizia.

Il processo in corso presso il tribunale  Lucca, dopo 5 anni, è finalmente entrato nel vivo.

L'anniversario della strage sarà anche l'occasione per esprimere solidarietà e gratitudine  a Riccardo Antonini, ignobilmente licenziato dagli imputati della strage per il suo impegno civile e per sostenerlo, il 17 luglio prossimo davanti alla corte d'appello di firenze,  nella battaglia per la reintegra al suo posto di lavoro.

Invitiamo tutti alla partecipazione dietro lo striscione, 'ferrovieri per la sicurezza', al corteo che domani sera partirà da piazza margherita alle 20,45.

La città e i comitati hanno organizzato diverse iniziative ci sono diverse iniziative per ricordare quel tragico giorno e commemorare le vittime.

Invitiamo tutti alla partecipazione

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ore 17.30 - in sala di rappresentanza del comune incontro e dibattito con i familiari

dei comitati e delle associazioni del coordinamento “noi non dimentichiamo”.

Ore 19.30 - buffet della solidarietà

ore 20.45 - concentramento in piazza margherita

ore 21.00 - partenza della manifestazione

ore 22.30 - conclusione nel parcheggio della pam.

 brevi interventi a conclusione della manifestazione

ore 23.49 - 23.52 - attesa dell’ora della strage

e lettura dei nomi delle 32 vittime

 

 
 
 
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

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www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

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Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

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