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Messaggi del 14/05/2014

 
 

In tempi di piani di rientro e ottimizzazione delle prestazioni, la Sanità è ancora e davvero un servizio pubblico?

Post n°8850 pubblicato il 14 Maggio 2014 da cile54

Camici a Sud

SANITA' E SALUTE ALL'EPOCA DELL'AUSTERITY

  

«La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti»: così l’articolo 32 della nostra Costituzione.

Come ritrovare la centralità dell’uomo e del malato nelle spire di un sistema in cui s’intrecciano interessi di casta ed ingerenze politiche, agiscono “poteri invisibili”, la burocratizzazione prevale su un’autentica relazione d’aiuto?

 

Maurizio Portaluri torna qui a parlare con passione di Sanità e salute, annodando appunti, esperienze, riflessioni, lettere di colleghi, storie di ‘ordinario disorientamento’. Accanto alla denuncia di quanto nel Sistema risulta fallato e non congruo – rifuggendo dai ricettari e superando la mera imputazione di responsabilità – esalta modelli virtuosi e propone linee di possibile intervento correttivo.

 

In tempi di piani di rientro e ottimizzazione delle prestazioni, la Sanità è ancora e davvero un servizio pubblico? Come ritrovare la centralità dell’uomo e del malato nelle spire di un sistema in cui s’intrecciano interessi di casta ed ingerenze politiche, agiscono “poteri invisibili”, la burocratizzazione prevale su un’autentica relazione d’aiuto? Nel libro - con una introduzione diGianluigi Trianni - Portaluri parla con passione di sanità e salute, annodando appunti, esperienze, riflessioni, lettere di colleghi, “storie di ordinario disorientamento” del malato. Accanto alla denuncia di quanto nel Sistema risulta fallato e non congruo − rifuggendo dai ricettari e superando la mera imputazione di responsabilità − esalta modelli virtuosi e propone linee di possibile intervento correttivo.

 

Maurizio Portaluri, medico ospedaliero e ricercatore associato dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, si occupa di cura dei tumori come radioncologo. È giornalista pubblicista, direttore della rivista telematica «Salutepubblica.net», e da decenni è attivo nei movimenti di lotta per la tutela della salute e dell’ambiente. È stato per due anni direttore generale di una ASL e di un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico; dall’incarico si è dimesso per “impraticabilità del campo”. Ha pubblicato "Di fabbrica si muore" (Manni 2008) e "La Sanità malata. Viaggio nella Puglia di Vendola" (Glocaleditrice 2008).

96 PAGINE, € 10,00

 

Edizioni Kurumuny Via S. Pantaleo 12 73020 Martignano (Le)

 
 
 

Italia al 68mo posto nel mondo, pre­ce­duti da Mace­do­nia e Mon­te­ne­gro, e seguiti da Kuwait, Roma­nia, Bosnia-Erzegovina

Post n°8849 pubblicato il 14 Maggio 2014 da cile54

LA SALUTE NON E’ UNA GRANDE OPERA

 

I recenti arresti a Milano per corruzione di noti personaggi  già inquisiti un tempo che hanno messo o volevano mettere le mani su EXPO 2015 e LA CITTA’ DELLA SALUTE manifestano a Milano e in Lombardia una continuità delinquenziale indelebile nel tempo sulle opere pubbliche e in particolare sulle grandi opere che non vuole cessare.

 

Ciò vale in particolare per la Sanità dove si è perfino arrivati a inquisire e rinviare a giudizio l’ex  presidente della Giunta Regionale.

 

LA CITTA’ DELLA SALUTE, MA DI QUALE SALUTE STIAMO PARLANDO?

 

Costruire una città della salute su un’area fortemente inquinata, con presenza di amianto, solventi clorurati, diossina è incomprensibile;  affidare il piano di bonifica e la caratterizzazione del terreno (parliamo della ex FALCK di Sesto San Giovanni)  allo studio Tedesi inquisito per precedenti traffici di rifiuti provenienti dalla SISAS è quantomeno un’imprudenza. Togliere due Istituti prestigiosi (Tumori e Neurologico) ben radicati in un quartiere della città di Milano è inaccettabile. Rifiutare le contro proposte avanzate con costi inferiori e ecologicamente avanzate è deludente.

 

Al San Raffaele sono stati costruiti con soldi pubblici (INAIL) laboratori di ricerca e spazi che avrebbero potuto ospitare una parte delle attività del Besta e dell'Istituto Tumori, rimanendo pubbliche, senza destinare nuovi soldi al cemento anziché alla salute pubblica: questi spazi oggi sono vuoti, cattedrali nel deserto, simbolo della "bolla immobiliare ospedaliera" che avanza ora anche a Sesto San Giovanni

 

PRIMA DI TUTTO LA PREVENZIONE

 

La Salute non è legata alla costruzione di  una bella sede ospedaliera, con progetto di una firma illustre come quella di Renzo Piano. Non è questo che migliora l’assistenza sanitaria, mentre continuano i tagli alla sanità e persiste il blocco delle assunzioni.  Promuovere la salute significa intervenire sulle cause che producono malattie e disagi. Dal lato dell’assistenza , della riabilitazione  e della ricerca ci vogliono operatori preparati, in numero sufficiente, con  capacità di relazione con i cittadini.

 

PER UNA SANITA’ PUBBLICA E PARTECIPATA

 

Le Istituzioni invece che promuovere ulteriori possibilità di speculazione e di ampliare lo spettro della corruzione, dovrebbero rivedere l’intero progetto della Città della Salute aprendo la discussione con i cittadini e gli operatori, tramite le loro associazioni e le loro organizzazioni.

 

Solo la mobilitazione e la partecipazione potranno sconfiggere i poteri forti.

 

Fulvio Aurora

MEDICINA DEMOCRATICA, MILANO

Milano, 12 maggio 2014

 
 
 
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

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www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

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