Creato da betulla64 il 22/12/2005
Il coraggio non mi manca. E' la paura che mi frega. (Antonio Albanese)

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immagineVergine (23 agosto - 22 settembre)


"La mia ferita emotiva più profonda è stata anche una fonte inesauribile di gioie". Non ti rivelerò perché questa frase è molto importante per me: è una questione troppo personale. Ma tu, Vergine, potresti fare un'affermazione simile? Potresti interpretare la tua vita in modo da vedere un'esperienza dolorosa come una fonte di intuizione, ispirazione e vitalità? Il 2009 sarà l'anno ideale per compiere questo cambio di percezione. E il periodo intorno al solstizio d'inverno è il momento perfetto per cominciare. (Rob Brezsny)

 
 

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Sulla via che mi porta al lavoro c'è una casa abbandonata che, mi hanno detto da qualche giorno, è abitata dai fantasmi.
Non lo sapevo. Ma appena me l'hanno detto ho pensato: la compro io.
 

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Messaggi del 28/03/2006

Post N° 211

Post n°211 pubblicato il 28 Marzo 2006 da betulla64
 
Foto di betulla64

Ieri si è staccata una grande valanga dal monte di fronte a casa. Ho sentito un rombo che mi è parso quello che precede il terremoto, sono uscita e non ho visto nulla, se non dopo un po', la montagna davanti con una enorme ferita sulle pendici immacolate. Erano anni che non sentivo quel rombo sordo, da quando la valanga della mia di montagna, si portò via lo skilift di papà e con lui tutte le sue speranze di diventare "imprenditore turistico".
Ieri guardavo lassù, quel disastro affascinante e per un poco col binocolo ho cercato tracce di sci, per essere certa che non fosse stato qualche essere umano incosciente a tagliare il costone e far staccare la neve. Succede sempre più sovente, come se la tecnologia e la comodità delle attrezzature, autorizzasero a dimenticare le nozioni base del muoversi in montagna.
Quando ero piccola io, a fare sci alpinismo si andava in primavera e si partiva che era ancora buio. Lo si faceva solo su neve assestata e si badava di scendere a valle prima che il sole fosse troppo alto. Si stava attenti al vento e se era vento di "Marin", quello caldo da sud, allora si stava a casa. Si guardava ogni piccolo particolare del manto nevoso e il colore delle rocce: se erano scure e umide non ci si pensava nemmeno ad affrontare la montagna.
Eppure adesso, da dicembre in poi li si vede partire, con le loro attrezzature high tech, sentendosi sicuri magari perchè nella giacca hanno il dispositivo per il ritrovamento in caso di valanga.
Ne abbiamo persi due quest'anno. Due che in montagna erano primi fra i primi.
Due che insegnavano agli altri cosa sia "Montagna" e che ora non ci sono più perchè un mattino di febbraio dopo che per tre giorni la neve era scesa da far paura, hanno deciso che sarebbe stato bello fare un giro. A dispetto della prudenza, del buon senso e dell'altrui dolore.
Ieri guardavo quella ferita e mi sono resa conto che, perchè si formasse, è bastato il tempo di due miei respiri, e allora ho ricordato e ringraziato chi, con pazienza, mi ha insegnato il rispetto per la montagna, e il timore, tanto paurosa può diventare.




Passeggiata rapidissima, perchè piove e tira vento. Insomma, tipico tempo Marzolino...
Menù odierno:

Colazione:
Caffè - merendina - yogurt

Pranzo:
100 gr di riso con 3 cucchiai di piselli. un cucchiaino di olio e un cucchiaino di grana.

Merenda:
1 mela

Cena:
120 gr di nasello e 150 gr di cipolle (tutto bollito)
3 gallette di riso

Tot Kcal. 1124 ..... e domani ci si pesa :)


 
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 "Laudato sie, mi signore,
cun tucte le tue creature..."


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"El bosque precede al ombre
pero le sigue el desierto"
 

"Grande importante malattia quella di Basedow!... tutti gli organismi si distribuiscono su una linea, ad un capo della quale sta la malattia di Basedow che implica il generosissimo, folle consumo della forza vitale, il battito di un cuore stremato, e all'altro stanno gli organismi immiseriti per avarizia organica..."

da "La coscienza di Zeno"
 
 

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