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Il coraggio non mi manca. E' la paura che mi frega. (Antonio Albanese)

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"La mia ferita emotiva più profonda è stata anche una fonte inesauribile di gioie". Non ti rivelerò perché questa frase è molto importante per me: è una questione troppo personale. Ma tu, Vergine, potresti fare un'affermazione simile? Potresti interpretare la tua vita in modo da vedere un'esperienza dolorosa come una fonte di intuizione, ispirazione e vitalità? Il 2009 sarà l'anno ideale per compiere questo cambio di percezione. E il periodo intorno al solstizio d'inverno è il momento perfetto per cominciare. (Rob Brezsny)

 
 

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Sulla via che mi porta al lavoro c'è una casa abbandonata che, mi hanno detto da qualche giorno, è abitata dai fantasmi.
Non lo sapevo. Ma appena me l'hanno detto ho pensato: la compro io.
 

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Messaggi del 09/04/2008

Post N° 555

Post n°555 pubblicato il 09 Aprile 2008 da betulla64
 
Tag: dap




Non sono grassa. Me lo ha detto anche Helena quando ci siamo viste in dicembre novembre e pur se ora ho qualcosa come due chili in più di quando mi ha vista lei e benchè sia proverbiale la sua cortesia, so di non essere grassa. Sono un po' sovrappeso e non dovrebbe essere un dramma per un'ipotiroidea quarantatreenne, se non fosse che appena aumentano i chili, aumenta conseguentemente e proporzionalmente il panico.
Non mi sono mai piaciuta e mai accettata e fin lì, credo di non esser l'unica, quando però questa disistima si somma ad una incapacità a rapportarsi con il mondo esterno, allora tutto diventa più difficile da gestire. Se uscire di casa è complicato quando mi sento "in forma", appena il mio fisico si "deforma" o si deforma l'immagine che mi rimanda lo specchio, ecco che l'idea del fuori diventa impossibile e più mi sento impossibilitata, più mi esplode dentro la necessità di quel fuori. La mia guerra con la bilancia non è un vezzo. Non è per vanità che mi impongo di rinunciare al cibo che cucino e non è la vanità a spingermi a spendere capitali in attrezzi ginnici quando basterebbe camminare. Si tratta invece di un circolo vizioso, proprio quello che fa sì che io non possa camminare e quindi contribuire a migliorare il mio corpo, perchè quel corpo non mi è concesso di mostrare in quanto ai miei occhi deforme e più lo vedo deforme più lo chiudo in casa e più lo chiudo in casa più lo spengo e mi spengo, così che a ben poco serve sfiancarmi pedalando o andando su e giù con lo stepper.
Ho sempre pensato che siamo quello che gli altri ci rimandano attraverso il loro sguardo.
Temo che a forza di sfuggire a quello sguardo, io stia smettendo di essere.

Cercasi disperatamente appiglio...

 
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"El bosque precede al ombre
pero le sigue el desierto"
 

"Grande importante malattia quella di Basedow!... tutti gli organismi si distribuiscono su una linea, ad un capo della quale sta la malattia di Basedow che implica il generosissimo, folle consumo della forza vitale, il battito di un cuore stremato, e all'altro stanno gli organismi immiseriti per avarizia organica..."

da "La coscienza di Zeno"
 
 

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