Creato da betulla64 il 22/12/2005
Il coraggio non mi manca. E' la paura che mi frega. (Antonio Albanese)

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immagineVergine (23 agosto - 22 settembre)


"La mia ferita emotiva più profonda è stata anche una fonte inesauribile di gioie". Non ti rivelerò perché questa frase è molto importante per me: è una questione troppo personale. Ma tu, Vergine, potresti fare un'affermazione simile? Potresti interpretare la tua vita in modo da vedere un'esperienza dolorosa come una fonte di intuizione, ispirazione e vitalità? Il 2009 sarà l'anno ideale per compiere questo cambio di percezione. E il periodo intorno al solstizio d'inverno è il momento perfetto per cominciare. (Rob Brezsny)

 
 

Blo(g)cco Note

Sulla via che mi porta al lavoro c'è una casa abbandonata che, mi hanno detto da qualche giorno, è abitata dai fantasmi.
Non lo sapevo. Ma appena me l'hanno detto ho pensato: la compro io.
 

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"El canto tiene poder,
tiene la fe que alucina,

la voluntad colectiva,
puede ser ola en el mar"

(Josè Seves)


 
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Messaggi di Marzo 2006

 

Post n°217 pubblicato il 31 Marzo 2006 da betulla64
 
Foto di betulla64

Quizá porque mi niñez
sigue jugando en tu playa,
y escondido tras las cañas
duerme mi primer amor,
llevo tu luz y tu olor
por donde quiera que vaya,
y amontonado en tu arena
guardo amor, juegos y penas.
Yo,
que en la piel tengo el sabor
amargo del llanto eterno,
que han vertido en ti cien pueblos
de Algeciras a Estambul,
para que pintes de azul
sus largas noches de invierno.
A fuerza de desventuras,
tu alma es profunda y oscura.
A tus atardeceres rojos
se acostumbraron mis ojos
como el recodo al camino...
Soy cantor, soy embustero,
me gusta el juego y el vino,
Tengo alma de marinero...
¿Qué le voy a hacer, si yo
nací en el Mediterráneo?
Y te acercas, y te vas
después de besar mi aldea.
Jugando con la marea
te vas, pensando en volver.
Eres como una mujer
perfumadita de brea
que se añora y que se quiere
que se conoce y se teme.
Ay...
si un día para mi mal
viene a buscarme la parca.
Empujad al mar mi barca
con un levante otoñal
y dejad que el temporal
desguace sus alas blancas.
Y a mí enterradme sin duelo
entre la playa y el cielo...
En la ladera de un monte,
más alto que el horizonte.
Quiero tener buena vista.
Mi cuerpo será camino,
le daré verde a los pinos
y amarillo a la genista...
Cerca del mar. Porque yo
nací en el Mediterráneo...

(Joan Manuel Serrat - Mediterràneo)

 
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Post N° 216

Post n°216 pubblicato il 31 Marzo 2006 da betulla64
 
Tag: Basedow, dap
Foto di betulla64

Sono cresciuta accanto ad una nonna provvista di un gran senso dell'horror e del tragico. Ha iniziato la sua opera di terrorismo psicologico raccontandomi di Remì e della sua cara mamma perduta, proseguendo poi con i racconti a sfondo demoniaco, in cui il diavolo sprofonda nella cima della Bisalta o fa sprofondare malcapitati pastorelli con tanto di gregge al seguito. Ho passato le mie notti d'infanzia (e non solo) tra l'angelo custode sul comodino e il demonio sotto al letto. Non dovrei quindi stupirmi se spesso nei miei sogni spunta fuori il diavolo.
La notte passata è stata una notte di incubi. Sogni infernali, di donne squartate e fatte a pezzi, di ragazzotti dagli sguardi assatanati e dai capelli scompigliati, per poi scivolare nel personale, con sequenze sanguinolente di gole tagliate. Il risveglio è stato liberatorio ma angosciato. Si è visto da subito che la giornata nasceva storta e già ingoiando la colazione ho sentito la morsa del panico chiudermi la gola e subito dopo lo stomaco. Sono uscita pensierosa, forzando la mia volontà e maledicendo tutto e tutti. Camminando, dalle scarpe mi uscivano medici, bisturi, letti d'ospedale e camici verdi. E usciva la paura, quella umana a cui non si rimedia con una pillola azzurra; quella che ti fa pensare alle cose più assurde e anche a quelle meno assurde, come la morte. Così, guardando il torrente, mi sono chiesta quanto valesse la pena alzarsi, uscire, caminare.
Poi la mia vita ha incrociato quella di uno scoiattolo, le nostre paure si sono guardate e riconosciute e nella sua si è placata la mia.

 
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Post n°215 pubblicato il 30 Marzo 2006 da betulla64
 
Tag: Parole
Foto di betulla64

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani mandarono a Gesù alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nel discorso. E venuti, quelli gli dissero: “Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti curi di nessuno; infatti non guardi in faccia agli uomini, ma secondo verità insegni la via di Dio. È lecito o no dare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare o no?”. Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse: “Perché mi tentate? Portatemi un denaro perché io lo veda”. Ed essi glielo portarono.
Allora disse loro: “Di chi è questa immagine e l’iscrizione?”. Gli risposero: “Di Cesare”. Gesù disse loro: “Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio”. E rimasero ammirati di lui.

Parola del Signore

 
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Post n°214 pubblicato il 30 Marzo 2006 da betulla64
 
Foto di betulla64

Una trentina di anni fa, un giorno il professore di applicazioni tecniche decise di farci una lezione di genetica. Cosa c'entrasse la genetica con lo studio di arti e mestieri devo scopriro ancora ora, ma è certo che per lui l'incongruenza non fosse tale.
Cominciò spaziando tra la varia umanità del paese, citando nome e cognome delle persone interessate e mostrando con diligente precisione di conoscere perfettamente il villaggio dove insegnava, ma dove mai e poi mai si sarebbe sognato di vivere.
Parlò del piromane che campava facendo l'uomo sandwich durante la stagione turistica e dell'abigeante per diletto, dell'alcolizzato che cantava serenate sotto le finestre delle belle signore maritate e del folle che insieme alle bellezze naturalistiche locali, amava mostrare ai turisti i suoi gioielli di famiglia spaparanzati sulla pubblica piazza all'ora giusta dell'uscita da Messa.
Proseguì spiegandoci che tutta quella gente era frutto del mancato scambio genetico, essendo noto che nelle nostre valli ci si sposava tra parenti e mai si dava in sposa la propria figliola ad un forestiero. Mi trattenni a stento dal raccontare all'esimio, che mio nonno sposò una forestiera e che la cugina di mio nonno sposò uno scalpellino milanese e una mia prozia si maritò con un coltivatore di ulivi della riviera francese. Ora so che tacqui non per timidezza ma perchè già conscia di quento possa essere inutile e stancante combattere contro l'ottusità.
Una cosa sola del discorso del professore rispondeva a verità: effettivamente in quegli anni il paese pullulava di gente strana, "residui" mai realmente tornati della campagna di Russia e dei Campi di prigionia in Germania, o semplici anime cresciute prive di un minimo nutrimento. Se fossi nata 50 anni prima, magari avrei fatto parte di quella schiera di strampalati, ma io vivo nell'era del Prozac...

Ci pensavo stamattina camminando, a tutti i matti della mia infanzia: quelli che mi incutevano timore e quelli che mi facevano ridere e anche quelli che matti non erano, ma avevano quello sguardo incantato, quello che io ho sempre associato ai poveri di spirito dei Vangeli. Guarda caso erano quelli che vivevano nelle solitarie baite in montagna, in quei luoghi dove, come ti giri ti giri, non vedi altro che l'incanto.

* * *

Dov'è Jones il suonatore
che fu sorpreso dai suoi novant'anni
e con la vita avrebbe ancora giocato.

Lui che offrì la faccia al vento
la gola al vino e mai un pensiero
non al denaro, non all'amore né al cielo.

(Fabrizio De André)

(Foto: betulla64)

 

 
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Post n°213 pubblicato il 29 Marzo 2006 da betulla64
 
Tag: dap
Foto di betulla64

Alla fine ce l'ho fatta.
Sono stata accompagnata nel cammino da un dolce ricordo. Non so da dove sia nato, forse il passeggio mattutino, forse il dio delle piccole cose che ha voluto distrarmi per darmi sollievo. Vorrei scriverne, ma non posso imbrattare di parole banali un pezzo di cuore.
Intanto è scoppiata la primavera e, pur con tanta neve ancora nei prati e sui monti, il disgelo sta ingrossando il torrente,così che il fragore delle acque copre ormai quasi del tutto i suoni che sempre ho in cuffia mentre cammino.
Sarà questa esplosione di vita, sarà l'eclissi, ma io oggi mi sento malinconica e romantica, tanto da sapere bene cosa barattare col piatto di lenticchie che mi sono concessa per pranzo.
Nel frattempo, i larici pennellano il cielo.

(Foto: betulla64)

 
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Post n°212 pubblicato il 29 Marzo 2006 da betulla64
 
Tag: dap
Foto di betulla64

Oggi è dura. Chissà perchè quando c'è il sole uscire è più difficile. Forse tutta questa luce mi fa sentire più visibile, chissà. Nel frattempo, mentre cerco di convincermi che uscire è cosa buona, ho fatto il menù per la giornata:

Colazione:
caffè, merendina

Pranzo:
350 gr di lenticchie
3 gallette di riso

Merenda:
1 mela

Cena:
60 gr di fettuccine al pomodoro
Insalata mista
2 gallette di riso

Tot. 1135 Kcal

In una settimana ho perso 1,9 kg
Non male se calcoliamo che la maledetta ghiandola rema contro

(Foto: betulla64)

 
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Post N° 211

Post n°211 pubblicato il 28 Marzo 2006 da betulla64
 
Foto di betulla64

Ieri si è staccata una grande valanga dal monte di fronte a casa. Ho sentito un rombo che mi è parso quello che precede il terremoto, sono uscita e non ho visto nulla, se non dopo un po', la montagna davanti con una enorme ferita sulle pendici immacolate. Erano anni che non sentivo quel rombo sordo, da quando la valanga della mia di montagna, si portò via lo skilift di papà e con lui tutte le sue speranze di diventare "imprenditore turistico".
Ieri guardavo lassù, quel disastro affascinante e per un poco col binocolo ho cercato tracce di sci, per essere certa che non fosse stato qualche essere umano incosciente a tagliare il costone e far staccare la neve. Succede sempre più sovente, come se la tecnologia e la comodità delle attrezzature, autorizzasero a dimenticare le nozioni base del muoversi in montagna.
Quando ero piccola io, a fare sci alpinismo si andava in primavera e si partiva che era ancora buio. Lo si faceva solo su neve assestata e si badava di scendere a valle prima che il sole fosse troppo alto. Si stava attenti al vento e se era vento di "Marin", quello caldo da sud, allora si stava a casa. Si guardava ogni piccolo particolare del manto nevoso e il colore delle rocce: se erano scure e umide non ci si pensava nemmeno ad affrontare la montagna.
Eppure adesso, da dicembre in poi li si vede partire, con le loro attrezzature high tech, sentendosi sicuri magari perchè nella giacca hanno il dispositivo per il ritrovamento in caso di valanga.
Ne abbiamo persi due quest'anno. Due che in montagna erano primi fra i primi.
Due che insegnavano agli altri cosa sia "Montagna" e che ora non ci sono più perchè un mattino di febbraio dopo che per tre giorni la neve era scesa da far paura, hanno deciso che sarebbe stato bello fare un giro. A dispetto della prudenza, del buon senso e dell'altrui dolore.
Ieri guardavo quella ferita e mi sono resa conto che, perchè si formasse, è bastato il tempo di due miei respiri, e allora ho ricordato e ringraziato chi, con pazienza, mi ha insegnato il rispetto per la montagna, e il timore, tanto paurosa può diventare.




Passeggiata rapidissima, perchè piove e tira vento. Insomma, tipico tempo Marzolino...
Menù odierno:

Colazione:
Caffè - merendina - yogurt

Pranzo:
100 gr di riso con 3 cucchiai di piselli. un cucchiaino di olio e un cucchiaino di grana.

Merenda:
1 mela

Cena:
120 gr di nasello e 150 gr di cipolle (tutto bollito)
3 gallette di riso

Tot Kcal. 1124 ..... e domani ci si pesa :)


 
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Post n°210 pubblicato il 27 Marzo 2006 da betulla64
 
Tag: Cucina
Foto di betulla64

Anche l'occhio vuole la sua parte....

Buon appetito!


 
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Post n°209 pubblicato il 27 Marzo 2006 da betulla64
 
Foto di betulla64

Passeggiata mattutina lungo il torrente e incontro inatteso con un meraviglioso airone cenerino. Che dire, l'insonnia non è sempre una brutta cosa. Uscendo di casa presto si evita il genere umano e si hanno sorprese faunistiche non da poco.

Adunque...... 3 chilometri percorsi in 40 minuti.

Menù del giorno:

Colazione:
Caffè + merendina + yogurt

Pranzo:
4 gallette di riso spalmate con 120 gr di ricotta
1 pomodoro con sale e origano

Merenda:
1 mela

Cena:
100 gr di fior di latte
140 gr di melanzane grigliate
3 gallette di riso

Totale kcal 1.041

 
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Post n°208 pubblicato il 26 Marzo 2006 da betulla64
 
Tag: Parole
Foto di betulla64

Verità vuole
che lei, colpo di vento
stesse al suo balcone
nel suo corpo
salivando e attendendo
ed io per parte mia
con un'orchestra
come sola buona compagnia
salissi per un bacio deflorato
per un tempo
neanche ben pagato
eh, io sì
io sì


L'amore dura
quel che deve durare
consacrato e misurato
da un orologio elementare
ma io che ho caro quel che è mio
e la domanda come la risposta
vivevo tutto questo
come dietro ad una porta
solo un po' discosta

Perché è così che la gente vive
perché è questo che la gente fa
perché è così che ci si insegue
per un morso di immortalità
è il meccanismo ottuso
di un orologio falsoamericano
che misura il tempo e tempo non c'è più
ma fermava il tempo se passavi tu

Verità vuole
che lei, labbra grosse
restasse impigliata alla mia bocca
più di quanto volesse
di questo mi ricordo
e poco d'altro
del suo sguardo
lampeggiante a ore
e che svanì dentro al mondo
sorridendo
come ricevuta dal Signore

La rabbia e l'amore
s'imparano gratis
se proprio non c'è niente altro
da dividersi
e noi
immobili nel cielo
lucidochimico
di una fotografia
perché niente è come niente
niente è un'orgia dolorosa
è tempo squadernato
e via

Ma è così che la gente vive
è questo che la gente fa
è così che ci si insegue
per un morso di immortalità
è il meccanismo ottuso
di un orologio falsoamericano
che misura il tempo e tempo non c'è più
ma fermava il tempo se passavi tu.
(Vi voglio scrivere una lettera ancora per farvi sapere
che forse tra qualche tempo sarò più tranquilla.
Ho dimenticato ogni piacere e dolore
e mi ricordo infine di voi quando voglio ricordarmene)

(Ivano Fossati - L'orologio Americano)

 
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Post n°207 pubblicato il 26 Marzo 2006 da betulla64
 
Tag: dap
Foto di betulla64

Oggi, dopo pranzo, passeggiata in una bella valle che dal paese si inerpica verso le Alpi Liguri. Quasi cinque chilometri accompagnati da un clima primaverile molto gradevole. Mio marito chicchierino ed entusiasta e io con la mente persa nei miei terrori a dire "sìsì". Tanto per fare quella che è ottimista, commentavo i sentieri da percorrere e le vette da raggiungere la prossima estate, mentre dentro di me so che non andrò da nessuna parte. Già ora arranco. Guai a dirlo però! Bisogna essere ottimisti, bisogna sorridere e tutto andrà per il verso giusto. Bisogna fare finta.
Ho fotografato un fiore di nocciolo. Mi pare di essere come lui, infreddolita e sola, fingendo di essere un fiore, pur se fuori stagione.

(Foto: betulla64)

 
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Post n°206 pubblicato il 26 Marzo 2006 da betulla64
 
Tag: Cucina
Foto di betulla64

Menù della domenica:
(oggi mi strafogo un pochino dai!)

- Polpettone di manzo (150 gr) con erbette di balcone (sic!)

- Insalatina julienne (fa figo) all'aceto balsamico e sale di provenza (l'olio me lo riservo per la cena)

- Acqua di montagna iposodica ipocalorica iposbronzica

- Gallette di riso (financo tre!) e mais

Tot. calorie : 555
Decisamente troppe lo so.... domani digiuno :)

(Foto: betulla64)

 
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Post N° 205

Post n°205 pubblicato il 25 Marzo 2006 da betulla64
 
Foto di betulla64

In tutto questo....
Oggi sono 11 mesi che non fumo....


 
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Post n°204 pubblicato il 24 Marzo 2006 da betulla64
 
Tag: Cucina
Foto di betulla64

Com'è possibile, che due manine sante che sanno cucinare una pietanza così bella a vedersi e buona a mangiarsi, siano condannate a stringere una tazza di tisana (udite udite!) alla betulla, cercando di placare i crampi allo stomaco?

Ho fame!

Sono bene accetti consigli, anche drastici!


(Foto: betulla64 - Ossobuco con patate al forno)

 
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Post n°203 pubblicato il 24 Marzo 2006 da betulla64
 
Foto di betulla64

Argentina
24 Marzo 1976 - 24 Marzo 2006

De nuevo quieren manchar
mi tierra con sangre obrera
los que hablan de libertad
y tienen las manos negras.

Los que quieren dividir
a la madre de sus hijos
y quieren reconstruir
la cruz que arrastrara Cristo.

Quieren ocultar la infamia
que legaron desde siglos,
pero el color de asesinos
no borrarán de su cara.

Ya fueron miles y miles
los que entregaron su sangre
y en caudales generosos
multiplicaron los panes.

Ahora quiero vivir
junto a mi hijo y mi hermano
la primavera que todos
vamos construyendo a diario.

No me asusta la amenaza,
patrones de la miseria,
la estrella de la esperanza
continuará siendo nuestra.

Vientos del pueblo me llaman,
vientos del pueblo me llevan,
me esparcen el corazón
y me aventan la garganta.

Así cantará el poeta
mientras el alma me suene
por los caminos del pueblo
desde ahora y para siempre.

(Victor Jara - Vientos del Pueblo - 1973)


 
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Post n°202 pubblicato il 24 Marzo 2006 da betulla64
 
Tag: dap
Foto di betulla64

Senza pillolina azzurra stamattina, perchè mi sentivo fin troppo intontita da quella presa per dormire. La pioggia, oggi amica indispensabile, ha scoraggiato altri viandanti, così che mi sono trovata davvero sola. Ne ho fatti due di chilometri, spingendomi oltre la Colonna d'Ercole che da sempre è per me la strada statale, poi ancora il torrente e la via pedonale che lo costeggia. Con la pioggia oggi era davvero incantevole. Ho visto una betulla solitaria corteggiata da un pino mugo e mi sono accorta di quanto sia bella la fontanella oltre il ponte. Arrivata al passaggio a livello mi sono impantanata, così a malincuore ho fatto dietrofront e nella salita verso casa è successo quanto auspicato da H. Due sperdutissimi turisti francesi si sono conquistati il mio saluto e il mio sorriso, ricambiando entrambi con calore. Tutto perfetto. Adesso però, facciamo i conti con la fame.

(Foto: betulla64 - oggi)

 
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Post n°201 pubblicato il 23 Marzo 2006 da betulla64
 
Tag: dap
Foto di betulla64

Erano le nove quando ho deciso. C'era un bel sole fuori e non avrei resistito un momento di più in questa prigione. Ho pensato che oggi è giorno di mercato e lungo il mio cammino avrei incontrato poca gente, così ho indossato scarponcini comodi, la giacca che mio marito mi ha regalato per le nostre escursioni montane, gli occhiali da sole et voilà: sono uscita. Un codazzo di familiari-condòmini ha seguito allibito il mio incedere giù per le scale, qualcuno ha chiesto e ha ottenuto risposte vaghe; non ci dormiranno stanotte dalla curiosità e mi piace ridere di questo.
Prima di uscire ho preso la pillolina azzurra, infilato in tasca le mentine col buco, il cellulare per fotografare le primule e il lettore musicale.
Mi è piaciuto percorrere la strada isolata che porta al paese, spiando il pigro spuntare di primule e viole e guardando le gocce di neve irrigare la terra.
Mi è piaciuto adeguare il passo alla musica risuonante nelle orecchie e mi è piaciuto attraversare la statale che separa la mia montagna dal paese, gettare uno sguardo distratto al mercato e tagliare per una viuzza secondaria, quella che porta direttamente al torrente, inerpicandosi poi sulla montagna, verso il confine.
Ho camminato escludendo il pensiero, fissando lo sguardo sui risvegli della natura, sulle cime dove l'inverno è ancora padrone e sulle sorgenti allegre che ancora si ostinano a diventare ghiaccio. Il passo inciampava a tratti nel fango e il respiro si mozzava a ricordarmi di non eccedere e che era tempo di riprendere la strada di casa. Bella anche la discesa, col passo cadenzato e il vento del nord in faccia. Ho incontrato due persone e le ho salutate. Non erano paesani e si sono stupiti. Ho sorriso: oggi ho salutato due sconosciuti che si sono stupiti del saluto di una sconosciuta. Oggi sono stata solo un essere tra gli esseri. Libera. E mi è piaciuto.

 
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Post n°200 pubblicato il 23 Marzo 2006 da betulla64
 
Tag: Parole
Foto di betulla64

Eccola!

E tutto mi sa di miracolo
e sono quell'acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c'era.

(Salvatore Quasimodo - Specchio)


(Foto: betulla64 oggi!!!)


 
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Post N° 199

Post n°199 pubblicato il 23 Marzo 2006 da betulla64
 
Foto di betulla64

Ieri sera, uscendo dall'ambulatorio, sono passata davanti ad un negozio di sementi e ho comprato del rosmarino, della salvia e del basilico. Non so come e quando li userò visto che mi hanno messa a dieta strettissima. Il concetto è il seguente: dopo l'operazione per i primi mesi ingrasserò molto, quindi più chili perdo ora e più mi avvantaggio. Siccome da mesi sono a dieta e il risultato è stato scarso, ora mi metterò a digiunare. Le piantine giovani e belle mi mettono comunque allegria e mi fanno sperare in una mia personale primavera. Mo' tanto perchè mi devo muovere per dimagrire, mi ingoio una bella pillolina e vado a camminare. Sono gradite preghiere.

(Foto: Betulla64 - Salvia, Rosmarino, Basilico)

 
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Post N° 198

Post n°198 pubblicato il 22 Marzo 2006 da betulla64
 
Tag: Basedow, dap
Foto di betulla64

Oggi pomeriggio sono andata alla prima visita col chirurgo che mi taglierà la gola. Non intendo commentare qui l'incontro, ma raccontare di come il destino, il caso, Dio, a volte ci mettano lo zampino.
Ho scoperto, prenotando la visita chirurgica, che il medico in questione ha l'ambulatorio nello stesso stabile dove sono andata in terapia analitica per 13 anni. Lì per lì mi è venuto un groppo in gola, poi ho pensato che fosse un caso e amen.
Mi sono trovata alle 17.15 all'indirizzo così familiare e, mentre mio marito mi invitava a visitare un nuovo negozio di abbigliamento, io insistevo per salire subito all'ambulatorio, perchè ero in ansia e non mi andava di bighellonare.
La mia analista esercita all'ultimo piano e mai in 13 anni l'ho incontrata fuori dallo studio. Mai.
Ho fatto la prima rampa di scale col cuore in gola e gli occhi su quelle scale così amiche e poi ho alzato lo sguardo.
Era lì.
Forse per una pausa caffè, scendeva le scale.
Era lì a tre passi da me.
Le ho sorriso e lei ha avuto un momento di "ma chi è questa?" Poi ha detto "Ohhh!" e ha sorriso pure lei. E io, che per tredici anni non l'ho toccata se non per sporadiche strette di mano Natalizie, mi sono gettata tra le sue braccia e l'ho stretta a me e lei ha ricambiato l'abbraccio. Le frasi pronunciate sono state di circostanza. Non lo erano gli sguardi.
Ho davanti a me mesi difficili e ne sono terrorizzata, ma l'incontro con la madre delle mie consapevolezze è stata una benedizione che Dio, ne sono certa, ha voluto mandarmi.

 
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Radiobet


 

È tempo di...



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* * *

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* * *


 

Parole al vento...

 "Laudato sie, mi signore,
cun tucte le tue creature..."


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"El bosque precede al ombre
pero le sigue el desierto"
 

"Grande importante malattia quella di Basedow!... tutti gli organismi si distribuiscono su una linea, ad un capo della quale sta la malattia di Basedow che implica il generosissimo, folle consumo della forza vitale, il battito di un cuore stremato, e all'altro stanno gli organismi immiseriti per avarizia organica..."

da "La coscienza di Zeno"
 
 

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