Creato da betulla64 il 22/12/2005
Il coraggio non mi manca. E' la paura che mi frega. (Antonio Albanese)

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immagineVergine (23 agosto - 22 settembre)


"La mia ferita emotiva più profonda è stata anche una fonte inesauribile di gioie". Non ti rivelerò perché questa frase è molto importante per me: è una questione troppo personale. Ma tu, Vergine, potresti fare un'affermazione simile? Potresti interpretare la tua vita in modo da vedere un'esperienza dolorosa come una fonte di intuizione, ispirazione e vitalità? Il 2009 sarà l'anno ideale per compiere questo cambio di percezione. E il periodo intorno al solstizio d'inverno è il momento perfetto per cominciare. (Rob Brezsny)

 
 

Blo(g)cco Note

Sulla via che mi porta al lavoro c'è una casa abbandonata che, mi hanno detto da qualche giorno, è abitata dai fantasmi.
Non lo sapevo. Ma appena me l'hanno detto ho pensato: la compro io.
 

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"El canto tiene poder,
tiene la fe que alucina,

la voluntad colectiva,
puede ser ola en el mar"

(Josè Seves)


 
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Messaggi di Aprile 2008

Post N° 563

Post n°563 pubblicato il 19 Aprile 2008 da betulla64
 
Tag: Parole

 
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Post N° 561

Post n°561 pubblicato il 17 Aprile 2008 da betulla64
 





Ormai lo sanno anche i muri che detesto Vista. Quando però stamattina ho letto su Repubblica che era pronta la Service Pack in italiano ho pensato che un'altra occasione potevo pur dargliela (mi è anche venuto da ridere, perchè avevo appena commentato un post sul tema nel blog di Tanks) così scarico i cinquecentoerotti MB di file sulla chiavetta, chiudo Mandrivona bella, avvio Vista e mi appropinquo all'aggiornamento che potrebbe (forse) permettermi di usufruire della necessarissima connessione wireless (ho un portatile che, come dice Pasquale, si deve poter portare. Possibilmente senza fili al seguito, aggiungo io). Comunque! Clicco bella convinta e fiduciosa sul file .exe ed ecco una bella finestra che recita:

"È necessario liberare spazio sul disco rigido per installare Service Pack 1. Lo spazio su disco non è sufficiente per il service pack. Sono necessari almeno 7 gigabyte (GB) disponibili nella partizione in cui è installato Vista."

Minchia! (sorry)

Faccio un rapido calcolo. Ho dedicato a Vista 20 GB, ne risultano liberi 3,8 e ho installato di mio Firefox e il software del lettore mp3, che va bene che è un Creative e che "pesa", ma restiamo comunque nell'ordine di quelche mega. Da ciò deduco che Vista di suo, più la suite Acer, occupa nudo e crudo più di 16 GB e che se voglio aggiornarlo con la sevice pack si arriva a 23 GB di qualcosa che non si capisce bene cosa sia (e se funzioni).
Ci voleva davvero questo video per completare l'esilarante commedia :)

Intanto, per chi fosse interessato, è uscita Mandriva 2008 Spring


Immagine:

 
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Post N° 560

Post n°560 pubblicato il 15 Aprile 2008 da betulla64
 
Tag: Cucina


Oggi mi coccolo....





... con i biscotti al cacao



 
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Post N° 558

Post n°558 pubblicato il 14 Aprile 2008 da betulla64
 





Tanti Auguri Donna Atlantica!


Click

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e a grande richiesta....







 
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Post N° 556

Post n°556 pubblicato il 10 Aprile 2008 da betulla64
 


Dedicata a D_dap, che mi ha fatto tornare in mente quando a quattro anni mi comprarono un vestito che ai miei occhi era meraviglioso e che battezzai "vestito di Sylvie Vartan" cui aspiravo somigliare da grande (sigh!)...

Il vestito era questo
(notare la vezzosa margheRita tra le dita)


... e Sylvie Vartan, per chi non ricordasse, era  questa...



 
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Post N° 555

Post n°555 pubblicato il 09 Aprile 2008 da betulla64
 
Tag: dap




Non sono grassa. Me lo ha detto anche Helena quando ci siamo viste in dicembre novembre e pur se ora ho qualcosa come due chili in più di quando mi ha vista lei e benchè sia proverbiale la sua cortesia, so di non essere grassa. Sono un po' sovrappeso e non dovrebbe essere un dramma per un'ipotiroidea quarantatreenne, se non fosse che appena aumentano i chili, aumenta conseguentemente e proporzionalmente il panico.
Non mi sono mai piaciuta e mai accettata e fin lì, credo di non esser l'unica, quando però questa disistima si somma ad una incapacità a rapportarsi con il mondo esterno, allora tutto diventa più difficile da gestire. Se uscire di casa è complicato quando mi sento "in forma", appena il mio fisico si "deforma" o si deforma l'immagine che mi rimanda lo specchio, ecco che l'idea del fuori diventa impossibile e più mi sento impossibilitata, più mi esplode dentro la necessità di quel fuori. La mia guerra con la bilancia non è un vezzo. Non è per vanità che mi impongo di rinunciare al cibo che cucino e non è la vanità a spingermi a spendere capitali in attrezzi ginnici quando basterebbe camminare. Si tratta invece di un circolo vizioso, proprio quello che fa sì che io non possa camminare e quindi contribuire a migliorare il mio corpo, perchè quel corpo non mi è concesso di mostrare in quanto ai miei occhi deforme e più lo vedo deforme più lo chiudo in casa e più lo chiudo in casa più lo spengo e mi spengo, così che a ben poco serve sfiancarmi pedalando o andando su e giù con lo stepper.
Ho sempre pensato che siamo quello che gli altri ci rimandano attraverso il loro sguardo.
Temo che a forza di sfuggire a quello sguardo, io stia smettendo di essere.

Cercasi disperatamente appiglio...

 
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Post N° 554

Post n°554 pubblicato il 08 Aprile 2008 da betulla64
 



Ojos azules no llores,
no llores ni te enamores.
Llorarás cuando me vaya,
cuando remedio ya no haya.

Tú me juraste quererme,
quererme toda la vida.
No pasaron dos, tres días,
tú te alejas y me dejas.

En una copa de vino
quisiera tomar veneno,
veneno para matarme,
veneno para olvidarte.

(Inti Illimani - Tradizionale andina)





Immagine: Roma - Palazzo dei Cavalieri - Il buco della serratura


 
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Post N° 553

Post n°553 pubblicato il 04 Aprile 2008 da betulla64
 

Questo è un post ginecologico, quindi chi fosse facilmente impressionabile o chi pensa che di robe di donne se ne deve parlare rintanate nelle cucine, vada magari a farsi un giretto tra i blog del giorno. Per chi decidesse di leggere, voilà che si parla di mestruazioni. Ne ha parlato Grillo, ne ha parlato Repubblica e, soprattutto, a me ne ha parlato un amico, visto che tutto il resto me l'ero perso. Si tratta della MoonCup, un aggeggino in silicone che si inserisce in vagina e che raccoglie il flusso mestruale. Ho visitato il sito, ho letto le FAQ e ho deciso di non poter assolutamente andare in menopausa senza prima aver sperimentato 'sta cosa. Non è solo un fatto di comodità, è soprattutto un fatto di risparmio ecologico ed economico. La coppetta in silicone una volta comprata dura dieci anni, la si usa, la si lava, la si sterilizza una volta al mese e poi lei se ne sta bella bella nel suo sacchettino in borsetta. Fine. Basta con l'acquisto di pacchi e pacchi di assorbenti (minimo 2 euro a pacco, due pacchi a ciclo) e davvero non ho idea di quanti assorbenti abbia comprato e gettato nella monnezza in questi trent'anni, ma ci vuol poco a capire che le cifre siano enormi. Moltiplicate per milioni di donne diventa qualcosa di impressionante. E così l'ho comprata, 29 euro più spese di spedizioni (ma in molte città ci sono farmacie e negozi che la vendono direttamente, basta cercare sul sito) Le prime volte bisogna "prenderci la mano" e avere un minimo di confidenza col proprio corpo. Non bisogna scoraggiarsi al primo inserimento sbilenco e non bisogna essere troppo affezionate alle proprie unghie lunghe (ma con la pratica, anche con le unghie ci si riesce). Mentre cercavo informazioni sulla MoonCup, sono capitata su questo blog che, in modo a parer mio esilarante, racconta il primo approccio con la coppetta. Io mi ero letta per benino tutte le istruzioni e anche se la prima volta che ho dovuto toglierla, un minimo di panico da "e dove cacchio è andata a finire??" ce l'ho avuto, facendo due bei sospironi e ricordando l'ormai secolare mantra "spinga, signora, spinga!!!!" ho recuperato l'aggeggio ed ho perfino avuto il coraggio di reinserirlo.
Se qualcuna fosse interessata o se qualcuno pensasse che la propria compagna possa esserlo, qui trovate tutto quanto occorre.




 
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Post N° 552

Post n°552 pubblicato il 03 Aprile 2008 da betulla64
 





Ieri ho fatto un bel viaggetto in treno.
Sbalorditivo come, quando il panico decide di lasciarmi in pace, possa essere gradevole, anzi no, decisamente bello guardare il mondo scorrere fuori dal finestrino. A Torino (città che mi sorprende ogni volta per quanto è gradevole e pulita) mi aspettava un affabile dottore che di nome fa Baldassarre e che non ho capito perchè tutti chiamano Osvaldo, che mi ha consegnato gli esiti del test fatto in aprile, da cui emerge che i tessuti tiroidei residui sono ormai beatamente mummificati e quindi non più pericolosi, mentre per quanto riguarda i linfonodi se ne riparlerà al prossimo controllo tra un anno. A dire il vero mi aspettavo squilli di tromba e proclami dodecasillabici enuncianti la mia guarigione. Mi accontento del fatto che se pure non mi bollano come "di sana e robusta costituzione", il fatto di lasciarmi tranquilla per un intero anno qualcosa vorrà pur dire. Tornata a casa, scopro che Air France se n'è andata sbattendo la porta, che Padoa Schioppa ha dichiarato, i sindacati si sono indignati e che d'improvvisio il Paese si ritrovava a fare i conti con una DC rediviva che fa esplodere la bomba del "e mo' rimandiamo le elezioni?". Presa dallo scoramento, ho cominciato a meditare seriamente di chiedere a Monsieur Spinetta se, nel suo volarsene via dal Belpaese, non gli avanzi un posticino per me, che un po' di francese lo mastico e che, udite udite, so financo cantare la Marsigliese. Vive la France! Allez les bleu!! A votre santé...



 
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Post N° 551

Post n°551 pubblicato il 01 Aprile 2008 da betulla64
 
Tag: Parole





"
D'un tratto gridò
che non era il destino se il mondo soffriva,
se la luce del sole strappava bestemmie:
era l'uomo, colpevole. Almeno potercene andare,
far la libera fame, rispondere no
a una vita che adopera amore e pietà,
la famiglia, il pezzetto di terra, a legarci le mani.

Cesare Pavese




 
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È tempo di...



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Parole al vento...

 "Laudato sie, mi signore,
cun tucte le tue creature..."


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"El bosque precede al ombre
pero le sigue el desierto"
 

"Grande importante malattia quella di Basedow!... tutti gli organismi si distribuiscono su una linea, ad un capo della quale sta la malattia di Basedow che implica il generosissimo, folle consumo della forza vitale, il battito di un cuore stremato, e all'altro stanno gli organismi immiseriti per avarizia organica..."

da "La coscienza di Zeno"
 
 

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