Creato da falco58dgl il 26/09/2005

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Blog di narrativa, suggestioni di viaggio, percorsi interiori, sguardi sul mondo.

 

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Asmodeo scrive

Post n°179 pubblicato il 17 Settembre 2007 da falco58dgl
 

Questo testo è dedicato a un amico conosciuto su Italia Arti Scrivere (I.A.S), un newsgroup dedicato alla scrittura che ho frequentato negli anni passati.

L'ho immaginato mentre scrive un testo ambientato in Russia, fino a che...

 

Asmodeo guarda il foglio e il foglio guarda lui con ostinata impertinenza, come due amici che si ritrovano insieme dopo tanto tempo e non sanno cosa dirsi. Asmodeo pensa, si gratta la testa, inizia a scrivere. Non sa che titolo dare alla vicenda che si appresta a narrare, ma incomincia a picchiettare in fretta  sui tasti seguendo un’ispirazione labile, temendo di perderla e ritrovarsi in un  dialogo muto con la pagina elettronica che lo guarda sorniona.

Scrive, di getto “Come aveva potuto farsi incastrare a quel modo non riusciva a capire. Era sempre stato scaltro e attento nell'esprimere le proprie opinioni, eppure, si rendeva conto adesso, l’avevano fregato come un idiota”.

S’arresta, un musica dolce interrompe il flusso dei suoi pensieri. “El tiempo pasa y nos estamos volviendo viejos”, Pablo Milanes  e Victor Manuel  cantano con  passione  una storia di amori perduti e tempo che passa, una bellissima canzone, introdotta da un assolo di piano, lenta e struggente, uno dei suoi pezzi preferiti, ma in quel momento Asmodeo avverte il fluire delle note come un disturbo, qualcosa che lo allontana dal racconto che sta dipanando a fatica e lo porta in altre latitudini, in un’atmosfera sognante e calda, fatta di bar fumosi, spiagge abbacinanti, mulatte che ti guardano in tralice, gruppi di jazz che protendono cascate di note scoppiettanti contro il mare verde.


 Esta no puede ser màs que una canciòn, quisiera que fuera una declaraciòn de amor”.

E lui voleva invece addentrarsi in una storia dalle tinte cupe, ambientata in una Russia gelata e livida,  in cui un  protagonista di cui non ha ancora deciso il nome viene costretto a scendere all’inferno da un torturatore di stato, a vendere la propria integrità, già minata dalla sua fatica di vivere, e trasformarsi anche lui in un  aguzzino felice. 

 

Forse potrebbe ambientare la storia a Cuba, nell’Havana di oggi, tra i dissidenti che vengono incarcerati dal regime di Castro, ma Cuba è troppo solare, troppo latina e poi Asmodeo è legato all’isola da affetti sinceri, ricorda ancora lo sguardo di Dolores che aveva incontrato a Varadero. Lo aveva  mirato di sottecchi muovendo leggermente i fianchi, con una mescolanza di grazia e sfrontatezza tipica delle giovani donne del luogo, andando a parlare con un’amica vicina. Lui si era avvicinato facendo una battuta, nel suo spagnolo incerto. Le ragazze si erano voltate e gli avevano rivolto un largo sorriso, chiedendogli da quale parte dell’Italia venisse. Asmodeo  aveva pensato che il suo accento ne aveva rivelato la  provenienza, poi era stato distolto dai fianchi di Dolores che sembravano muoversi al ritmo di una musica immaginaria. Ricorda benissimo la settimana passata insieme a girovagare tra la città vecchia, i bar, la sua stanza di albergo e  il viaggio a Santiago su una vettura affittata. Una donna incantevole, leggera e appassionata, non può ambientare  il suo racconto in un luogo così.

Sarà la noche oscura donde arderè… escriberè tu nombre in cada pared”.

 Si era sentito bene, desiderato senza richieste di amore eterno o di soldi, oggetto di un piacere che bastava a se stesso, in una successione di giorni che trascorreva placida , il  movimento del  corpo di Dolores sopra al suo. 

 Cuando se muere la tarde y agosto parece abrazarte… te buscare entre la sombra del jardìn”.

Asmodeo  si riscuote, muove due passi nel suo piccolo appartamento. Da allora sono passati tre anni e Torino l’ha riaccolto con la sua gentile indifferenza, mettendolo di nuovo davanti alle solite cose, il lavoro, gli amici,   le cattive abitudini verso cui prova un sentimento ambivalente così forte da sembrare l'incarnazione della realtà stessa, come ha detto quello scrittore argentino di cui non ricorda il nome.

Asmodeo torna al computer, si concentra, mentre ascolta una canzone che  narra di amori sospesi tra il bianco ed il nero.

 

 En blanco y negro, come  en el cine…pasa la vida y lo que me diste.. el mio es tuyo y lo tuyo es mio”.

 Pensa che, a 33 anni,  vorrebbe sentirsi diverso,  vivere un tempo pieno di eventi, colmo di sensazioni  che s’inseguono e sfumano le une nelle altre, fino a formare una rete di linee significanti, un tessuto di connessioni vitali, rilegge ciò che ha scritto, prova ad aggiungere qualche parola, le cancella.

Si alza, mentre  Pablo canta  yo no te pido que me bajes una estrella azul”, salva quello che ha scritto, si affaccia alla finestra e rimane colpito dal tepore del giorno, così lontano dal gelo atmosferico e interiore che aveva immaginato per il suo pezzo.

“Meglio fare due passi”, si dice avvertendo una sensazione di contentezza incongrua e repentina.

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Commenti al Post:
alice.non.ci.crede
alice.non.ci.crede il 17/09/07 alle 13:13 via WEB
Meglio fare due passi", si dice ad alta voce, avvertendo una sensazione di contentezza incongrua e repentina..... e poi continua scrivendo "tutto sommato, oggi sarà una buona giornata
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 17/09/07 alle 23:35 via WEB
Ricordati che Asmodeo deve scrivere un testo su una Russia cupa e livida, in cui il protagonista viene torturato da un tizio del Kgb, difficile che scrivi "tutto sommato, oggi sarà una buona giornata" :-) Anche se tutto è possibile :) Ciao. W.
 
   
alice.non.ci.crede
alice.non.ci.crede il 18/09/07 alle 09:34 via WEB
controlla che c'è scritto qui allora http://asmodeo.blog.lastampa.it/correnti_alternative/2005/12/asmodeo_scrive.html
 
     
falco58dgl
falco58dgl il 18/09/07 alle 13:09 via WEB
Una sorpresa... :) In realtà il testo era un omaggio ad Asmodeo scritto su IAS un paio di anni fa, poi lui, nel riportare il testo sul suo blog, ha apportato qualche modifica. Si vede che la sua recente pubblicazione l'ha messo di buon umore:) Ciao. W.
 
     
alice.non.ci.crede
alice.non.ci.crede il 18/09/07 alle 13:39 via WEB
non dico mai una cosa senza averla verificata
 
mizaic
mizaic il 17/09/07 alle 20:36 via WEB
piacevole racconto, complimenti per l'abilità che dimostri nell'usare le parole......sembrava di stare nella stanza accanto al tuo amico, ho ragione a pensare che meriti quel premio e altri... ciao ciao notte notte mizaic
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 17/09/07 alle 23:38 via WEB
Grazie, mizaic. In realtà Asmodeo il racconto poi l'ha terminato, scegliendo tinte e ambientazioni molto fosche. Io gli ho solo dato una mano a renderlo più leggero :) Un saluto affettuoso. W.
 
retiarius72
retiarius72 il 18/09/07 alle 11:22 via WEB
ciao, bella immagine! ma è una rappresentazione del demone Asmodeo? (non so se il mio precedente commento è in fase di moderazione o si è semplicemnte perso... Fammi sapere!) Ciao ancora, Davide (alias Asmodeo).
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 18/09/07 alle 13:11 via WEB
Ciao, Davide, benvenuto. L'immagine l'ho trovata su Gooogle mettendo sul motore di ricerca "Asmodeo". Ti faccio i miei complimenti per la tua pubblicazione su "Lulu", "La storia di Asmodeo". Un caro saluto. W.
 
retiarius72
retiarius72 il 18/09/07 alle 14:33 via WEB
Ciao Writer, grazie ancora! Comunque, nel commento che ho provato ad inviarti, ti chiedevo scusa per, quando pubblicai "Asmodeo scrive" all'interno del mio blog, avere depurato le allusioni piu' esplicite all'uso di droga. All'epoca, non conoscendo ancora bene la piattaforma messa a disposizione da La Stampa, mi preoccupavo molto dei contenuti (ora lo faccio molto meno: se leggessi un paragrafo qualunque "Sepolcri Imbiancati" capiresti cosa intendo)... Inoltre, c'era sempre la possibilità che mi leggessero dei colleghi, quindi preferii alludere solo all'uso di sostanza (inoltre, mi guardai bene di specificare di _quali_ sostanze si trattasse). In ogni modo, volevo farti presente che la paternità del testo era ed è a tuttora indicata come tua, e che, se vuoi, elimino il post (anche se mi dispiacerebbe: me ne sono innamorato anni fa, e, a tuttora, leggerlo mi provoca un forte struggimento, benché il protagonista non sia me(*)). Insomma, ti chiedo di perdonare queste mie licenze poetiche... Ciao, Davide (alias Asmodeo). (*): forse è proprio quel suo essere e non essere me assime che mi fa commuove...
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 18/09/07 alle 17:36 via WEB
Sono contento che tu abbia ospitato il testo sul tuo blog. La riscrittura e' qualcosa che abbiamo imparato su Ias ed e' uno strumento efficace per chi si misura con lo scrivere. E' ovvio -anche se mi sembra superfluo ribadirlo- che il personaggio tratteggiato nel testo e' un prodotto di fantasia: tu non sei mai stato a Cuba e probabilmente quando scrivevi il tuo testo avevi tutto in mente tranne che Silvio Rodriguez e Pablo Milanes. Questi sono aspetti che appartengono a me e che ti ho"prestato" nel racconto. Ciao, un abbraccio. W.
 
JonathanLivingston.G
JonathanLivingston.G il 19/09/07 alle 00:12 via WEB
Ciao Writer, in bocca al lupo x il 29 (te li faccio in netto anticipo almeno evito di dimenticarlo!) la data mi fa venire in mente la canzone di Battisti cantata dall'equipe 84, non c'entra nulla ma le associazioni mentali sono belle per questo, leggi una cosa e te ne tornano in mente una miriade, una scollegata dall'altra!
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 19/09/07 alle 15:05 via WEB
Grazie mille,Jonathan. Ricordo anch'io "29 settembre" (mi sono svegliato e...),una bella canzone che parla di amore e di vita. Ti mando un forte abbraccio. W.
 
Gioiasole
Gioiasole il 19/09/07 alle 11:01 via WEB
Ciao Wri :) mi è piaciuto il racconto, ma anche la sua 'riscrittura' nel blog del 'personaggio' stesso del racconto... in un certo senso mi ha divertita molto questo scambio tra di voi... secondo me è una bella esperienza, da ripetere. E poi, oggi mi hai fatto scoprire questa cosa della 'riscrittura dei testi' che, a quanto pare, può fornire un valido aiuto a chi si appresta alla scrittura. Non ne ero a conoscenza, naturalmente, ma ho voglia di approfondire la questione. Intanto vedo cosa c'è sul tema sul web, magari potresti darmi qualche dritta tu in merito, se ti fa piacere. Un grande abbraccio e a presto, Gioia :) Un saluto ad Asmodeo/Davide. :)
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 19/09/07 alle 15:14 via WEB
Gioia, su I.a.s. la "riscrittura" era abbastanza praticata come esercizio di stile narrativo. A volte ci si limitava a piccole variazioni,a volte,invece, si trattava di scrivere un testo diverso a partire dal tema suggerito dall'originale. Nel caso di Asmodeo,il compito e'stato facilitato dal fatto che entrambi scriviamo e il gioco e' diventato divertente. Lui aveva scritto un testo che s'intitolava "T&T",io l'ho immaginato al lavoro mentre componeva il testo e lui, alla fine, ha modificato alcuni passaggi del racconto di cui era "protagonista". Non so se sul web troverai altre esperienze simili. Magari prova a dare un'occhiata a F.I.A.E. (Forum Indipendente Autori Esordienti) tra i miei link preferiti. Un bacino. W.
 
Filottete3
Filottete3 il 19/09/07 alle 11:20 via WEB
Spesso quando riscrivo quello che ho scritto tempo addietro, guardo chi ero quel tanto tempo fa, e mi dico...ma non è possibile. Poi è utile lasciare le pause.
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 19/09/07 alle 15:16 via WEB
Vero. Ho ripreso in mano cose scritte 10 anni fa e sono rimasto sorpreso,ancor prima delle variazioni della scrittura, dell'immagine di allora che trasparive tra le righe. Ciao. W.
 
retiarius72
retiarius72 il 19/09/07 alle 11:56 via WEB
Ciao Writer! Grazie, sono contento che tu non te la sia presa... A parte che, come noterai, le modifiche che ho fatto sono realmente minime, e, su tutto, non sono di stile. Grazie per i saluti da Gioia! Ciao, Davide.
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 19/09/07 alle 15:21 via WEB
Ma figurati, Davide. Sono lieto che tu abbia partecipato al gioco visto che ti ho tirato in ballo come personaggio. Tuttavia rimango convinto che la chiusa originale sia più consona al racconto. Non ce lo vedo Asmodeo scrivere "oggi e' una bella giornata" nel comporre "T&T". Ciao. W.
 
retiarius72
retiarius72 il 19/09/07 alle 16:06 via WEB
Sai, trovo che i "conflitti" su quello che un autore vuole dire circa un suo personaggio e i suoi personaggi abbiano un che di pirandelliano... ;-) Cmnq, a parte tutto, sai quello che ti dicevo circa il "mascherare" il significato di quel tuo racconto? Beh, in primis c'era il fatto delle droghe, che, ti spiegavo, ai miei esordi su La Stampa in Correnti Alternative mi preoccupava, poi c'era il fatto di quello che temevo che il racconto potesse esprimere "filosoficamente"... Ebbene, temevo che se avesse espresso qualcosa di "negativo", qualora mi avesse letto qualche collega, la cosa sarebbe potuta essere problematica... Oggi come oggi, che mi sono reso conto di molte cose (prima di tutte, che bisogna essere in grado di viversi per cio' che si è), il fatto non mi preoccupa piu'. Cmnq, sai perché Asmodeo nella mia personalizzazione del tuo racconto dice: "Tutto sommato oggi sarà una buona giornata"? Perché prova una senzazione di gioia incongrua e repentina... Ma, lo so, forse ai tuoi occhi sto bestemmiando. Ricordo quando una volta mi trovai a discutere di un personaggio di una mia sceneggiatura con una mia amica, la quale era convintissima che fosse qualcosa di profondamente diverso da cio' che era, e ricordo anche come chiusi la discussione: "Ue', bambina mia, io non ti sto facendo l'esegesi di un racconto scritto da un autore terzo, ti sto parlando in quanto autore!" ;-) Ciao, Davide.
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 19/09/07 alle 17:40 via WEB
In effetti, la discussione sta prendendo una piega un po' paradossale, che forse potremmo usare per un lavoro di taglio pirandelliano :-) Però, cercherò di esprimere il mio punto di vista. T&T (Torturatori e Torturati) è un'opera a tinte cupe, molto fosche e senza possibilità di redenzione (lo dico per i frequentatori del blog, non a te che l'hai scritta e lo sai bene). Nel mio testo il protagonista cerca di scrivere quel testo, ma viene "disturbato" dall'irruzione di ricordi lieti. Se lui dicesse alla fine "Tutto sommato oggi sarà una buona giornata" e uscisse di casa la coerenza del testo risulterebbe intatta. Ma lui non lo dice, lo scrive. "e aggiunge scrivendo 'tutto sommato oggi sarà una buona giornata'". Vale a dire, il protagonista aggiunge questa frase al corpo del testo che sta elaborando. E questo mi pare un po' una forzatura, visto cosa aveva scritto in precedenza... :-) Bella discussione, in ogni caso, Davide. Ciao. W.
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 19/09/07 alle 19:29 via WEB
perché? a tua nipote non piace l'Equipe84? :-D W.
 
brubus1
brubus1 il 19/09/07 alle 18:09 via WEB
In ritardo a ritrovarti e rileggerti. Ho ancora i postumi della sbronza estiva e l'estate pare proprio non terminare, almeno qui giù. Scorrevole e lineare molto fluido e semplice stavolta. Devo essere sincero che l'ho letto tutto di un fiato, ma a parte il soggetto a cui credo sia dedicato e questo suo recaltricare nell'iniziare a scrivere, disturbato da tante immagini, sensazioni e pensieri piacevoli, il mio occhio ha ceduto e si è soffermato ai testi in spagnolo (lingua meravigliosa, a me alquanto cara). Poi l'accenno all'Argentina, a Cuba (isola affascinate, meta di molti viaggiatori e poeti o scrittori), al Cile. Un'altra parte di fetta genuina di gente e posti ladini attraenti. 'Il tempo passa e noi diventiamo anziani'; 'Non può essere altro che una canzone, vorrei fosse una dichiarazione d'amore'. Agosto amore passione un bel connubio.... e io certo non sono stato solo a contare le stelle quest'anno (pequena confianza). Grazie per questo bel post amico Claudio.
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 19/09/07 alle 19:35 via WEB
Brubus, credo che in America Latina ci staresti benissimo, sia per la musica che apprezzi (ho inserito come hai notato alcuni video di you tube sulle canzoni di Pablo Milanes e Victor Manuel), sia per il clima sociale che le è proprio. Non so perché, ma t'immagino come una persona solare, attenta alle situazioni, curiosa. Sono lieto che tu abbia letto il testo con piacere. Un abbraccio. W.
 
onice0
onice0 il 19/09/07 alle 19:16 via WEB
Scusami per il protarsi del mio silenzio...ti leggo lo stesso amico caro ma per ora ho dei problemi che spero si risolvano al più presto.Tornerò presto. Nel mio blog c'è il mio costante Buongiorno a tutti voi. Un sorriso
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 19/09/07 alle 19:38 via WEB
Onice, spero che i problemi di cui parli siano risolvibili e non pregiudichino la tua presenza sul web. In realtà, ti ho sempre percepito come una presenza partecipe e attenta. Ti mando un saluto affettuoso. Writer.
 
retiarius72
retiarius72 il 20/09/07 alle 09:40 via WEB
Ciao Writer! Huhm, no, lui lo dice, non lo scrive... E lo fa riferendosi a se' stesso, non al protagonista di "Torturatori & Torturati". ;-) Cmnq, la paternità dell'opera è tua e tua soltanto, quindi prendi queste mie precisazioni per quello che sono: degli oziosi vaneggiamenti! ;-) Ciao ancora, Davide (alias Asmodeo).
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 20/09/07 alle 12:56 via WEB
Va bè, Davide, in ogni caso ci siamo capiti :) Un forte abbraccio. W.
 
ondadgl5
ondadgl5 il 20/09/07 alle 10:16 via WEB
leggerti è semre un piacere ,descrivi le situazioni,anche le interiori con una dovizia di particolari..tra le righe si leggono le sfumature dell'animo dello scrittore..amo lo spagnolo..lingua caliente e sensuale..e questo tuo immettere nel racconto ..rende il tutto estrmamente intrigante..nonostante in quel momento nel suo cuore dovrebbe esserci il freddo ...
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 20/09/07 alle 13:01 via WEB
L'idea che anima il racconto è quella di descrivere un autore all'opera e quindi il meccanismo di costruzione del testo, con tutti le interferenze, i pensieri, le suggestioni che questo lavoro provoca. L'inserimento di Cuba e delle canzoni di Pablo Milanes serve a fare da contrappunto a un testo ambientato in altre latitudini e contesti. Grazie del commento, Onda. W.
 
aiutamiadistruggerti
aiutamiadistruggerti il 20/09/07 alle 19:07 via WEB
Ma hai scritto solo un libro?Con tutta la pubblicità che ti fai...Non c'è un altro che per ogni post metta il linck.Basta metterlo nella colonna laterale anche evidenziato.Mi sembrerebbe più appropriato.Ma forse vanificherebbe la tua vanità e il tuo esibizionismo...
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 20/09/07 alle 21:09 via WEB
Veramente il link è al mio sito di narrativa che contiene racconti e testi visionabili da tutti i lettori interessati. Sarebbe bastato verificare cliccandoci sopra. Ti risparmiavi una magra figura :) W.
 
antares.mati
antares.mati il 22/09/07 alle 20:59 via WEB
Mi avvicino sempre con molto 'rispetto' ai tuoi 'racconti', perchè è come se ti sentissi e vedessi mentre mi trasmetti i tuoi pensieri...messaggi descrittivi con pause finemente elaborate da una 'penna' che scorre sul foglio della vita e lascia tracce decise, in cui ciascuno, volendo, ritrova spunti di narrazioni che hanno il dolce sapore del tempo....grazie, ...e...che il mio semplice 'commento'...ti dia un sorriso...matilde!
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 23/09/07 alle 01:26 via WEB
Matilde, quello che scrivi mi fa molto piacere. Io scrivo per creare un ponte tra le mie fantasie, i miei desideri, le aspirazioni e le ossessioni e l'immaginario, la soggettività del lettore. Riuscire ad "arrivare", a bucare l'indifferenza mi pare un obiettivo importante. Un abbraccio. W.
 
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LA RECENSIONE

usumacinta

DIECIMILA E CENTO GIORNI
Storie di uomini tra Italia e America Latina
di MARIA PIA ROMANO

Un tuffo che ha il colore del giallo ocra e del verde intenso, di mandorle amare, schizzi di sudore e deliri di lacrime. Di Italia ed America Latina, di viaggi e di fughe, di ritorni e di allontanamenti. Di esaltazione di popoli, di passioni e grida senza voce nella notte. Del blu e dell'azzurro di cielo e mare. Gli stessi che guardano fluire i giorni, i diecimila e cento giorni, mentre la brezza marina scuote il pino le cui radici restano annodate alla terra. All'amore, alla ricerca costante che dà un senso alle cose, alla vita che è fatta di scenari che cambiano, di sogni di libertà da
condividere con i compagni, di ansie e sconforti segreti, che si affondano nel dolore della bulimia, ingurgitando per rabbia e insoddisfazione cibi di cui non si riesce a percepire il sapore. Emersione, immersione, navigazione, approdo: in quattro sezioni si snoda avvincente la narrazione, che racchiude un arco di trentaquattro anni, dal 1970 al 2004.

E' uno di quei libri che si vorrebbe non finissero mai i "Diecimila e cento giorni" di Claudio Martini, edito da Besa. Ti capita tra le mani e lo leggi d'un fiato, perdendoti in quei nomi che diventano subito uomini e tu li ascolti e li vedi soffrire, gioire, respirare, far l'amore. Destini che s'incrociano e si salvano a vicenda, in un costrutto narrativo di suprema bellezza.

Ci sono immagini che s'imprimono nitide e vere nella mente, mentre insegui il tuo cuore rapito dalle storie. Storie di uomini. Storie che vengono fuori in una sorta di "stream of consciousness", in cui più che la cronologia conta il tempo interiore, che ti porta direttamente dentro le porte delle loro case e ti dischiude l'universo dell'anima. Fotogrammi sospesi tra un'Italia che si chiude dietro un perbenismo di facciata e cela solo irriguardose marginalità ed un'America Latina che grida la sua libertà con fierezza sconcertante, mentre è ancora oppressa da un macigno sul cuore che non la fa respirare.

Lo psicologo di origini tarantine, che ha una lunga esperienza di lavoro all'estero, proprio in America Latina, scrive di Perù, Nicaragua, Messico, Kosovo, Italia con la penna guizzante di una grande intelligenza che, come lama, squarcia la cortina dell'indifferenza dei tanti.

 

 

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