Creato da Vasilissaskunk il 16/06/2008

ALIVE IN THE NIGHT

(foto di viaggioMIE)

 

 

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ChaseTheSUN

Post n°199 pubblicato il 22 Dicembre 2016 da Vasilissaskunk

"hai mai pensato a quanto sia bello il calore di un raggio di sole che ti scalda il viso ?"

Cammino sotto la volta di un cielo azzurro terso di inverno .... se giro le spalle soggiunge la frescura del cambio di prospettiva .... ti ho parlato per ore come ipnotizzata dalla luce sprigionata dei tuoi occhi ..leggendoci un fondo di atavica tristezza o forse semplice malinconia indefinita..desiderando di  chiudere le mie palpebre  e toccarti per sentire la tua affettiva cosistenza .. vortici di parole a celare un profondo desiderio ..una spaventosa  sete di sapere chi sei ...cosa hai vissuto ... ed è così che imagginavo di venirti vicino per sentire il tuo calore per assaggiarti con le mie papille ....e stringerti così forte da penetrarti in osmosi .....di entrarti dentro  con un casto bacio giu' nel profondo dell'anima ..per viaggiare insieme sulle onde del piacere....

Can you hear me ? Can you hear the scream of my colored  desire ? It's deep red as my gurgle blood .. green like the hills on my horizon ...yellow like the light you put into my earth .... let me be your rainbow girl....

 

Commenti al Post:
several1
several1 il 22/12/16 alle 15:18 via WEB
https://www.youtube.com/watch?v=cKS0h_EWO-I
 
 
Vasilissaskunk
Vasilissaskunk il 23/12/16 alle 09:41 via WEB
Ringrazio ... hai preso in pieno uno dei miei gusti musicali ..buona danza :-)
 
tobias_shuffle
tobias_shuffle il 23/12/16 alle 11:25 via WEB
https://youtu.be/yjb9Mn7_IHs
 
 
Vasilissaskunk
Vasilissaskunk il 23/12/16 alle 12:20 via WEB
Esattamente a questa canzone untava il sottofondo musicale di questo post grazie TOBIAS
 
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Piccole storie e riflessioni ed immagini bucoliche di viaggi di una piccola impiegatina aSburgica che all'occorenza puo anche diventare  ...

 

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(CXX DEL CANZONIERE CINIANO)

Signor, e’ non passò mai peregrino,
o ver d’altra manera viandante,
cogli occhi sì dolenti per cammino,
né così greve di pene cotante,
com’i’ passa’ per lo mont’Appennino,
ove pianger mi fece il bel sembiante,
le trecce biond’e ’l dolce sguardo fino
ch’Amor con l’una man mi pone avante;
e coll’altra nella [mia] mente pinge,
a simil di piacer sì bella foggia,
che l’anima guardando se n’estinge.
Questa dagli occhi mie’ men’ una pioggia,
che ’l valor tutto di mia vita stringe,
s’i’ non ritorno da la nostra loggia.

 

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il 01/03/2023 alle 18:18
 
 

CANZONIERE DI CINO DA PISTOIA

(CXII canto)
Oimè, lasso, quelle trezze bionde
da le quai riluciéno
d’aureo color li poggi d’ogni intorno;
oimè, la bella ciera e le dolci onde,
che nel cor mi fediéno,
di quei begli occhi, al ben segnato giorno;
oimè, ’l fresco ed adorno
e rilucente viso,
oimè, lo dolce riso
per lo qual si vedea la bianca neve
fra le rose vermiglie d’ogni tempo;
oimè, senza meve,
Morte, perché togliesti sì per tempo?
Oimè, caro diporto e bel contegno,
oimè, dolce accoglienza
ed accorto intelletto e cor pensato;
oimè, bell’umìle e bel disdegno,
che mi crescea la intenza
d’odiar lo vile ed amar l’alto stato;
oimè lo disio nato
de sì bell’abondanza,
oimè la speranza
ch’ogn’altra mi facea vedere a dietro
e lieve mi rendea d’amor lo peso,
spezzat’hai come vetro,
Morte, che vivo m’hai morto ed impeso.
Oimè, donna d’ogni vertù donna,
dea per cui d’ogni dea,
sì come volse Amor, feci rifiuto;
oimè, di che pietra qual colonna
in tutto il mondo avea
che fosse degna in aire farti aiuto?
E tu, vasel compiuto
di ben sopra natura,
per volta di ventura
condutta fosti suso gli aspri monti,
dove t’ha chiusa, oimè, fra duri sassi
la Morte, che due fonti
fatt’ha di lagrimar gli occhi miei lassi.
Oimè, Morte, fin che non ti scolpa
di me, almen per li tristi occhi miei,
se tua man non mi colpa,
finir non deggio di chiamar omei.

 

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