Messaggi del 06/11/2016
Post n°160 pubblicato il 06 Novembre 2016 da Vasilissaskunk
non ho bisogno di troppi capelli ad agghindarmi ...porto fiera il mio viso senza troppe chiome in abbellimento...così la testa puo ciondolare più leggera tra gli strali del cielo |
Post n°159 pubblicato il 06 Novembre 2016 da Vasilissaskunk
sbuffi furenti scompigliano vorticando le foglie morte..caduche in agonia ...spazzate le nuvole chissà dove..torna schicchirillente il sole...odo confuse parole...e vorrei sillabarti cio' che provo...cerco di catturare segni ...male folatesdegnose mi schiaffeggiano... |
Post n°158 pubblicato il 06 Novembre 2016 da Vasilissaskunk
sviscero la mia mente in minuziose pustole urticanti...lascio perdere il corpo..come fossi in crisalide ad aspettare chissà quale fantomatica metamorfosi evolutiva...sevizio le mie interiorità con un bisturi affilato e seghettato di voglie furenti..prima tra tutte di comprendere questo richiamo neurale che mi fa ciclicamente infrangere ...dove la mia carne dilaniata si decompone inerme senza comprendere dove e quali siano le macerie del passaggio precedente...mi ritrovo quindi ad esser sacerdotessa di questo perpetuo rituale..mi riavvolgo in cio' che resta e mi consumo nello sforzo di.voler ricordare..ma indietro non riesco a viaggiare..vedo solo due scintille di giada nel buio che mi penetrano dolorosamente la pelle uncinandomi al desiderio ..hai presente ma cicatricecon le aderenze?..la senti dura tirare..e. Per provare un minimo di sollievo..devi massaggiare e staccare piano carni non salubremente appiccicate....come stai?.... |
ICH BIN EIN GOTTESANBETERIN
Piccole storie e riflessioni ed immagini bucoliche di viaggi di una piccola impiegatina aSburgica che all'occorenza puo anche diventare ...
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(CXX DEL CANZONIERE CINIANO)
o ver d’altra manera viandante,
cogli occhi sì dolenti per cammino,
né così greve di pene cotante,
com’i’ passa’ per lo mont’Appennino,
ove pianger mi fece il bel sembiante,
le trecce biond’e ’l dolce sguardo fino
ch’Amor con l’una man mi pone avante;
e coll’altra nella [mia] mente pinge,
a simil di piacer sì bella foggia,
che l’anima guardando se n’estinge.
Questa dagli occhi mie’ men’ una pioggia,
che ’l valor tutto di mia vita stringe,
s’i’ non ritorno da la nostra loggia.
ULTIMI COMMENTI
CANZONIERE DI CINO DA PISTOIA
(CXII canto)
Oimè, lasso, quelle trezze bionde
da le quai riluciéno
d’aureo color li poggi d’ogni intorno;
oimè, la bella ciera e le dolci onde,
che nel cor mi fediéno,
di quei begli occhi, al ben segnato giorno;
oimè, ’l fresco ed adorno
e rilucente viso,
oimè, lo dolce riso
per lo qual si vedea la bianca neve
fra le rose vermiglie d’ogni tempo;
oimè, senza meve,
Morte, perché togliesti sì per tempo?
Oimè, caro diporto e bel contegno,
oimè, dolce accoglienza
ed accorto intelletto e cor pensato;
oimè, bell’umìle e bel disdegno,
che mi crescea la intenza
d’odiar lo vile ed amar l’alto stato;
oimè lo disio nato
de sì bell’abondanza,
oimè la speranza
ch’ogn’altra mi facea vedere a dietro
e lieve mi rendea d’amor lo peso,
spezzat’hai come vetro,
Morte, che vivo m’hai morto ed impeso.
Oimè, donna d’ogni vertù donna,
dea per cui d’ogni dea,
sì come volse Amor, feci rifiuto;
oimè, di che pietra qual colonna
in tutto il mondo avea
che fosse degna in aire farti aiuto?
E tu, vasel compiuto
di ben sopra natura,
per volta di ventura
condutta fosti suso gli aspri monti,
dove t’ha chiusa, oimè, fra duri sassi
la Morte, che due fonti
fatt’ha di lagrimar gli occhi miei lassi.
Oimè, Morte, fin che non ti scolpa
di me, almen per li tristi occhi miei,
se tua man non mi colpa,
finir non deggio di chiamar omei.
Inviato da: cassetta2
il 26/03/2024 alle 20:29
Inviato da: Marion20
il 08/09/2023 alle 01:13
Inviato da: Vasilissaskunk
il 10/03/2023 alle 12:51
Inviato da: zapata71
il 02/03/2023 alle 16:13
Inviato da: je_est_un_autre
il 01/03/2023 alle 18:18