Creato da Vasilissaskunk il 16/06/2008

ALIVE IN THE NIGHT

(foto di viaggioMIE)

 

Messaggi del 30/11/2016

crudista

Post n°186 pubblicato il 30 Novembre 2016 da Vasilissaskunk

" perché non mi esaudisci sottomettendoti?" Venne chiesto alla piccola Vasilissa.."perché non è nella mia natura...perché amare non è ricattare...e' soddisfarsi a vicenda e non su ordine soddisfare!??...così strizzo' gli occhi con furore e quando li riapri' c'era solo il suo respiro ..e il bosco..palcoscenico tetro di alberi spogli..punte riverse verso il cielo

e lassu'....v'erano le stelle..infinite e disperse anime gemelle..

e.."avrebbe potuto", Pensai abbeverarsi dalla mia anima..MA preferì fuggire via nel nulla a cui appartiene .....

 
 
 

Was sie will ...bekommt sie auch ....

Post n°185 pubblicato il 30 Novembre 2016 da Vasilissaskunk

“E se fossi nuovola dove ti piacerebbe volare”  …” in nessun posto in particolare perché una nuvola tutto puo’ osare “

Saro’nel caso  una foglia in tardo autunno caduca ne tuo torrente..scorrero’ nelle vene calda e pungente ad ossigenarti per poi avvelenarti .. mirero’ dritta al cuore perché è li ….esattamente che io voglio stare … e di quel che di me resta faro’ cellula epiteliale per ricoprirti nervi e viscere .. e mangero’ il tuo fegato per carpirne il coraggio di fuggire  via .. saro’ sinapsi neurale perpetua fino a raggiungere ed  annidarmi in qualche contorta piega del tuo cervello

Banchettero’ infine  con la tua carne per sanare la mia fame d’amore ..è saro’ la tempesta che   ti scuotera’ fino a farti pensare che sia possibile rompersi … e poi si  ti avvolgero’ così stretto che ti sembrerà di soffocare .. ora pero’ non è tempo –lasciami andare ..frusccccciaaaareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

 
 
 

ICH BIN EIN GOTTESANBETERIN

Piccole storie e riflessioni ed immagini bucoliche di viaggi di una piccola impiegatina aSburgica che all'occorenza puo anche diventare  ...

 

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(CXX DEL CANZONIERE CINIANO)

Signor, e’ non passò mai peregrino,
o ver d’altra manera viandante,
cogli occhi sì dolenti per cammino,
né così greve di pene cotante,
com’i’ passa’ per lo mont’Appennino,
ove pianger mi fece il bel sembiante,
le trecce biond’e ’l dolce sguardo fino
ch’Amor con l’una man mi pone avante;
e coll’altra nella [mia] mente pinge,
a simil di piacer sì bella foggia,
che l’anima guardando se n’estinge.
Questa dagli occhi mie’ men’ una pioggia,
che ’l valor tutto di mia vita stringe,
s’i’ non ritorno da la nostra loggia.

 

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Ciao cara Vasilissa. Ti leggo.
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il 01/03/2023 alle 18:18
 
 

CANZONIERE DI CINO DA PISTOIA

(CXII canto)
Oimè, lasso, quelle trezze bionde
da le quai riluciéno
d’aureo color li poggi d’ogni intorno;
oimè, la bella ciera e le dolci onde,
che nel cor mi fediéno,
di quei begli occhi, al ben segnato giorno;
oimè, ’l fresco ed adorno
e rilucente viso,
oimè, lo dolce riso
per lo qual si vedea la bianca neve
fra le rose vermiglie d’ogni tempo;
oimè, senza meve,
Morte, perché togliesti sì per tempo?
Oimè, caro diporto e bel contegno,
oimè, dolce accoglienza
ed accorto intelletto e cor pensato;
oimè, bell’umìle e bel disdegno,
che mi crescea la intenza
d’odiar lo vile ed amar l’alto stato;
oimè lo disio nato
de sì bell’abondanza,
oimè la speranza
ch’ogn’altra mi facea vedere a dietro
e lieve mi rendea d’amor lo peso,
spezzat’hai come vetro,
Morte, che vivo m’hai morto ed impeso.
Oimè, donna d’ogni vertù donna,
dea per cui d’ogni dea,
sì come volse Amor, feci rifiuto;
oimè, di che pietra qual colonna
in tutto il mondo avea
che fosse degna in aire farti aiuto?
E tu, vasel compiuto
di ben sopra natura,
per volta di ventura
condutta fosti suso gli aspri monti,
dove t’ha chiusa, oimè, fra duri sassi
la Morte, che due fonti
fatt’ha di lagrimar gli occhi miei lassi.
Oimè, Morte, fin che non ti scolpa
di me, almen per li tristi occhi miei,
se tua man non mi colpa,
finir non deggio di chiamar omei.

 

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