Creato da odio_via_col_vento il 03/11/2005

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              Marco

Post n°48 pubblicato il 25 Aprile 2006 da odio_via_col_vento
 
Tag: Amici

Ho passato l'este del 1996 in automobile, guidando e piangendo.
Mi dividevo tra i bambini al mare e i genitori anziani in città.
Ho consumato quei 120 km: li so a memoria.
E ho consumato il nastro di Guccini, sempre lì, sempre la stessa canzone. Quella che dice:

Lunga e diritta correva la strada
l'auto veloce correva
la dolce estate era gia' cominciata
.....
non lo sapevi che c'era la morte
quel giorno che ti aspettava,
quel giorno che ti aspettava.
Non lo sapevi che c'era la morte
quando si e' giovani e' strano
poter pensare che la nostra sorte
venga e ci prenda per mano,
venga e ci prenda per mano.
Non lo sapevi, ma cosa hai pensato
.........
Non lo sapevi ma cosa hai sentito
......
quando anche il cielo di sopra e' crollato
quando la vita e' fuggita,
quando la vita e' fuggita.

Eri morto in quei giorni, all'inizio di quella estate. Una morte assurda.
Così si dice sempre quando si muore giovani. E all'improvviso.
Ma quale morte è mai ragionevole?

Eri morto in un incidente stradale. Una fatalità: qualcuno che apre uno sportello e ti scaraventa sotto un camion.

Non eri nemmeno così giovane come l'amica della canzone. Avevi già 40 anni. Ma si può dire "già"? O non è meglio dire "appena"?
Eri il mio compagno di banco. L'amico dell'adolescenza.
Il fratello che non ho avuto.
Delicato, sensibile, intelligente. Con poche persone ho avuto quella sensazione di trovarmi con un altro me, un pezzo di me che vive di vita autonoma.
Eppure eravamo diversi. Avevamo un rapporto fatto di scherzi anche atroci, di consapevolezze, di complicità, di compiti copiati, di curiosità, di gite, di scelte, di condivisione.

Poi ci siamo allontanati.
Hai avuto una vita abbastanza amara: un lavoro al di sotto delle tue aspirazioni, una moglie che chissà come mai hai scelto, che ti ha fatto soffrire e ti ha lasciato solo.

E poi sei morto così, una mattina di estate.
Al funerale ci siamo ritrovati in molti vecchi amici. Spauriti: per la prima volta di fronte alla morte di un coetaneo. Spauriti nel dover prendere contatto con la realtà della vita attraverso la morte.
E tutti con la sensazione che insieme a te morivano anche le nostre giovinezze.
Adesso i giochi, le pazzie adolescenziali, i soprannomi, gli innamoramenti, le estati brave, la nostra passione per il teatro, le letture "disordinatissime" che ci hanno formato, le lunghe discussioni, le feste in casa, la musica; tutto sta con te, in quel cimitero. Sta con te, nel tuo ricordo.


Voglio pero' ricordarti com'eri
pensare che ancora vivi
voglio pensare che ancora mi ascolti
e che come allora sorridi,
e che come allora sorridi.

La vita comincia ad un certo punto ad essere fatta di ricordi. C'è del bello in tutto ciò: si è ricchi anche e soprattutto in virtù del passato.
Ma c'è anche questo senso di precarietà che si fa sempre più consapevolezza, ogni giorno che passa.



Commenti al Post:
annisexanta
annisexanta il 25/04/06 alle 00:42 via WEB
Silenzio. Ora capisco cosa vuol dire essere salutati dalla vita. Vedo con i miei occhi chi ode sordo suono del silenzio, vedo con i miei occhi chi ormai è perso in un ricordo, vedo con i miei occhi chi non aspetta più di essere baciato dal sole. Se tutto questo avesse un nome, non oserei pronunziarlo. Ti lascio solo, mentre te ne vai da un mondo che non ti ha mai posseduto. Requiem...(Requiem di Daniele Peschiaroli)...No Comment...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/04/06 alle 15:23 via WEB
grazie. apprezzo. "mentre te ne vai da un mondo che non ti ha mai posseduto": sembra proprio scritto per Marco.
 
maschiosiculo1961
maschiosiculo1961 il 25/04/06 alle 08:03 via WEB
che sei brava Ody, hai sempre una delicatezza incredibile. anche un ricordo così forte è diventato una poesia.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/04/06 alle 15:23 via WEB
è che lui è stato tanto nella mia vita.
 
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 25/04/06 alle 10:35 via WEB
Ody cara, la precarietà della vita si sente ogni giorno, sempre più forte. Istintivamente si sente forte anche l'attaccamento per quei giorni, pochi o tanti, che abbiamo da vivere, usandoli al meglio, senza sprechi. Hai un modo di ricordare che tocca il cuore. ciao
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/04/06 alle 15:35 via WEB
divento fascoliana, invecchiando: "Sol chi non lascia eredità d'affetti poca gioia ha dell'urna.
 
arkhangel
arkhangel il 25/04/06 alle 12:57 via WEB
Che brutto l'inizio dell'estate. Preferisco ricordarlo solo per i profumi dei fiori di acacia e per i primi bagni a fiume.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/04/06 alle 15:36 via WEB
eppure sarebbe una così dolce stagione. che almeno sia stata dolce a loro, nella morte.
 
vita1954c
vita1954c il 25/04/06 alle 13:22 via WEB
Insieme al tuo amico "Marco", desidero ricordare una mia cara amica, "Martina", anche lei decise di lasciarci a soli 17 anni, perchè attendeva un bimbo e non aveva il coraggio di dirlo ai suoi, a soli 17 anni pose fine alla sua vita ed a quella del suo bimbo, si lanciò dal calcioinculo, noi che eravamo lì per divertirci non capimmo all'inizio il suo dramma...poi tutto ci venne spiegato e, quel giorno compresi che la vita a qualunque costo doveva essere vissuta. Nessuno di noi sa quale sarà il momento in cui saremo chiamati, teniamoci sempre pronti, facciamo in modo da non doverci mai pentire di nulla, e, amiamo, fortemente ed intensamente tutti coloro che incontriamo.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/04/06 alle 15:38 via WEB
si viveva come se la vita fosse una eterna giovinezza, solare e spensierata. è del resto il bello di quell'età. se anche allora ci fosse la consapevolezza dell'età adulta, sarebbe meno bella.
 
magdalene57
magdalene57 il 25/04/06 alle 14:23 via WEB
qui con te c'è Marco. ti abbraccio. di più, lo sai, non sono capace. Margy
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/04/06 alle 15:38 via WEB
grazie. davvero.
 
parfumprive63
parfumprive63 il 25/04/06 alle 17:32 via WEB
Trovo il suo post delicato e commovente: una poesia. Un ricordo da tenere nella memoria per ricordare l'importanza di vivere ogni giorno come se davvero fosse l'ultimo, perche' la vita non ci avvisa quando sta per venir meno. Buon pomeriggio.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/04/06 alle 22:08 via WEB
ti ringrazio. chissà se mai impareremo questa caducità o se ci coglierà sempre di sorpresa.
 
amoildeserto
amoildeserto il 25/04/06 alle 19:25 via WEB
Vorrei lasciare una risposta, ma non riesco a dire. So quel che si prova ... Sergio se ne andò a 23 anni e anch'io cantavo, piangendo, quella canzone.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/04/06 alle 22:08 via WEB
penso che siamo in molti. la strada è un calvario continuo.
 
   
amoildeserto
amoildeserto il 25/04/06 alle 22:57 via WEB
Purtroppo sì, ma resta il dolore e la rabbia per perdite così devastanti.
 
kayfakayfa
kayfakayfa il 25/04/06 alle 20:27 via WEB
Fino a quando portiamo in noi vivo il ricordo di chi non è più, e non perdiamo l'occasione di parteciparlo agli altri, chi non è più è Vivo Più che mai anche se non è più!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/04/06 alle 22:12 via WEB
sai: ho scritto questo post perché oggi è la festa di San Marco. anche il nostro ricordo ha bisogno di appuntamenti e di pietre miliari. ma per fortuna non solo di quelle. per fortuna l'amore e la vita vissuta rimangono dentro distillate nel nostro sentimento. capita che faccia una battuta e mi torna in mente lui: ce ne facevamo tante, reciproche, oppure ne facevamo sugli altri. lavoro adesso vicinissimo a quella che era stata la nostra scuola. passo per le strade che abbiamo fatto insieme. tutto questo è dolore ma anche consolazione.
 
   
kayfakayfa
kayfakayfa il 26/04/06 alle 06:53 via WEB
E se tutto questo fosse semplicemnete Vita!
 
ascaso1974
ascaso1974 il 26/04/06 alle 07:39 via WEB
Mi sveglio sempre con un sorriso, al mattino, ed un attimo dopo già penso, già cerco qualcosa d'importante a cui pensare. Questa mattina l'ho trovato qui, tra le parole che hai scritto tu...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 26/04/06 alle 17:42 via WEB
ti ringrazio.
 
PaulJenn
PaulJenn il 26/04/06 alle 23:13 via WEB
Se solo capissimo che la morte é solo un epilogo,un ultimo tocco alla scultura,un'ultima pennellata all'opera...Se solo capissimo che siamo qua per errore o comunque per numero...se solo capissimo che il dolore per chi manca altro non é che un inutile sordo peso che non ha in Natura alcun peso...Io sono sempre troppo crudo.Non so se chiedere scusa o solamente continuare ad amare in questo modo.Le cose,tutte,passano.Non importa quando e come.Ora é altra cosa,cara.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 26/04/06 alle 23:21 via WEB
il fatto è che nonostante tutto, nonostante i numeri, le pennellate, i pesi, il nulla-si-crea-nulla-si-distrugge, la natura matrigna, nonostante tutto ciò, amiamo. sarà chimica, sarà DNA, ma amiamo. e per il momento nessuna teoria scientifica o pseudo-nichilista è servita a non soffrire.
 
   
PaulJenn
PaulJenn il 26/04/06 alle 23:25 via WEB
Perché non soffrire?Sarà cinico,ma perché non soffrire?Non é pure questa la vita?Forse ne é parte così integrante che davvero ce lo siamo scordato.Con tutto,davvero tutto il rispetto per ogni tuo dolore,io spero che tu possa continuare ad amare e a soffrire.Perché é il tuo unico,il nostro solo modo di crescere.
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 26/04/06 alle 23:27 via WEB
ma figurati: ne sono convintissima. non cerco di non soffrire (sarebbe come cercare di non respirare, credo).
 
     
PaulJenn
PaulJenn il 26/04/06 alle 23:32 via WEB
Sei una grande anima.Non un "mahatma" forse,ma sicuramente una grande anima.Ti ammiro molto.E se mi chiedi perché ti rispondo subito: perché sei vera!
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 27/04/06 alle 07:10 via WEB
wow. illuminare una giornata: basta poco, vero?:) (grazie)
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 26/04/06 alle 23:58 via WEB
Inconsapevolmente leggendoti, mi vergogno del post che ho scritto stasera, ironia sulla morte. Tante volte l'ho sfiorata questa sensazione, per fortuna poche le persone veramente care che ho dovuto salutare. Quello che resta a me è l'amarezza, l'amarezza per quello che non ho potuto dare loro, per quello che avrei potuto fare di piu', dire di piu', capire di piu', ascoltare di piu', cercare nei loro momenti bui, perchè a volte bastano piccoli gesti, poche parole, ma non si fanno e non si dicono.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 27/04/06 alle 07:12 via WEB
ma dai, Marion. altrimenti mi viene l'idea di essere la piagnucolona menagramo dei blog: quella che si va a leggere se uno ha voglia di farsi due lacrimucce terapeutiche:). la vita deve essere anche ironica. saper guardare le situazioni da fuori è una gran virtù.
 
maestroluigi
maestroluigi il 27/04/06 alle 01:40 via WEB
...teneramente amara e straziante... ma molto, molto, molto umana...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 27/04/06 alle 07:13 via WEB
ti ringrazio: detto da te!
 
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