Creato da odio_via_col_vento il 03/11/2005

Abbandonare Tara

abbandonare le sicurezze, i luoghi comuni, alla scoperta di cosa c'è fuori di qui

 

Messaggi di Gennaio 2013

Il mondo nuovo

Post n°577 pubblicato il 31 Gennaio 2013 da odio_via_col_vento
 

 

 

Valerie Patterson, ArrivalValerie Patterson, Arrival

 

 

Com'è quel detto? Nudi alla meta?

Ed è così, in molti sensi. La nudità della novità, dell'essersi spogliati del passato, della libertà.

E la nudità dello stupore.

Il mondo nuovo, nuovi le strade, i paesaggio, i volti. Nuova la lingua, la cultura, nuove le abitudini, nuovi i sapori e gli odori.

Nudi come bambini. Pronti a ricominciare da capo.

E ti accorgi che non è tanto il mondo ad essere nuovo: sei tu, una nuova persona. E come per ogni essere che viene al mondo, si nasce nudi.


 

 
 
 

cosa portare?

Post n°576 pubblicato il 26 Gennaio 2013 da odio_via_col_vento
 
Tag: Viaggi

 

Henry Bacon, The Departure

Henry Bacon, The Departure (particolare)

 

Il quotidiano e lo speciale; l'abito bello e la tuta di pile per la casa; guanti e occhiali da sole, stivali e sandali.
Un po' di tutto e per tutte le stagioni, perché si va dall'inverno all'estate, dalla calda California del sud, alla piovosa Seattle, a Toronto sotterranea (perchè in esterno nevica troppo).

Al necessario credo di aver pensato, di averlo incluso nella lista (che si fa sempre più lunga). 
Anche la moka, porto: indispensabile dove il vero caffè è merce rara.
Ma certo dimentico, sottovaluto, rischio di non portare quel particolarissimo oggetto, capo di abbigliamento, accessorio che poi, ne sono certa, rimpiangerò amaramente.

Aiutatemi voi: aspetto un consiglio speciale, unico, non ovvio.
Che faccia la differenza.

 

 
 
 

Partire è un po' morire? ....dicevano.....

Post n°575 pubblicato il 22 Gennaio 2013 da odio_via_col_vento
 

 

Marcello Dudovich

 

Ci siamo. Indietro non si torna.
Sto imparando che più si parte, più si entra nel vortice delle difficoltà di programmare, preparare, fare liste e spuntarle, scegliere le cose giuste e non dimenticare l'essenziale, valutare ciò che può essere lasciato a dopo e cercare di comprimere l'essenziale.
Come se poi andassi nel deserto del Sahara o in un luogo inospitale e privo di alternative.
o in un luogo che non conosco e che sento ostile.

Tutt'altro!

Eppure c'è lo stress: del cambio di stagione nei lunghi mesi che seguiranno.
Dell'avere a lungo accumulato ritardi e arretrati che aspettano solo di tracimare dalla valigia della mente (e del computer) per riempire ogni piccolo angolo di questa nuova avventura, del mio Shangri-la.

E, più di tutto, c'è lo stress di lasciare indietro una parte di me, tesa verso un'altra parte da recuperare, da far crescere, da gustare, quasi fuori tempo massimo, ma forse proprio per questo da non volersi far sfuggire ancora una volta.

E la rabbia (tanta) delle opportunità dell'oltreoceano che qui non ti dà nessuno.
Anzi: gli ostacoli dell'ultima ora che cercano di schacciare la soddisfazione e il riconoscimento di una grande avventura sudata, voluta, perseguita.
Passare decenni qui, costruire a dispetto di tutti.

Partire è un po' morire?
Mah. Non certo se rimanere vuol dire stare a queste condizioni.
"Morirà" chi resta: per me partire, ancora di più oggi, è un po' rinascere, respirare, sperimentare. 

Sai che si merita, questo mastodonte paleolitico che succhia il sangue della nostra storia e della nostra bellezza e la schiaccia sotto il peso della burocrazia?
Un bel "FAN...." (con quello che segue).

E ringrazi il fatto che, nonostante tutto, sono ancora una signora. 

 
 
 

Distrazione

Post n°574 pubblicato il 13 Gennaio 2013 da odio_via_col_vento
 
Tag: di me

 

Hope Gangloff

 

Tornare a casa la sera, lasciando che la macchina guidi da sola; cercare un parcheggio da esperta di piccoli sotterfugi, ritagliando spazi dove nessun altro li troverebbe. E la mattina, immancabilmente, domandarsi dove sia, tanto il gesto è quotidiano, ripetitivo, uguale, indistinguibile da quello di ieri o di un mese fa. 

Prendere le medicine del giorno, pillole piccole e grandi, rosa e bianche e rosse, quelle che lasciano l'amaro in bocca e quelle che scivolano via leggere, così, sempre nello stesso ordine, allo stesso orario, riconoscendole a tatto. E se una sera lo fai sopra pensiero, ti domandi se le hai prese o no, tanta è l'abitudine.

Così come salare l'acqua per la pasta: l'avrò fatto o no? Quante volte ti tocca assaggiare, per verificare?

Ma peggio: farsi passare la fermata usuale del treno, incantata dietro un pensiero cullato dalla monotonia, oltre il finestrino, di un paesaggio noto.

Perdere la fase conclusiva di un film, per rimuginare sulla magia di scene, colori e fotogrammi; o persa nel rimando di una eco visiva che le immagini ti hanno richiamato alla mente.

Accorgerti che della pagina che hai davanti, un libro, un giornale, hai capito assai poco: la mente vagava lungo una catena illogica e labirintica, dietro un filo di Arianna che si dipanava da chissà quale parola, da chissà quale analogia.

Vedere un punto di domanda  negli occhi di chi ti parla, o sentire lo stesso interrogativo nella voce a telefono: perché hai perso un passaggio chiave, ti sei inabissata in tuo percorso interiore, chiudendoti in te stessa, in un parallelo universo sconosciuto.

Impossibile star dietro ai gesti ripetuti, banali, quotidiani, sempre uguali, che non pensi coscientemente e che non penetrano la coltre soffice della distrazione, delle preoccupazioni, del nuovo, di quello che merita attenzione e che occupa la tua mente.

Ventiquattr'ore sono poche per tutto quello che affolla la tua esistenza, che occupa spazio emotivo, pensiero logico e illogico, riflessione e sogno. Libri che leggi, film che vedi, echi delle persone incontrate, dei discorsi fatti, programmi per il domani e rincorse del tempo passato.

Le piccole routine quotidiane che fanno la vita, finiscono per essere respinte ai margini, per diventare una azione meccanica del retro pensiero.
Sembrano sabbia che scivola impercettibile tra le dita e costruisce, oltre le mani, un monticello fragile e instabile, che è già il nostro ieri, mentre ancora lo stiamo vivendo.

O sarà così che comincia l'alzheimer?

 

 
 
 

LETTERA APERTA: conferencemaster@staff.libero.it

Post n°573 pubblicato il 10 Gennaio 2013 da odio_via_col_vento
 

 

 

 

Gentile signor "Conferencemaster"
(Lei ha un nome molto da saga di Harry Potter, glielo hanno mai detto?).
Non so bene di cosa si occupi Lei, ma il suo indirizzo e.mail viene indicato come quello deputato a risolvere i problemi di questa "community" (che significherebbe "comunità": lo premetto subito, così il mio amico Trampolino non si arrabbia). 

Che poi questa accozzaglia di nicknames buffi, assurdi o mielosi, queste pagin virtuali, queste ombre che spesso nemmeno si conoscono fra loro, possano chiamarsi "comunità" è un puro auspicio, meglio, forse, un parlare sopra le righe, un modo di dire un po' nerd, che fa certo trendy e che bisogna inventarsi, per far sì che le i blogger puntino a frequentare ognuno gli spazi dell'altro, facendo numeri, commenti, creando audience, ecc. ecc.

Vabbè, veniamo al dunque.
Signor Conferencemaster, le vogliamo offrire l'occasione della sua vita, le vogliamo offrire l'occasione di fare davvero qualcosa che sia un segno che una "community" vera esiste.

C'è una utente della vostra piattaforma, la blogger LACHOUETTE, autrice del blog CIVETTERIE, cui è capitato un disastro colossale proprio prima di Natale: la sua casa è andata a fuoco.

 

(questo è l'articolo del giornale locale che riportava la notizia)

 

Molti blogger si sono mossi con una catena di solidarietà. Chi la conosceva, chi no, non importa.

E' nato anche un blog che raccoglie tutti gli interventi sparsi: Io aiuto Chiara

Basta poco, in questi casi, a far sentire la vicinanza.
Nessuno di noi è probabilmente un Creso, molti offrono solidarietà e aiuto ad altri casi o associazioni o attività già scelte e quindi non possono far altro che diffondere la voce, o creare altre iniziative di sostegno.

Cosa chiediamo a Lei, magifico Conferencemaster?
La mia amica Sandalialsole suggerisce che possiate dare un aiuto a LACHOUETTE (Chiara, nel mondo reale) anche con un piccolo segno molto tecnologico e tecnocratico.
Fatela GOLD BLOGGER e inserite spesso, spessissimo, il suo blog fra quelli degni di attenzione.
Con il programma di ad-sense e le visite che si impennano, il blog di Chiara potrebbe raggranellare qualche centinaio di euro che andrebbero sicuramente a darle un aiuto concreto.

Parliamoci chiaro, signor Conferencemaster
1. a lei non costa un bel nulla;
2. avete fatto Golg Blogger delle ciofeche inaudite, blog che fanno piangere e salmodiare in turco, buoni solo a sbrilluccicare o a mostrare donnine nude in tutte le salse;
3. i contenuti dei blog rilevanti sono quasi sempre ridicoli (a dir bene): scopiazzature di giornali, argomenti prurignosi, false foto di autore per gabellarci porno-soft.

Insomma, fare GOLD il blog di Chiara è un riconoscimento forse dovuto al blog in se stesso, al di là dell'evento tragico.
Metterlo in prima posizione....e capirai che sforzo....

Signor Conferencemaster: le stiamo offrendo su un piatto d'argento l'occasione della sua carriera, dimostrare che lei è davvero un capo (master?) che sa fare "community".

E offrire un aiuto vero, professionale e non caritativo, ad una sua utente.

Ci pensi.
Magari ci ringrazia e usa questa occasione per farsi pubblicità sulla prima pagina di Libero, sulla stampa e su altre piattaforme.

Vuol vedere che, niente niente, passa alla storia come un desposta illuminato?! 

 

Le informazioni dettagliate le trova dall'anima dell'iniziativa, dalla signora Magdalene57, del blog DAGHERROTIPI. E nel blog La Rete per Chiara

 

 

 
 
 

AGGIUNTE AL BLOG

Spesso qui non c'è posto per il mio personale rapporto tra pensiero e immagine.
E allora ho deciso di aprire un FOTOLOG: 

DALLE STELLE ALLE STALLE


Mi faranno piacere le vostre visite

 

AREA PERSONALE

 

HUMAN CALENDAR.COM

 

TAG

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Gennaio 2013 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Strada_in_salitaPTserifcassetta2amoildesertozazie12odio_via_col_ventoossimoraroberto.berrettoniAllievo2007mattera2OgniGiornoRingraziotrampolinotonantetrixtyamistad.siemprempt2003
 

LA FATICA È SEDERSI SENZA FARSI NOTARE

Tutto il resto poi vien da sé.
(Cesare Pavese)

web tracker
 
Citazioni nei Blog Amici: 154
 

HIC SUNT LEONES (OVVERO EXTRA-CONFINI)

Non solo mamma (lo spassosissimo diario di una madre di 3 maschi)

Ciurmamom (una madre indaffarata di 6)

Buba (una foto-e una poesia al giorno)
Prima o poi l'amore arriva (come sopravvivere ironicamente ad una separazione)
Ho sposato un beduino (una mamma alternativa, in esilio a Pisa)
Vesnuccia (da Torino una vita quotidiana con amore)
La casa sull'albero (ex-Sandali al sole)
Prendo appunti (la Profe, sempre Profe ma non commentabile)
Advanced Style (la moda delle bellissime "vecchie babbione" che hanno coraggio)
La Santa Furiosa (credevate di conoscere l'Orlando furioso, vero? questa ne è un'ottima alternativa)
Vita da museo (ora su Wordpress)


 
 

ULTIMI COMMENTI

Un saluto dal 2024
Inviato da: cassetta2
il 25/02/2024 alle 16:14
 
Per me è stato un pò un piccolo trauma ritornare su questo...
Inviato da: trampolinotonante
il 02/11/2023 alle 16:44
 
Come passa il tempo! Sembra ieri! Eppure è stato bello,...
Inviato da: trampolinotonante
il 02/11/2023 alle 16:38
 
Ciao, Tara! :))) Come va?
Inviato da: amistad.siempre
il 10/02/2023 alle 16:18
 
Ti ho vista, sei passata da me, silenziosamente... E'...
Inviato da: atapo
il 09/12/2022 alle 11:33
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

PAPERBLOG

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963