Silena DalFinestrino

marted́ e la lotta continua della strada

Le sette e mezzo di sera nella mia guest house e arriva il patron, un inglese che ha aperto una bellissima guest house a salvador e dice:
 angela do you want to go in pelourinho tonight?
No! I don't like.
Today is tuesday e in pelorinho there is music on the street, you cannot losey. There are other people.
E allora mi preparo per l'uscita notturna nella terra di nessuno. Niente borsa o macchine fotografica, niente soldi e carte di credito, niente passaporto. Prendo una borsettina che si appende al collo, metto dentro 40 reais ed usciamo in taxi, siamo in quattro, una coppia inglese di Ipswich, una ragazza cinese che vive a Los angeles e io. Il taxi è fuori dalla guest house e si va. Nella "piazza da se" un gruppo di ragazzi si esibisce in una break dance e stiamo a guardare la loro performance, poi nelle strette vie del pelourinho un gruppo di raqgazze si esibisce suonando delle grancasse che tengono legate alla vita con un'imbracatura. Ragazze anche abbondanti di sedere con queste enormi grancasse. Ci sono anche delle ragazzine di una decina d'anni e queste portano i tamburi da batteria, tutte insieme percuotono, una in cima e voltata verso la banda canta canzoni soul. Passano a chiedere delle offerte. Vedo una donna di colore sulla cinquantina, di corporatura normale e con un sedere generoso che si muove a ritmo di danza e fa ondeggiare il suo di dietro in maniera che è un piacere guardarla.
Andando oltre un gruppo è in basso di una scalinata di una delle centinaia di chiese coloniali che si trovano a salvador, il pubblico è situato in piedi lungo tutta la gradinata come in un anfiteatro. La musica è samba e regge ma mi guardo soprattutto attorno, il caldo soffocante, ieri è stata infatti una giornata particolarmene calda, con tutta la folla fa aumentare ancor di più la temperatura e le persone che salgono e scendono dalla gradinata attaccano sudori multipli e variegati. Due poliziotti scendono, sudati anch'essi e tenendo per la maglia ognuno un ragazzo. Li portano giù sulla via. Mani che vedo intrufolarsi mentre si sale e si scendono, qualcuno che apre la mano a guardarsi dei soldi, forse frutto di un borseggio. Qualche uomo che invita la ragazza cinese con noi a danzare e lei che si sposta avanti. E questo è un semplice martedì feriale. Posso solo immaginare cosa possa esserci nelle giornate del carnevale quando i prezzi di tutto raggiungono le stelle e brasiliani e stranieri si riversano a milioni per le strade di salvador de bahia...