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... come fiordalisi in un un campo di grano. (D. Bonhoeffer)

 

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nei giorni di srebrenica

Post n°222 pubblicato il 10 Luglio 2008 da Fajr
 

L'11 luglio del 1995 Srebrenica, ufficialmente zona protetta dalle Nazioni Unite, si è trasformata nel luogo del massacro più grande avvenuto sul territorio europeo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. In quel giorno l'esercito serbo-bosniaco guidato dal generale Mladic è entrato nella cittadina della Bosnia nord-orientale, un tempo famosa per le sue miniere e per il suo centro termale, dopo due anni e mezzo di durissimo assedio. Nonostante la presenza di un contingente di caschi blu dell'Onu, di stanza nella vicina Potocari a difesa dell'enclave musulmana, i serbo-bosniaci si rendono responsabili di un vero e proprio genocidio, uccidendo circa 10.000 persone, quasi tutti uomini in età fertile.Mentre ancora oggi i ricercatori continuano a esumare i corpi dalle centinaia di fosse comuni sparse in tutto il territorio bosniaco, nascono spontanee alcune domande. Come è stato possibile questo genocidio? Cosa hanno fatto le truppe dell'ONU a difesa dell'enclave? Cosa dovrebbe fare la comunità internazionale nei confronti di questo eccidio? Può l'orrore di questi crimini essere dimenticato in qualche maniera dai sopravvissuti?
(Dal sito di Macondo3)



Il video prosegue Parte1 Parte3 Parte4 e Parte5

Per sapere come si svolsero i fatti =>
Fondazione Alexander Langer =>
Insieme, un progetto di riconciliazione al femminile =>



Dice che ad un certo punto si tocca il fondo, maybe.
A leggere questa bella pensata, a volte mi aumentano i dubbi. Nei giorni di Srebrenica...

 

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Commenti al Post:
ossimora
ossimora il 10/07/08 alle 01:26 via WEB
oh..si proprio un idea da mentecatti...il ginocchietto..ci vuole il ginocchietto ,uno per cento e così via...(il prosecco aperto ,ritappato e messo in frigo è ...obbrobrioso)
 
 
Fajr
Fajr il 10/07/08 alle 01:30 via WEB
è diventato controsecco... :*
 
Ladybaby23
Ladybaby23 il 10/07/08 alle 09:57 via WEB
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ildemonologo
ildemonologo il 10/07/08 alle 18:59 via WEB
Cara Fajr, mi inchino alla tua memoria, questa volta in senso stretto. Ricordo molto bene Sebrenica per motivazioni molto personali e per un periodo indimenticabile della mia vita professionale (e dicendo indimenticabile comprendi che non sto dicendo bello). Sebrenica ha indicato il limite delle missioni di pace: se vengono decise in modo da non pestare i piedi a nessuno, se non vengono adeguatamente armate ed autorizzate a combattere si fa la fine degli olandesi. Di questi sono state dette cose terribili, ma cosa potevano fare tre compagnie di fanteria armate alla leggera, senza armi pesanti e con delle ROE estremamente limitative? Anche l'11 luglio ci sono volute ore per avere l'autorizzazione all'attacco aereo: non è così che si fa una dissuasione. Quando una delle parti non la vuole capire occorre dargli una pestata memorabile. Non difendo tout-court gli olandesi che, secondo me, hanno mancato di iniziativa e, per eseguire il mandato, hanno disarmato i bosniaci e non i serbi, ma, nella generale vigliaccheria che ha contraddistinto l'europa in quegli anni, vogliamo fare di loro un capo espiatorio? Grazie per non aver dimenticato.
 
 
Fajr
Fajr il 10/07/08 alle 23:49 via WEB
No, demo, non cerco capri espiatori... credo che, di quella vicenda, abbiamo già sul groppone le diecimila vittime del genocidio, di queste i corpi attualmente identificati risultano più o meno duemila. Sembra che tu sposi la tesi negazionista: i bosniaci musulmani se la son cercata la reazione dei serbo-bosniaci... Ma tu sai bene quanto complessa sia stata e continua ad essere lo smembramento dell'ex-Jugoslavia. Quello scellerato precipitarsi a riconoscere le dichiarazioni di indipendenza della Croazia e della Slovenia sottovalutando e negando lo stesso diritto alla Bosnia; una guerra a tutt'oggi non pienamente finita e risolta (il Kosovo è fuoco e neppure troppo sotto la cenere). E' stato il più grande fallimento dell'Unione Europea.
Srebrenica era area protetta perché lì avevano trovato rifugio i bosniaci musulmani scacciati dalle loro terre dai serbi. Erano profughi nella loro stessa terra. Le bozze del Trattato di Dayton non prevedevano enclave musulmane nei territori occupati dai serbi... bisognava far piazza pulita. Il lavoro sporco lo fecero i bosniaci, tutti gli altri girarono il capo dall'altra parte per non guardare. Non si tratta di insufficienti dotazioni d'armi o di regole d'ingaggio..., ma di una presenza assente. Gli aerei partirono, ma non ebbero mai l'ordine di intervenire, finché esaurirono il carburante e tornarono indietro.
No, demo, nessun capro espiatorio, ma colpevoli con nomi e cognomi.
Posso anche capire come si sentissero i soldati olandesi di fronte all'orrore di collaborare con i serbi per dividere gli uomini dalle donne presenti a Srebrenica. Posso addirittura capire perché i grandi strateghi al rientro attaccarono 500 medaglie al loro petto. Eroi... per aver eseguito degli ordini senza fiatare.
Non si può dimenticare, una cosa così... appena al di là del mio mare.
 
   
ildemonologo
ildemonologo il 11/07/08 alle 01:08 via WEB
No, non sposo assolutamente la tesi negazionista anche perchè...anche perchè...non sono ancora pronto a dirne il perchè. Ma affermo che si è trattato di un fallimento politico che pesa su tutta l'europa: fu proprio un problema di armamenti e ROE; si doveva andare lì con un mandato preciso e nel momento in cui Banja Luka si fosse mossa, come poi successe, si doveva reagire con ferma durezza. Ma i militari per intervenire devono avere degli ordini precisi che i politici si rifiutano di dare per problemi di presentabilità mediatica: ricorderai ancora che quando ci si preparò a fare lo stesso in kosovo le reazioni furono accese (eppure erano passati pochi anni da sebrenica). E' quello che mi fa essere molto scettico sulle missioni di pace: rischiano di essere i notai di uno sterminio. In fondo oltre duemila anni fa si diceva "si vis pacem para bellum".
 
     
Fajr
Fajr il 11/07/08 alle 01:29 via WEB
Per me, è proprio qui il punto... "se vuoi la pace prepara la pace" che sempre è possibile se a cominciarla sono io. Utopia! (t'ho preceduto...) eheheh... :p
Se un nodo lo si taglia con la spada non si avranno che due pezzi di filo più corti da riannodare..., ma se - testardamente, con la lingua di lato e gli occhi strabuzzati - ti impegni a scioglierlo avrai un unico filo che non ha perso la sua lunghezza.
Scusa, demo, ma - in my opinion - i militari sono un residuo evolutivo destinato (prima o poi) all'estinzione. Non ci scommetterei sulla loro sostenibilità. Un po' come i politici, specie già estinta... :o)
 
     
ildemonologo
ildemonologo il 11/07/08 alle 17:16 via WEB
Credo che tu abbia ragione. Alle volte spero tu abbia ragione, anche se non mi sono mai considerato un cascame evolutivo:) Però poi noto come il mestiere delle armi, il secondo mestiere più antico del mondo, goda, assieme al primo, di ottima salute e sono portato a pensare che, sì, in un mondo ideale, tu di certo avresti ragione, ma in questo nostro mondo reale non ne hai punta. Perchè temo che la pace sia come il sesso: per farlo bisogna essere in due, altrimenti fatalmente diviene violenza, peraltro come l'esempio di sebrenica dimostra. Quindi, obtorto collo, sono costretto a dissentire anche se me ne dispiace moltissimo (e, sia ben chiaro, ti reputo totalmente in buona fede):)
 
     
Fajr
Fajr il 12/07/08 alle 00:38 via WEB
... «c'est l'argent qui fait la guerre».... click. :o)
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 11/07/08 alle 11:26 via WEB
io mi ricordo e ringrazio te per questa guida alla lettura. da noi, l'unica iniziativa rimasta in città dopo l'arrivo della nuova giunta è un progetto "per non dimenticare la Bosnia" che ogni anno un gruppo di insegnanti speciali e di ancora più speciali famiglie propongono alle scuole del territorio. la giunta non dà più fondi, ma questo riesce a sopravvivere. edè un bene. baci mirì
 
 
Fajr
Fajr il 12/07/08 alle 00:42 via WEB
Non è un caso che molti progetti che riguardano la Bosnia invitano a "non dimenticare". Ci sono momenti ignobili della storia che più di altri rischiano la rimozione. Baci a te, miti.
 
lakonikos
lakonikos il 11/07/08 alle 19:24 via WEB
Pur nella tragicità dei fatti e del loro ricordo, ho apprezzato molto questo scambio tra M. e A. Rimango della mia idea, senza colpevolizzare nessuno. Se i reparti dell'ONU si fossero messi di traverso, forse i serbi non avrebbero osato. Utopia? Può essere, ma mi piace pensare che per gli uomini arrivi il momento di decidere della(nella) Storia, per sé e per gli altri.
 
 
Fajr
Fajr il 12/07/08 alle 00:45 via WEB
Nella Storia c'è sempre qualcuno che decide. In alcune stagioni prevale il "per sé" rispetto al "per gli altri". Intendendo quel "per" con un "a favore di". :o)
 
OutOfTarget
OutOfTarget il 11/07/09 alle 16:46 via WEB
Un paio di mesi dopo io mi sposavo... perché ho rimosso certi pezzi di storia? Hai una spiegazione? Ora mi mordo le mani, sto cercando di farli riaffiorare con grande senso di colpa per essermi bendata gli occhi per tanto tempo.
 
 
Fajr
Fajr il 12/07/09 alle 01:23 via WEB
Distrarsi e/o volgere lo sguardo altrove è un pericolo che minaccia tutti, sempre. Eppure - poi - vi è anche la possibilità di riprendere il filo della memoria per riparare, ricucire strappi e ferite. :***
 
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