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Una vita a spina di pesce
 

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Fletcher LXX

Post n°69 pubblicato il 26 Febbraio 2015 da marlow17

 







Ah, eccovi di ritorno!" Sorrise Percace nell'attimo in cui notò i due riavvicinarsi lungo la spiaggia. Poi, quando furono a qualche metro da Lui gettò le braccia in avanti e strinse i polsi sia a Fletcher che a Peter. "Vi dispiace se mi metto comodo?" Insinuò poi strizzando l'occhio. Non attese nemmeno la risposta che aveva già aperto il bagagliaio dell'automobile per tirarne fuori un grosso zaino. Lo caricò in spalla e lo portò presso i suoi improvvisati compagni di spiaggia. Lo depose sulla spiaggia e prese a spogliarsi con noncuranza fino a restare con un paio di short verdi e grigi sopra la pelle ancora bianca. Dallo zaino estrasse una crema solare e mise i suoi vestiti nello stesso, cominciando poi a spalmarsi, con cura, il corpo. Christine, Fletcher e Peter lo guardavano attoniti ma quando allestì una bella coperta sul terreno non ebbero più dubbi: il Dottor Percace si preparava, in tutta tranquillità, a una bella giornata di sole sulla spiaggia di Redmond. "Devo mettere questa crema per proteggermi" Fece, quasi giustificandosi sornione "è il primo giorno di vero sole che prendo". Dopo il primo attimo di smarrimento Fletcher fece buon viso a cattivo gioco e si tolse la giacca leggera e la maglietta accomodandosi accanto al Dottore. Christine e Peter restarono discosti, vestiti e alquanto perplessi. "Ho come l'impressione che stando vicino a Lei si stia più sereni che a starle lontani". Azzardò Fletcher, pentendosi subito di quella frase. "Ah, vede che la pensiamo allo stesso modo. Consideri questo un giorno di tregua, come quando a Natale sui campi di guerra della Prima Guerra Mondiale, in Francia, le truppe dei diversi schieramenti si misero a fraternizzare. Lo consideri così, Fletcher. Poi, ovviamente, ripresero i bombardamenti." Chiosò con il solito, incantevole sorriso. "Significa, forse, che non ci darà mai tregua?" "Assolutamente sì. Anche se l'impressione è che abbiate ancora ben poca strada da fare." "Non sia troppo pessimista. Ce la caveremo." "Vi ci vorrebbe un miracolo, se vi ho incrociati così facilmente, altrettanto facilmente lo faranno le Divise." "Insiste con il dire che Ci ha trovati per caso." "Liberissimo di non credermi, ma quando vi ho visti tutti e tre su quella vecchia bagnarola stentavo effettivamente a crederci." "E perché non chiamare un poliziotto esattamente adesso, su questa spiaggia. Ne girano così tanti in borghese o svestiti da bagnini. Glieli potrei indicare uno per uno, Dottore." "Non indichi, per favore. Potrebbero prenderla sul serio. è stanco forse di girare, Fletcher?" "Io, assolutamente no. La vita errabonda mi corrobora quanto la salsedine. Non sente questa leggera brezza? La considero miracolosa." "Dove vuole finire, Fletcher?". "Diciamo lontano." "Vuole imbarcarsi, vero? E come pensa di fare? le vostre facce sono segnalate a ogni attracco. Vuole comperarsi un passaggio clandestino? Morire soffocato in mezzo a un carico di espatriati e delinquenti? Dia retta a Me, si consegni. Le Divise apprezzeranno molto questo gesto." "Ho messo fuori combattimento due di loro e ho svariati carichi pendenti sulle spalle. Che cosa Mi garantirebbe? Forse l'Ingresso definitivo nella sua Clinica." "è strano. Molti farebbero carte false per essere al suo posto." "Gente fallita. Tremebondi mentali e personaggi in cerca di un nuovo papà che gli indichi come fare la cacca nel vasetto. No, grazie, non fa per Me." "Vuole morire, Fletcher? è armato? Vuole andarsene con un'ultima fiammata invece di guarire? Sa benissimo che la esaudiranno con piacere. Quei bisonti non aspettano altro che sforacchiare un mezzo matto. Sono stati cresciuti così." "Grazie anche a Medici come Lei". Percace si incassò nelle spalle, quasi che il colpo di Fletcher fosse giunto a segno. Poi, dopo qualche secondo, tornò a piantare le pupille sorridenti in quelle del suo controverso antagonista. "E cosa succederà a Christine e Peter? Ci ha mai pensato Signor Eroe?" "Peter la odia molto più di Me. Gli ha rubato la donna. Potrebbe strangolarla all'istante, e magari lo farà se non si toglie di torno. Per quanto riguarda Christine, Lei Mi ama. Dovunque finirò Io, andrà anche Lei". "Ottimista. E se Vi catturassimo vivi? E se vi separassimo? Il vostro è un rapporto chiaramente morboso. Malsano. Vi sarete già dati a una serie di follie erotiche, non è così Fletcher?" E al Dottore vibrarono leggermente i peli dei baffetti mentre la riga impeccabile dei capelli si scompaginava un po'. "Le piacerebbe saperlo, vero? Mettermi sotto al microscopio delle sue turbe sessuali e cercare di indovinare tutte le sfumature di ogni bacio, di ogni carezza, la profondità di ogni penetrazione. Lei è un individuo malato, Dottore." Per la prima volta Percace parve risentirsi profondamente. Si lisciò i baffetti e ricompose i capelli mentre si alzava e torreggiava in tutto il suo splendore fisico sopra Fletcher. "Lei, mette in bocca agli altri le sue deviazioni, Le piace sentir parlare delle sue prodezze, adora l'epopea dell'adorabile mascalzone e si muove costantemente per piantare dei paletti dove passino dei cani ad annusare, o delle donne a sfregarsi. Individuo irrimediabilmente narcisista e pieno di Sé, crede di potermi fare paura o di inquietarmi ni qualche modo?". Poi, quasi rendendosi conto di avere mostrato una debolezza, il Dottore si quietò subito e si rimise sotto i raggi del sole, sulla sua coperta. "E comunque ricordi, siete Voi pazienti a fare i Medici. Noi ci limitiamo a raccogliere evidenze. Il nostro compito è quanto di più simile al ricercatore di quanto si immagini. Trovati i pezzi del puzzle li rimettiamo insieme. Ma siete Voi, anzi è Lei, Fletcher, a perdere i pezzi."

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