anch'io

ricorrenza

accidenti... è passato un anno...

Purtroppo il 14 ottobre scorso ero sconvolta dal gran mal di testa e non ho onorato questa importante data, ma ora intendo farlo con questo post, poiché, ripensandoci, mi vengono in mente riflessioni di varia natura.

Prima fra tutte, mi viene in mente che in quella data mi ero affrettata a perdere un paio di chili per entrare in quel famoso vestito rosso ... e che oggi, quindi, per entrarci, dovrei perderne... 8 (sigh...)

Poi, l'emozione di quella sera che non si è ripetuta neppure per il debutto in teatro nel ruolo di Clarina poiché, in teatro, insieme ad un intero cast, senti che la responsabilità della riuscita dello spettacolo è suddivisa equamente tra tutti, scenografi e macchinisti compresi...

E poi la riflessione più importante.

Quella che ti porta a provare una strana sensazione di delusione.

Si,  perché, in questo campo, non si smette mai di studiare e di migliorare tecnicamente, per cui, ciò che hai realizzato un anno prima, ti pare il frutto di una condizione tecnica inferiore e allora ti scappa un "accidenti... se quel concerto l'avessi fatto un anno dopo, sarebbe venuto meglio"...

Ma sai bene che questo è un serpente che si morde la coda... è un discorso che, anno dopo anno, sarebbe sempre valido, per cui: cosa fatta capo ha.

Mai rinnegare quel che si è stati e quel che si è fatto.

Ogni concerto è una tappa della vita artistica e ha valore di per sè, ma anche relativamente a ciò che di artistico ancora verrà e alla vita artistica nel suo intero.

Come qualsiasi altro avvenimento, essi sono tasselli del mosaico della nostra vita.