anch'io

disavventure canore

Ho cominciato tardi ad inseguire il mio sogno.

Tardi ho capito che mi sarebbe piaciuto cantare.

Ancora più tardi mi si è presentata l'opportunità di inseguire il sogno e realizzarlo conseguendo persino la laurea in Canto Lirico e la doppia specializzazione in Canto Lirico e in Musca Vocale da Camera.

Durante tutto questo percorso punteggiato di ostacoli di vario genere che mi hanno portata ancora più tardi a volermi perfezionare fuori dai confini della Puglia, la mia voce ha fatto diversi capricci. 

Ma del resto, è normale quando lo srumento che utilizzi per le tue performance è dentro di te. 

Non puoi vederlo. Ti spiegano come usarlo, ma per capire devi fare un grosso sforzo di "visualizzazione" di uno strumento che non vedi. 

Persino chi ti insegna ti dice ciò che crede che il suo strumento faccia dato che anche lui, in realtà, non lo vede.

Si insegna e si impara per metafore e per immagini mentali o, tutt'al più, acquisite dai libri.

E il più delle volte si riesce.

Ma del resto, è normale quando lo srumento che utilizzi per le tue performance è dentro di te ed è un organo del tuo corpo e come tale, soggetto come qualsiasi altra parte del tuo corpo ad aggressioni da parte di agenti esterni, quali virus e batteri, ma anche stress fisico e mentale, incidenti indipendenti dalla tua volontà, ma che potresti anche procurarti da solo.

Insomma, la mia voce ha subito spesso dei cali non meglio definiti.

Indagini mediche avevano riscontrato, circa quattro anni fa, una zona di precontatto sulle corde responsabile, a volte, di una fuoriuscita di aria mista al suono e la presenza di reflusso gastroesofageo che tengo a bada da allora con adeguata terapia.

Nelle ultime 2 setimane qualcosa non andava, speravo passase tutto evitando di cantare e lasciando riposare le corde, ma l'incontro casuale con un otorino fornito di fibrolaringoscopio, mi ha spinta a voler indagare.

ed ecco qui la diagnosi:

CORDITE EMORRAGICA DI ORIGINE TRAUMATICA!

Che avrò fatto mai per procurarmela?

e che devo fare perché passi il più in fretta possibile?

SILENZIO. 

TACEO, ERGO CANTO parafrasando Cartesio.

E cortisone per una settimana.

Quel che più pesa è che mi sa che salta il laboratorio di quest'estate....

preferisco tacere anche di più del dovuto se questo mi può portare a ripristinare a voce meglio di prima.

Detto questo, mi armo di pazienza e cerco di parlare il meno possibile in attesa del conrollo di mercoledì prossimo.

Incrociate le dita per me, amici :'(