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Erlkönig

Post n°708 pubblicato il 09 Settembre 2010 da ilike06
 

Per molti, molti anni cantai delle canzoni.

Quando volevo cantare l'amore, esso si trasformava per me in dolore,

e se allora volevo cantare solo il dolore, esso diveniva amore.

E così l'amore e il dolore si dividevano la mia anima.

Franz Schubert


 

In questa versione cantata con maestria da Jessye Norman del Lied 
Erlkönig
sono facilmente percepibili le voci dei quattro personaggi:

il narratore, il padre, il bimbo e il re degli elfi.


Erlkönig
Wer reitet so spät durch Nacht und Wind?
Es ist der Vater mit seinem Kind;
Er hat den Knaben wohl in dem Arm,
Er faßt ihn sicher, er hält ihn warm.

«Mein Sohn, was birgst du so bang dein Gesicht?» -
«Siehst, Vater, du den Erlkönig nicht?
Den Erlenkönig mit Kron' und Schweif?»
«Mein Sohn, es ist ein Nebelstreif.»

"Du liebes Kind, komm, geh mit mir!
Gar schöne Spiele spiel ich mit dir;
Manch bunte Blumen sind an dem Strand,
Meine Mutter hat manch gülden Gewand."

«Mein Vater, mein Vater, und hörest du nicht,
Was Erlenkönig mir leise verspricht?»
«Sei ruhig, bleibe ruhig, mein Kind:
In dürren Blättern säuselt der Wind.»

"Willst, feiner Knabe, du mit mir gehn?
Meine Töchter sollen dich warten schön;
Meine Töchter führen den nächtlichen Reihn
Und wiegen und tanzen und singen dich ein."

«Mein Vater, mein Vater, und siehst du nicht dort
Erlkönigs Töchter am düstern Ort?»
«Mein Sohn, mein Sohn, ich seh es genau:
Es scheinen die alten Weiden so grau.»

"Ich liebe dich, mich reizt deine schöne Gestalt;
Und bist du nicht willig, so brauch ich Gewalt."
«Mein Vater, mein Vater, jetzt faßt er mich an!
Erlkönig hat mir ein Leids getan!»

Dem Vater grauset's, er reitet geschwind,
Er hält in Armen das ächzende Kind,
Erreicht den Hof mit Müh' und Not:
In seinen Armen das Kind war tot.


Il Re degli elfi

Chi affronta il vento nella notte oscura?
E' un padre a cavallo con la sua creatura;
Fra le sue braccia lo tiene stretto,
Il bimbo è al sicuro, dal freddo protetto.

Cos'hai, figlio mio, perché stai tremando?
"Non vedi, papà, chi si sta avvicinando?
E' il re degli elfi con corona e con manto."

"Sta calmo, figliolo, è nebbia soltanto."

"Mio caro bimbetto su vieni con me!
Oh quanti bei giochi farò io con te;
Oh quanti bei fiori sulla riva ci sono,
Mia madre è vestita d'un abito d'oro."


"Papà, papà mio! non riesci ad udire,
del re degli elfi lo strano parlare?"

"Sta' calmo, tranquillo, non avere paura,
Fra foglie cadute il vento sussurra."

"Mio caro bimbetto, su vieni con me,
Le mie belle figlie avran cura di te;
Le mie belle figlie che a notte soltanto
Ameranno cullarti con danze e con canto."


"Papà, papà mio! Non riesci a vedere
Le figlie del re fra le piante oscure?"

"Figliolo mio caro, io vedo soltanto
Le fronde dei salici agitate dal vento."


"Ti amo, mi piace la tua bella presenza;
E se ti rifiuti ti prenderò con violenza."

"Papà, papà mio, già forte mi ha stretto!
Il re degli elfi mi soffoca il petto!"


Ha orrore il padre, più forte cavalca,
Al figlio che soffre più stretto si abbraccia,
Raggiunge il palazzo con fatica e con sforzo:
Nelle sue braccia il bambino è ormai morto.


 

 

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Commenti al Post:
adamsmith76
adamsmith76 il 09/09/10 alle 21:30 via WEB
Finchè non deciderò di comprarne uno nuovo questo pc mi consente soltanto di leggere ( dipende anche dal tipo di musica). Lascio il blog con un velo di tristezza ( speravo in un finale diverso ma credo siano tutti molto tristi) ma ti auguro una tranquilla serata, ILIKE:))
 
 
ilike06
ilike06 il 09/09/10 alle 21:47 via WEB
ciao Adam, lo dice lo stesso Schubert: lui canta solo amore e dolore. Ma il dolore e la tristezza espressi in musica hanno la capacità di dare forti sensazioni che procurano ugualmente piacere. :*
 
cateviola
cateviola il 10/09/10 alle 19:26 via WEB
il dolore cantato (o ben espresso in altre forme, come in un romanzo o in una poesia) a volte è l'unico sollievo al dolore vissuto e non detto. Ci si riconosce e si sente meno il gelo della solitudine che si prova, perché quando si soffrono certe pene si è sempre in solitudine, anche quando ti stanno vicini i cari...
Grazie
 
 
ilike06
ilike06 il 10/09/10 alle 22:13 via WEB
L'arte sublima ogni sentimento. Anche il dolore e aiuta ad esorcizzarlo. grazie a te :*
 
elliy.writer
elliy.writer il 10/09/10 alle 21:38 via WEB
L'amore e il dolore ci accompagnano sempre, in proporzioni variabili, anche se noi ci auspichiamo che a prevalere sia sempre il primo.
 
 
elliy.writer
elliy.writer il 10/09/10 alle 21:40 via WEB
... ooopss... scusa, ho perso un pezzo di commento. Emozionante questa esecuzione, fa venire i brividi... grazie per la traduzione del testo. Ciao :)
 
   
ilike06
ilike06 il 10/09/10 alle 22:15 via WEB
spero sia riuscita a "sentire" la bravura di Jessye Norman nel rendere i 4 personaggi. ciao :)
 
AbrahamVanElsing
AbrahamVanElsing il 11/09/10 alle 10:51 via WEB
:))
 
 
ilike06
ilike06 il 11/09/10 alle 19:10 via WEB
sorridi? :)
 
dodici_scatti
dodici_scatti il 11/09/10 alle 19:13 via WEB
Mi sono sempre chiesta, come mai d'avanti a un grande dolore è difficile riuscire a piangere, mentre, ascoltando musica come questa, le lacrime sgorgano così spontaneamente. Bellissima musica, bellissima emozione. Grazi Ily.
 
 
ilike06
ilike06 il 11/09/10 alle 19:41 via WEB
e di che... mi piace condividere ciò che di musiocale mi piace...
la giriamo al Maestro, la domanda? ;-)
 
dodici_scatti
dodici_scatti il 11/09/10 alle 19:48 via WEB
Oh, ma certo con molto piacere, sarebbe interessante sapere come risponderebbe a questo quesito :)))
 
 
ilike06
ilike06 il 11/09/10 alle 19:52 via WEB
per certi versi ha già risposto al tuo quesito commentando questo post, ma non è escluso che abbia qualcosa da aggiungere :-)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 11/09/10 alle 20:59 via WEB
La musica è un linguaggio. Quando siamo capaci di ascoltarla (bada! ascoltare non è sentire: per ascoltare bisogna sentire, è vero, ma sentire è un semplice atto meccanico)allora noi ne comprendiamo il significato.
Significato che non è secondo, non è esterno, non si può dire "buongiorno" con la musica, ossia con una sequenza di suoni.
Eppure una sequenza di suoni ha un significato ed esso è univoco.
Non è soggettivo come taluni insistono a voler ritenere.
Utilizziamo come esempio proprio il lied che Ilike ha proposto.
Ti chiedo: piangeresti ugualmente se non avessi conosciuto il significato del testo (di Goethe) che veste i suoni che a loro volta lo vestono (e non è un gioco di parole)?
Ergo, chi non conoscesse il significato del testo letterario, ascoltando questo lied che reazioni avrebbe?
 
   
dodici_scatti
dodici_scatti il 12/09/10 alle 20:30 via WEB
Penso proprio di si!! la musica mi emoziona indipendetemente dai testi, mi è capitato di ascoltare alcuni brani di cui non conoscevo le parole...l'emozione è stata intensa. Non so se questa è la risposta che aspettavi, ma, da profana posso dire che, la musica ha un linguaggio che arriva direttemente all'anima.
 
     
domenicomolinini
domenicomolinini il 13/09/10 alle 16:27 via WEB
Non c'è una risposta particolare che io mi aspettassi.
Hai ragione la musica è un linguaggio che noi in qualche modo comprendiamo e che possiamo percepire in maniera lieve o intensa a seconda della nostra sensibilità.
L'istruzione musicale, grammaticale, sintattica e lessicale, non è la conditio sine qua non per comprendere la musica.
La musica si comprende secondo altri processi che non escludono assolutamente l'emozione.
 
     
ilike06
ilike06 il 13/09/10 alle 16:30 via WEB
Il prossimo post sarà un esperimento. un leid in tedesco senza testo e soprattutto senza traduzione, seguìto a breve, dopo i vostri commenti, da testo e traduzione. spero che mi diciate se vi suscita sensazioni differenti al momento dell'ascolto con il testo (sempre che non bariate e non andiate a cercarlo in rete prima della mia pubblicazione eh eh ;-)))
 
     
dodici_scatti
dodici_scatti il 13/09/10 alle 21:56 via WEB
Allora, restiamo in attesa del tuo prossimo post:)) Ciao Ily e buona serata
 
   
carmelitanopasquale
carmelitanopasquale il 17/09/10 alle 20:46 via WEB
Se mi è consentito un breve intervento desidero aggiugere che si, è vero, la musica è linguaggio, proprio per questo noi ascoltando un brano percepiamo degli stimoli che si riflettono sul piano psichico in genere. Non credo sia possibile separare il ritmo dal suo senso, cioè dal suo contenuto, vi è dunque un ritmo musicale specifico che è sempre espressione di un contenuto affettivo. Tale senso si caratterizza, credo, come un'attitudine a sentire la musica in modo attivo (e a rifletterla magari anche nelle lacrime) e di conseguenza a sentire in modo sottile l'espressività affettiva dell'andamento temporale del movimento musicale. Questa sensibilità non può nè essere suscitata nè svilupparsi fuori della musica. Poi, il testo credo sia un discorso a parte. Grazie per l'ospitalità.
 
     
domenicomolinini
domenicomolinini il 18/09/10 alle 07:55 via WEB
Sto riflettendo su questo intervento che mi induce a scrivere un post...
 
dodici_scatti
dodici_scatti il 11/09/10 alle 20:03 via WEB
grazie :))
 
Red_Lady
Red_Lady il 13/09/10 alle 08:30 via WEB
Buongiorno Faty! tutto bene vero?:*
 
 
ilike06
ilike06 il 13/09/10 alle 15:14 via WEB
schiena a parte, è tutto nella norma... guai compresi ;-)
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 13/09/10 alle 11:54 via WEB
Dolore e amore sono due facce di uno stesso sentimento. Se si ama, si soffre e se si soffre per qualcuno, lo si ama. Si sente tutta la cavalcata in questo brano, il terrore del bambino e il dolore del padre. Forse anche la lingua tedesca aiuta a esaltare le emozioni. Però sarebbe bello se l'opera lirica non fosse tutta così tragica :)
 
 
ilike06
ilike06 il 13/09/10 alle 15:39 via WEB
non è tutta così tragica l'opera :) il melodramma forse si, ma esiste anche l'opera buffa :)
questo pezzo, però è solo un lied e non è parte di un'opera e Schubert la pensava così come ho riportato. la sua breve vita è stata una continua ricerca del piacere smodato, sì, soprattutto "quel" piacere e, conseguentemente è stato tutta una sofferenza, morte compresa.
 
Gioiasole
Gioiasole il 13/09/10 alle 12:25 via WEB
Per me, che ho studiato danza per anni, la musica (come il canto) è stata ed è tuttora una grandissima fonte di emozioni. Imparare ad ascoltarla, sentirla attraverso il corpo, è un'esperienza difficile da raccontare: mi accorgo che, prima che con le orecchie, è il mio stesso corpo che ne avverte le vibrazioni e ne coglie la bellezza. La pelle d'oca, tanto per dirne una.
 
 
ilike06
ilike06 il 13/09/10 alle 15:48 via WEB
ti capisco, invece. e condivido. la pelle d'oca ascoltando la musica è una sensazione bellissima. una volta mi hanno detto che devo essere più fredda se voglio cantare bene visto che la pelle d'oca mi viene anche mentre canto io (e non sono Maria Callas ;-))
 
il_ramo_rubato
il_ramo_rubato il 13/09/10 alle 18:51 via WEB
Io mentalmente associo la musica, o meglio la voglia di condividere la musica con qualcuno, con uno stato passionale intenso. Mentre per il dolore, sento sempre un grande silenzio. (mi passa la voglia di ascoltare musica). Un bacio, amica mia. Ciao!
 
 
ilike06
ilike06 il 13/09/10 alle 22:36 via WEB
ciao, ben trovato. le sensazioni sono sempre individuali e soggettive. per quanto mi riguarda, la musica può essere anche consolatoria e combattere un grande dolore. ciao
 
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