anch'io

i 4 esami

a breve distanza l'uno dall'altro, che mi aspettano tra pochi giorni,
mi impediscono di gestire il blog copme vorrei.
Per far presto, e, nel contempo proporre un nuovo post ai miei amici bloggers,
ripropongo un video



postato da mictur il 13 giugno scorso e
al quale io avevo commentato così....

"....Quanto alla povera Giuni Russo, è evidentente che in quel video, è non
poco a disagio per le c...... sparate dalla Zanicchi.
E' indubbiamente molto brava. Ha una grande padronanza del suo
strumento. La sua bravura sta, infatti, nel mescolare abilmente i
registri (di petto e di testa) mantenendo, comunque uniforme il colore
della voce.
Il "maestro", poi, te lo raccomando (certe parole, a volte, si usano
troppo e senza pensarci...). Il "parzialmente assoluto" non ha proprio
senso in quanto, se una cosa è assoluta, non può esserlo parzialmente
se non rendendo, ovviamente, vano il concetto stesso di assoluto...."

Un suono come quello del filmato di giuni russo è classificabile come
"fischio" facente parte della categoria delle “false voci” come il
“falsetto” e il “flauto”. La produzione di questo suono è dovuta a
grande tensione e compressione delle corde vocali che, bloccando la
vibrazione, lasciano passare l'aria soltanto da un orifizio centrale,
creando, appunto il fischio. In questo tipo di emissione, si può
paragonare la laringe non più ad uno strumento a corde ma ad uno
strumento ad ancia (p.es.oboe). Questa emissione permette di
esplicitare l’ambito tonale più acuto dell’estensione fisiologica. Il
suo carattere è praticamente contraffatto e la si utilizza per usi
"estremi", per soluzioni grottesche, non di tipo naturalistico, e
spesso in riferimento a un mondo astratto, di pura vocalità.
Viene utilizzato raramente nella vocalità colta (a parte alcuni
virtuosismi di soprani di coloratura su sovracuti estremi). Viene
utilizzato in alcune partiture contemporanee, e anche da alcuni
virtuosi del canto pop-rock anche di sesso maschile.