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la Mia Cambiale

Post n°701 pubblicato il 09 Agosto 2010 da ilike06

Che dire? Da dove cominciare?

Sono ancora frastornata… lo so, non sono una ragazzina, ma le cose le vivo come se lo fossi, e il fatto di aver cominciato tardi a studiare canto, mi rende davvero tale nei confronti della mia attività di soprano. Pertanto, la mia prima avventura di Laboratorio Lirico accompagnata dal mio reale debutto in palcoscenico con un vero ruolo, mi ha riempito di gioia e di soddisfazione.

E la soddisfazione supera di gran lunga anche la gioia visto che il mio timore era quello di non soddisfare, tecnicamente parlando, la mia insegnante i cui dettami tecnici sto ancora cercando di far miei…. Ma tant’è, alla fine delle 2 recite che mi hanno vista protagonista nel ruolo di Clarina, la signora si è detta soddisfatta della mia performance e anche  il Maestro Maestri ha espresso parere positivo.

Per il resto, sono stati giorni intensi, anche stressanti, ma, come dicevo, li ho vissuti con gioia. La sensazione piacevole più immediata e lampante è quella relativa all’aver conosciuto gente nuova e aver ritrovato alcuni dei ragazzi conosciuti l’anno scorso durante il corso di tecnica vocale fatto ad Orvieto dal 26 luglio al 6 agosto.

davanti al teatro

Una volta lì, ho subito dovuto prendere coscienza dei ritmi di lavoro necessari per la realizzazione di un’opera lirica (e la cambiale è “solo” un’operina, una farsa in un atto, appunto…).

Questa esperienza, inoltre, mi ha fatto vivere, per la prima volta in 30 anni di matrimonio, 15 giorni lontana da mio marito, dal MIO MAESTRO, quello “coi baffi”, per dirla con Cloud… oddio, lontani… grazie alla tecnologia, ci mandavamo sms e ci sentivamo al telefono in tutti i momenti possibili ;-) (particolare che credo abbia fatto un po’ sorridere i miei coinquilini… credo che nessuno si aspetti tanto attaccamento in una coppia così “stagionata”… ;-))

Dopo solo un giorno di permanenza  a San Casciano, c’è stato l’incidente della nostra gattina che ho potuto seguire solo al telefono facendo non poco cattivo sangue sapendo il mio povero marito, iper apprensivo già nella quotidianità, alle prese con un evento così particolare da gestire da solo (a casa, nella quotidianità familiare, il vero direttore d’orchestra, sono io eh eh  anche se, devo ammettere che, come casalingo, se l’è cavata benissimo)...

Della piacevolissima visita degli amici blogger ho già parlato…

specificherò solo che gli altri 2 cantanti che hanno preso parte alla nostra passeggiata serale erano Heloise Bramy e Pascal Brunet, 2 francesi con cui ho condiviso l’appartamento assieme anche ad un mezzosoprano polacco residente anch’essa a Parigi, la bellissima Gosha Kowalinska (si, la stessa collega che mi aveva regalato la lepidolite ;)).

Heloise è stata la mia figlioletta in questi giorni. È una ragazza dolce e semplice e tanto affettuosa (ha persino condiviso il letto matrimoniale con me e sopportato le mie russatine … ). 

Pascal è francese, ma poiché il mondo è piccolo, vive con una barese a Genova. E mi ha preso bonariamente in giro per la mia meridionalità e per il mio atteggiamento da mamma che si alzava prima di tutti e cucinava per tutti in modo da trovare tutto pronto nella nostra breve pausa pranzo… però anche lui ha gradito i miei pranzi e tutte le vettovaglie pugliesi che avevo portato con me… abbiamo spazzolato tutto in una settimana (la bottiglia di olio caratino è durata solo 3 giorni….) compresi i taralli e la famosa marmellata di ciliegie e amarene preparata un mesetto fa insieme al maestro coi baffi…

Nonostante qualche muso lungo di Pascal che è piuttosto introverso e a volte un po’ “addormentato” (in senso buono), e un unico bagno in casa, la convivenza è stata piacevole.

Un intermezzo insolito e gradevole nella routine delle prove è stato quello di invitare estemporaneamente a pranzo il Maestro proponendogli delle linguine con le cozze (ahimè surgelate…) peraltro gradite insieme ai miei taralli e alla mia marmellata (non insieme, ovviamente ;))… lui ha promesso che in seguito ci avrebbe offerto una sua cena a base di vongole che è regolarmente avvenuta, a casa nostra, ma ad opera delle sue gentili manine dopo una strana giornata caratterizzata da un bell’acquazzone con annessa rottura di un tombino e allagamento della nostra sala prove (presso il circolo ARCI di San Casciano) da parte di acque non propriamente profumate.

In casa con me, Heloise, Gosha e Pascal, c’era anche il pianista accompagnatore che Cate ha conosciuto e che, dopo qualche giorno, per motivi tecnici, è stato sostituito da Damiano Cerutti  bravissimo accompagnatore al pianoforte che ha fatto un po’ da jolly in tutta la produzione: maestro ai recitativi, suggeritore, collaboratore… utilissimo come non mai in palcoscenico!

L’unica pausa di dolce far nulla è arrivata un po’ all’improvviso sabato 31 luglio. La signora è impegnata con il concorso canoro e non ci fa lezione, il maestro è impegnato con l’orchestra e noi, siamo liberi.

Che fare? Avendo voglia di uscire un po’ dalle 4 mura del circolo Arci e dalle 4 viuzze che compongono San Casciano, provo a contattare la nostra Cate per chiederle se è libera… magari faccio un salto a Firenze… Cate non è raggiungibile e allora…… contatto Cloud… il resto lo sapete dal suo post 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(di Firenze vi parlerò un'altra volta :))

Insomma… per non farla lunga tra prove musicali con il Maestro Maestri

e i 3 studenti aspiranti direttori d’orchestra che si alternavano nella direzione delle nostre prove

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

e le prove di regia con la signora Ravazzi che instancabilmente tentava di insegnarci come muoverci con disinvoltura sul palco,

sono arrivati i giorni delle recite: il 3, il 4 e il 5 agosto.

Solo durante lo svolgimento delle lezioni sono venuta a conoscenza del fatto che la prima e la terza recita sarebbero state nel piccolo Teatro Niccolini

di San Casciano, ma la seconda sarebbe stata in trasferta, a Diano Castello, in Liguria, all’aperto! 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E quasi senza accorgermene, mi sono ritrovata a guardare il Mar Ligure invece del "solito" Adriatico...

Non solo. Heloise  ha comunicato che, per motivi di lavoro (deve cantare nel coro del Nabucco in Francia) sarebbe andata via il 4 mattina, per cui… le due recite del 4 e del 5, sarebbero state sicuramente mie nel ruolo di Clarina… accidenti… 2 recite!!! Ed una in Liguria! Troppe cose tutte in una volta… ma alla fine, tutto questo non mi spaventa, anzi, mi rende felice.

Nella prima recita, quindi, io ho fatto solo la comparsa: una cuoca (che in realtà nello spartito è un cuoco, ma non c’erano comparse maschili a disposizione eh eh) ed Heloise era Clarina.

Nelle altre 2, io sono stata Clarina e la cuoca, non essendoci più Heloise, è stata impersonata da Gosha.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Anche il personaggio di Norton (servo di Tobia Mill) è stato impersonato prima da Davide Mura e poi da Pascal Brunet e ognuno di loro è stato anche Isacchetto, un altro servitore che non parla.


Credo di avervi tediato abbastanza…. Per cui, basta così… sappiate solo che non vedo l’ora di tornare ad Orvieto per il prossimo corso di tecnica vocale dal 17 a 30 agosto. In quella circostanza avrò modo di partecipare, come artista del coro, anche alla produzione del Falstaff di G. Verdi che la signora, il maestro e i miei colleghi stanno mettendo su. E sarà un’altra avventura!!!

Ciaooooo

 

 
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