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RISPONDI A ROSSOGERANIO

l'affermazione è incommentabile e mi trova assolutamente contrario
"...L'accumulazione delle cazzate è un segno da paralitici..."
chi vive il problema risponde dalla paralisi si può migliorare con la fisioterapia dall'imbecillità solo con tanta umiltà.
richiedi correzione necessaria laddove insiste questa idiozia

 

 

« Pax et Iuscomplementarietà... una ... »

le Romelie di Isry- Lc 18 9-14

Post n°531 pubblicato il 23 Ottobre 2016 da isry
 

il fariseo e il pubblicano

chi sono questi due?
uno è un uomo bravo... della confessione farisiaca... uno che crede nella resurrezione... e che opera in modo da ottenerla... digiuna... ringrazia Dio per quello che ha e che fa... uno che definiremmo "indignato" dalla presenza nel tempio di un pubblicano... uno di quella gente che per vivere ruba alla collettività... uno che oggi sarebbe equiparabile ad un agente di equitalia come tipologia di lavoro ma che potremmo collocare in quelle categorie di persone che soliamo definire parassitarie.
come pregano?
il pubblicano si ferma in fondo al tempio... quasi a nascondersi... lo vedrà se vorrà solo quel Dio al quale si rivolge ma fa un gesto eloquente... si batte il petto.
il fariseo per contro è in prima fila... possentemente ritto davanti quello stesso Dio... non teme di doversi confrontare con chi potrebbe distruggere le sue ricchezze in un battito di ciglia... si fa forte del suo operato.
e si arriva alla domanda antica... più importante la fede o le opere?
se la sono fatta paolini e giovannei... chi tirando l'importanza della prima sulla seconda chi viceversa ma qui sembra esserci la risposta!
Non conta il perbenismo delle opere o la condizione di fallacità ma l'atteggiamento dell'animo!
la parabola precedente parlava di insistenza (della vedova) nel chiedere ovvero della tenacia.

qui si ripete il concetto.
Riconoscersi bisognosi... bisognosi di affetto... di perdono... di accoglimento.
sant'Agostino parla di occasione... profittiamo per ricordare che i mendicanti davanti alle chiese sono il segno della nostra condizione davanti a Dio
il pubblicano infatti elemosina il perdono a mani vuote... il fariseo offre la decima... ha le mani colme di doni ma l'atteggiamento del cuore vuoto.
il Fariseo ha il cuore già pieno ma di sé... il Pubbllicano lo porge a Dio perché lo sani!

Alle volte noi per primi ci sentiamo come il fariseo a torto o a ragione brave persone a posto con Dio ma manchiamo di quella tenacia del chiedere e di quella umiltà nel ricevere.

forse dobbiamo imparare ancora più da chi mendica le povere cose del nostro operato e a non sentirci sempre "a posto".

Ricordando che la fede giustifica ma non determina e sono le opere che ci aiutano ad incamminarci verso la pienezza di quella fede. 

Commenti al Post:
sblog
sblog il 24/10/16 alle 12:40 via WEB
Se le opere (di bene) aiutano ad incamminare chi le compie verso la pienezza della fede, perché il fariseo (che le compie con regolarità) non riesce ad essere "incamminato" nel giusto percorso e quindi non riesce a rendersi conto di essere in errore nel pregare nel modo in cui prega? Domanda, la mia, che vuol essere solo un segno dell'interesse che ho per quanto hai scritto. Ciao!
 
 
isry
isry il 24/10/16 alle 13:32 via WEB
Me lo sono chiesto al pari di te sblog (welcome)
la spiega è semplice in realtà... il fariseo non si pone in sequela ma si incammina da solo attraverso una ritualità spoglia!
ricordi il giovane ricco?
era un modello di virtù... Gesù fissatolo lo amò... ne fu colpito... piacevolmente... aveva trovato un francesco di Assisi ante litteram eppure...
eppure se ne va al "vieni e seguimi"...
all'idea di smollare la ritualità che conosce (e che gli ha offerto una vita che gli piace e conosce bene... oltre che agiata) si perde... difatti un commento parla di perdita di sé per ritrovarsi
il pubblicano si mette in fila... aspetta... bussa come la vedova della parabola precedente questa... bussa anche fisicamente sul suo petto in attesa che qualcuno apra il suo cuore
non so se questa sia una spiegazione valida... ma è la spiegazione che ho trovato.
il fariseo prega come sa... come hanno fatto i suoi prima di lui e come ha visto fare a molti... sostanzialmente oggi diremmo copia e incolla
il pubblicano prega come sa... come hanno fatto in molti prima e dopo di lui... con la speranza di chi spera di vedersi esaudito e non con la certezza di esserlo stato... chiede umiliandosi e non si esalta al pari del fariseo!
in sostanza si espone davanti al Dio
il fariseo invece espone le sue "ricchezze" anche morali... ma resta ben dietro queste.
spero di aver risposto esaustivamente ^___^
 
   
sblog
sblog il 24/10/16 alle 17:08 via WEB
Ti ringrazio per la risposta al mio commento. Ed è un punto di vista che non avevo considerato. :)
 
     
isry
isry il 24/10/16 alle 18:14 via WEB
Sono sempre pronto alle domande tuttavia questa è una risposta... come hai ben notato che è solo un punto di vista altro
Ma esistono esegeti (cosa che non sono) che possono chiarirti eventuali dubbi interpretativi
Uomini e Donne che sanno spiegare il perché dei Sì e dei No come costituzionalmente dovrebbero essere spiegati ^___*.
a me resta il ruolo di aspirante giullare ^___^
 
arw3n63
arw3n63 il 25/10/16 alle 17:06 via WEB
E' un po' come certe realtà che si vedono nelle comunità di credenti, quelle persone che solo per il fatto di andare a messa tutte le domeniche, fare la comunione, ogni settimana, dare l'elemosina in chiesa, si credono a posto, anzi al di sopra, puntando il dito su chi magari vive peccando secondo la Chiesa, ha una vita incasinata, ha dubbi, non santifica tutte le feste, pratica o non pratica, ecc...però si accosta alla fede con animo e cuore umile e sincero.
 
 
isry
isry il 25/10/16 alle 23:45 via WEB
Anche... ma non vorrei essere frainteso!
la ritualità è la medesima... entrambi sono al Tempio ossia nella abitazione di Dio... ovvero entrambi vanno da Dio... uno con dei motivi uno con altri ma entrambi compiono quel viaggio.
non sono in una sinagoga dove si runisce la comunità... una Beit Knesset.
Non stanno studiando la Torah... stanno in presenza di Dio e pregano ovvero espongono la loro umanità davanti al divino entrambi ma come bene noti uno con atteggiamento grato della propria salubrità mentre l'altro mendice.
sono venuto a curare i sani non i malati... chi non ha bisogno di altro lo si congeda mentre si sta con chi sta male ma non semplicemente per restare quanto per accompagnare alla guarigione.
E questo è compito di ciascuno tanto più se sano o se meno malato
Sui dubbi poi... ricordo che avanzo un post a due mani con Giorgio su agnosticismo e religiosità dove avremmo intersecato le nostre rispettive posizioni... non posso darti che un ristoro.
i dubbi di ieri forgiano le fedi di oggi... senza Tommaso non avremmo avuta una testimonianza ulteriore ^___^
 
   
arw3n63
arw3n63 il 31/10/16 alle 10:25 via WEB
Io ricordo una citazione "beati gli ultimi che saranno i primi...." nel senso che chi è umile, bisognoso, malato fra gli ultimi della società saranno i "primi" davanti a Dio, quindi unno che si reca a pregare, che avrà anche fede, farà offerte alla Chiesa ma ingeneroso verso il debole, il cuore vuoto...sarà tra gli ultimi.Credo più o meno la storia del pubblicano e il fariseo. Scusa ma non mi torna quando dici che sono venuto a curare i sani e non gli ammalati, perchè gli ammalati sono già vicini a Dio mentre i "sani" che si ritengono a posto e non hanno bisogno di niente in realtà hanno più bisogno degli ammalati? È questo che intendi o io non ho capito una cippa?
 
     
isry
isry il 31/10/16 alle 22:07 via WEB
Marco 2
17 Gesù, udito questo, disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori».
come lo intendo?
Giovanni 9 39 -41
39 Gesù allora disse: «Io sono venuto in questo mondo per giudicare, perché coloro che non vedono vedano e quelli che vedono diventino ciechi». 40 Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo forse ciechi anche noi?». 41 Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: Noi vediamo, il vostro peccato rimane».
ma lo riprende Matteo al capo 9 9-17 con la chiamata del pubblicano Matteo
9 Andando via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. 10 Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli. 11 Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». 12 Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. 13 Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori». 14 Allora gli si accostarono i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?». 15 E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno. 16 Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore. 17 Né si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri e il vino si versa e gli otri van perduti. Ma si mette vino nuovo in otri nuovi, e così l'uno e gli altri si conservano».
e anche da Luca 32
spero di averti chiarito... ma a me pareva che avessi già intuito bene ^____^
 
     
arw3n63
arw3n63 il 03/11/16 alle 18:34 via WEB
Noooo il pippone da predicatore in chiesa nooo...mi rifiuto di leggere :-)), passo la prossima volta quando è finita la messa ;-)
 
     
isry
isry il 03/11/16 alle 23:30 via WEB
bastava che leggevi i titoli
rispondevo solo alla tua domanda ^___^
 
     
arw3n63
arw3n63 il 04/11/16 alle 15:53 via WEB
Okkei non è venuto a chiamare i giusti ma i peccatori! ;-)
 
     
isry
isry il 04/11/16 alle 20:11 via WEB
si potrebbe anche sintetizzare in tal guisa ^___^
 
Tiffany.2016
Tiffany.2016 il 28/10/16 alle 02:02 via WEB
Tutti siamo bisognosi di qualcosa. Per questo tutti dovremmo pensare cosa poter dare ai bisognosi.
 
 
isry
isry il 28/10/16 alle 12:28 via WEB
il fariseo lo fa... paradossalmente il pubblicano invece probabilmente no... deruba anche chi ha poco o nulla... pensiamo ad un agente di equitalia anche abbastanza gaudente del suo potere...
per quanto ne sappiamo non faceva molto di differente da Matteo o da Zaccheo che ricordiamo disse rubava... tuttavia il punto è la prima parte... si riconosce bisognoso
e quando si ha bisogno si cerca e si cerca un aiuto per arrivare dove arrivare da soli non possiamo ma dobbiamo. ^___^ come quando si va dal medico per sapere quale malanno ci perseguita ^___*
 
occhi_che_sorridono
occhi_che_sorridono il 29/10/16 alle 08:03 via WEB
Spesso ci sentiamo indegni anche nella nostra preghiera invece forse lo sbaglio peggiore che possiamo fare è sentirci "degni" e bastanti in tutto e per tutto a noi stessi. Ciao Is :)
 
 
isry
isry il 29/10/16 alle 10:06 via WEB
dovremmo comprenderci non bastanti... semplice,ente non bastanti a noi stessi e sovente anche agli altri.
comprendendo che esiste un "oltre" al quale far riferimento ^___*
 
IrrequietaD
IrrequietaD il 29/10/16 alle 10:59 via WEB
Post impegnativo! Se penso ai bisognosi di questo millennio, l'elenco non finirebbe più. Chi per un motivo, chi per un altro...... so solo che, in tanti, hanno bisogno di risposte, di esempi e di rimedi. E non è forse un bisogno, anche quello di trovare un po di pace? ID
 
 
isry
isry il 30/10/16 alle 21:57 via WEB
Non saprei...
prova te a dirmi ^___^
 
   
IrrequietaD
IrrequietaD il 31/10/16 alle 12:19 via WEB
Sì. .... è un bisogno, primario direi. La nostra bella Italia si sta sgretolando sotto i nostri piedi. C'è bisogno di pace.
 
     
isry
isry il 31/10/16 alle 22:36 via WEB
la terra si muove dall'unione fra lei e Theia e da allora porta in sè una luna che ne è la figlia di un cesareo
La pace ?
pace è dove è ristabilito l'amore e la giustizia ^___^
 
     
IrrequietaD
IrrequietaD il 01/11/16 alle 13:18 via WEB
L'amore da solo non basta e...... la giustizia mi sembra un valore che appartiene ai tempi andati. Ahimè!
 
     
isry
isry il 03/11/16 alle 12:00 via WEB
se TI appartiene lascialo vivere e lascia che siano altri a credere sia di tempi andati quando sappiamo bene che è invece un valore del futuro e non è mai stata realmente applicata
 
     
IrrequietaD
IrrequietaD il 03/11/16 alle 16:06 via WEB
Più che un valore è un "principio fondamentale" che dà valore. Mi sono spiegata? Mi appartiene molto..... ed è per questo motivo che soffro di più. ID
 
     
isry
isry il 03/11/16 alle 23:32 via WEB
perché soffri per quel che hai?
soffri per quel che non hai o non hai ora
se lo hai elargiscilo e vedrai che smetterai di soffrire ^___*
la giustizia non può stare in gabbia come non potrebbe una tigre ^___^
 
to_revive
to_revive il 08/11/16 alle 23:18 via WEB
Credo che il miglior modo per sentirsi vicini al Signore sia quello di condividere e di non scordare mai che accumulare non serve a nulla se non a renderci aridi. Condividere, (volontariato, cibo, attenzioni, tempo ecc) è il modo migliore per pregare e sentirsi vicini alla Fede. Per me è così.
 
 
isry
isry il 09/11/16 alle 00:03 via WEB
anche il fariseo condivide e pure nel Tempio... ma come per i doni sull'altare... se prima non fai la pace col fratello sono del tutto inutili ^___*
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

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Un blog di: isry
Data di creazione: 25/04/2008
 
 

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