salsedine del sogno

vuoto a perdere

Non ci capisco nulla, ma i popoli giudicati sul valore delle loro banche è la più grande sconfitta dell'umanità.

“Euros” questa foto appartiene a Will Spaetzel

svogliatezza

La voglia è considerata come il motore del tutto, la dipendenza come uno scivolone che può capitare. Messa cosi è un'equazione letale. Forse bisognerebbe rispettare di più tutte quelle persone che non sentono la voglia di fare niente e capire su quale barca del fiume galleggiano.

“Una lata a la deriva” questa foto appartiene a Carlos Docampo

frustrati globalizzati

A me quando sento la parola “bisogna convivere” mi scatta qualcosa a pelle di poco piacevole. La convivenza la scegli e non la subisci. Convivere con il terrorismo, convivere con la malattia, convivere con la corruzione.

Ma allora che società è? Che sociale è? Tanto vale spararci addosso tutti quanti! Ma convivere non vuol dire forse stare bene insieme? Oppure è la solita frase di qualche moralista di turno?

Stiamo diventando o forse siamo un popolo di frustrati globalizzati.

“Dogs and cats...living together!” questa foto appartiene a Ben Hinc

Il prezzo della storia

Le mura di una casa sono costruite per proteggere e per creare spazi dove fare le cose. Poi gli spazi diventano comuni, attraversati da altri che ci faranno altre cose. Le case sono macchine del tempo e osservano la sua legge che si chiama metamorfosi. Anche reggere il peso della storia ha il suo prezzo e l'importante è conoscerlo.

“metamorfosi del tempo” questa foto appartiene a maresogno67

Europa

Eppure alla scuola elementare le divisioni non erano semplici da imparare la prima volta. Oggi sono metafora di persone mescolate tutte nella parola connessione.

Quello che è accaduto in Gran Bretagna mi fa paura, non solo per le conseguenze che ci verranno ad incontrare giorno per giorno, quanto per la voglia di chiusura che c'è dentro le persone. È spaventoso! L'Inghilterra a me non fa venire in mente i reali, ma l'interculturalità, la serietà degli studi per milioni e milioni di giovani, la musica, il rigore nel rispetto delle regole, la cura delle sue città, la libertà, la musica, il teatro, l'arte ed il suo modo di diffonderla, …

I confini delle nazioni non le ho mai capite ed oggi meno che mai! Eppure c'è in giro un tale odio che mette veramente paura, sembra che molti vogliono che scoppi un gran casino, non importa come, non importa perché.

Sono tutti ladri!

Sono tutti sporchi!

Sono tutti corrotti!

Sono tutti che ci rubano a noi…………….

I confini non mi piacciono, perché la mente pensa, spazia e la sua creatività per esprimersi e non può essere messa in un recinto del noi e del loro facendo le divisioni... Sono ottusamente convinto di questo!

Un confine fatto di cemento armato, di filo spinato o di altre diavolerie gli occhi lo vedono, come vedono alzandosi un po' più su il cielo e quello non potete recintarlo o quotarlo nelle borse dell'ignoranza e dell'odio o prescindere.

La libertà ha un prezzo e si chiama Cultura e non divisione, fatevene una ragione!

“passaggi del tempo liberato” questa foto appartiene a maresogno67