salsedine del sogno

andare via dal bel paese

Domenica mattina verso le cinque, mentre ero in macchina ho sentito su radio24 che parlavano di “giovani in fuga”. Giovani che studiano all’estero e trovano lavoro, in particolare ricercatori nel Regno Unito e negli USA. Le interviste si concludevano con una domanda retorica: “Tornerà in Italia?” e tutti rispendevano: “Un giorno tornerò….”.

Domenica sera vado a comprare una pizza e durante l’attesa alcuni universitari parlavano di loro amici o conoscenti non so: “lo sai che Luca, Andrea e Sandra sono andati in Australia? Hanno pure trovato lavoro, forse non tornano più!”.

Non sono un sondaggista e nemmeno un lontano esperto di statistica, ma a me sentire la gente che parte non mi mette cosi tristezza, soprattutto guardando il mio paese in governanti si autogovernano e la gente si accontenta dei biscotti! Provo gioia vedendo gente che parte e li vorrei abbracciare tutti per la contentezza!!!

Eppure nei pensieri di molti, soprattutto più anziani la partenza è un qualcosa di estremo come magnificamente riassunta nelle scene di questo film strepitoso di Crialese: Nuovomondo.

“25 Zaino della partenza" questa foto appartiene a Paolo C.

"Senza titolo" questa foto appartiene a RagaZZa Brucia <Kaputt>