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"La mia ferita emotiva più profonda è stata anche una fonte inesauribile di gioie". Non ti rivelerò perché questa frase è molto importante per me: è una questione troppo personale. Ma tu, Vergine, potresti fare un'affermazione simile? Potresti interpretare la tua vita in modo da vedere un'esperienza dolorosa come una fonte di intuizione, ispirazione e vitalità? Il 2009 sarà l'anno ideale per compiere questo cambio di percezione. E il periodo intorno al solstizio d'inverno è il momento perfetto per cominciare. (Rob Brezsny)

 
 

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Post n°108 pubblicato il 07 Febbraio 2006 da betulla64
 
Tag: dap

Stanotte ho dormito. Male ma ho dormito.
Ho preso 15 gocce di alprazolam, principio attivo di un farmaco più famoso e dopo un po' di lotta con me stessa, un andirivieni letto cucina e un'ultima lettura a notte fonda dei quotidiani, mi sono adormentata e ho dormito, a tratti, agitata, ma le mie sei ore di sonno le ho avute.
Dormire è fondamentale per me. Se non dormo il panico ha gioco facile.
Un'anima sofferente stanotte mi ha parlato di quanto si senta stronza ad arrendersi al farmaco. Credo sia un modo distorto di vedere la propria situazione e lo dico essendoci passata pure io. Un tempo non prendevo farmaci, in primo luogo perchè il tipo di analisi che praticavo era antitetica rispetto all'ansiolitico, poi perchè c'è una sorta di pregiudizio verso il farmaco ad uso psichiatrico e questo pregiudizio faceva si che anche io dicessi "devo farcela da sola"
Ebbene, vi do una brutta notizia, non ci si riesce da soli.
Vi do anche una bellissima notizia: siamo ammalati.
E adesso spiego perchè questa notizia sia bella.
Mio padre ha avuto un l'infarto e ha cinque bypas, da anni prende la cardioaspirina e un sacco di altre cose piuttosto tostarelle. Ha anche il diabete e fa l'insulina ogni giorno. Ci credete che non si sente per niente stronzo quando prende le medicine?
Mia madre non ha più la tiroide. Ogni giorno prende un ormone tiroideo e lo farà per tutta la vita. Nemmeno lei si sente stronza a prendere la pillolina.
Allora, vogliamo metterci in testa che abbiamo una malattia e che per sopravvivere decentemente dobbiamo prenderci la dose quotidiana di farmaco? Perchè rifiutiamo di essere ammalati? Perchè ce ne vergognamo? Lo so, non si vede la malattia, le analisi non ne danno traccia, le radiografie men che meno, ma allora le persone cha hanno subito l'amputazione di un arto, ma continuano a sentirne la presenza e il dolore non le dovremmo curare? Eppure questi prendono pillole per sedare un dolore che non esiste, si sentiranno stronzi anche loro?
Nel primo blog che aprii su libero, scrissi un pezzo sugli attacchi di panico parlandone come una malattia. Mi rispose una ragazza sgridandomi, dicendomi che non dovevo credermi ammalata.
Magari ha ragione lei, ma quando apro i giornali e vedo di gente che torna dal lavoro e fa strage della famiglia, di ragazzi che si impiccano per una pagella non buona, di donne che uccidono i figli in lavatrice, scusate, ma forse se qualcuno li avesse creduti ammalati e curati, li avremmo ancora tutti qui.
Hasta la victoria.... con juicio.


(Foto: Ilia Rubini - L'anima svelata - La depressione)

 
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Commenti al Post:
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 14:32 via WEB
E' difficile rispondere alle tue domande, posto che risposte ci siano. Non so se le due cose siano diverse, ma mi viene da pensare ad esempio, se ho il diabete, è colpa del mio corpo che si è ammalato o è colpa mia perchè mangio troppe sfogliatelle? Devo combattere contro il mio corpo che metabolizza male o contro la mia golosità? O devo fare entrambe le cose con estrema pazienza? Credo di aver già detto di aver passato 13 anni di vita ad analizzarmi. Uscivo dallo studio a volte stanca, a volte euforica, a volte scoraggiata, ma sentivo che mi serviva, che era sano per me questo scavare nell'anima. Dopo, quando mi sono trovata sola a lottare mi sono arresa al farmaco e non è stato facile. Ma il farmaco fa si che io stia lontano dalle lamette e dal balcone... capisci? Se tutto ciò si sia cronicizzato non lo so, ma so che posso mantenermi in vita e adesso come adesso è quello che conta. Dicono che finchè c'è vita c'è speranza..... Oggi le mie speranze sono tutte per te Amelie. Una carezza.
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 16:43 via WEB
PARTE SECONDA - Soffro di morbo di Basedow dal 2000. E' una delle tante malattie che colpiscono la tiroide ed ha risvolti poco piacevoli sul fisico e sul sistema nervoso. Ma questo è solo un pretesto per quello che voglio dire riguardo il corpo e la psiche. Ricordo una sera che, stesa sul lettino dell'analista, la misi al corrente della diagnosi infusta per la mia ghiandola e a sorpresa la dottoressa si fece una risata gustosa. Lì per lì mi offesi, ma lei subito si scusò dicendo: "E lei che da anni tiene mile rospi in gola, dove altro voleva ammalarsi?" Rimasi fulminata e ancora ora a pensarci suona tutto così logico. Ancora più logico se penso che la mia malattia è autoimmune, cioè il mio corpo rifiuta pezzi di se stesso. E allora, contro chi combattere? Contro la tiroide impazzita o contro me stessa? In realtà Amelie, io temo che sia la stessa cosa.
(Rispondi)
 
 
ameliegraice
ameliegraice il 07/02/06 alle 21:47 via WEB
betu...ho retto e riletto e ancora non ne vengo a capo,scusami e che non so piu' cosa credere,se credere che come dice lo strizza,panico è nato dal mio passato o se come dicono i foglietti illustrativi... semplicemente sono affetta da turbe psitiche.perchè allora è diverso cambia tutto,non devo combattere contro il passato e aiutarmi io sola a gurirmi leccando le ferite,aprendo i sacchetti delle paure e analizzandoli a pieno in ogni componente,dovrei arrendermi all'evidenza che i farmaci mi serviranno per sempre perchè devo considerare la mia come le malattie che si possono vedere e che non vanno via...
(Rispondi)
 
 
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 21:57 via WEB
Non lo so se i farmaci ti serviranno. Così come non so se serviranno a me. Io credo che ad un certo punto della mia vita qualcosa nel mio cervellino ha fatto tilt e la mia anima non ha saputo reagire. O forse dico stupidaggini.... Ma Amelie, se non lo sanno i dottori perchè stiamo male, mi spieghi perchè noi dobbiamo massacrarci nel senso di colpa di non saper capire? Tu almeno sei istruita... Dormi stanotte...
(Rispondi) (Vedi gli altri 4 commenti )
 
 
 
ameliegraice
ameliegraice il 07/02/06 alle 22:07 via WEB
speriamo di dormire per davvero ho sul groppone 5 notti e 6 ore di sonno,sono stanca morta...ti abbraccio fortissimissimo!se non riesco a dormire,prendo la bici,il the arancio e vaniglia,i biscotti al burro e pedalo fino sotto casa tua,ove per farmi sentire al posto dei sassi tiro le pilloline bianche,almeno serviranno a qualcosa!
(Rispondi)
 
 
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 23:20 via WEB
Ok, qui scatta la ninna nanna: Nina nanèta, mama l'è 'ndaita a mèssa, mèssa sonava, l'Angel cantàva,cantàva tanto bìn, fà la nàna bèl bambìn!
(Rispondi)
 
 
 
ameliegraice
ameliegraice il 07/02/06 alle 23:34 via WEB
wheeeeeeeeee è un modo carino per dirmi nun pedalà verso casa mia?;)
(Rispondi)
 
 
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 23:49 via WEB
Ma che scemotta :))
(Rispondi)
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"Grande importante malattia quella di Basedow!... tutti gli organismi si distribuiscono su una linea, ad un capo della quale sta la malattia di Basedow che implica il generosissimo, folle consumo della forza vitale, il battito di un cuore stremato, e all'altro stanno gli organismi immiseriti per avarizia organica..."

da "La coscienza di Zeno"
 
 

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