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"La mia ferita emotiva più profonda è stata anche una fonte inesauribile di gioie". Non ti rivelerò perché questa frase è molto importante per me: è una questione troppo personale. Ma tu, Vergine, potresti fare un'affermazione simile? Potresti interpretare la tua vita in modo da vedere un'esperienza dolorosa come una fonte di intuizione, ispirazione e vitalità? Il 2009 sarà l'anno ideale per compiere questo cambio di percezione. E il periodo intorno al solstizio d'inverno è il momento perfetto per cominciare. (Rob Brezsny)

 
 

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Post n°300 pubblicato il 09 Giugno 2006 da betulla64
 
Tag: Parole

O graziosa luna, io mi rammento
Che, or volge l'anno, sovra questo colle
Io venia pien d'angoscia a rimirarti:
E tu pendevi allor su quella selva
Siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
Il tuo volto apparia, che travagliosa
Era mia vita: ed è, nè cangia stile
O mia diletta luna. E pur mi giova
La ricordanza, e il noverar l'etate
Del mio dolore. Oh come grato occorre
Nel tempo giovanil, quando ancor lungo
La speme e breve ha la memoria il corso
Il rimembrar delle passate cose,
Ancor che triste, e che l'affanno duri!

(Giacomo Leopardi - Alla luna)

(Foto: La luna stasera dal mio balcone)

 
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Commenti al Post:
almaysabor
almaysabor il 09/06/06 alle 22:18 via WEB
Quanto mi piace Leopardi...proprio in questi giorni sto rileggendo una raccolta dei suoi scritti. Le coincidenze non esistono davvero.
(Rispondi)
unlumedaunnume
unlumedaunnume il 10/06/06 alle 11:16 via WEB
il giorno che potrai b. vieni anche da me, ce ne andiamo a recanati... il dio delle piccole cose ci darà una mano a fare che sia:)
(Rispondi)
giovannimaiolo
giovannimaiolo il 10/06/06 alle 19:39 via WEB
ciao, bello il blog! ci linkiamo?
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 10/06/06 alle 21:32 via WEB
Grazie mille... però non linko mai con gli sconosciuti :)
(Rispondi)
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"Grande importante malattia quella di Basedow!... tutti gli organismi si distribuiscono su una linea, ad un capo della quale sta la malattia di Basedow che implica il generosissimo, folle consumo della forza vitale, il battito di un cuore stremato, e all'altro stanno gli organismi immiseriti per avarizia organica..."

da "La coscienza di Zeno"
 
 

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