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"La mia ferita emotiva più profonda è stata anche una fonte inesauribile di gioie". Non ti rivelerò perché questa frase è molto importante per me: è una questione troppo personale. Ma tu, Vergine, potresti fare un'affermazione simile? Potresti interpretare la tua vita in modo da vedere un'esperienza dolorosa come una fonte di intuizione, ispirazione e vitalità? Il 2009 sarà l'anno ideale per compiere questo cambio di percezione. E il periodo intorno al solstizio d'inverno è il momento perfetto per cominciare. (Rob Brezsny)

 
 

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Post N° 498

Post n°498 pubblicato il 17 Ottobre 2007 da betulla64
 




Leggendo il post di al_pessimo_esempio ho ripensato a un episodio accaduto tanti anni fa. Strano come non mi sia mai passato per la testa di scriverne; è stato forse la cosa più esaltatnte della mia vita benchè sia durata, credo, poco più di due battiti di ciglia; certo è che mentre lo vivevo sembrava durare di più.

In quel periodo mi sottoponevo spesso a sedute di Reiki, affidandomi alle mani ricche di magia della mia sorella maggiore. Erano gli anni dell'incertezza, del "le proviamo tutte", dei fiori di Bach (che aiutarono molto), dei pendolini e delle pietruzze magiche. Ho il ricordo di me distesa sul tavolo nel "gourbì" di casa di mia sorella, ricordo le sue mani sui miei chakra e le sensazioni che provavo al contatto. Freddo freddo, caldo caldo, formicolìo e poi i colori. Quando le sue mani si posavano sul mio viso a coprirmi gli occhi, piano piano iniziava a formarsi dal nulla un caleidoscopio di colori. Il verde intenso, il rosso fiamma e poi il più bello, il viola che piano piano si impossessava dei me diventando materia solida daventi ai miei occhi chiusi. Un giorno avvenne che, nel massimo del rilassamento, il colore cominciò a prendere forma e vidi il mio volto impresso come in uno specchio, avvolto in un fumo denso e viola. Dopo quel giorno ebbero inizio gli episodi di "scrollamento" notturno. Quando andavo a dormire, arrivata a quello stadio che precede il sonno, quando il corpo si rilassa completamente, ecco che iniziavo a vibrare (o meglio, io percepivo le vibrazioni, perchè mio marito non ha mai sentito nulla) vibravo sempre più forte, sollevandomi quasi dal letto tanto che, spaventata a morte, dovevo accendere la luce e a volte alzarmi per scacciare il terrore che mi prendeva. Ne parlai un giorno con mia sorella e lei, senza nascondere una profonda invidia, mi disse che quello che sentivo era la preparazione ad un volo astrale. La mia espressione dovette essere alquanto interrogativa e non meno canzonatoria, perchè lei cominciò ad infervorarsi raccomandandomi "par carità fà nèhn cazzate!!!" di mettere da parte ogni paura, di rilassarmi a fondo e di lasciare che il mio corpo vibrante prendesse il volo. Devo essere sincera, non mi sentii rassicurata dalle sue spiegazioni e l'idea di "partire" per non sapevo dove, non immaginando le modalità e soprattutto il "come si torna" mi angosciava mica poco, ma, in fine, mi dissi che probabilmente sarebbe stato come i numeri al lotto: una volta svelati a qualcuno non escono più. Pia illusione.
Arrivò quella notte. Ero stesa in attesa del sonno, i pensieri persi in quel qualcosa che non è già più pensiero, quando cominciò a ballarmi tutto attorno. Fu il panico immediato, poi come un fulmine le parole di mia sorella: rilassati e di' al tuo corpo che può lasciarti andare. Vibravo sempre di più, ormai mi sentivo come una navicella spaziale sulla rampa di lancio e lasciai andare gli ormeggi. Ricordo il rumore come di uno spiffero e poi fui sopra al tetto e in un attimo attraversai volando tutto il paese addormentato sotto di me. Volai e non so dire se fossi felice. Di certo ero qualcosa che non ero mai stata e che avrei voluto continuare ad essere.
Tornai in camera e mi soffermai a guardare i nostri corpi nel letto. Credo di aver provato tenerezza. Poi con lo stesso suono di spiffero rientrai nel mio corpo che ancora vibrava, lasciai che si quietasse e accesi la luce. Mio marito si svegliò e mi vide seduta sul letto con il volto un poco stravolto. Raccontai tutto per filo e per segno, timorosa di non essere creduta. Lui sorridendo mi abbracciò e chissà quali pensieri attraversarono la sua mente. Quali che fossero si limitò a rassicurarmi, sussurrandomi che che credeva al mio racconto. La sensazione che ne trassi fu che anche lui mi invidiasse un poco.
Non so dire a cosa sia servito quel volo. Ero una persona stanca, noncurante di me e del mondo. Avevo appena scoperto una tiroide problematica e mi chiedevo come avrei potuto trovare il coraggio per affrontare anni di cure, io che temevo tutto. Forse quel volo, quella mia capacità di staccare i piedi da terra, di abbandonare i luoghi comuni per affrontare una cosa così irrazionale, forse fu il primo passo. Forse è quel qualcosa che mi scatta dentro quando sono disperata ma decido di non arrendermi più, perchè so che se voglio so volare.

 
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Commenti al Post:
al_pessimo_esempio
al_pessimo_esempio il 17/10/07 alle 12:01 via WEB
ecco, io di Reiki non ne so niente. cioe', non ho mai sperimentato i flussi energetici liberati con le tecniche che i master insegnano. pero' ho delle attivita' che probabilmente liberano i centri energetici in maniera incontrollata. perche' di esperienze simili a quelle che raccontano quelli che ho incontrato e che invece ne sanno e ne vivono, ne ho vissute veramente tante. e non parlo solo di viaggi astrali.parlo soprattutto di incontri con personaggi con le quali il legame e' karmico.e si sente. curiosita'... ultimamente mi e' capitato un fatto... due anni orsono quasi tre, tornando da ravenna dove ero finito per errore con quella che divenne poi la mia compagna, e che lo rimase per fortuna per poco, avvertii un fitto dolore al fianco destro.che mi duro' fino al solstizio de'estate di quest'anno.notte nella quale conobbi una persona (di ravenna, che di viaggi astrali ne fa a iosa)che sicuramente conoscevo da prima.io non lo so che partita sto giocando. ma il mosaico si compone e si completa. e le carte si preparano per una mano finale.la resa dei conti e' vicina. qualunque cosa io sia venuto a fare su questa terra.
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 17/10/07 alle 13:38 via WEB
Invidiabile questa tua consapevolezza. La stessa che a me manca, costringendomi troppo spesso a rimanere aggrappata con le radici alla rassicurante terra. Buon cammino a te e a chi ti accompagna, liberandoti il fianco dalle spine.
(Rispondi)
 
 
al_pessimo_esempio
al_pessimo_esempio il 17/10/07 alle 14:07 via WEB
questo passaggio e' particolare per me. mi accompagnano tutti gli incontri del passato che tornano come non fossero mai andati via. te compresa, probabilemnte.
(Rispondi)
 
 
 
betulla64
betulla64 il 18/10/07 alle 08:44 via WEB
Un giorno a Roma, alla Galleria Esedra, non ricordo per quale motivo fui lasciata sola in strada. Mi si avvicinò un ragazzo di colore e mi offrì un elefantino. Dissi che non avevo spiccioli ma lui mi replicò che non voleva venderlo, ma regalarmelo. Interdetta, spaventata, imbarazzata mi ritrassi. Lui mi prese la mano appoggiò l'elefantino, richiuse le mie dita a pugno, poi sorrise come solo chi è felice sorride e mi disse "te lo dò perchè ti porti fortuna" e si avviò dentro la galleria scomparendo tra la folla. Era un periodo di passaggio anche per me e credo proprio che quel ragazzo fosse in qualche modo compreso.
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
al_pessimo_esempio
al_pessimo_esempio il 18/10/07 alle 13:18 via WEB
per "passaggio" io intendo "vita".ho una consapevolezza che non e' solo razionale.sono tornato di corsa a sto' giro.
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 17/10/07 alle 17:33 via WEB
passavo a curiosare...un saluto affettuoso...serket
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 18/10/07 alle 08:31 via WEB
Qui l'entrata e libera e la curiosità obbligatoria :) Ricambio....
(Rispondi)
d_dap
d_dap il 18/10/07 alle 14:55 via WEB
uff ... hai una sorella che vorrei avere anche io e porca miseria.... hai pure volato .... che se io volessi provare a librarmi nell'aria minimo scoprono un nuovo giacimento di petrolio ehehehe... un abbraccio betulla bella anzi oggi airone cenerino ;o)))
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 18/10/07 alle 21:09 via WEB
Credo sia dispostissima a farsi prestare :) besos.
(Rispondi)
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 19/10/07 alle 10:15 via WEB
Mi prenoto anch'io.
L'unica volta che ho volato era in sogno ed ero un aquilone, ma non è la stessa cosa.
Un post da brivido questo. Grazie
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 19/10/07 alle 12:50 via WEB
Io sogno spesso di volare appesa alle borse del supermercato :) (bet)
(Rispondi)
ascaso1974
ascaso1974 il 18/10/07 alle 20:35 via WEB
Tocca scrivere con la pelle d'oca. Ma anche magari no, tanto a spiegar tutto non ce la si fa. La seduta, unica della mia vita, di reiki. A tradimento: Manù, collega e amica, mi c'ha portato profittando della fatica mia, che nemmeno mi faceva più dire 'fanculo. Farmi toccare, tu pensa. Da chi, poi. Non so quanto sia durata, e non fa nulla. Mi son scusato, "perchè mica è giusto che io fossi così duro mentre tu sei stata tanto solerte e premurosa", ho detto così, ma le scuse erano perchè gl'era toccato toccarmi. Sensazioni, quelle d'una seduta di reiki, che sai, e scoprirlo è una bella sorpresa. La pelle d'oca è per quell'altra cosa, e ci tremo. Quelle vibrazioni. Che mi squassano nel letto e mi fanno attacchi di paura peggio di quando son da qualche altra parte. Mi sveglio, anche se ancora non è detto che dorma, mi sforzo di reagire disperato perchè m'accorgo che non controllo più nulla, che il corpo l'ho perso. Ma leggo che forse era l'inizio di qualcosa, ora, anche se pure a dire che la prossima volta lo lascio continuare dico bugia, perchè mi verrà di nuovo un tale terrore che reagirò e sudando mi riprenderò il corpo, a metà di quella sensazione che mi terrorizza perchè lo capisco pure io che in atto c'è un distacco. Come sempre: ogni volta che s'abbandona il concreto duro io mi spavento, e a suon di concreto m'aggrappo alle ossa e resto dove sono.
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 18/10/07 alle 21:08 via WEB
Caro ragazzo.
Io lo so che mi darai delle gran soddisfazioni.
Verrà il momento di lasciare che tutto vada com'è destino cha vada e come sarà non te lo dico io; aspetto che sia tu a raccontare, che ti riesce così bene.
(Rispondi)
whosthere
whosthere il 18/10/07 alle 21:48 via WEB
vi invidio, voi che riuscite consciamente ad uscire dal corpo. si chiamano obe out of body experience, il corpo astrale esce dal corpo fisico. ho avuto quest'esperienza a 13 anni a seguito di un'operazione chirurgica. bello volavo, guardavo i medici che mi operavano... e io fluttuavo nell'aria. penso una cosa del genere fatta consciamente ti dia un senso di potenza e di libertà enorme. ciao! :o) manu
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 19/10/07 alle 10:11 via WEB
No, di potenza no. Almeno non a me. La sensazione è più di distacco... potenza e libertà perdono il loro significato quando si cambia dimensione. Chissà se mi succederà ancora? :) ciao
(Rispondi)
elnaza
elnaza il 22/10/07 alle 19:44 via WEB
io "volo" sempre con la fantasia quando leggo i tuoi posti.. cara Bet.. tenckiù!!!
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 23/10/07 alle 08:05 via WEB
de nada :)
(Rispondi)
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"Grande importante malattia quella di Basedow!... tutti gli organismi si distribuiscono su una linea, ad un capo della quale sta la malattia di Basedow che implica il generosissimo, folle consumo della forza vitale, il battito di un cuore stremato, e all'altro stanno gli organismi immiseriti per avarizia organica..."

da "La coscienza di Zeno"
 
 

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