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«  Messaggio #109 »

 

Post n°108 pubblicato il 07 Febbraio 2006 da betulla64
 
Tag: dap

Stanotte ho dormito. Male ma ho dormito.
Ho preso 15 gocce di alprazolam, principio attivo di un farmaco più famoso e dopo un po' di lotta con me stessa, un andirivieni letto cucina e un'ultima lettura a notte fonda dei quotidiani, mi sono adormentata e ho dormito, a tratti, agitata, ma le mie sei ore di sonno le ho avute.
Dormire è fondamentale per me. Se non dormo il panico ha gioco facile.
Un'anima sofferente stanotte mi ha parlato di quanto si senta stronza ad arrendersi al farmaco. Credo sia un modo distorto di vedere la propria situazione e lo dico essendoci passata pure io. Un tempo non prendevo farmaci, in primo luogo perchè il tipo di analisi che praticavo era antitetica rispetto all'ansiolitico, poi perchè c'è una sorta di pregiudizio verso il farmaco ad uso psichiatrico e questo pregiudizio faceva si che anche io dicessi "devo farcela da sola"
Ebbene, vi do una brutta notizia, non ci si riesce da soli.
Vi do anche una bellissima notizia: siamo ammalati.
E adesso spiego perchè questa notizia sia bella.
Mio padre ha avuto un l'infarto e ha cinque bypas, da anni prende la cardioaspirina e un sacco di altre cose piuttosto tostarelle. Ha anche il diabete e fa l'insulina ogni giorno. Ci credete che non si sente per niente stronzo quando prende le medicine?
Mia madre non ha più la tiroide. Ogni giorno prende un ormone tiroideo e lo farà per tutta la vita. Nemmeno lei si sente stronza a prendere la pillolina.
Allora, vogliamo metterci in testa che abbiamo una malattia e che per sopravvivere decentemente dobbiamo prenderci la dose quotidiana di farmaco? Perchè rifiutiamo di essere ammalati? Perchè ce ne vergognamo? Lo so, non si vede la malattia, le analisi non ne danno traccia, le radiografie men che meno, ma allora le persone cha hanno subito l'amputazione di un arto, ma continuano a sentirne la presenza e il dolore non le dovremmo curare? Eppure questi prendono pillole per sedare un dolore che non esiste, si sentiranno stronzi anche loro?
Nel primo blog che aprii su libero, scrissi un pezzo sugli attacchi di panico parlandone come una malattia. Mi rispose una ragazza sgridandomi, dicendomi che non dovevo credermi ammalata.
Magari ha ragione lei, ma quando apro i giornali e vedo di gente che torna dal lavoro e fa strage della famiglia, di ragazzi che si impiccano per una pagella non buona, di donne che uccidono i figli in lavatrice, scusate, ma forse se qualcuno li avesse creduti ammalati e curati, li avremmo ancora tutti qui.
Hasta la victoria.... con juicio.


(Foto: Ilia Rubini - L'anima svelata - La depressione)

 
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Commenti al Post:
stranieronellanotte
stranieronellanotte il 07/02/06 alle 09:58 via WEB
parole giuste. avere paura dei farmaci, conoscerli è bene, se aiutano a vivere in maniera decente sono sacrosanti. non sono un esperto, anzi, ma hai ragione, lo so e lo sento. buona giornata. p.s.: ho tentato di guardare le foto del che, ma ho chiuso subito dopo la prima, no, non mi interessa vedere, proprio no, e sono contro la loro divulgazione. non è giusto e non serve a niente, almeno io la penso così.
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 10:02 via WEB
Quella che ho pubblicato io, scattata nella escuelita, io la trovo ..... conoslante. Ha lo sguardo stancamente incazzato e ci fa credere che sia morto come ha vissuto. Con coerenza. Buona giornata
(Rispondi)
 
 
stranieronellanotte
stranieronellanotte il 07/02/06 alle 10:30 via WEB
non capisco perchè si deve pubblicare tutto.
(Rispondi)
 
 
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 10:32 via WEB
Bella domanda... diritto di cronaca?
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
stranieronellanotte
stranieronellanotte il 07/02/06 alle 10:34 via WEB
sempre e comunque? il rispetto di chi è nelle foto, dei familiari, etc. etc.? ma non ho una risposta..o frose si, ma son combattuto su chi deve decidere cosa.
(Rispondi)
 
 
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 10:33 via WEB
Ma questo non era un post sul panico? :)
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
stranieronellanotte
stranieronellanotte il 07/02/06 alle 10:35 via WEB
ehm...giusto, ho virato su altro....
(Rispondi)
d_dap
d_dap il 07/02/06 alle 10:09 via WEB
solo chi ha la fortuna o sfortuna.... ;o) di non essersi imbattuto in questa malattia non saprà mai!! mia mamma di tempra forte e battagliera pure ora a 85 anni! non si dava pace quando la sua piccola (io) aveva contratto questa malattia... che suuu animooo c'è di peggio nella vita!!! perchè rovinarsi l'esistenza con delle pastiglie?? parole vere e sacrosante... ma io stavo male davvero e le pilloline mi tranquillizavano... non sono mica guarita ..nn si guarisce più credo!! ma ci convivo bene ... e di questo devo dire solo grazie a paola!!! è arrivata nel momento giusto ;o) buona giornata bet !!!
(Rispondi)
elnaza
elnaza il 07/02/06 alle 10:15 via WEB
Ciao Betulla. Come il cuore, il fegato o qualsiasi altro organo anche la mente può ammalarsi. Non ci trovo niente di strano. Il problema al giorno d'oggi è farlo capire a tutti!! Per la miseria!!! Come si vivrebbe meglio senza pregiudizi stupidi!!! un abbraccio forte forte da farti scricchiolare la schiena... ;PPP
(Rispondi)
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 07/02/06 alle 10:20 via WEB
Ho scoperto i farmaci "salvavita" e la loro utilità da quando mia madre ha l'angina pectoris, accompagnandola in farmacia, ho capito che.. anche troppe cose. Non ho mai avuto pregiudizi sui farmaci e, ancora una volta, mi ritengo fortunata a non averne mai avuto bisogno. Spero che la mia "rendita" continui a lungo così. Ad onore del vero, va detto che io ho "la malattia dei forti", non prevede farmaci, non è dolorosa a prima vista e ti mette al "riparo". Potrebbe sembrare un bluff come malattia e magari lo è, abbiamo imparato ad accettarci e ci facciamo compagnia da qualche anno. Un abbraccio stretto e grazie per condividere qui i tuoi pensieri..
(Rispondi)
 
stranieronellanotte
stranieronellanotte il 07/02/06 alle 11:56 via WEB
scusa, ma qual'è la "malattia dei forti"?
(Rispondi)
 
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 15:06 via WEB
Quella che solo chi ce l'ha e quelli come me, che ne approfittano, sanno riconoscere.
(Rispondi)
nikita_2005
nikita_2005 il 07/02/06 alle 10:48 via WEB
ho letto anche i post precedenti. ti abbraccio. tutto qua.
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 10:50 via WEB
Bella!! Un abbraccio forte anche a te.
(Rispondi)
sera_nera
sera_nera il 07/02/06 alle 10:53 via WEB
Quanto hai ragione. Eppure io non prendo più farmaci. Mi sento ancora ammalata, anke se in forma a volte più, a volte meno lieve. Ma cerco di vivere senza. Sarebbe più facile con. Ma saperli nel cassetto mi dà un pò di tranquillità in più.Per ora posso, in futuro non so. Bacio...
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 10:56 via WEB
Non escluderli è già un passo verso l'accettazione. E poi, curarsi non significa forse sperare di guarire? Io bestemmio spesso la mia malattia, ma ancora nel profondo ci spero, che la pillolina mi restituisca la vita. Un abbraccio.
(Rispondi)
reginaldodanese
reginaldodanese il 07/02/06 alle 11:48 via WEB
Ognuno di noi vive con le sue paure e un sacco di sogni infranti. Ed è per questo che, forse, vale la pena ritrovare il contatto con la natura che ci circonda, perché la vita è bella proprio per i suoi contrasti. Col dolore e la sua gioia, l'amore e la sofferenza, la solitudine e l'amicizia di tanti. Siamo in viaggio verso l'ignoto e non serve nascondersi da qualche parte. La strada milgiore è quella di accettare la realtà e tornare a tuffarsi nell'esistenza. Ciao.
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 12:05 via WEB
Dal punto di vista poetico-filosofico, il tuo commento è ineccepibile, ma dal punto di vista pratico mi permetto di dissentire. Vivo in un posto che nemmeno Heidi, quindi la natura la conosco bene,ma questo non mi aiuta a sentirmi meglio. Posso accettare la gioia e il dolore, l'amore e la sofferenza e quant'altro, ma tutto ciò non cura una cosa che si chiama Dap, che è una malattia e che non guarisce filosofeggiando. Pretendo la ricerca, pretendo gli specialisti e pretendo la cura. Grazie comunque per esserti soffermato qui. Buona giornata
(Rispondi)
 
 
stranieronellanotte
stranieronellanotte il 07/02/06 alle 12:12 via WEB
e fai bene a pretenderli. solo la scienza aiuta.
(Rispondi)
 
 
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 12:19 via WEB
Anche un sorriso può aiutare e qui ne ricevo tanti. Reginaldo non ha del tutto torto, anche per le malattie ufficiali conta l'ottimismo, l'ambiente, la solidarietà... Tutte cose che aiutano, ma non sono la cura. (Poi esistono i miracoli, ma è un'altra storia...)
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
stranieronellanotte
stranieronellanotte il 07/02/06 alle 12:22 via WEB
la scienza stesso lo dice che la prima possibilità viene da noi stessi e dal nostro desiderio di voler guarire. ma da sola non basta, diciamo che un buon 80% deve essere affidata alla ricerca e alla scienza, quella vera e seria. come la medicina omeopatica, un comico una volta disse, tre mesi di cure omeopatiche per far passare un raffreddore, meglio un'aspirina!! ma parlo da profano, dall'esterno e oggi non ho vogla di lavorare e quindi lascio commenti in giro, e da te ci vengo spesso e volentieri.
(Rispondi)
ondoce
ondoce il 07/02/06 alle 13:30 via WEB
le medicine sono delle conquiste dell'uomo per vincere la malattia....farne uso idoneo aiuta a vivere meglio, a curare, a sperare in una vita "normale" che spesso senza l'ausilio dei farmaci non è possibile. essere alternativi a questo è per me come esserne dipendenti....logicamente esistono mali che possono essere curati con un po' più di pazienza utilizzando terapie meno invasive...ma esistono malattie e persone che hanno bisogno di farmaci... se hai trovato la cura che ti far star bene con te stessa....seguila con coscienza.... viva la vita! un abbraccio******
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 14:36 via WEB
Credo che tu corrisponda al punto 7 del giochino "le 7 cose che mi piacciono in una persona" Grazie 'doce
(Rispondi)
ameliegraice
ameliegraice il 07/02/06 alle 13:47 via WEB
buon giorno Betulla,vedo che la nottata è passata anche per te,ho letto il tuo post..ho riletto ho riflettuto su quello che hai scritto.So di essere malata,lo so perfettamente,non me ne vergogno.Da sei anni sono in terapia,cerco come una disperata di cercare,poi elaborare e poi lasciare le causeche mi hanno portato nelle braccia di panico.Faccio una fatica esagerata,esco dalle sedute,con mal di testa e stati d'animo inquieti,poi torno a casa e d'improvviso lui torna ed io mi sento una perdente a usare i farmaci,perchè,mi chiedo per che caxx fare tutta la fatica che faccio se poi basta una pillolina per dormire?ma questa non ha solo un effetto placebo?e allora mi chiedo contro chi sto combattendo,contro me stessa che ha sviluppato panico,o contro una malattia?perchè in realta' le due cose sono diverse...
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 14:32 via WEB
E' difficile rispondere alle tue domande, posto che risposte ci siano. Non so se le due cose siano diverse, ma mi viene da pensare ad esempio, se ho il diabete, è colpa del mio corpo che si è ammalato o è colpa mia perchè mangio troppe sfogliatelle? Devo combattere contro il mio corpo che metabolizza male o contro la mia golosità? O devo fare entrambe le cose con estrema pazienza? Credo di aver già detto di aver passato 13 anni di vita ad analizzarmi. Uscivo dallo studio a volte stanca, a volte euforica, a volte scoraggiata, ma sentivo che mi serviva, che era sano per me questo scavare nell'anima. Dopo, quando mi sono trovata sola a lottare mi sono arresa al farmaco e non è stato facile. Ma il farmaco fa si che io stia lontano dalle lamette e dal balcone... capisci? Se tutto ciò si sia cronicizzato non lo so, ma so che posso mantenermi in vita e adesso come adesso è quello che conta. Dicono che finchè c'è vita c'è speranza..... Oggi le mie speranze sono tutte per te Amelie. Una carezza.
(Rispondi)
 
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 16:43 via WEB
PARTE SECONDA - Soffro di morbo di Basedow dal 2000. E' una delle tante malattie che colpiscono la tiroide ed ha risvolti poco piacevoli sul fisico e sul sistema nervoso. Ma questo è solo un pretesto per quello che voglio dire riguardo il corpo e la psiche. Ricordo una sera che, stesa sul lettino dell'analista, la misi al corrente della diagnosi infusta per la mia ghiandola e a sorpresa la dottoressa si fece una risata gustosa. Lì per lì mi offesi, ma lei subito si scusò dicendo: "E lei che da anni tiene mile rospi in gola, dove altro voleva ammalarsi?" Rimasi fulminata e ancora ora a pensarci suona tutto così logico. Ancora più logico se penso che la mia malattia è autoimmune, cioè il mio corpo rifiuta pezzi di se stesso. E allora, contro chi combattere? Contro la tiroide impazzita o contro me stessa? In realtà Amelie, io temo che sia la stessa cosa.
(Rispondi)
 
 
 
ameliegraice
ameliegraice il 07/02/06 alle 21:47 via WEB
betu...ho retto e riletto e ancora non ne vengo a capo,scusami e che non so piu' cosa credere,se credere che come dice lo strizza,panico è nato dal mio passato o se come dicono i foglietti illustrativi... semplicemente sono affetta da turbe psitiche.perchè allora è diverso cambia tutto,non devo combattere contro il passato e aiutarmi io sola a gurirmi leccando le ferite,aprendo i sacchetti delle paure e analizzandoli a pieno in ogni componente,dovrei arrendermi all'evidenza che i farmaci mi serviranno per sempre perchè devo considerare la mia come le malattie che si possono vedere e che non vanno via...
(Rispondi) (Vedi gli altri 5 commenti )
 
 
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 21:57 via WEB
Non lo so se i farmaci ti serviranno. Così come non so se serviranno a me. Io credo che ad un certo punto della mia vita qualcosa nel mio cervellino ha fatto tilt e la mia anima non ha saputo reagire. O forse dico stupidaggini.... Ma Amelie, se non lo sanno i dottori perchè stiamo male, mi spieghi perchè noi dobbiamo massacrarci nel senso di colpa di non saper capire? Tu almeno sei istruita... Dormi stanotte...
(Rispondi)
 
 
 
ameliegraice
ameliegraice il 07/02/06 alle 22:07 via WEB
speriamo di dormire per davvero ho sul groppone 5 notti e 6 ore di sonno,sono stanca morta...ti abbraccio fortissimissimo!se non riesco a dormire,prendo la bici,il the arancio e vaniglia,i biscotti al burro e pedalo fino sotto casa tua,ove per farmi sentire al posto dei sassi tiro le pilloline bianche,almeno serviranno a qualcosa!
(Rispondi)
 
 
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 23:20 via WEB
Ok, qui scatta la ninna nanna: Nina nanèta, mama l'è 'ndaita a mèssa, mèssa sonava, l'Angel cantàva,cantàva tanto bìn, fà la nàna bèl bambìn!
(Rispondi)
 
 
 
ameliegraice
ameliegraice il 07/02/06 alle 23:34 via WEB
wheeeeeeeeee è un modo carino per dirmi nun pedalà verso casa mia?;)
(Rispondi)
 
 
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 23:49 via WEB
Ma che scemotta :))
(Rispondi)
Isotta02
Isotta02 il 07/02/06 alle 16:13 via WEB
Estremamente difficile intervenire, prima di tutto perchè non conosco a fondo il problema, ma dirò la mia, ne sento il bisogno impellente,mi sembra doveroso verso bet e verso me stessa. La vita non è mai facile ed anche io ho avuto bisogno di medicine per il corpo e per la mente. Quando mi occorsero per il corpo non mi sentii in colpa e ricorsi alla medicina di gran carriera. Tutto andò bene, ma onestamente non credo che la mia guarigione sia stata dovuta al fatto che avevo voglia di vivere, che avevo forza di volontà, che ho combattuto, balle, semplicemente ho avuto una gran botta di culo, e questo lo dico per rispetto soprattutto a quelli che tale colpo di fortuna non l'hanno avuto e non perchè non hanno combattuto o non avevano abbastanza forza di volontà, semplicemente era arrivato il loro capolinea, per sfortuna loro. Così quando ebbi bisogno di farmaci per superare un malessere situato in mezzo alla mia materia grigia, ansia, piagnistei e insonnia, ho stupidamente ceduto per parecchio al mio orgoglio dicendomi che dovevo farcela da sola, balle, quando ho accettato di avere il problema ho anche fatto ricorso alla medicina. Ultimo appunto in entrambi i casi tutti avevano valanghe di consigli da darmi, purtroppo molte cose si capiscono solo quando si vivono sulla propria pelle. Adesso infatti ci vado cauta con i consigli, spesso preferisco abbracciare, dare il mio appoggio incondizionato, un paio di orecchie per ascoltare senza giudicare o semplicemente una spalla su cui piangere. E siccome non ho certezze nelle tasche, ancora non so se faccio bene o sbaglio. Scusa bet se mi sono eccessivamente dilungata, credo che non sia corretto nel blog degli altri. Perdonami sono nuova e poco pratica dell'etichetta nei blog. Besos.
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 16:23 via WEB
Lo dico qui e vale per tutti. Non c'è limite di spazio nel blog. Nel caso il dilungamento dilaghi (scusate il bisticcio) nella rottura di palle, si fa presto a passare al commento successivo. Non è il tuo caso. Grazie per non aver trattenuto il bisogno impellente e grazie per quella botta di culo... sarebbe stato un peccato non leggerti. Besos locos
(Rispondi)
ariel63m
ariel63m il 07/02/06 alle 21:20 via WEB
ancora una somiglianza fra noi :mio padre e tuo padre ...cuore e diabete , tutti i giorni , tre volte al giorno apre la sua scatola per le scarpe arancione dove ha riposto un numero imprecisato di medicine tutte numerate e dà vita al rito.ogni volta per sdrammatizzare mima Pupo e dice "affari tuoi !" ma si incazza come un'ape !non sopporta i medicinali , non ha mai preso nemmeno una pillolina...io ringrazio il cielo , pensa se non esistessero , non avrei lui , non avresti lui...
(Rispondi)
almaysabor
almaysabor il 07/02/06 alle 21:50 via WEB
Bet, tu e Ariel siete assolutamente sicure di non essere sorelle separat alla nascita? ;) Non sono molto pratico di medicinali per il fisico, figuriamoci per quelli per la psiche, però credo che questi ultimi aiutino ad estraniarsi dal problema, oppure a metterlo un po' da parte, in modo da poterlo eventuialmente considerare senza starci dentro. Ritengo che quando si sia immersi in un problema (intendo proprio immersi, fino ai capelli) sia pressochè impossibile vederne o ipotizzarne una via d'uscita. In ultima analisi, se ti permetono di vivere meglio perchè non usarli? Alla fine il loro scopo è quello: vivere meglio che non usandoli. Spero di non aver detto cretinate, nel caso chiedo venia. Beso
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 21:52 via WEB
Non aiutano a mettere da parte il problema. Aiutano a sentire meno dolore. Come per i reumatismi.
(Rispondi)
 
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 22:02 via WEB
Per rendere l'idea... mi permettono di passare fuori di casa 4/6 ore al mese. Questo è il mio/nostro vivere meglio. 'notte alma
(Rispondi)
 
 
 
almaysabor
almaysabor il 07/02/06 alle 23:20 via WEB
Notte Bet..scusa se qualche mio commento è inopportuno; cerco di non dare consigli o soluzioni (e come potrei) ma intanto cerco di capire il problema perchè non ne conoscevo nemmeno l'esistenza.
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 23:24 via WEB
Cazzo che stronza che sono! Scusami alma, dopo una certa ora dovrei rimandare le risposte, così da evitare quel tono he mi rendo conto che c'è ma non riesco a frenare. Scusa scusa scusa.
(Rispondi)
 
 
 
almaysabor
almaysabor il 07/02/06 alle 23:27 via WEB
:) Non preoccuparti, 7 anni di vita matrimoniale mi hanno temprato a prove più dure di questa ;))) Notte ;)
(Rispondi)
alexisdg10
alexisdg10 il 07/02/06 alle 22:11 via WEB
Hai perfettamente ragione! Io sono un alcolista. Che non beve più, ma sempe alcolista. Se bevessi un solo bicchiere di vino credo che ricominceri a bere sistematicamente. Lo so. Sono in totale disaccordo col sistema degli Alcolisti Anonimi, ma su questo hanno ragione: restare vigili e curarsi. Io conosco le mie ansie e le mie paure. Mi curo con lo Xanax e con un antidepressivo. Sento meno dolorosa la vita. A ognuno il suo. Non esistono stronzi! Abbraccio e bacio
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 07/02/06 alle 23:26 via WEB
Un abbraccio solidale, di quelli che di solito mi regali tu.
(Rispondi)
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 "Laudato sie, mi signore,
cun tucte le tue creature..."


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"El bosque precede al ombre
pero le sigue el desierto"
 

"Grande importante malattia quella di Basedow!... tutti gli organismi si distribuiscono su una linea, ad un capo della quale sta la malattia di Basedow che implica il generosissimo, folle consumo della forza vitale, il battito di un cuore stremato, e all'altro stanno gli organismi immiseriti per avarizia organica..."

da "La coscienza di Zeno"
 
 

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