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Il coraggio non mi manca. E' la paura che mi frega. (Antonio Albanese)

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"La mia ferita emotiva più profonda è stata anche una fonte inesauribile di gioie". Non ti rivelerò perché questa frase è molto importante per me: è una questione troppo personale. Ma tu, Vergine, potresti fare un'affermazione simile? Potresti interpretare la tua vita in modo da vedere un'esperienza dolorosa come una fonte di intuizione, ispirazione e vitalità? Il 2009 sarà l'anno ideale per compiere questo cambio di percezione. E il periodo intorno al solstizio d'inverno è il momento perfetto per cominciare. (Rob Brezsny)

 
 

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Post N° 111

Post n°111 pubblicato il 08 Febbraio 2006 da betulla64
 

A forza di parlare di ridere mi è tornato in mente una cosa scritta cinque anni fa. Copio e incollo...

Credo sia difficile immaginare un’esistenza senza persone attorno, eppure migliaia di uomini e donne stanno ora sperimentando sulla propria pelle una solitudine che non è frutto di una scelta e nemmeno dovuta al caso. Avere paura della gente è una delle cose più terribili che possano succedere e solitamente succede a chi ama profondamente stare a contatto con l’umanità. La crudeltà di questa sindrome è che colpisce particolarmente chi ama ridere, come l’artista che diventa cieco, il musico che perde l’udito, noi perdiamo la capacità di divertirci all’interno della società. Una delle prime manifestazioni di questo la ebbi quando mi accorsi che ridendo mi sentivo male. Mio marito ed io abbiamo sempre riso molto, ridiamo tuttora molto ed è sempre bastato poco perché io scoppiassi risa irrefrenabili.

Dopo i primi mesi di matrimonio, una sera lui cominciò a scherzare, a prendermi in giro, rincorrendomi attorno al tavolo. Doveva essere un allegro preludio amoroso ma si trasformò nel primo vero blocco della mia personalità. Ridevo, mi piegavo in due dalle risa con le lacrime agli occhi, quando d’improvviso ebbi la sensazione che una mano mi afferrasse la nuca e mi irrigidii. Raddrizzandomi mi accorsi che se smettevo di ridere la sensazione si attenuava, poi, ricominciando il riso, ecco apparire la cosa che più mi ha terrorizzato negli anni: la sensazione che il cervello cominciasse a gonfiare all’interno del cranio. Sentivo la massa cerebrale crescere e la calotta cranica rimanere rigida ed immobile, prigione ossea a tutta quella materia che sembrava esplodere. Il formicolio e il senso di oppressione erano insostenibili e la paura di morire a causa di un ictus o di una qualche patologia di origine circolatoria fecero si che io smettessi di ridere. A scriverlo mi sembra così stupido, eppure per anni ho rinunciato a barzellette, film comici, a qualsiasi cosa facesse ridere. Ma non si può fuggire l’allegria, così cercai di evitarla dimenticandola. Non che diventai triste, semplicemente mi trasformai in persona noncurante, difendendomi dal male con l’unica arma possibile : l’indifferenza.


Foto: io...credo a tre anni

 
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Commenti al Post:
nimriel
nimriel il 08/02/06 alle 18:36 via WEB
Spero non ti dispiaccia, ti ho messo fra i miei link, così posso tornare a leggerti più facilmente. Ciao
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 08/02/06 alle 18:37 via WEB
Arrossisco :) Grazie nimriel
(Rispondi)
ascaso1974
ascaso1974 il 08/02/06 alle 20:03 via WEB
Ho gli occhi lucidi, Betulla. Di preoccupazione, di rammarico. A volte leggerti, quando parli di questo argomento, mi fa questo effetto, ed ora ancora di più. Non sono di quelli che hanno tutte le malattie delle persone con cui parlano, e non vengo a dirti che soffro del male che tu conosci tanto bene. E ne sono contento, se non ti offende dirtelo, perchè in qualche modo m'accorgo di quanto debba essere duro combatterlo, e sopportarlo. Ma solo da qualche tempo mi sono accorto che dentro non sono invulnerabile quanto credevo, che non lo è nessuno. Le ferite del corpo si vedono, io vedo le mie, quelle dell'animo no. Io ho infierito sul mio pensando che un altro colpo lo avrebbe sopportato ancora. E così la volta dopo. Ora leggo quello che scrivi tu, quando parli di te, leggo le parole tue e di Amèlie, e mi sento un incosciente per quello che mi sono fatto, per tutte le paure che sto scoprendo di avere ora che nel mio cuore voglio amore e non più rabbia. Scopro una paura dopo l'altra, come se fosse il sangue di quelle ferite che non possono sanguinare. E di ognuna m'accorgo che è opera mia, probabilmente di tutte. Non so nemmeno se le ho viste tutte. Per questo leggere quello che hai scritto mi fa tanto pensare e rammaricare, ma ti ringrazio per averlo scritto, Betulla.
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 09/02/06 alle 00:05 via WEB
Ti sto rimandando ascaso. Ti leggo e rimando la risposta....posto che esista risposta. Ti stringo forte
(Rispondi)
elnaza
elnaza il 08/02/06 alle 20:07 via WEB
Cara Betulla... come è difficile cominciare un messaggio per questo post!?!?! Se ti faccio ridere che succede? E se non ti faccio ridere come mi sentirò? E se non ti faccio nemmeno sorridere come mi dovrò sentire? E se un giorno dovessi pentirmi di non averti fatto sorridere cosa succederebbe al mio io interiore? Cosa... cosa... aaaaaaaaarggggggg!?!!??! Me tapinoooooooo..... ppppprrrrrrrrrrrr!?!?!?! ;PPP ciao Betulla un sorriso leggero leggero
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 08/02/06 alle 21:37 via WEB
Sei mitico ragazzo mio.... ho sorriso tanto che mio marito mi guarda strano :) Credo che saresti un ottimo compagno di birra. Dormi bene
(Rispondi)
almaysabor
almaysabor il 08/02/06 alle 21:08 via WEB
Se mai ti dovesse davvero scoppiare il cervello per il ridere, ci costituiremo spontaneamente alle forze dell'ordine, promesso. Comunque io non me ne preoccuperei troppo, fossi in te: sei bella dentro, sorridi e la vita ti sorriderà ;))) (non avevo commentato il precedente post. Beso)
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 08/02/06 alle 21:38 via WEB
Fussi che fussu nu poco bastardello dentro??? :D 'notte!
(Rispondi)
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 08/02/06 alle 21:56 via WEB
Mi hai fatto venire in mente una canzone (ma, noi, ormai, ci parlimo solo attraverso la musica?). Svilupperò meglio. Non voglio essere la solita impulsiva. Una abbraccio con tutto il suo significato.
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 08/02/06 alle 22:03 via WEB
E come dormo stanotte senza sapere quale sia la canzone? ..... daiiiiiiiiii
(Rispondi)
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 08/02/06 alle 22:35 via WEB
Mi devi però promettere che prenderai il tutto con le dovute proporzioni.. Ti do subito il permesso di togliermi anche il saluto. Sono cosciente di correre un rischio :-) Ripeto, va preso tutto con le dovute distanze. La canzone è "Comfortably numb" dei Pink Floyd ed ecco la frase incriminata: "Il bambino è cresciuto/Il sogno è finito/E io sono diventato/ Piacevolmente insensibile". Tu non sei insensibile, assolutamente no, non lo credo così come non credo che tu sia indifferente ma non mi voglio addentrare in qualcosa che io non conosco. Ho rischiato grosso, so di aver rischiato grosso. E ora, come dormo io, questa notte, con questa spada sulla testa?
(Rispondi)
 
 
 
betulla64
betulla64 il 08/02/06 alle 22:41 via WEB
Dormi bene bella Lusitana. La canzone calza bene. Avrei potuto desensibilizzarmi. Non è successo. L'indifferenza l'ho praticata per un po' di tempo, poi ho visto che era faticosa e ho cambiato registro. E poi, come si può restare insensibili e indifferenti di fronte al mondo? Grazie per avermi consentito un sonno sereno :) (Non ti posso togliere il saluto....non ci siamo ancora salutate) :-)
(Rispondi) (Vedi gli altri 4 commenti )
 
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 08/02/06 alle 22:46 via WEB
Rimediamo subito? Ci presentiamo? :-) Grazie per aver capito. E' impossibile rimanere indifferenti al mondo, hai ragione. Grazie a te, ora dormirò più serena. Buona notte, bella Betulla (e ho visto la foto e ho riguardato le mie da bambina, in fondo come non sono cambiata molto non sarei cambiata nemmeno tu. Sei bella e non parlo di "dentro"). Beijo
(Rispondi)
 
 
 
betulla64
betulla64 il 08/02/06 alle 22:49 via WEB
Come dice la santa donna di mia madre: "Sei nata senza sforzo,per quello ERI bellissima" :) ... Sarebbe bello senza indugio presentarsi... ma le mie promesse si perdono sempre nella paura....
(Rispondi)
 
 
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 08/02/06 alle 22:56 via WEB
Non ho fretta.. So aspettare. Io ci sono, quando vorrai. Con calma. Un giorno racconterò della mia nascita, con calma. Ri buona notte :-)
(Rispondi)
 
 
 
betulla64
betulla64 il 08/02/06 alle 23:17 via WEB
'notte :)
(Rispondi)
alexisdg10
alexisdg10 il 08/02/06 alle 22:16 via WEB
La bambina è bellissima! La donna-betulla credo altrettanto. Abbraccio
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 08/02/06 alle 22:18 via WEB
Ho il potenziale, di questo sono certa. La bambina era felice :)
(Rispondi)
ariel63m
ariel63m il 08/02/06 alle 23:17 via WEB
oggi è stata una di quelle giornate di dolore , sordo , profondo , presente , costante , ma mi dico ...sono ondate , lascia che sia...poi passa, respira , trattieni il fiato , lascia che sia ...leggo le tue parole , quelle di alex , e di altre persone che girano nel tuo blog : siamo tanti ...quelli da una pelle in meno , feriti dal male di vivere...ti abbraccio con tutto l'affetto che posso , mary
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 09/02/06 alle 00:04 via WEB
Avevo scritto una filippica su come sto.... Inutile...lo sai bene come sto. Ricambio l'abbraccio....ma è stanco da morire
(Rispondi)
 
 
ariel63m
ariel63m il 09/02/06 alle 08:05 via WEB
buongiorno bambina!ti aspetto da isotta...:)))
(Rispondi)
d_dap
d_dap il 09/02/06 alle 09:47 via WEB
in circostanze estremamente diverse non v'è dubbio... ma mi ritornano alla mente frasi ascoltate con distrazione ( che se ricordo ancora tanto distratta non ero) allora 15enne con due genitori sempre presenti e attenti.. che dopo pranzo sorseggiando il solito caffè si guardano negli occhi come due eterni fidanzati e si parlottano fra loro quasi io non esistessi... Laura ma ti rendi conto? siamo proprio fortunati... giulio ha la sua bella famiglia , gianni ha realizzato il suo sogno e si sta affermando nel suo campo professionale..la piccola è tranquilla ..studia e poi quando avrà terminato vedo se riesco tramite un mio amico che lavora in banca di sistemarla.. eh sì Mario... davvero non mi par vero...dopo tutti sti anni di fatica... ma dobbiamo davvero vivere così? senza problemi??? era un giorno di settembre... del 1973... mio padre è morto il 3 novembre del 1973 .... il commento di mia madre ... eravamo troppo felici.. si rideva troppo nella nostra casa...e siamo stati forse puniti per questo... e da quel giorno ..è vero si ride.. ma sempre con la paura addosso!!! Un abbraccio betulla bella!
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 09/02/06 alle 10:03 via WEB
Cara (lo so, ad acca si drizzano i capelli ora) Cara... mi è partito un brivido dal centro della testa e non vuole saperne di scaricarsi a terra. Ho addosso quelle parole di tua madre, e la disperazione inimmaginabile che le ha prodotte. Mi hai lasciato un cameo di amore e di dolore incancellabili. Un abbraccio
(Rispondi)
gentesenzaneve
gentesenzaneve il 09/02/06 alle 09:56 via WEB
..è la compleSSa sovrastruTTura educativa che ci carica di sensi di colpa, che ci fa di questi eFFeTTi. ..è tuTTo calcolato. ..ti consiglio di cominciare a pensare di fregartene, o ci starai male.
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 09/02/06 alle 10:06 via WEB
Ci sono già stata male e ho da tempo rinunciato a dare colpe a chi mi ha educata. Lo hanno fatto con immenso amore e con coscienza e se sono la persona che sono lo devo a loro sicuramente più nel bene che nel male. E' passato il tempo delle ribellioni e delle recriminazioni. Se avessi anche solo un pensiero astioso verso di loro, quando so che non li avrò più tanto a lungo al mio fianco, allora sì che mi farei del male. Buona giornata neve :)
(Rispondi)
 
 
gentesenzaneve
gentesenzaneve il 09/02/06 alle 13:28 via WEB
..io non mi riferivo a questo. ..il mio era un riferimento più vasto, molto più vasto, qualcosa del quale è viTTima e portatore anche chi con amore ci ha educati. ..buona giornata anche a te.
(Rispondi)
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"Grande importante malattia quella di Basedow!... tutti gli organismi si distribuiscono su una linea, ad un capo della quale sta la malattia di Basedow che implica il generosissimo, folle consumo della forza vitale, il battito di un cuore stremato, e all'altro stanno gli organismi immiseriti per avarizia organica..."

da "La coscienza di Zeno"
 
 

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