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"La mia ferita emotiva più profonda è stata anche una fonte inesauribile di gioie". Non ti rivelerò perché questa frase è molto importante per me: è una questione troppo personale. Ma tu, Vergine, potresti fare un'affermazione simile? Potresti interpretare la tua vita in modo da vedere un'esperienza dolorosa come una fonte di intuizione, ispirazione e vitalità? Il 2009 sarà l'anno ideale per compiere questo cambio di percezione. E il periodo intorno al solstizio d'inverno è il momento perfetto per cominciare. (Rob Brezsny)

 
 

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Post N° 429

Post n°429 pubblicato il 15 Febbraio 2007 da betulla64
 

Tratto (con sgomento) da Aprile Online

immagine 14 febbraio 2007

Incredibile intervento al Parlamento europeo di Umberto Pirilli, che durante la relazione di Fava sul rapporto Cia afferma "La legge è femmina e può esere violentata; il diritto no,perché è maschio".


 

Ci sono luoghi in cui sciocchezze e volgarità vanno bandite. Il Parlamento europeo é e deve continuare ad essere un luogo immune, che faccia da schermo all'oscenità, all'intolleranza, alla stupidità. Ogni volta che si verifica un episodio che rischia di aprire una china pericolosa dobbiamo immediatamente reagire, vigilare, impedire che la soglia della tolleranza rischi di innalzarsi, richiamare al rispetto del senso di appartenenza alla istituzione più democratica tra quelle europee.
Cosa é successo oggi? Era in corso di discussione in aula la relazione di Claudio Fava sul trasporto e la detenzione illegali di presunti terroristi da parte della CIA. Molti sono stati gli interventi dedicati a questo dossier incandescente, scomodo per gli stessi governi di molti paesi europei, che mette allo scoperto il tema della salvaguardia dei diritti fondamentali della persona all'epoca della lotta al terrorismo.
Interviene Umberto Pirilli, della delegazione di Alleanza nazionale nel gruppo UEN, che chiude il suo discorso con questa inaudita affermazione: "la legge é femmina e può essere violentata; il diritto no, perché é maschio; ed é per questo che mi esprimo a favore del diritto".
La reazione é immediata e coinvolge l'intera delegazione italiana PSE. Segue il comunicato stampa: "Ci indignano le parole pronunciate oggi dal deputato Pirilli (An) in aula al Parlamento europeo, intervenendo sulla relazione Fava. La gravità di questa dichiarazione è di tutta evidenza, dimostra totale ignoranza giuridica, costituisce offesa della democrazia e profondo disprezzo per le donne. Affermazioni come queste sono inaccettabili sempre, ancora di più se pronunciate nell'aula del Parlamento Europeo".
La mostruosità giuridica non richiede conoscenze tecniche per essere compresa. Non termini qualsiasi, ma la legge e il diritto sono piegati a un incredibile gioco semantico, per di più intraducibile in altre lingue e in altri ordinamenti giuridici. Ma la non esportabilità del riferimento di genere e il profondo provincialismo che li contraddistingue non é attenuante, semmai è aggravante.
Amara é la stagione in cui le donne sono offese anche nel linguaggio. Si arriva all'oltraggio quando addirittura si lascia intendere la impunità della violenza su di loro esercitata.
Si prova una profonda stanchezza di fronte alla dimostrazione palese della incultura politica, oltre che giuridica, di esponenti di forze politiche che evidentemente devono ancora uscire dal recinto della rivendicazione virile che calpesta le donne e le continua a vedere come oggetto servile. Occorre continuamente risalire la china, lavorare ancora di più e ancora meglio per dimostrare ai rappresentanti degli altri Paesi che l´anomalia italiana é circoscritta.
E´ una pagina triste quella che questo deputato europeo ha fatto scrivere nel resoconto degli atti parlamentari a Strasburgo.

Donata Gottardi, europarlamento gruppo Pse


 
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da "La coscienza di Zeno"
 
 

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