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Il coraggio non mi manca. E' la paura che mi frega. (Antonio Albanese)

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"La mia ferita emotiva più profonda è stata anche una fonte inesauribile di gioie". Non ti rivelerò perché questa frase è molto importante per me: è una questione troppo personale. Ma tu, Vergine, potresti fare un'affermazione simile? Potresti interpretare la tua vita in modo da vedere un'esperienza dolorosa come una fonte di intuizione, ispirazione e vitalità? Il 2009 sarà l'anno ideale per compiere questo cambio di percezione. E il periodo intorno al solstizio d'inverno è il momento perfetto per cominciare. (Rob Brezsny)

 
 

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Sulla via che mi porta al lavoro c'è una casa abbandonata che, mi hanno detto da qualche giorno, è abitata dai fantasmi.
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Utopìa

Post n°58 pubblicato il 13 Gennaio 2006 da betulla64
 

Se echó al monte la utopía
perseguida por lebreles que se criaron
en sus rodillas
y que al no poder seguir su paso, la traicionaron;
y hoy, funcionarios
del negociado de sueños dentro de un orden
son partidarios
de capar al cochino para que engorde.

¡Ay! Utopía,
cabalgadura
que nos vuelve gigantes en miniatura.
¡Ay! ¡Ay, Utopía,
dulce como el pan nuestro
de cada día!

Quieren prender a la aurora
porque llena la cabeza de pajaritos;
embaucadora
que encandila a los ilusos y a los benditos;
por hechicera
que hace que el ciego vea y el mudo hable;
por subversiva
de lo que está mandado, mande quien mande.

¡Ay! Utopía,
incorregible
que no tiene bastante con lo posible.
¡Ay! ¡Ay, Utopía
que levanta huracanes
de rebeldía!

Quieren ponerle cadenas
Pero, ¿quién es quien le pone puertas al monte?
No pases pena,
que antes que lleguen los perros, será un buen hombre
el que la encuentre
y la cuide hasta que lleguen mejores días.
Sin utopía
la vida sería un ensayo para la muerte.

¡Ay! Utopía,
cómo te quiero
porque les alborotas el gallinero.
¡Ay! ¡Ay, Utopía,
que alumbras los candiles
del nuevo día!

(Joan Manuel Serrat)

(Foto: Escher - Alberi)

 
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"Grande importante malattia quella di Basedow!... tutti gli organismi si distribuiscono su una linea, ad un capo della quale sta la malattia di Basedow che implica il generosissimo, folle consumo della forza vitale, il battito di un cuore stremato, e all'altro stanno gli organismi immiseriti per avarizia organica..."

da "La coscienza di Zeno"
 
 

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