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Il coraggio non mi manca. E' la paura che mi frega. (Antonio Albanese)

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"La mia ferita emotiva più profonda è stata anche una fonte inesauribile di gioie". Non ti rivelerò perché questa frase è molto importante per me: è una questione troppo personale. Ma tu, Vergine, potresti fare un'affermazione simile? Potresti interpretare la tua vita in modo da vedere un'esperienza dolorosa come una fonte di intuizione, ispirazione e vitalità? Il 2009 sarà l'anno ideale per compiere questo cambio di percezione. E il periodo intorno al solstizio d'inverno è il momento perfetto per cominciare. (Rob Brezsny)

 
 

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Post n°115 pubblicato il 09 Febbraio 2006 da betulla64
 
Tag: Parole

Mio marito fa l'impiegato in fabbrica. Quando lo conobbi aveva 18 anni scarsi e faceva l'operaio. Io avevo 15 anni altrettanto scarsi e facevo la cameriera. Ci mettemmo assieme così, come succedeva negli anni '70 e magari succede ancora ora: ci si trovava in discoteca e ci si piaceva. Lui fu il mio primo uomo e io la sua prima donna, e credo che questo sia stato fondamentale nel farci rimanere assieme. I nostri pudori li conosciamo solo io e lui. Ci fu un periodo in cui mi innamorai di un altro, e fu molto bello per me. Meno per lui. Per due anni, pur vivendo in una comunità di 1400 anime non ci incontrammo, poi suo padre morì e io andai a dirgli quanto mi dispiacesse. Quella sera mi baciò e guardandomi negli occhi disse: "questa volta è per sempre". Povera stella, non sapeva in che pasticcio si stava cacciando. Ci siamo sposati 18 anni fa, in una giornata di sole unica in quel maggio piovoso, e non è mai stato facile. Mi ama, Dio mio quanto mi ama, e pensa troppo, come me. Solo che lui dopo aver pensato mi cerca, mentre il mio di pensare continua ad essere una fuga.

Bien sûr, nous eûmes des orages
Vingt ans d'amour, c'est l'amour fol
Mille fois tu pris ton bagage
Mille fois je pris mon envol
Et chaque meuble se souvient
Dans cette chambre sans berceau
Des éclats des vieilles tempêtes
Plus rien ne ressemblait à rien
Tu avais perdu le goût de l'eau
Et moi celui de la conquête

Moi, je sais tous tes sortilèges
Tu sais tous mes envoûtements
Tu m'as gardé de pièges en pièges
Je t'ai perdue de temps en temps
Bien sûr tu pris quelques amants
Il fallait bien passer le temps
Il faut bien que le corps exulte
Finalement finalement
Il nous fallut bien du talent
Pour être vieux sans être adultes

Et plus le temps nous fait cortège
Et plus le temps nous fait tourment
Mais n'est-ce pas le pire piège
Que vivre en paix pour des amants
Bien sûr tu pleures un peu moins tôt
Je me déchire un peu plus tard
Nous protégeons moins nos mystères
On laisse moins faire le hasard
On se méfie du fil de l'eau
Mais c'est toujours la tendre guerre

Oh, mon amour
Mon doux mon tendre mon merveilleux amour
De l'aube claire jusqu'à la fin du jour
Je t'aime encore tu sais je t'aime

(Jacque Brel - La chanson des vieux amants)


(Foto: betulla64 - Esterèl 2003)


 
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da "La coscienza di Zeno"
 
 

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