Parole in cammino

Intanto mi scuso, perchè cercando di ovviare ai casini che fa Libero ordinando i commenti, ho cancellato l'ultima parte del tuo. Sorry... Poi...Cominciamo con il dire che secondo me (e sottolineo il secondo me) Dio non c'entra un bel nulla con le religioni. Non sono atea, credo in Dio, ma non mi sento rappresentata da nessuna delle religioni (da me) conosciute. Da donna tendo a difendermi tenendomi ben lontana da preti, monaci, imam, papi e quant'altro perchè la storia passata e quella presente, sono la dimostrazione che se quando si parla di diritti umani si tende a dimenticare il genere femminile, tra le colonne di chiese, moschee e templi le donne valgono meno di nulla. Quanto accade in Tibet in fatto di repressione e violazione dei diritti umani è qualcosa da condannare senza stare a cavillare troppo e, siccome il mio bloggghino è un cortiletto ristretto, ero certa di non dover sottolineare la mia totale avversione verso ogni genere di violenza o sopruso. Chi legge qui sa come penso. E nemmeno ho espresso un parere. Semplicemente qualcosa ha colpito la mia attenzione e l'ho segnalato. Detto ciò "auspico" che in ogni parte del mondo si possa professare il proprio credo in piena libertà ricordando sempre che la propria libertà finisce quando comincia quella altrui. Non ho notizia di paesi a regime teocratico, dove questa regola venga seguita (e dentro ci metto l'Italia mia). Per una questione di diritti, e per rispetto a quei comunistacci di Peace Reporter inserisco il link che hai omesso di inserire tu e che si riferisce alle dichiarazioni del signor Zhang Qingli.