Creato da betulla64 il 22/12/2005
Il coraggio non mi manca. E' la paura che mi frega. (Antonio Albanese)

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immagineVergine (23 agosto - 22 settembre)


"La mia ferita emotiva più profonda è stata anche una fonte inesauribile di gioie". Non ti rivelerò perché questa frase è molto importante per me: è una questione troppo personale. Ma tu, Vergine, potresti fare un'affermazione simile? Potresti interpretare la tua vita in modo da vedere un'esperienza dolorosa come una fonte di intuizione, ispirazione e vitalità? Il 2009 sarà l'anno ideale per compiere questo cambio di percezione. E il periodo intorno al solstizio d'inverno è il momento perfetto per cominciare. (Rob Brezsny)

 
 

Blo(g)cco Note

Sulla via che mi porta al lavoro c'è una casa abbandonata che, mi hanno detto da qualche giorno, è abitata dai fantasmi.
Non lo sapevo. Ma appena me l'hanno detto ho pensato: la compro io.
 

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"El canto tiene poder,
tiene la fe que alucina,

la voluntad colectiva,
puede ser ola en el mar"

(Josè Seves)


 
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Messaggi di Gennaio 2006

 

Post n°70 pubblicato il 23 Gennaio 2006 da betulla64
 
Tag: dap
Foto di betulla64

Quando mi alzo al mattino, subito accendo il PC e mentre sorseggio il caffè leggo nei blog.
Un tempo aprivo i giornali per informarmi sul mondo, ora apro qui per informarmi su di voi e vi leggo, vi leggo, fino a riuscire a nutrire la mia vita con lo scorrere delle vostre.
Mi sono svegliata sognando che giravo per Roma da sola. Cercando di raggiungere Porta San Paolo stranamente il percorso era tutto a scalinate in cui qualche architetto balzano aveva tolto gli scalini in modo da costrngermi a ripide scivolate aggrappata a un corrimano.
Vedevo la stazione Ostiense ma non la raggiungevo mai.
Ecco. Anche in sogno il mio viaggio è difficoltoso ed è per ciò che leggo i vostri: alexis, che gira la Pianura Padana pensando al suo amore; ascaso, in partenza verso la sua vita nuova; Anna, che vola col pensiero andando al lavoro, e gli altri, tanti altri che mi regalano pezzetti di quotidiano.
Io continuo il mio viaggio virtuale alzando di tanto in tanto gli occhi, per guardare oltre il vetro di una finestra di cui conosco ogni venatura del legno e scusate se oggi decido di peccare d'invidia, ma davvero è uno di quei giorni in cui è difficile decidere di vivere.

(Colonna sonora: Una finestra aperta - Inti Illimani)

(Foto:betulla64)


 
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Post N° 69

Post n°69 pubblicato il 21 Gennaio 2006 da betulla64
 
Foto di betulla64

L'altro giorno ho fatto una cosa liberatoria: mi sono sdoganata il PC.

Premessa: posseggo un portatile il cui sistema operativo è quello che io chiamo una truffa.
Il giochetto consiste nel darti tre cd di installazione, uno che ti formatta completamente il disco rigido e decide come devono essere le partizioni mentre gli altri due installano XP aggiungendoci una serie di programmi per la maggior parte inutili.

Stufa di dover sottostare alle decisioni di Acer e Microsoft, mi sono comprata il sistema operativo puro, ho formattato e ripartito il disco rigido come pareva a me e sono riuscita a installarci pure Linux.
E' difficile da morire imparare a usare i sistemi operativi open source, ma temo sia l'unico modo per sfuggire alla dittatura delle multinazionali dell'informatica, della musica e del cinema.
Già cominciano ad essere commercializzati PC che impediscono il libero uso di software, così io che uso quasi esclusivamente programmi open, rischio di trovarmi in futuro con una marea di dati illeggibili.
Per sei anni ho studiato e imparato.
Credevo di potermi godere i frutti dello sforzo, ma il signor Gates continua a stimolare la mia ribellione, per cui... Adelante Compañeros, si ricomincia a studiare!!

 
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Post n°68 pubblicato il 20 Gennaio 2006 da betulla64
 
Foto di betulla64

Ho la tendenza a non vedere le cose del tutto bianche o del tutto nere.
Mi piacciono le sfumature, le nuances, come dicono quelli che parlan fine.
Mi sono resa conto, veleggiando per Blog, di quante persone vivano di certezze assolute ma, per quanto mi sforzi, non riesco ad invidiarle.
Mi piace svegliarmi ogni mattina facendomi delle domande.
Mi risulterebbe triste una vita in cui tutto fosse scritto, deciso, certo e nel mio caleidoscopio di sfumature anche l'animo umano diventa qualcosa da analizzare e da comprendere per quanto possibile.
Sono poche le cose di me di cui vado orgogliosa, ma una spicca su tutte ed è la capacità di provare pietà.
Non la pietà comoda e perbenista verso il bimbo africano o la donna col burka, quella io la chiamo compassione.
La mia pietà la spendo per chi cade sotto la falce del giudizio e, messo alla gogna, riceve gli insulti di quelli che vedono solo il bianco e il nero.


(Foto: Michelangelo Buonarroti - La  pietà)



 
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Post n°67 pubblicato il 19 Gennaio 2006 da betulla64
 
Foto di betulla64

Avevo 20 anni giusti e con mia sorella decidemmo di fare un viaggio impensabile: l'Argentina, dove viveva il fratello di mamma e dove si parla la lingua che tanto amo.
Partimmo timorose, due anime montanare alla scoperta dell'oltroceano. Timide, impacciate ed eccitate atterrammo a Ezeiza e iniziammo l'avventura.
Furono due mesi di incanto e di crescita, di viaggi avventurosi preceduti da chilometri e chilometri di Pampa sconfinata, di fiumi immensi, di piante sconosciute, di volti di terra e occhi di fuoco, lassù dove diventavo "donna bianca" e nemica, senza avere ancora coscienza di essere complice della sconfitta del popolo andino.
Fu l'unico e ultimo grande viaggio della mia vita.
Quando tornai trovai nonno in ospedale
Orgogliosamente mostrava ai compagni di camera i doni che le sue nipoti avevano portato "da n' Merica" .
Pochi giorni dopo peggiorò, mi guardava negli occhi, non riusciva a parlare, solo intuivo la disperazione. Morì con un portaocchiali di cuoio argentino a portata di mano e l'orgoglio contadino di aver visto le nipoti attraversare il mare non per fame ma per turismo.
Mi fece così' male quel suo abbandono da viverlo come una punizione per essermi allontanata dalla consuetudine delle mie radici.
Da allora la casa di nonno, i campi di nonno, la vita di nonno sono diventati la mia casa, i miei campi, la mia vita.
Sognando il Sud.

(Foto: betulla64 - Barrio Caminito 1984)

 
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al mio amore grande...

Post n°66 pubblicato il 18 Gennaio 2006 da betulla64
 
Foto di betulla64

Ven, mi amor, en la tarde del Aniene
y siéntate conmigo a ver viento.
Aunque no estés, mi solo pensamiento
es ver contigo el viento que va y viene.

Tú no te vas, porque mi amor te tiene.
Yo no me iré, pues junto a ti me siento
más vida de tu sangre, más tu aliento,
más luz del corazón que me sostiene

Tú no te irás, mi amor, aunque lo quieras.
Tú no te irás, mi amor, y si te fueras,
Aun yéndote, mi amor, jamás te irías.

Es tuya mi canción, en ella estoy.
Y en ese viento que va y viene voy.
Y en ese viento siempre, me verías.

(Rafael Alberti - Inti Illimani)

 
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Post n°64 pubblicato il 17 Gennaio 2006 da betulla64
Foto di betulla64

Clarence Ray Allen, anni 76

De profundis
clamavi ad te Domine!




 
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Finestra sul volto

Post n°63 pubblicato il 17 Gennaio 2006 da betulla64
 

Una macchina stupida?
Una lettera che ignora il suo mittente e sbaglia la sua destinazione?
Una pallottola perduta, che un dio ha sparato per errore?
Veniamo da un uovo più piccolo di una testa di spillo, e viviamo su un pianeta che gira intorno a una stella nana e che, contro questa stella, prima o poi, si scontrerà.
Tuttavia, siamo stati fatti di luce, oltre che di carbonio, ossigeno, merda, morte e altre cose e, in fin dei conti, siamo qui da quando la bellezza dell'universo ha avuto bisogno di essere vista da qualcuno.

(Eduardo Galeano - Las palabras andantes)

(Foto:betulla64)

 
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CHILE

Post n°62 pubblicato il 16 Gennaio 2006 da betulla64
 
Foto di betulla64

....Donna e Socialista!

No me asusta la amenaza,
patrones de la miseria,
la estrella de la esperanza
continuarà siendo nuestra.

(Victor Jara)

 
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ELISIR

Post n°61 pubblicato il 16 Gennaio 2006 da betulla64
 
Tag: dap
Foto di betulla64

Io capisco tutto. Anche che Alitalia a causa della situazione fallimentare in cui si trova, cerchi di risollevarsi in ogni modo.
Usare però gli attacchi di panico per pubblicizzare i loro corsi di educazione al volo (costo oltre 400€) è qualcosa che indigna.

Da mesi sulle televisioni pubbliche e private fioccano trasmissini che fingono di parlare di DAP per poi propinare servizi confezionati dalla compagnia di bandiera e stasera Elisir e Mirabella non si sono tirati indietro et voilà un altro bello spot: "Soffri di attachi di panico? Alitalia ti cura con il simulatore di volo!" Ma cosa diavolo c'entra la paura di volare con la paura di vivere? Io vivo benissimo senza volare, molto meno bene rinchiusa come un animale in gabbia.
Un unico immenso grazie al professor Andreoli, che ha salvato la trasmissione con la sua passione e la sua com-passione.


 
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Post n°60 pubblicato il 15 Gennaio 2006 da betulla64
 
Foto di betulla64

Mi sono sposata il 21 Maggio 1988 in una bella Chiesa colma di fiori, secondo le norme concordatarie.

Scopro ora, per voce del Ministro Buttiglione (presumo parli anche a nome del portatore nano di infelicità) che solo le coppie sposate che si siano impegnate ad avere figli e dove uno dei coniugi (indoviniamo quale) sacrifichi la propria carriera in nome della cura della famiglia, ebbene solo queste coppie hanno diritto ai sostegni sociali e giuridici. Di qui il no ai PACS.

In base a questo ragionamento (?!), il mio matrimonio non vale una cippa, poichè nessuno si è sacrificato per la prole, mancando la prole stessa.

Povera, povera, povera Italia!!!!

Buonanotte!


 
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Post N° 59

Post n°59 pubblicato il 14 Gennaio 2006 da betulla64
 
Foto di betulla64

Oggi giornata importante per la Libertà.

A Milano la manifestazione per le Libertà delle donne e in difesa della legge 194, a Roma la manifestazione pro-PACS.

Ho partecipato sul blog delle fatine ad una discussione sulla 194 dove ho letto di tutto e di più.
Da parte di alcuni commentatori contrari alla 194 ho visto insulti, tanto da voler suggerire loro che forse il rispetto verso il feto che predicano con tanto vigore, con altrettanto vigore lo dovrebbero mostrare nei confronti delle donne e degli uomini che la pensano diversamente da loro.

Ho letto anche molte invettive contro Santa Romana Chiesa e contro i "preti".
Sono Cattolica per nascita e per cultura, non frequento la Chiesa e non mi accosto ai Sacramenti perchè consapevole di non vivere secondo le regole e i dettami della dottrina, ma credo in Dio.
Non è facile far convivere Fede e curiosità per il mondo.
Se una ti dà tutte le risposte preconfezionate, l'altra ti spinge a fare domande e a trovare risposte quasi sempre contrastanti con quanto appreso sul catechismo.
Però ricordo un tempo in cui di tutto questo parlavo con i preti, e mai ho trovato cerberi insensibili e pronti all'anatema, bensì persone, nel senso più ampio del termine, capaci di ascoltare e di capire. Ovvio, non sempre potevano benedire.

Nel mio viaggio tra fede e ragione ho raggiunto un compromesso che come tutti i compromessi non è certo la perfezione, ma mi consente di trovare un mio equilibrio.

Non sono con la Chiesa quando tratta la donna come un contenitore per future anime da redimere.
Non sono con la Chiesa quando riduce la dottrina Cristiana a questioncine da camera da letto.
Non sono con la Chiesa ipocrita dei Sacerdoti eterosessuali ad ogni costo.
Non sono con la Chiesa partito unico, che raggruppando ai suoi piedi i centri di destra e sinistra, pretende di decidere le politiche sociali, estere e quant'altro del nostro Stato.

Quando sono con la Chiesa? Non lo so.

E' come amare un marito che ti tradisce, un figlio che ti disconosce, un padre che ti bastona.
Nella consapevozza che, davanti ad un essere umano privato di Libertà, bestemmio il mio Dio e scelgo l'essere umano.


(Foto: Paul Gauguin - Due donne a Tahiti)

 
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Utopìa

Post n°58 pubblicato il 13 Gennaio 2006 da betulla64
 
Foto di betulla64

Se echó al monte la utopía
perseguida por lebreles que se criaron
en sus rodillas
y que al no poder seguir su paso, la traicionaron;
y hoy, funcionarios
del negociado de sueños dentro de un orden
son partidarios
de capar al cochino para que engorde.

¡Ay! Utopía,
cabalgadura
que nos vuelve gigantes en miniatura.
¡Ay! ¡Ay, Utopía,
dulce como el pan nuestro
de cada día!

Quieren prender a la aurora
porque llena la cabeza de pajaritos;
embaucadora
que encandila a los ilusos y a los benditos;
por hechicera
que hace que el ciego vea y el mudo hable;
por subversiva
de lo que está mandado, mande quien mande.

¡Ay! Utopía,
incorregible
que no tiene bastante con lo posible.
¡Ay! ¡Ay, Utopía
que levanta huracanes
de rebeldía!

Quieren ponerle cadenas
Pero, ¿quién es quien le pone puertas al monte?
No pases pena,
que antes que lleguen los perros, será un buen hombre
el que la encuentre
y la cuide hasta que lleguen mejores días.
Sin utopía
la vida sería un ensayo para la muerte.

¡Ay! Utopía,
cómo te quiero
porque les alborotas el gallinero.
¡Ay! ¡Ay, Utopía,
que alumbras los candiles
del nuevo día!

(Joan Manuel Serrat)

(Foto: Escher - Alberi)

 
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Post n°56 pubblicato il 13 Gennaio 2006 da betulla64
 
Foto di betulla64

Mancano dodici giorni al compimento dei miei primi nove mesi senza tabacco.

Mi è tornato in mente stamattina presto, mentre insonne mi rigiravo nel letto sbadigliando, accorgendomi di come il respiro arrivi fino in fondo ai polmoni per poi uscirne con una naturalezza che credevo perduta per sempre.

Non appartengo alla schiera di ex fumatori che la tv sbandiera come grande vittoria della legge Sirchia: non frequentando locali pubblici, non mi ha tolto nulla il divieto di fumo e nemmeno credo sia stata la paura del cancro o dell'infarto a spingermi, poichè in fondo credo di essere abbastanza fatalista e abbastanza poco attaccata alla vita.

Due sono state le molle.

La prima sicuramente, il fatto di essere moglie di un metalmeccanico (in attesa di contratto n.d.r.) e di sentire come un macigno il senso di colpa per ogni sigaretta fumata, perchè, benchè tabagista anche lui, 1.200 euro annui di sigarette per la moglie disoccupata mi sembravano veramente un insulto a lui e alla sua fatica.
La seconda molla è stata la sensazione di ghettizzazione, che d'apprima mi ha fatto rabbia, poi la rabbia si è trasformata in disagio e per me disagio significa una sola cosa: panico a manetta.

Quindi la decisione di smettere, ma come?

Avevo provato altre volte, con la forza di volontò e con le gomme alla nicotina (orribili!), ma ogni volta un fallimento accompagnato da senso di colpa, frustrazione, depressione.
Questa volta ero decisa, sentivo dentro una spinta forte, così cominciai a documentarmi su internet. Trovai di tutto, dall'ipnosi, ai magneti, ai maghi.... Poi la recensione di un libro dove centinaia di persone testimoniavano come fosse stato semplice smettere di fumare. Non ci credevo. Non volevo crederci. Avevo paura di illudermi o peggio, di fare la figura della credulona, ma qualcosa mi spinse ad ordinare il libro. Arrivò dopo due giorni, lo lessi in un pomeriggio e la sera stessa spensi l'ultima sigaretta della mia vita, senza pena e senza rimpiato.

Il libro è stato scritto da un ex grande fumatore che si chiama Allen Carr e si intitola E' facile smettere di fumare se sai come farlo.

Non perchè fà male, non perchè disturba gli altri, non perchè è proibito... ma perchè è schiavitù.

 
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Bagnèt vèrt

Post n°55 pubblicato il 12 Gennaio 2006 da betulla64
 
Tag: Cucina
Foto di betulla64

(A richiesta)

Ingredienti:


100 gr. di prezzemolo già mondato dai gambi
3 cucchiai di capperi
14 filetti di acciuga
2 cetriolini
1 spicchio d'aglio (privato dell'anima)
olio extravergine di oliva q.b.
(La ricetta originale prevede un poco di pane raffermo imbevuto di aceto, ma io non gradisco)

Preparazione:

Tritate il tutto con la mezzaluna (o nel mixer se siete pigri ) quindi aggiungere l'olio fino ad ottenere una salsa non troppo fluida. Ottima sui bolliti, sulle verdure lesse, sui pomodori, sui tomini freschi e sulle acciughe... o semplicemente sul pane per una merenda sfiziosa.

 
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Per Marta....

Post n°54 pubblicato il 12 Gennaio 2006 da betulla64
 
Tag: Parole
Foto di betulla64

...che vuole farsene una ragione

Oh, che sarà, che sarà
che vanno sospirando nelle alcove
che vanno sussurrando in versi e strofe
che vanno combinando in fondo al buio
che gira nelle teste, nelle parole
che accende le candele nelle processioni
che va parlando forte nei portoni
e grida nei mercati che con certezza
sta nella natura nella bellezza
quel che non ha ragione
nè mai ce l'avrà
quel che non ha rimedio
nè mai ce l'avrà
quel che non ha misura.

Oh, che sarà, che sarà
che vive nell'idea di questi amanti
che cantano i poeti più deliranti
che giurano i profeti ubriacati
che sta sul cammino dei mutilati
e nella fantasia degli infelici
che sta nel dai-e-dai delle meretrici
nel piano derelitto dei banditi.

Oh, che sarà, che sarà
quel che non ha decenza
nè mai ce l'avrà
quel che non ha censura
nè mai ce l'avrà
quel che non ha ragione.

Ah che sarà, che sarà
che tutti i loro avvisi non potranno evitare
che tutte le risate andranno a sfidare
che tutte le campane andranno a cantare
e tutti gli inni insieme a consacrare
e tutti i figli insieme a purificare
e i nostri destini ad incontrare
persino il Padreterno da così lontano
guardando quell'inferno dovrà benedire
quel che non ha governo
nè mai ce l'avrà
quel che non ha vergogna
nè mai ce l'avrà
quel che non ha giudizio

(C. Buarque de Hollanda - I. Fossati)



(Foto: Auguste Rodin - Il bacio)

 
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Post n°53 pubblicato il 12 Gennaio 2006 da betulla64
 
Tag: dap
Foto di betulla64

E' dal giorno di S. Stefano che non esco di casa.

Come sempre, quando supero i quindici giorni, comincia a farsi sentire forte l'inquietudine.
Guardo fuori e vedo giornate splendide.
Fredde di quel freddo che pulisce il cielo e rende la montagna così vicina da poterla quasi toccare.

Cerco di concentrarmi sulle cime, sui colletti, sulle creste, osservo sulle mappe i sentieri e immagino di percorrerli.
Solo lì sono a mio agio, in quella solitudine naturale che mi toglie ogni ansia.
Ho voglia di boschi di larici che si specchiano nei laghi e di tappeti erbosi sotto le suole degli scarponi.

Perchè so salire a tremila metri senza un lamento e mi perdo nel terrore al solo pensiero di andare fino al cassonetto dell'immondizia?

Che la soluzione sia spostare il cassonetto in cima al monte?

(Foto:betulla64)


 
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Post n°52 pubblicato il 11 Gennaio 2006 da betulla64
 
Tag: dap
Foto di betulla64

Monnalisa_e_nebbia mi dà l'ispirazione oggi per questo post.

Le "catene" possono essere spesso causa di malattia (qualcuno preferisce chiamarlo "disagio") psichica. Personalmente ho cominciato a soffrire di attacchi di panico quando ho sentito le catene del dovere, del giudizio, perfino dell'amore stringersi in modo sempre più opprimente attorno alla mia libertà.
(E' paradossale che per sfuggire a queste catene, io abbia trovato come unica soluzione quella di privarmi totalmente della mia indipendenza, scegliendo uno stile di vita semi-claustrale...)
Penso sia questo il motivo per cui, quando una persona qui nei blog mi ha proposto di partecipare alla catena delle abitudini strane, sono andata completamente nel pallone. Mi è spiaciuto rifiutare, non per il gioco in sè, che davvero ritengo stupidello, piuttosto perchè mi sono sentita per l'ennesima volta "quella che se ne tira fuori", quella che si isola dal mondo per paura.
Il post di Monnalisa_e_nebbia mi ha un poco consolata di questa mia incapacità alla partecipazione.
L'anima bella che mi aveva lasciato il testimone della catena capirà che non è mai stato nulla di personale :)

 
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Finestra sulla nuca

Post n°51 pubblicato il 11 Gennaio 2006 da betulla64
 
Foto di betulla64

Le cose sono padrone dei padroni delle cose e io non trovo il mio volto nello specchio. Parlo ciò che non dico. Sto, ma non sono. E salgo su un treno che mi porta dove non vado, in un paese esiliato da me.

(Eduardo Galeano - Las palabras andantes)

(Foto:betulla64)

 
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Post N° 50

Post n°50 pubblicato il 10 Gennaio 2006 da betulla64
 
Foto di betulla64

Ok, da questo momento dieta!!




(Foto: Fernando Botero - La lettera)

 
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Radiobet


 

È tempo di...



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Parole al vento...

 "Laudato sie, mi signore,
cun tucte le tue creature..."


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"El bosque precede al ombre
pero le sigue el desierto"
 

"Grande importante malattia quella di Basedow!... tutti gli organismi si distribuiscono su una linea, ad un capo della quale sta la malattia di Basedow che implica il generosissimo, folle consumo della forza vitale, il battito di un cuore stremato, e all'altro stanno gli organismi immiseriti per avarizia organica..."

da "La coscienza di Zeno"
 
 

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