Creato da betulla64 il 22/12/2005
Il coraggio non mi manca. E' la paura che mi frega. (Antonio Albanese)
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ma lo attraversa lo stradone provinciale dove giocavo da bambino.
Siccome - ripeto - sono ambizioso,
volevo girare per tutto il mondo e, giunto nei siti più lontani, voltarmi e dire in presenza di tutti:
"Non avete mai sentito nominare quei quattro tetti? Ebbene, io vengo di là".
(Cesare Pavese)
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Oroscopo
"La mia ferita emotiva più profonda è stata anche una fonte inesauribile di gioie". Non ti rivelerò perché questa frase è molto importante per me: è una questione troppo personale. Ma tu, Vergine, potresti fare un'affermazione simile? Potresti interpretare la tua vita in modo da vedere un'esperienza dolorosa come una fonte di intuizione, ispirazione e vitalità? Il 2009 sarà l'anno ideale per compiere questo cambio di percezione. E il periodo intorno al solstizio d'inverno è il momento perfetto per cominciare. (Rob Brezsny)
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Non lo sapevo. Ma appena me l'hanno detto ho pensato: la compro io.
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Messaggi di Gennaio 2006
Un tempo aprivo i giornali per informarmi sul mondo, ora apro qui per informarmi su di voi e vi leggo, vi leggo, fino a riuscire a nutrire la mia vita con lo scorrere delle vostre.
Mi sono svegliata sognando che giravo per Roma da sola. Cercando di raggiungere Porta San Paolo stranamente il percorso era tutto a scalinate in cui qualche architetto balzano aveva tolto gli scalini in modo da costrngermi a ripide scivolate aggrappata a un corrimano.
Vedevo la stazione Ostiense ma non la raggiungevo mai.
Ecco. Anche in sogno il mio viaggio è difficoltoso ed è per ciò che leggo i vostri: alexis, che gira la Pianura Padana pensando al suo amore; ascaso, in partenza verso la sua vita nuova; Anna, che vola col pensiero andando al lavoro, e gli altri, tanti altri che mi regalano pezzetti di quotidiano.
Io continuo il mio viaggio virtuale alzando di tanto in tanto gli occhi, per guardare oltre il vetro di una finestra di cui conosco ogni venatura del legno e scusate se oggi decido di peccare d'invidia, ma davvero è uno di quei giorni in cui è difficile decidere di vivere.
(Colonna sonora: Una finestra aperta - Inti Illimani)
(Foto:betulla64)
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L'altro giorno ho fatto una cosa liberatoria: mi sono sdoganata il PC.
Premessa: posseggo un portatile il cui sistema operativo è quello che io chiamo una truffa.
Il giochetto consiste nel darti tre cd di installazione, uno che ti formatta completamente il disco rigido e decide come devono essere le partizioni mentre gli altri due installano XP aggiungendoci una serie di programmi per la maggior parte inutili.
E' difficile da morire imparare a usare i sistemi operativi open source, ma temo sia l'unico modo per sfuggire alla dittatura delle multinazionali dell'informatica, della musica e del cinema.
Già cominciano ad essere commercializzati PC che impediscono il libero uso di software, così io che uso quasi esclusivamente programmi open, rischio di trovarmi in futuro con una marea di dati illeggibili.
Per sei anni ho studiato e imparato.
Credevo di potermi godere i frutti dello sforzo, ma il signor Gates continua a stimolare la mia ribellione, per cui... Adelante Compañeros, si ricomincia a studiare!!
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Mi piacciono le sfumature, le nuances, come dicono quelli che parlan fine.
Mi sono resa conto, veleggiando per Blog, di quante persone vivano di certezze assolute ma, per quanto mi sforzi, non riesco ad invidiarle.
Mi piace svegliarmi ogni mattina facendomi delle domande.
Mi risulterebbe triste una vita in cui tutto fosse scritto, deciso, certo e nel mio caleidoscopio di sfumature anche l'animo umano diventa qualcosa da analizzare e da comprendere per quanto possibile.
Sono poche le cose di me di cui vado orgogliosa, ma una spicca su tutte ed è la capacità di provare pietà.
Non la pietà comoda e perbenista verso il bimbo africano o la donna col burka, quella io la chiamo compassione.
La mia pietà la spendo per chi cade sotto la falce del giudizio e, messo alla gogna, riceve gli insulti di quelli che vedono solo il bianco e il nero.
(Foto: Michelangelo Buonarroti - La pietà)
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Partimmo timorose, due anime montanare alla scoperta dell'oltroceano. Timide, impacciate ed eccitate atterrammo a Ezeiza e iniziammo l'avventura.
Furono due mesi di incanto e di crescita, di viaggi avventurosi preceduti da chilometri e chilometri di Pampa sconfinata, di fiumi immensi, di piante sconosciute, di volti di terra e occhi di fuoco, lassù dove diventavo "donna bianca" e nemica, senza avere ancora coscienza di essere complice della sconfitta del popolo andino.
Fu l'unico e ultimo grande viaggio della mia vita.
Quando tornai trovai nonno in ospedale
Orgogliosamente mostrava ai compagni di camera i doni che le sue nipoti avevano portato "da n' Merica" .
Pochi giorni dopo peggiorò, mi guardava negli occhi, non riusciva a parlare, solo intuivo la disperazione. Morì con un portaocchiali di cuoio argentino a portata di mano e l'orgoglio contadino di aver visto le nipoti attraversare il mare non per fame ma per turismo.
Mi fece così' male quel suo abbandono da viverlo come una punizione per essermi allontanata dalla consuetudine delle mie radici.
Da allora la casa di nonno, i campi di nonno, la vita di nonno sono diventati la mia casa, i miei campi, la mia vita. Sognando il Sud.
(Foto: betulla64 - Barrio Caminito 1984)
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Ven, mi amor, en la tarde del Aniene
y siéntate conmigo a ver viento.
Aunque no estés, mi solo pensamiento
es ver contigo el viento que va y viene.
Tú no te vas, porque mi amor te tiene.
Yo no me iré, pues junto a ti me siento
más vida de tu sangre, más tu aliento,
más luz del corazón que me sostiene
Tú no te irás, mi amor, aunque lo quieras.
Tú no te irás, mi amor, y si te fueras,
Aun yéndote, mi amor, jamás te irías.
Es tuya mi canción, en ella estoy.
Y en ese viento que va y viene voy.
Y en ese viento siempre, me verías.
(Rafael Alberti - Inti Illimani)
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Una lettera che ignora il suo mittente e sbaglia la sua destinazione?
Una pallottola perduta, che un dio ha sparato per errore?
Veniamo da un uovo più piccolo di una testa di spillo, e viviamo su un pianeta che gira intorno a una stella nana e che, contro questa stella, prima o poi, si scontrerà.
Tuttavia, siamo stati fatti di luce, oltre che di carbonio, ossigeno, merda, morte e altre cose e, in fin dei conti, siamo qui da quando la bellezza dell'universo ha avuto bisogno di essere vista da qualcuno.
(Eduardo Galeano - Las palabras andantes)
(Foto:betulla64)
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Usare però gli attacchi di panico per pubblicizzare i loro corsi di educazione al volo (costo oltre 400€) è qualcosa che indigna.
Da mesi sulle televisioni pubbliche e private fioccano trasmissini che fingono di parlare di DAP per poi propinare servizi confezionati dalla compagnia di bandiera e stasera Elisir e Mirabella non si sono tirati indietro et voilà un altro bello spot: "Soffri di attachi di panico? Alitalia ti cura con il simulatore di volo!" Ma cosa diavolo c'entra la paura di volare con la paura di vivere? Io vivo benissimo senza volare, molto meno bene rinchiusa come un animale in gabbia.
Un unico immenso grazie al professor Andreoli, che ha salvato la trasmissione con la sua passione e la sua com-passione.
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Mi sono sposata il 21 Maggio 1988 in una bella Chiesa colma di fiori, secondo le norme concordatarie.
In base a questo ragionamento (?!), il mio matrimonio non vale una cippa, poichè nessuno si è sacrificato per la prole, mancando la prole stessa.
Povera, povera, povera Italia!!!!
Buonanotte!
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A Milano la manifestazione per le Libertà delle donne e in difesa della legge 194, a Roma la manifestazione pro-PACS.
Ho partecipato sul blog delle fatine ad una discussione sulla 194 dove ho letto di tutto e di più.
Da parte di alcuni commentatori contrari alla 194 ho visto insulti, tanto da voler suggerire loro che forse il rispetto verso il feto che predicano con tanto vigore, con altrettanto vigore lo dovrebbero mostrare nei confronti delle donne e degli uomini che la pensano diversamente da loro.
Ho letto anche molte invettive contro Santa Romana Chiesa e contro i "preti".
Sono Cattolica per nascita e per cultura, non frequento la Chiesa e non mi accosto ai Sacramenti perchè consapevole di non vivere secondo le regole e i dettami della dottrina, ma credo in Dio.
Non è facile far convivere Fede e curiosità per il mondo.
Se una ti dà tutte le risposte preconfezionate, l'altra ti spinge a fare domande e a trovare risposte quasi sempre contrastanti con quanto appreso sul catechismo.
Però ricordo un tempo in cui di tutto questo parlavo con i preti, e mai ho trovato cerberi insensibili e pronti all'anatema, bensì persone, nel senso più ampio del termine, capaci di ascoltare e di capire. Ovvio, non sempre potevano benedire.
Nel mio viaggio tra fede e ragione ho raggiunto un compromesso che come tutti i compromessi non è certo la perfezione, ma mi consente di trovare un mio equilibrio.
Non sono con la Chiesa quando tratta la donna come un contenitore per future anime da redimere.
Non sono con la Chiesa quando riduce la dottrina Cristiana a questioncine da camera da letto.
Non sono con la Chiesa ipocrita dei Sacerdoti eterosessuali ad ogni costo.
Non sono con la Chiesa partito unico, che raggruppando ai suoi piedi i centri di destra e sinistra, pretende di decidere le politiche sociali, estere e quant'altro del nostro Stato.
Quando sono con la Chiesa? Non lo so.
E' come amare un marito che ti tradisce, un figlio che ti disconosce, un padre che ti bastona.
Nella consapevozza che, davanti ad un essere umano privato di Libertà, bestemmio il mio Dio e scelgo l'essere umano.
(Foto: Paul Gauguin - Due donne a Tahiti)
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Se echó al monte la utopía
perseguida por lebreles que se criaron
en sus rodillas
y que al no poder seguir su paso, la traicionaron;
y hoy, funcionarios
del negociado de sueños dentro de un orden
son partidarios
de capar al cochino para que engorde.
¡Ay! Utopía,
cabalgadura
que nos vuelve gigantes en miniatura.
¡Ay! ¡Ay, Utopía,
dulce como el pan nuestro
de cada día!
Quieren prender a la aurora
porque llena la cabeza de pajaritos;
embaucadora
que encandila a los ilusos y a los benditos;
por hechicera
que hace que el ciego vea y el mudo hable;
por subversiva
de lo que está mandado, mande quien mande.
¡Ay! Utopía,
incorregible
que no tiene bastante con lo posible.
¡Ay! ¡Ay, Utopía
que levanta huracanes
de rebeldía!
Quieren ponerle cadenas
Pero, ¿quién es quien le pone puertas al monte?
No pases pena,
que antes que lleguen los perros, será un buen hombre
el que la encuentre
y la cuide hasta que lleguen mejores días.
Sin utopía
la vida sería un ensayo para la muerte.
¡Ay! Utopía,
cómo te quiero
porque les alborotas el gallinero.
¡Ay! ¡Ay, Utopía,
que alumbras los candiles
del nuevo día!
(Joan Manuel Serrat)
(Foto: Escher - Alberi)
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Mi è tornato in mente stamattina presto, mentre insonne mi rigiravo nel letto sbadigliando, accorgendomi di come il respiro arrivi fino in fondo ai polmoni per poi uscirne con una naturalezza che credevo perduta per sempre.
Non appartengo alla schiera di ex fumatori che la tv sbandiera come grande vittoria della legge Sirchia: non frequentando locali pubblici, non mi ha tolto nulla il divieto di fumo e nemmeno credo sia stata la paura del cancro o dell'infarto a spingermi, poichè in fondo credo di essere abbastanza fatalista e abbastanza poco attaccata alla vita.
Due sono state le molle.
La prima sicuramente, il fatto di essere moglie di un metalmeccanico (in attesa di contratto n.d.r.) e di sentire come un macigno il senso di colpa per ogni sigaretta fumata, perchè, benchè tabagista anche lui, 1.200 euro annui di sigarette per la moglie disoccupata mi sembravano veramente un insulto a lui e alla sua fatica.
La seconda molla è stata la sensazione di ghettizzazione, che d'apprima mi ha fatto rabbia, poi la rabbia si è trasformata in disagio e per me disagio significa una sola cosa: panico a manetta.
Quindi la decisione di smettere, ma come?
Avevo provato altre volte, con la forza di volontò e con le gomme alla nicotina (orribili!), ma ogni volta un fallimento accompagnato da senso di colpa, frustrazione, depressione.
Questa volta ero decisa, sentivo dentro una spinta forte, così cominciai a documentarmi su internet. Trovai di tutto, dall'ipnosi, ai magneti, ai maghi.... Poi la recensione di un libro dove centinaia di persone testimoniavano come fosse stato semplice smettere di fumare. Non ci credevo. Non volevo crederci. Avevo paura di illudermi o peggio, di fare la figura della credulona, ma qualcosa mi spinse ad ordinare il libro. Arrivò dopo due giorni, lo lessi in un pomeriggio e la sera stessa spensi l'ultima sigaretta della mia vita, senza pena e senza rimpiato.
Il libro è stato scritto da un ex grande fumatore che si chiama Allen Carr e si intitola E' facile smettere di fumare se sai come farlo.
Non perchè fà male, non perchè disturba gli altri, non perchè è proibito... ma perchè è schiavitù.
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(A richiesta)
Ingredienti:
100 gr. di prezzemolo già mondato dai gambi
3 cucchiai di capperi
14 filetti di acciuga
2 cetriolini
1 spicchio d'aglio (privato dell'anima)
olio extravergine di oliva q.b.
(La ricetta originale prevede un poco di pane raffermo imbevuto di aceto, ma io non gradisco)
Preparazione:
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...che vuole farsene una ragione
Oh, che sarà, che sarà
che vanno sospirando nelle alcove
che vanno sussurrando in versi e strofe
che vanno combinando in fondo al buio
che gira nelle teste, nelle parole
che accende le candele nelle processioni
che va parlando forte nei portoni
e grida nei mercati che con certezza
sta nella natura nella bellezza
quel che non ha ragione
nè mai ce l'avrà
quel che non ha rimedio
nè mai ce l'avrà
quel che non ha misura.
Oh, che sarà, che sarà
che vive nell'idea di questi amanti
che cantano i poeti più deliranti
che giurano i profeti ubriacati
che sta sul cammino dei mutilati
e nella fantasia degli infelici
che sta nel dai-e-dai delle meretrici
nel piano derelitto dei banditi.
Oh, che sarà, che sarà
quel che non ha decenza
nè mai ce l'avrà
quel che non ha censura
nè mai ce l'avrà
quel che non ha ragione.
Ah che sarà, che sarà
che tutti i loro avvisi non potranno evitare
che tutte le risate andranno a sfidare
che tutte le campane andranno a cantare
e tutti gli inni insieme a consacrare
e tutti i figli insieme a purificare
e i nostri destini ad incontrare
persino il Padreterno da così lontano
guardando quell'inferno dovrà benedire
quel che non ha governo
nè mai ce l'avrà
quel che non ha vergogna
nè mai ce l'avrà
quel che non ha giudizio
(C. Buarque de Hollanda - I. Fossati)
(Foto: Auguste Rodin - Il bacio)
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Come sempre, quando supero i quindici giorni, comincia a farsi sentire forte l'inquietudine.
Guardo fuori e vedo giornate splendide.
Fredde di quel freddo che pulisce il cielo e rende la montagna così vicina da poterla quasi toccare.
Cerco di concentrarmi sulle cime, sui colletti, sulle creste, osservo sulle mappe i sentieri e immagino di percorrerli.
Solo lì sono a mio agio, in quella solitudine naturale che mi toglie ogni ansia.
Ho voglia di boschi di larici che si specchiano nei laghi e di tappeti erbosi sotto le suole degli scarponi.
Perchè so salire a tremila metri senza un lamento e mi perdo nel terrore al solo pensiero di andare fino al cassonetto dell'immondizia?
Che la soluzione sia spostare il cassonetto in cima al monte?
(Foto:betulla64)
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Le "catene" possono essere spesso causa di malattia (qualcuno preferisce chiamarlo "disagio") psichica. Personalmente ho cominciato a soffrire di attacchi di panico quando ho sentito le catene del dovere, del giudizio, perfino dell'amore stringersi in modo sempre più opprimente attorno alla mia libertà.
(E' paradossale che per sfuggire a queste catene, io abbia trovato come unica soluzione quella di privarmi totalmente della mia indipendenza, scegliendo uno stile di vita semi-claustrale...)
Penso sia questo il motivo per cui, quando una persona qui nei blog mi ha proposto di partecipare alla catena delle abitudini strane, sono andata completamente nel pallone. Mi è spiaciuto rifiutare, non per il gioco in sè, che davvero ritengo stupidello, piuttosto perchè mi sono sentita per l'ennesima volta "quella che se ne tira fuori", quella che si isola dal mondo per paura.
Il post di Monnalisa_e_nebbia mi ha un poco consolata di questa mia incapacità alla partecipazione.
L'anima bella che mi aveva lasciato il testimone della catena capirà che non è mai stato nulla di personale :)
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Radiobet
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