Creato da betulla64 il 22/12/2005
Il coraggio non mi manca. E' la paura che mi frega. (Antonio Albanese)

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"La mia ferita emotiva più profonda è stata anche una fonte inesauribile di gioie". Non ti rivelerò perché questa frase è molto importante per me: è una questione troppo personale. Ma tu, Vergine, potresti fare un'affermazione simile? Potresti interpretare la tua vita in modo da vedere un'esperienza dolorosa come una fonte di intuizione, ispirazione e vitalità? Il 2009 sarà l'anno ideale per compiere questo cambio di percezione. E il periodo intorno al solstizio d'inverno è il momento perfetto per cominciare. (Rob Brezsny)

 
 

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Sulla via che mi porta al lavoro c'è una casa abbandonata che, mi hanno detto da qualche giorno, è abitata dai fantasmi.
Non lo sapevo. Ma appena me l'hanno detto ho pensato: la compro io.
 

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Messaggi del 24/02/2007

Post N° 433

Post n°433 pubblicato il 24 Febbraio 2007 da betulla64
 

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Sono ignorante, me ne rendo conto e quasi ogni giorno maledico il male profondo che mi ha tenuta lontana dalla scuola, dal sapere, dal crescere. Sono ignorante ma non mi sono arresa al destino della sposa, madre, casaliga e ringrazia Dio che hai trovato uno che ti mantiene. Così a quattordici anni mi sono messa a lavorare e nel tempo libero mi sono messa a leggere. All'inizio erano gli Harmony, poi piano piano sono passata a Moravia e Pirandello e poi agli autori sudamericani. Nel frattempo la musica mi accompagnava e non erano canzonette. Erano testi e melodie che mi raccontavano l'ingiustizia, l'orgoglio e la rabbia di chi pensava che "la historia es nuestra y la hacen los pueblos". Sullo sfondo Dio. Sembra una bestemmia mettere Dio sullo sfondo. Sembra forse a chi non lo conosce. Io sono convinta che il suo posto sia quello. Il luogo dove la sofferenza, la gioia, le esperienze si sfumano e si fondono in quanto di incomprensibile e di misterioso esiste. Il luogo discreto e silenzioso che Dio predilige per potermi meglio parlare.
Sono entrata in tante chiese. Alcune erano cattedrali, la maggior parte erano chiese di montagna, di pietra dura fredda e spoglia. Raramente ho incontrato Dio tra quelle mura. L'ho invece visto sullo sfondo di un lenzuolo verde che avvolgeva mio padre mentre una barella veniva spinta in un pronto soccorso e un medico scuoteva la testa sconsolato. L'ho visto nel rosso violaceo delle dolcissime labbra di mio nipote, nato, vissuto e morto nel tempo di un battito di ciglia. L'ho visto ogni volta che la disperazione ha avuto il sopravvento e mi sono sentita persa. E Dio era lì.
Non ho mai preteso che altri sentissero o credessero quello che sento e credo. Ho sempre cercato di scindere la mia spiritualità dal mio essere cittadina e credo di esserci riuscita.
Nel mio percorso alla ricerca di un equilibrio ho cercato di evitare gli stereotipi, i luoghi comuni, il "tutta l'erba un fascio" così che non esistono "gli ebrei", "i negri", "i terroni", "i gay", "i marocchini", ma esistono le persone. A volte è difficile, ma appena mi accorgo che una qualche deriva mi porta a classificare qualcuno, scatta l'allarme e mi faccio un sano esame di coscienza che solitamente serve a rinsavire e a far sì che non confonda i comunisti con Stalin, gli Israeliani con Sharon, gli omosessuali con i pedofili e il cristianesimo con il cardinal Ruini. Allo stesso modo vorrei che si smettesse di usare la classificazione "i cattolici" per indicare i reazionari che stanno immobilizzando questo paese. Non per altro, ma credo che come me siano in tanti, a tirare a campare nel rispetto di tutti, a impegnarsi perchè tutti abbiano un poco di felicità e credo fermamente di essere un essere umano degno di rispetto, che inciampa, cade, sbaglia ma certo non più di quanto inciampino, cadano, sbaglino tutti gli altri. Non sbaglio certo più di chi, comunista "duro e puro", in preda ad una crisi di coscienza (che lui può permettersi, al contrario di un parlamentare cattolico) decide di fare un bel patatràc e il governo di centro-sinistra non c'è più e colmo dei colmi partono gli insulti ai cattolici. Non ai due stratosferici cretini, non ad Andreotti che ci ha messo del suo, non a Ruini che sicuramente ha fatto una ola senza precedenti nei corridoi Vaticani. No! Ai cattolici tutti, dimostrando la capacità tutta comunista di darsi magistrali martellate sui coglioni ogni volta che invece ci sarebbe da riflettere. Io ho votato sempre comunista, tranne una volta, la prima, in cui votai democrazia proletaria (qualcuno se lo ricorda Mario Capanna?). Mio marito vota a sinistra e ha avuto per 20 anni la tessera del sindacato. Le mie sorelle votano a sinistra. Vogliamo proibire ai cattolici di votare a sinistra? Ok, poi contatevi e ditemi in quanti siete rimasti. Davvero credete che i cattolici siano come quelle cariatidi vaticane prive di un qualsiasi istinto umano? Credete che i cattolici non abbiano famiglie distrutte, figli omosessuali, convivenze fuori dal matrimonio, aborti più o meno traumatici? Davvero credete che milioni di persone in italia vivano su un pero senza sentire nè vedere quello che succede loro intorno? Sono dispiaciuta, molto, per questa ottusa visione che avete del popolo italiano. Sono delusa nello scoprire che nel partito che era il mio partito di riferimento, stia crescendo il razzismo religioso, la caccia alla strega cattolica, il cieco e bieco insulto che va contro l'etica e contro la Costituzione. Siete sempre pronti a scendere in piazza in nome dei diritti del diverso. Io proverei a voltare ogni tanto lo sguardo verso l'uguale per scoprire e apprezzare anche le sue, di diversità.


Nell'immagine, Niki Vendola. Presidente della Regione Puglia, cattolico, omosessuale, poeta e comunista.

 
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"Grande importante malattia quella di Basedow!... tutti gli organismi si distribuiscono su una linea, ad un capo della quale sta la malattia di Basedow che implica il generosissimo, folle consumo della forza vitale, il battito di un cuore stremato, e all'altro stanno gli organismi immiseriti per avarizia organica..."

da "La coscienza di Zeno"
 
 

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