PETRONIUS ARBITER

di scansafatiche, presunti tali ed evasori non presunti

In questi giorni ho fatto una scoperta terrificante: venerdì, per fare un certo lavoro non nel più comodo dei modi ma come chiede l'utente (e come io NON sarei tenuta a fare), butterò via tutto il pomeriggio. Nel migliore dei casi starò in ballo dalle 14 alle 17.45 circa per un quarto d'ora di lavoro. Il mio preside mi ha ringraziato taaaaaaaaaaanto per un lavoro che non ero obbligata ad accettare, mi ha fatto grandi sorrisi, detto che la scuola si regge sulle spalle di fess... ehm, di persone come me, insomma, mi ha indorato la pillola, ma sempre amara resta, soprattutto se consideriamo che per buttare via il pomeriggio sarò pagata una miseria. SE sarò pagata.

Arrivo a casa con un diavolo per capello; sto cenando davanti al telegiornale e sento che si parla del presidente di non ricordo quale regione che ha messo in un rimborso a piè di lista qualunque tipo di spese, dalle più famose mutande verdi alla cena con l'amante.

A quel punto mi parte lo sclero: Chi evade, si dice in astratto, ruba alla collettività. Ah, che bel principio, adesso che l'ho enunciato la mia vita ha un altro senso! (leggere con voce da cittadino medio mediamente onesto).
Io scendo nel concreto. Chi si fa portare le spigole in aereo a Cortina, chi si fa rimborsare dalla Regione il libro di Fabio Volo (con tutto il rispetto, eh), la cena con l'amante e chi più ne ha più ne metta impedisce che tuo figlio, tuo di cittadino medio mediamente onesto, possa fare il corso di recupero di matematica con la sua prof perchè non ci sono soldi per pagarlo; fa sì che tu debba andare in farmacia a prendere la pomata per una medicazione perché il tuo medico di base non ce l'ha in ambulatorio; fa sì che tuo figlio dislessico debba aspettare 6 mesi per essere visto e diagnosticato come DSA dall'azienda sanitaria locale(1). Questi signori fanno sì che una (grossa) scuola di provincia sia creditrice dello Stato per parecchie decine di migliaia di euro, ragion per cui non fa quasi più nulla. Questi signori fanno sì che persino un'entusiasta come me pianga di frustrazione e provi il desiderio (per me insano) di uscire da scuola un minuto dopo la fine delle lezioni e smetterla di fare volontariato. Non sto parlando di zone disagiate, sto parlando della ricca, opulenta Lombardia, forse della parte più ricca e opulenta.  

A voi la morale, io sono troppo stanca e amareggiata per moderarmi nella conclusione.

(1) I primi due casi sono successi a me nell'ultima settimana, il terzo è la regola per i ragazzi dislessici della mia zona.