Angolo nascosto

le parole salvano finchè troviamo un significato. ciao, gi

Seguo la tua bella metafora conclusiva, quella delle scialuppe che consentono di mettersi in salvo rispetto ad un affondamento della propria imbarcazione, divenuto oramai probabile. Posso dirti che la mia esperienza è stata quella di essere spesso giunto, attraverso lo sfogo consentito dalle parole (devo dire più quelle scritte rispetto a quelle urlate), ad "isole" bellissime, raggiungibili solo con una scialuppa, non essendoci porti per l'attracco di alcuna nave. Le mie permanenze su certe "isole", a cui ero giunto scrivendo, sono state poi allietate da altre parole, questa volta lette, provenienti da altre scialuppe, che per caso si arenavano sulla stessa spiaggia assolata dove mi ero trovato. Il ritorno sulla propria nave, miracolosamente capace di auto-ripararsi solo col trascorrere del tempo, avviene poi gradualmente, non si sa mai bene come, ed il viaggio in mare aperto prosegue, sperando sempre in meglio. :)

Vedo le parole come scialuppe perchè mi ci aggrappo quando il disagio è grande e nell'impossibilità di esternare verbalmente, per mancanza di controparti, mi affido allo scrivere, cercando così di alleviare il malessere. Qualche volta ci riesco

Ho sfruttato, elaborato, a volte mi sono arricchito altre impoverito di parole e con le parole ; certe volte esse, le parole, corrispondono a verità, altre invece sono messe lì in bella mostra, usate per compiacere gli altri e per compiacere se stessi. Alcuni le sanno usare con maestria, altri le buttano semplicemente lì come capita. Alcune volte calme come acqua di lago in una giornata fatta apposta per sonnecchiare, altre invece furiose ed impetuose come il cuore che comanda la mano che le scrive.

Mi capita di essere circondata da persone che parlano parlano senza dire niente, per riempire il silenzio, per darsi un tono. Per me, come dicevo, sono un mezzo per alleviare il malessere interiore, ma se devo dirla tutta, nella difficolta di reperire interlocutori all'altezza, mi affido allo scritto. Qualche volta funziona, altre no.

Si, un mezzo, o almeno uno dei pochi mezzi che ci sono restati a disposizione, per " alleviare il dolore " : ennesima volta in cui mi trovo completamente d'accordo, e non per gioco o per finta. Sul serio. Fammi aggiungere però, che è abbastanza triste, anche tetro, il fatto che alle parole dette a voce siamo giunti a preferire quelle scritte, sembra una forma di difesa. Come se si voglia tentare seriamente un incontro, ma allo stesso tempo se ne abbia paura. Almeno per me tante volte ultimamente è così.

Le parole possono essere molto più di questo. Nella mia vita ho avuto modo di passare un periodo di prolungata solitudine che mi ha dato il modo di non parlare mai... e questo mi ha fatto riflettere molto su quante cose inutili diciamo e su come la parola può essere usata in modo costruttivo...

A volte il silenzio è la scelta migliore ed io vi ricorro sempre più spesso. Le parole sono un valido strumento se usato con maestria e sensibilità

Le parole sono comunicazione e quindi, per quel che riguarda l'uomo, vita. La qualità che determinano a quest'ultima è personale battaglia giornaliera. Incontrare ugual pensiero è respiro in alleanza! Tenga duro, non può far altro!

Che altro posso fare?

Il mio intento era di disquisire sulla parola scritta, più che orale, quella che affidiamo allo schermo o, in passato, alla carta. Un soliloquio, un messaggio da affidare all'etere o semplicemente ad un supporto che possiamo custodire o gettare, allo scopo di alleggerire la sofferenza. Avere un interlocutore puo' essere impegnativo e motivo di ulteriore stress, nel momento in cui ci chiediamo se il nostro dolore possa risultare gravoso per chi ci ascolta. Questo annulla il sollievo di cui siamo alla ricerca. Un saluto

Si scrive per essere letti, mia cara. E qesti nuovi mezzi di comunicazione incoraggiano anzi, esigono il riscontro verbale (se pur scritto). Io ho pur provato a tacere ma nel migliore dei casi passavo per maleducato. E scrivevo solo per i motivi da lei citati. Ma tant'e!

Noto che parla al passato. Un vero peccato

buona domenica, gi

Tra pioggia e noia ormai è andata. Anche a te

e ora il vento imperversa..

"Le parole sono pietre" diceva qualche sera fa Camilleri...e devo dire che mai come in questo periodo questa affermazione, quasi frase fatta, è vera. Per quanto mi riguarda parole ne ho poche, scrivo poco sul blog, però sono ancora vivo :)) ahaha un abbraccio

Io anche. Infatti è qui che mi rifugio quando devo alleggerire l’anima. Non affiderei mai le mie riflessioni più intime ad un social. Ricambio l’abbraccio

ciao

...pero',seguendo il Tuo discorso, vale anke l'esatto contrario... ...tipo ke le parole a volte invece d'alleggerire,appesantiscono... scusa x l'invasion,ma6passata ...saluti.

Ogni medaglia ha il suo rovescio. Sì, passo a trovarti ogni tanto

Mi piace questo post. Riversare le parole (non dette) su un foglio bianco è terapeutico per l'anima. Tenerle solo per noi, rischia di farla traboccare. Buon lunedì.

Grazie del tuo gradimento!

Di solito, ricambio le visite ai miei blog, anche se fossero casuali:è una mia consuetudine.Spesso trovo post interessanti, che meritano un commento e scriverlo è, per me, sempre un piacere, sperando, ovviamente, lo sia anche per chi lo riceve. I tuoi versi, mi sono piaciuti. Ne condivido l'essenza.Sul versatile uso delle parole, come del silenzio, c'è sempre molto da dire. Pertanto, mi permetto di lasciarti una mia breve poesia: "L'ora del silenzio" Parole,buchi neri/linee chiuse/isole deserte./Parole/gettate come sassi/come bianchi soffioni sparpagliate./Parole mie, effimeri granelli/di sistemi limati fino all'osso/mille volte gridate,sussurrate/ tacete:questa/è l'ora del silenzio. MTS Spero ti giunga gradita.Un saluto cordiale.

Grazie del tuo contributo. A presto

La parola ha un immenso potere: può spingere alla gioia, alla disillusione, al dolore, è comunque sempre una comunicazione, un dare qualcosa ad un altro nostro simile, un aprire il nostro cuore, che, talvolta, se saputo ben ricevere, può dare sollievo. Certo anche l'interlocutore è fondamentale. Buona serata!

Ultimamente ho difficoltà ha reperire interlocutori che rendano la conversazione di sollievo. Sarà che sono sempre di più le persone che cercano di essere ascoltate e poche sono disposte ad ascoltare. E per un po' ci sta.. Ma alla fine ti stufi anche di fare beneficienza. Meglio il silenzio e il foglio bianco, loro non ti deludono mai.. Buona serata