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Osservare e ascoltare

Post n°1864 pubblicato il 18 Aprile 2023 da surfinia60

L’ambiente lavorativo assorbe gran parte della mia giornata e anche delle relazioni interpersonali, in quanto la mia vita sociale è pressoché inesistente (non mi soffermerò su quest’ultimo dettaglio).

Pertanto, ancora una volta, parlerò  di qualcosa che ha colpito la mia attenzione sul posto di lavoro.

Passavo in corridoio con una collega verso il distributore di bevande a prendere il canonico caffè di metà mattina e non ho potuto fare a meno di notare una collaboratrice che se ne stava silenziosa nel suo angolo, a fare sorveglianza, senza neppure alzare lo sguardo quando le ho porto un saluto.

La mia osservazione, a bassa voce, è stata “Che persona triste!”
Capita di passare del tempo nello stesso luogo di lavoro con alcune persone che sono quasi invisibili, per scelta o per nostra colpa. Ricordo vagamente alcuni screzi, a inizio anno, che hanno reso protagonista la collaboratrice in questione e lo scontro conseguente con alcune colleghe. Ricordo anche di aver cercato di farla ragionare con calma, quel giorno, con la presunzione forse di distinguermi da chi l’aveva trattata con tanta supponenza. 

Ma non c’è stato niente da fare. Probabilmente da quel momento lei ha deciso di costruire un muro, finire l’anno di permanenza alla meno peggio, non rivolgendo la parola a nessuno.Noi siamo diventati il nemico da tenere alla larga.

Perché parlo di questo? Mi è venuto da riflettere su come, molto  spesso, le persone con le quali condividiamo del tempo, lavorativo e non, passino del tutto inosservate. Chiuse nel loro mondo vivono chissà quali drammi personali dei quali non sapremo mai niente. Mi vengono in mente certe notizie sentite al tg o lette in giro, secondo le quali una persona di questo tipo (silenziosa e schiva) è salita alla ribalta delle cronache per aver compiuto qualche gesto inconsulto, come fare del male ad altri o a se stessa. In quei casi il commento di chi passa è sempre “Sembrava così normale, innocuo. Chi poteva pensare che si sarebbe spinto a tanto ?”

Forse se fossimo più attenti e disposti ad ascoltare, certi tristi accadimenti si potrebbero evitare.

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Commenti al Post:
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 18/04/23 alle 17:00 via WEB
O forse anche no. Voglio dire, senz'altro percepire e osservare i comportamenti esageratamente schivi, i loro troppi silenzi, il loro molto isolarsi dagli altri, ci fa capire che probabilmente si tratta di persone in difficoltà, ma ci sono delle storie personali così severe e dure che il nostro ascolto a nulla potrebbe. Lo scrivo perché la vicenda di Julia Ituma mi ha colpita molto: era molto legata anche per via dello sport alla figlia di una mia cara conoscente.
Buon pomeriggio, Surfinia
 
 
surfinia60
surfinia60 il 20/04/23 alle 18:05 via WEB
Proprio pensando a Julia mi viene da dire, come mi sentirei se la persona schiva e silenziosa compisse un gesto come quello?
 
chiedididario66
chiedididario66 il 18/04/23 alle 17:44 via WEB
Surfinia, sul posto di lavoro meglio farsi i cazzi proprii. Dove lavoro io, adesso, ci sono più extra e meridionali che noi del nord. Siamo rimasti in 4 del nord e facciamo comunità fra noi. Se succede dei diverbio fra di loro, io, passo oltre.
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 18/04/23 alle 20:33 via WEB
Il classico "Non scambiava parola con nessuno, giusto buongiorno e buonasera". Ma cosa si cela dietro il mutismo? Un muro, appunto, alzato da loro stessi per via del carattere, oppure per il comportamento di altri che li ha feriti.
 
 
surfinia60
surfinia60 il 20/04/23 alle 18:07 via WEB
Ordinaria umanità
 
DoNnA.S
DoNnA.S il 18/04/23 alle 20:55 via WEB
In alcuni casi si potrebbe evitare. Però ci sono alcune persone talmente schive e chiuse che non permettono di avvicinarsi. Buona serata:)
 
 
surfinia60
surfinia60 il 20/04/23 alle 18:08 via WEB
O magari non abbiamo neppure voglia di provarci
 
cuspides0
cuspides0 il 19/04/23 alle 06:59 via WEB
spesso capita anche a me di alzare il muro del silenzio in ufficio, per evitare discussioni con chi è stato maleducato ed arrogante, mi concentro nel lavoro parlando il minimo indispensabile.
 
 
surfinia60
surfinia60 il 20/04/23 alle 18:03 via WEB
Io lo faccio spesso, per necessità, ma preferirei uno scenario diverso.
 
elyrav
elyrav il 19/04/23 alle 07:48 via WEB
Sì forse sì però ci sono persone che proprio non intendono assolutamente parlarti. Come quella che ha tirato su un muro con te e i colleghi. Io sono una social introversa ... non parlo molto. Serena giornata
 
 
surfinia60
surfinia60 il 20/04/23 alle 18:02 via WEB
Lo sono anch'io in verità. Ma poi non dobbiamo lamentarci della solitudine se siamo noi per primi a non dare chance
 
   
elyrav
elyrav il 26/04/23 alle 10:42 via WEB
Eh sì ... è che parlare alle persone molto spesso è complicato. Sai che criticheranno, alle spalle. Sai che trovare sincerità non è facile. Se guardi coi cani non hai paura di essere te stessa :) serena giornata
 
natodallatempesta0
natodallatempesta0 il 19/04/23 alle 16:52 via WEB
Apprezzo la tua onesta e il tuo descriverti, dove c’è valore che peso e dove c’è peso, c’è contenuto. La vita ci da spunto per riflettere, la vita ci da la possibilità di creare le nostre occasioni. Non solo buone, positive, anche cattive, negative. Alla fine è un pensiero come un altro, un tizio si alza la mattina, va a lavoro, passa le sue ore e senza che sia stato premeditato si trova a discutere con un collega ed ecco che un sentimento di disagio si insinua nel cuore e nel tempo piano, piano rancore e odio si fanno strada. L’idea di vendicarsi si fa viva nella sua mente, nelle migliori delle ipotesi dispetti, l’indifferenza sarebbe la migliore speranza, invece si creano i presupposto per far male, perché il far male a chi odiamo, fa bene a noi. Perché poi quando tutto perde valore, anche quel che è importante viene visto con altri occhi. Attenti, ascoltare. Hai ragione. Mi chiedo però, ci frega davvero quel che succede al nostro vicino? Un abbraccio.
 
 
surfinia60
surfinia60 il 20/04/23 alle 18:13 via WEB
Dopo 5 anni nel posto dove lavoro, ho oramai compreso le dinamiche delle persone che mi lavorano vicine e non. Mi sono imposta lo 'zen', visto che dovrò con ogni probabilità restarci almeno un altro anno ancora. Noto che molto dipende anche dal mio atteggiamento e da come mi pongo verso l'altro. Certo ci sono le 'cause perse', ma quelle puoi solo accettarle cercando di assorbire il meno possibile il disagio che ne deriva. E poi molto 'andare oltre', cercando di non rimuginare troppo su situazioni che non puoi cambiare. Grazie del passaggio
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Andrea il 20/04/23 alle 20:48 via WEB
Buonasera a 60 mi sovviene leggendoti un film di tempo addietro "Quello che le donne pensano credo sia così, grazie a questo dono il protagonista riesce a percepire i pensieri delle colleghe che lavorano con lui e gli appuntamenti previsti non se ne approfitta con tutti ma in particolare riesce a percepire il disagio delle ultime mi ha fatto molto pensare a questo
 
 
surfinia60
surfinia60 il 21/04/23 alle 16:47 via WEB
Curioso che mi chiami sempre 60. Surfinia non ti piace?
 
maresogno67
maresogno67 il 23/04/23 alle 18:14 via WEB
La comunicazione è sempre fatta da più persone. Smettere di comunicare è un po' parlarsi a se stessi e purtroppo in quel caso le risposte vengono sempre bene. Diciamo che i luoghi di lavoro si prestano molto a far fuori le persone a prescindere dalle ragioni.
ciao
gi
 
 
surfinia60
surfinia60 il 28/04/23 alle 19:35 via WEB
Siamo tutti un po' tanto presi da noi stessi per spendere energie per calcolare gli altri. Salvo quando siamo noi ad essere in difficoltà. In tal caso avere attenzione ci piacerebbe. Ciao
 
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