E mentre la situazione contingente
fa allungare la lista dei ‘ora non posso, cosa farò dopo?’
si passa il tempo a pensare
ad ascoltare se stessi
anche di notte, quando il sonno non arriva
Com’era la vita prima?
quante cose ho rimandato per pigrizia
quante cose, ora, dico a me stessa
‘se le avessi fatte finché potevo!’
E poi pensi alla leggerezza con la quale c’è chi riesce
a far finta di niente
chi è riuscito ad autoconvincersi che è tutta un’invenzione
che i numeri sono falsi
che non c’è nessuna pandemia
che c’è un disegno occulto per sottomettere l’umanità
renderla schiava e povera.
Mi chiedo, come si fa ad accettare di vivere in un mondo simile?
E’ come stare accanto a qualcuno pur sapendo che si tratta di un orco
capace di indicibili nefandezze
disprezzandolo, criticandolo, odiandolo segretamente
ma nonostante tutto continuiamo a condividere la nostra vita con lui.
Penso che chi crede questo stia vivendo un inferno peggiore
di chi ha scelto di rispettare le regole e di fare il possibile
non senza difficoltà
affinché questa guerra finisca.
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