Rallentare, respirare, riflettere

Sono tornata indietro nel tempo, qui sul blog.

Questa mia seconda casa è relativamente giovane.

Riesco a ricordare ancora tutto ciò che ha ispirato i post, o articoli

come questa piattaforma li chiama.

Mi sembra di aver perso lucidità, rispetto agli albori.

Forse è un’impressione dettata dalla stanchezza

dalla consapevolezza della decadenza fisica

che ultimamente si sta facendo strada.

Una cosa che non riesco ad accettare.

Oggi ho avuto uno scontro verbale con una persona, al telefono.

Mi succede raramente, ma ho sentito di perdere il controllo

Però me ne sono accorta in tempo e l’ho liquidata

semplicemente dicendo che non intendevo portare avanti

la conversazione su quei toni.

Mi sono ricomposta e le ho perfino augurato buona giornata

poco prima di abbassare la cornetta.

Mi ha lasciato dentro un senso di fallimento

il pensiero di quanto sia facile sbattere contro dei muri.

E non importa quanto sei certa di essere nel giusto

L’altrui pensiero si puo’ scontrare col tuo

con tutto il suo bagaglio di emotività negativa.

Ancora una volta, rallentare, respirare

e riflettere, si mostrano le soluzioni migliori.

 

Breath-Opera-di-Maurizio-Cattelan-con-Cane-e-Uomo-in-marmo-2021

 

Sto bene da sola

Sono giunta a questa conclusione.

Non è una grande novità, dopotutto.

Un adattamento.

Dopo vari tentativi, molto diluiti nel tempo.

Dopo tante delusioni, tanti ‘scusa non ci avevo pensato’.

E qualche ‘ Non pensavo t’interessasse! Credevo ci andassi con….’.

Perché starci male?

Scrollo il disappunto e trovo qualcosa da fare.

Un po’ a caso.

E a fine giornata mi rendo conto che niente è andato come da pronostico.

 

Ma sì… sono stata bene anche da sola!

 

 

viaggiare-da-sola

 

 

Non lo sapevo

Sempre alla ricerca di modi per evadere dallo stress quotidiano

delusa e insofferente verso la lettura di libri dei quali non riesco proprio ad appassionarmi

ho voluto cimentarmi nell’ascolto di cosiddetti ‘podcast’.

Essendo abbonata a Spotify, dal quale ho sempre ascoltato solo musica

sono andata in cerca di racconti narrati da ascoltare.

E così ho scoperto la serie ‘Gli ascoltabili’.

Ho voluto provare, tanto è tutto compreso nel prezzo.

Ho iniziato con una serie intitolata ‘La mia storia’. Episodi narrati da personaggi di fantasia, come galeotti, prostitute, giocatori d’azzardo, manager ecc…. che si raccontano. Ogni episodio dura circa mezz’ora. Posso sopportarlo, mi sono detta.

Finita la prima serie, con mio sommo dispiacere, ho ‘tentato’ con un’altra. “Demoni urbani”.

Una voce calda e forte, coinvolgente, ti prende e ti porta nel mondo malato del crimine efferato.

Storie vere, stavolta. Mostri che hanno insanguinato varie città italiane negli anni, a partire dai tempi di Giovanna d’Arco, fino ad arrivare al mostro di Firenze, il delitto di Avetrana e così via.

Mi sono scoperta famelica di nuove storie. Non vedo l’ora di salire in macchina o andare in bici o a piedi con in testa le mie inseparabili cuffie e inoltrarmi nel sottobosco fitto e oscuro del crimine urbano.

Con mia somma soddisfazione mi sono resa conto che mi coinvolge al punto da distaccarmi completamente dalla realtà più stressante di sempre.

Il naufragar mi è dolce in questo mare… di sangue!

 

1200x630wp