Insofferenze

Ti capita di provare quel disagio.
Goccioline di sudore ti imperlano la fronte.
Il respiro si fa pesante.
Ormai l’insofferenza non è più solo un fatto mentale,
morale o psicologico.
Anche il fisico la manifesta.
Ti devi allontanare per forza
dalla fonte di disturbo
uditivo, visivo, sensoriale in senso lato.
Sarà anche questo un regalo dell’età?

Una citazione

Dietro a un brutto modo di fare c’è quasi sempre una storia, un percorso doloroso da capire e raccontare. Se uno c’ha il palo in culo è spesso perché qualcosa è andata storta in qualche salto in alto della vita. Nonostante questo mi avvalgo del diritto di non indagare, di quella favolosa reciproca facoltà di archiviare le persone che ti fanno, con tutto il rispetto, semplicemente cagare.

 

Cit. Enrica Tesio.

Mi piace come scrive. 

L’ho citata perché parla come farei io nella mia forma migliore, se ne avessi una.

Lezioni

Ricevo poche telefonate. Forse perchè anch’io non amo farle.
E va bene così.
Ma ieri qualcuno mi ha chiamato. Una donna.
Le nostre strade si sono incrociate poche volte, ma in modo significativo.
Avendo lei declinato alcuni miei inviti passati, ho pensato di lasciar perdere, annoverandola  tra la sfilza di meteore che hanno incrociato il mio cammino.
Mi ha sorpreso. Con la scusa degli auguri di pasqua ha condiviso con me, in maniera pacata e velata, alcuni drammi che sta vivendo e che la portano ad isolarsi.
Ho scoperto di avere molte cose in comune con lei.
L’amore per il silenzio, la contemplazione della natura, le passeggiate terapeutiche in solitaria (lei con il cane).

Il fastidio verso le persone chiacchierone e invadenti, soprattutto.
Riconosco di averla giudicata, in passato, tra me e me, quando non si era fatta più vedere né sentire.
Ancora una volta ho imparato una lezione: camminare nelle scarpe dell’altro per capire di più.

 

Scrivere di sé

Parlare di sé non è semplice.
C’è il forte rischio di non essere obiettivi (ovvio).
Sbagli (per qualcuno) se resti in superficie
se vai troppo in profondità
se sei troppo criptico (allora che scrivi a fare?)
Se ti apri troppo, ti esponi al giudizio (ma dopotutto è questo che vuoi)
se parli in codice ci sarà chi si lancia in interpretazioni
che magari ‘ci prende’,  oppure ci legge del suo.
E poi ci sarà sempre chi lo userà contro di te.
Scrivere di se stessi è un rischio.
Ma a non farlo si vanifica un po’ il senso dell’esistenza di un blog.