Creato da odio_via_col_vento il 03/11/2005

Abbandonare Tara

abbandonare le sicurezze, i luoghi comuni, alla scoperta di cosa c'è fuori di qui

 

 

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La macina da mulino

Post n°139 pubblicato il 25 Aprile 2007 da odio_via_col_vento
 

 

Luca 17:2: "Sarebbe meglio per lui che una macina da mulino gli fosse messa al collo e fosse gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno solo di questi piccoli".

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C’è un’idea perniciosissima che ha preso piede da non so quando nella media delle persone, un’idea sbiadita e buonista del cristianesimo.
Come se Gesù fosse il biondino slavato e dal dolce sorriso dei santini della nostra infanzia, un dio a buon mercato, un dio da “volémose bene” e da “tarallucci e vino”.

Si è accreditata l’idea che tutto il Vangelo sia riconducibile a frasi ad effetto del genere “porgi l’altra guancia”, “perdona chi ti fa del male”, “non giudicare”, “ama il prossimo tuo”.

Nessuno nega che questo faccia parte del messaggio evangelico.
Ma purtroppo, o per fortuna, questo messaggio è anche molto più.

E’ una miniera senza fine di scoperte, una stratificazione di contenuti anche controversi, o che per lo meno sembrano tali ai nostri orecchi moderni, incapaci di percepirne e viverne la valenza forte e centralizzante, difficilmente riconducibile a pratiche consuetudinarie, cattolicesimo di maniera e di facciata, addomesticate interpretazioni ad usum delphini, fatte cioè per tenere dentro tutto e di più.

Il messaggio radicale del Vangelo, invece, annuncia un rigore e una fermezza difficili, certo non politically correct, non "un lesso da brodo" (come si dice a Firenze), cioè non un qualcosa di gommoso e molliccio che ognuno tira dalla sua parte per cercare di accreditare le proprie convinzioni.

E così qualcuno, qui a Firenze, dovrà fare i conti anche con questa (scomodissima) frase, ripetuta in tutti e 3 i Vangeli sinottici, inespuntabile, quindi, alla luce di ogni rigorosa critica esegetica.

Che è condanna, netta e totale di ogni pedofilia.

Che non può lasciare spazio a nessun compromesso, che impone (per chi a questo messaggio vuole conformarsi) anche l’azione, la condanna intransigente e rigorosa.

Così colpevole è anche chi non condanna, chi insabbia, chi sa solo pronunciare, e troppo tardi, solo nonsense buonisti: come se si dovesse sempre perdonare e sempre difendere. Ma chi, poi? Difendere il colpevole? E alle vittime, chi ci pensa alle vittime?

E colpevole proprio alla luce di questo Vangelo.
Colpevole il pastore che non sa difendere le proprie pecore.
Colpevoli anche quelli che lo hanno preceduto e hanno lasciato passare colpevolemente il tempo.
Colpevole l'ex enfant-prodige che non sa staccarsi dal suo ruolo e dal suo passato; che sa solo invocare la sua sofferenza. Chi te la nega? Ma da un adulto mi aspetto che sappia superare le sue disillusioni ed esercitare il mandato che gli è stato dato.

Colpevole chi non ha creduto, chi non ha saputo ascoltare, chi non ha difeso.

Grazie invece a chi ha parlato e ha fatto uscire la vicenda allo scoperto: grazie ai vicari che hanno scritto una lettera aperta.
Grazie a Telefono Antiplagio.
Grazie al procuratore Ubaldo Nannucci che comunque, anche se sono passati 30 anni, ha aperto un'inchiesta.

Non c'è molto altro da dire.

Vorrei potermi fidare di quelli che hanno a che fare con i nostri figli. Vorrei potermi fidare di insegnanti, di allenatori di squadre, di vicini di casa. Di preti. Vorrei che le leggi fossero adeguate, severe. Vorrei che nessuno rimanesse incredulo e non prestasse ascolto.

Vorrei che nessuno si dimenticasse di questa pesantissima, definitiva, straordinaria invettiva: un delitto che fa raccapriccio anche agli occhi di Dio, per il quale anche la misericordia trova più misericordiosa "una macina da mulino appesa al collo".

 Vorrei non continuare a leggere sui giornali di questa ombra nera che si allunga.

 Ci sarebbe solo TANTO da fare. Difendere i nostri figli non ha prezzo.

 

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Commenti al Post:
upmarine
upmarine il 25/04/07 alle 04:00 via WEB
Al di là del bene e del male, occhio ai nostri figli. Esiste un numero pressoché infinito di far loro del male, e non sempre il male inferto da altri è peggiore di quello che proviene da chi sta a loro più vicino. Rendiamoli capaci di esprimere il malessere e noi pronti a recepire i loro messaggi.
Al di là del bene e del male, così come ci viene insegnato nel Vangelo.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/04/07 alle 12:17 via WEB
non so bene cosa tu voglia dire con "al di là del bene e del male" in questo caso. forse "al di là di cercare colpevoli"?
e un'altra domanda: dov'è che nel vangelo si dice qualcosa di simile a questa frase (che mi pare sia di Nietzche)? e che nella filosofia (non certo cristiana) del filosofo significava proprio la negazione della massima evangelica di separare nettamente il bene dal male, il buon grano dal loglio?
poi, dopo queste domande, posso concordare con te sulla necessità di difendere i bambini anche e soprattutto dal lupo travestito da pecora che purtroppo spesso sta DENTRO la famiglia o all'interno degli ambienti più vicini.
ma riaffermo sempre e con forza la necessità a far venire allo scoperto queste piaghe. perché abbiamo il dovere di difendere anche i "figli degli altri". non solo i nostri figli biologici.
sono TUTTI nostri figli. e far conoscere dov'è il pericolo, equivale a difendere il futuro di tutti.
 
uniconelmiocuore
uniconelmiocuore il 25/04/07 alle 10:57 via WEB
hai ragione di tutto cara ma chi ha il potere sono loro è uno sckifo il mondo purtroppo
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/04/07 alle 12:18 via WEB
sì, purtroppo la pedofilia si è infiltrata ovunque. vedi quello che successe in Belgio, quando venenro fuori collusioni ad altissimo livello, politiche, giudiziari, quant'altro...
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 25/04/07 alle 11:26 via WEB
Condivido tutto, persino le virgole.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/04/07 alle 12:19 via WEB
non ne dubitavo.:)
 
qis
qis il 25/04/07 alle 11:38 via WEB
Diomio, le ultime notizie su queste cose non riesco nemmeno a collocarle da qualche parte in quelche forma di pensiero e discorso. hanno un effetto paralizzante. brava che riesci a parlarne. ciao
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/04/07 alle 12:23 via WEB
forse perché io ho tutta la visceralità di una madre?:)
ma dovremmo invece parlarne di più! ricordo che un po' di tempo fa (un anno?) quando venne alla luce il partito dei pedofili in Belgio, che si facebva pubblicità sulla stampa, ci fu una discussione in merito sul blog di vergine_e_martire. e c'era una persona che difendeva quella che chiamava "pedofilia consenziente"! uno schifo!
bisogna parlarne. queste persone possono essere messe all'angolo solo se ne parliamo!
 
auroramai
auroramai il 25/04/07 alle 11:39 via WEB
grazie della visita !!!!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/04/07 alle 12:24 via WEB
quel gattino impegnato in arti marziali era un raggio di sole, in mezzo a questi discorsi terribili.:)
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 25/04/07 alle 11:40 via WEB
Indiscutibile. Non scordiamoci che sono uomini come gli altri, ma il fatto che siano vestiti di una toga rende decisamente il tutto insopportabile. Oltre al pastore che non sa difendere le pecore, una ferma condanna da parte dei capi no? trovo che il vaticano tenda a mettere a tacere questa e altre vicende in cui sono protagonisti i preti, o forse sono io che non leggo abbastanza giornali clericali. In tal caso ritiro tutto. Sconvolgente la sequela di episodi che hanno i piccoli come vittime, e questi sono sono quelli che emergono, purtroppo. Ciao Ody.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/04/07 alle 12:28 via WEB
il "pastore che non sa difendere le pecore" fa parte dei capi, sai? è un vescovo, anzi, un cardinale!
ma forse vuoi dire a più alto livello? la conferenza episcopale? la curia romana? il papa? sì: se insabbiano, continuano a allontanare solo temporaneamente i colpevoli, non denunciarli alal magistratura, non credere alle vittime: allora sì, tutti colpevoli.
 
cateviola
cateviola il 25/04/07 alle 13:09 via WEB
Grazie per questo intervento intelligente.
Ricambio il tracback e rimando ai commenti, specie i tuoi, lì da me , non ci sono parole, oltre quelle del Vangelo : "Sarebbe meglio per lui che una macina da mulino gli fosse messa al collo e fosse gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno solo di questi piccoli".
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/04/07 alle 13:51 via WEB
ho anche pensato che questo definitivo e fortissimo ammonimento di Gesù possa segnalare l'irrimediabilità di una perversione del genere. il fatto, cioè, che non sia "guaribile".
e tutta la storia dei vari pedofili recidivi, lo starebbe a dimostrare. non per nulla in molti stati si arriva a pensare alla castrazione chimica come unica possibile soluzione.
 
suntree
suntree il 25/04/07 alle 13:20 via WEB
Cara mamma, è un padre che ti parla... So che le madri sono per loro natura (ed è giusto che sia così) viscerali nei confronti dei figli (noi padri abbiamo appunto il dovere di bilanciare, essendo complementari alla donna)...Ho letto il tuo post e tutti i link che hai inserito (non conoscevo la vicenda) e sento il dovere di rispondere seriamente, per questo mi sono preso qualche decina di minuti (capita raramente per me a causa del mio lavoro...). Come madre cosa desideri? La gogna per un prete che ha tradito il proprio mandato e che non è stato adeguatamente redarguito dai suoi superiori a tempo debito? La gerarchia ecclesiastica ha sicuramente molte colpe, ma sono persone come noi che possono commettere anche paurosi scivoloni. Mi auguro che i due vescovi che citi abbiano fatto anche tanto bene, non abbiano solo combinato questo peccato di omissione. Perchè di peccato si tratta...Hai ragione, pienamente ragione, a richiamare il passo evangelico, ma è da leggere anche in chiave più ampia (come sempre...). Gesù se la prendeva e molto solidamente contro l'ipocrisia, che pervade purtroppo tutti noi...Siamo ipocriti anche quando richiamiamo responsabilità di “altri”: insegnanti, allenatori, vicini, preti...Gli altri siamo noi, diceva una nota canzone...Se la società gira male, siamo noi che non abbiamo forza sufficiente per capire che i valori, le regole (che sono la radice e la linfa della nostra società) non possono essere considerate fuori moda e antiquate...Di converso non possono considerarsi di moda i Dico solo perchè si vuole dare dignità di famiglia alle unioni omosessuali, l'aborto o il divorzio come libera affermazione dei diritti della donna: non c'è libertà senza responsabilità, al massimo c'è il libertinaggio... I preti, ci lavoro spesso insieme, sono spesso confusi perchè per evitare di perdere per strada le persone, hanno scelto di annacquare gli insegnamenti ricevuti, col solo risultato di aver contribuito a svuotare le chiese...I capi, come li chiami tu, hanno certo la loro responsabilità, ma questo non deve screditare tutto il resto del lavoro che fanno. Certo, fa comodo una chiesa addomesticata, fa comodo al potere “democratico” che, sventolando una libertà personale dei singoli, di fatto ha inebetito le persone e le ha lasciate in balia di un relativismo diabolico che toglie speranza, la speranza di costruire un futuro migliore... L'unico modo per uscire da questo è assumersi ciascuno il proprio pezzo di responsabilità, non lasciandoci vincere dal male, ma vincendo il male con il bene... In questo caso non si può combattere il male linciando un povero Cristo, perchè lui è il primo ad essere vittima di una sua visione demoniaca del mondo (e così facendo, ha portato ulteriore male e divisione attorno a lui). Si può solo vincere il male con il bene, con il perdono...Senza questo, il male crescerà ulteriormente...La forza del cristianesimo che richiami, la lotta e la guerra va combattuta in noi: è interiore, perchè siamo divisi interiormente tra bene e male... Solo così possiamo essere persone equilibrate e incidere positivamente nella società...A buon rendere...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/04/07 alle 13:48 via WEB
grazie per questo intervento (ho sempre pensato che tu fossi un padre, in senso anche più ampio).
permettimi qualche chiarimento su di me e sulle mie posizioni, che certo dal post non è possibile recepire.
io sono una cattolica e una cattolica praticante. e il mio "sacro fuoco" è indignazione di chi vorrebbe trovare solo il bene nella propria famiglia.
io sono fiorentina, anche, e le vicende raccontate qui per sommi capi e attraverso link ad articoli, le conosco abbastanza.
non voglio e non invoco la gogna per la gogna, o per amor di vendetta, ma per poter difendere possibili future vittime. se quando, negli anni '60, questo stesso individuo venne semplicemente allontanato da un'altra parrocchia, parcheggiato in campagna e poi allontanato anche da lì e spostato alla parrocchia di cui oggi si parla....spostamenti dovuti GIA' a queste accuse....se allora non fosse stato semplicemente allontanato, ma fosse stato messo in condizione di non nuocere, se le persone avessero saputo, se...tanti se....ma certo molte bambine avrebbero sofferto meno, certo molte famiglie avrebbero potuto difendersi.
la chiesa ha il dovere di prendere posizioni forti e nette, quando è il momento. e non mi pare che ci sia una precisa capacità di farlo proprio in questo campo. vedi tutto quello che è successo nella diocesi di Boston.
queste persone devono essere messe in condizione di non nuocere.
il resto, la cura della loro anima, poi, verrà a latere . ma prima devono essere rimossi e denunciati alla magistratura. devono anche loro affrontare le conseguenze delle loro azioni, esattamente come chiunque altro.
se io vado a confessare un reato, il confessore, giustamente, non mi comminerà soltanto una penitenza morale, ma mi imporrà di andare ad auto-denunziarmi per rispondere anche legalmente di quello che ho fatto. no? e allora? allora perché la chiesa (i "capi" copme li ho chiamati per amor di brevità) non fa questo atto sacrosanto anche nei confronti dei propri membri colpevoli?
il fatto poi che i cardinali succedutesi all'epoca dei fatti (Benelli, Piovanelli, Antonelli) abbiano possibilmente anche fatto del bene, il tirare le somme tra il dare e l'avere, il pesare sul piatto della bilancia la loro vita, non è un compito mio.
è, ovviamente, affar di Dio.
e non sono qui a dire che andranno (o sono già andati) in purgatorio o inferno o quel che è.
il mio non è un giudizio definitivo. è un giudizio su questa vicenda. e su quello che vedo essere un PERICOLOSO atteggiamento comune, una pericolosissima linea di tendenza.
che oltretutto trovo stupida e controproducente anche sul piano dell'immagine del corpo di Cristo che si dovrebbe voler trasmrettere.
 
   
suntree
suntree il 25/04/07 alle 15:16 via WEB
Ti do ragione su tutto..Lasciami aggiungere alcune cose...Sul fatto che il confessore possa imporre di andare ad autodenunziare, non lo credo: al massimo potrà consigliare che il comportamento corretto sia di assumersi le proprie resposabiltà fino in fondo e, quindi, autodenunciarsi. Sul fatto che i capi, troppo spesso, siano senza p...e; ti dò altrettanta ragione...Tutto dipende da quanto profonda è la loro preghiera e il loro contatto con il "Capo"...Spesso la preghiera aiuta molto in questi casi...ma anche qui lasciamo al buon Dio il giusto giudizio...La Chiesa non è una democrazia, e certamente, se richiesto dai superiori, si è tenuti ad obbedire; probabilmente si eviterebbero anche certe brutte figure che, io dico da cattolico, ci meritiamo...perchè noi, che ci diciamo cattolici, abbiamo un dovere di coerenza che è l'unica arma che abbiamo oltre alla preghiera (questa però viene prima...)per dare consistenza a ciò che diciamo a parole: la carità...Quando dici che è un pericoloso atteggiamento comune, mi alzo in piedi e applaudo, perchè è sacrosanto: ma che immagine diamo?? E l'unica cosa possibile, per noi cattolici che comprendiamo queste cose, è star vicino ai nostri pastori rompendo le scatole il più possibile se necessario, per evitare che altri meno consapevoli della grande responsabilità che abbiamo, occupino posti che li porti ad avere comportamenti controproducenti...Gentil dama, è stato un vero piacere conferire con lei...Appena ho un attimo la aggiungo alla lista dei miei link preferiti...
 
     
cateviola
cateviola il 25/04/07 alle 19:21 via WEB
Carità e misericordia... non ne vedo traccia quando si parla di donne costrette ad abortire, coppie che si amano senza far male a nessuno, ma "perverse" solo perché formate da persone dello stesso sesso. Carità e misericordia che portano a scomunicare i medici che hanno fatto abortire una ragazzina di dodici anni rimasta incinta dopo la violenza sessuale ad opera del patrigno? Perché non scomunicano gli stupratori di donne e bambini?
Scusa Odi per l'invasione..
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 26/04/07 alle 08:00 via WEB
cate, puoi scrivere qui quanto vuoi (come io ho fatto da te). considero i commenti ai post una lavagna libera (fino a quando si sta nel civile e nel corretto, ovviamente).
e, come dicevo nel post, carità, perdono e misericordia, senza GIUSTIZIA non sono altro che parole vuote, che concorrono a creare un cristianesimo sbiadito, peggio, di comodo. di cui nessuno di noi ha bisogno. né la società, né, tantomeno, i credenti.
 
     
fabiochepassa
fabiochepassa il 25/04/07 alle 20:42 via WEB
Ciao Suntree. Leggere il tuo commento mi rattrista molto. M’intristisco in quando cittadino qualunque che crede in una società migliore. Mi si inarcano le sopracciglia quando leggo ciò che scrivi buttandolo così en-passant, quasi sussurrato: che il confessore può al massimo consigliare il prete pedofilo di andare ad autodenunciarsi. Ma dico? Ti sembra una cosa normale questa? Ti preoccupa dell’immagine della chiesa? E per quale motivo? Non è forse la fede una questione prettamente intima e personale? Ma è proprio qui che sta l’errore! E’ proprio qui, su questo punto, che il fedele deve aver coraggio e gridare al mondo intero e denunciare la connivenza, il tacere, l’omertà, di questi falsi personaggi cristiani. Una connivenza che c’è stata e continuerà ad esserci se ci si limita a guardar la piaga senza metterci il dito. Se non si evidenzia e non si da la giusta importanza a questo passaggio hai di che pregare; di pedofili e abusatori la chiesa ne sarà sempre piena. Non sono cose che possono restare nelle quattro stanze chiuse di una sagrestia per paura dello scandalo. In un paese civile e libero da queste arcaiche forme di conservatorismo religioso, il confessore dovrebbe essere perseguibile penalmente se non esercita il dovere di rivolgersi alle autorità e denunciare un fatto così grave! Non fare questo non solo è un’omissione di denuncia, ma anche un’omissione di soccorso verso la vittima!. Io non lo lascio affatto il giudizio al buon Dio, ma voglio ed esigo il giudizio della magistratura, sia su chi ha commesso i fatti che su chi li ha sottaciuti pur conoscendoli. Dio pensera a lui quando sarà morto, ma adesso ci sono delle persone a cui dare giustizia. Ma come accade sempre in questo paese di pseudo diritto sicuramente i magistrati indagheranno solo ed esclusivamente sulla singola persona che ha commesso i fatti e sicuramente non finirà neppure in galera perchè la maggior parte dei fatti sono datati, tanto da finire in prescrizione e il criminale (questo è il suo nome) è già vecchio. D’altra parte questo è un paese dove bisogna sempre aspettare che un Papa ci ripensi perchè poi la legge si adegui. Ciao!
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 26/04/07 alle 07:53 via WEB
sì, ho paura anch'io che possano essere reati già in prescrizione. ma sono contenta che la procura abbia comunque aperto un'inchiesta. è un segno forte. spero che faccia riflettere (per paura, almeno) chi non ha agito a tempo debito.
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 26/04/07 alle 08:19 via WEB
suntree, i nostri pastori coleranno a picco, se continuano così. continuo a non capire qual'è la motivazione dietro a comportamenti del genere. che non è certo e solo occasionale, legato a un caso specifico. Boston dovrebbe farci venire i brividi a tutti. e farci chiedere: perché?
se fai un po' di ricerche su internet vedrai che ci sono anche teorie (cospirazioniste, d'accordo, e quindi un po' paranoiche) su un piano di destabilizzazione INTERNO alla chiesa stessa. CREEPY (come direbbero, appunto, a Boston:).
 
magdalene57
magdalene57 il 25/04/07 alle 14:19 via WEB
apprezzo chi denuncia, ma apprezzo di più chi sa dare la giusta condanna. ti abbraccio
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/04/07 alle 14:33 via WEB
da questo punto di vista trovo inadeguate anche le leggi esitenti. trovo scandalose certe sentenze. mi piacerebbe un elenco pubblico dei pedofili come c'è in certi stati americani.
al diavolo la privacy! chi se ne frega quando ne va della salvezza dei bambini.
 
Nuta
Nuta il 25/04/07 alle 17:16 via WEB
Ciao! Il tuo post è semplicemente meraviglioso. Credo che sarebbe da incorniciare e diffondere in tutte le maniere possibili e immaginabili. BRAVISSIMA. Un caro saluto, Sandro
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 26/04/07 alle 07:55 via WEB
ti ringrazio. ringrazia Cate che mi ha dato una spinta decisiva ad affrontare l'argomento. :)
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 25/04/07 alle 18:38 via WEB
Innanzi tutto grazie di avermi tracbackato...:-))) e poi con cotanto track!!! Sei grande,condivido ogni tua parola...meno alcuni commenti che, tra disinguo e bizantinismi, allungano il...mi pare che tu l'abbia chiamato "lesso da brodo"...sono cattolica, credo in Dio ma, fin troppo spesso, mi ritrovo a dissociarmi da questa Chiesa...Lei è Maestra e io, da chi si assume questo oneroso compito, mi aspetto sempre il meglio...non posso tollerare che tolleri!...non mi piace l'indulgenza verso certi peccati e la rigidità contro altri...(oltretutto totalmente invertiti rispetto alla mia scala di valori)ad esempio tolleranza per la pedofilia e scomunica per i preti sposati...tolleranza per malvessazioni e ruberie e rigidità per gli amori omosex...difesa della famiglia (ma quale?) e indifferenza ed inerzia verso i veri problemi delle famiglie moderne...un bacio
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 26/04/07 alle 07:50 via WEB
meno alcuni commenti miei? quali?
mi sembrava di essere stata molto poco "bizantina".
comunque non credo sia facile districarsi in materia di etica, di questi tempi. come del resto non era facile, per esempio, ai tempi di Paolo. basta leggere gli Atti degli Apostili e le sue lettere per rendersene conto. era, allora come ora, un mondo in rapido cambiamento, con scontri di civiltà diverse che non riuscivano a dialogare, mondo di poveri che premevano alle porte di Roma, mondo di ricchi in decadenza.
ricorda qualcosa, eh?:)))
inoltre va sempre ricordato ai cattolici (a noi stessi, quindi) che in materia di morale la chiesa non ha da proporre alcun dogma. perché, semplicemente, i dogmi sono solo dottrinali. e la morale è materia magmatica, in elaborazione continua, chiamata a confrontarsi con il tempo che cambia, con esigenze diverse, con diverse società, con nuove scienze. l'etica è solo campo di riflessione teologica e dibattito.
 
vergine_e_martire
vergine_e_martire il 25/04/07 alle 23:21 via WEB
grazie di avermi chiamata.
tu sai che io sono molto sensibile sull'argomento e che nel mio blog ho trattato l'argomento molto spesso.
sono completamente d'accordo con te. è un orrore continuo. specialmente in quesyi giorni c'è una escalation. BASTA! BASTA! BASTA!
e poi sì, hai detto bene: era sul mio blog che tra i commenti ci fu chi difese la pedofilia. al numero 97: andate a questo link .
possibile????
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 26/04/07 alle 07:42 via WEB
grazie.
la connivenza che passa strisciante e si nasconde dietro atteggiamenti libertari (così li definisce il tizio sul tuo blog) o dietro atteggiamenti falso-caritativi.
 
elioliquido
elioliquido il 26/04/07 alle 07:14 via WEB
Sono orientativamente anticlericale. Il link delle maestre me è utile per vedere un allargamento della questione. Il primo problema sono quelli che insabbiano (a parte il danno diretto ricevuto dalle vittime). Come si fa ad insabbiare cose come queste? Vuol dire essere della stessa risma di chi si protegge. E comunque trovo molto più grave il fatto del clero. Perché qui c'è a tutto tondo il predicare bene e razzolare male. L'invito a rielaborare in una prospettiva di fede la triste vicenda è scandaloso. Induce a pensar male di chi lo pronuncia, e di chi sostiene chi lo pronuncia.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 26/04/07 alle 07:39 via WEB
ognuno può fare le rielaborazini che crede. DOPO
prima si denuncia, alla magistratura. prima si va in giudizio. prima, si caccia dall'organizzazione (qualunque essa sia, chiesa o scuola, dato che in questi giorni di questo si parla) il colpevole.
è un tipo di reato che non consente sconti. e, a quanto mi è dato capire, non vede riabilitazioni.
 
   
elioliquido
elioliquido il 27/04/07 alle 07:09 via WEB
Ecco, sì, penso che la vittima non possa far altro che rielaborare in sé. In prospettiva di fede o non di fede. Questo sì. Non esiste coinvolgimento del "carnefice" che possa risolvere il trauma della vittima, a meno che non ci sia pura e semplice, e legittimata, vendetta. Ma spesso anche la vendetta lascia tutto com'era, dopo che era stata consumata, perché il danno è fatto e non si ripara se non da dentro. Ciò che è inaccettabile è che il cardinale risolva il proprio problema pastorale invitando la vittima a rielaborare, ovvero caricando sulla vittima sia il problema della vittima, sia quello suo di vescovo. Qui il vescovo nega di fatto il reato. E come lui fanno i preposti della scuola.
 
adoroilmare57
adoroilmare57 il 26/04/07 alle 08:53 via WEB
..non vorrei ripetermi, ma l'occasione mi invita a farlo. Sei pura e questo argomento che sento provocarti ferite che lasceranno cicatrici indelebili, mi fa pensare che siamo ( mi ci metto senza presunzione alcuna anche io )tra gli "eletti" a difendere le bellezze e la storia del nostro passato/futuro. So che continueremo anche se so che saremo sempre gli stessi..ti abbraccio
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 26/04/07 alle 12:09 via WEB
senza alcun senso di appartenenza ad un circolo di begli intelletti o di prescelti (che proprio non mi si confà e che, anzi, mi fa paura), sì, accetto di essere contata tra i "difensori".:)
 
il_presidente77
il_presidente77 il 26/04/07 alle 10:48 via WEB
Hai ragione su tutta la linea.
Ricordo un articolo di alcuni anni fa che in modo intelligente si domandava cosa fare per difendere i nostri figli. Si domandava cosa bisogna dirgli. Si partiva da questa idea: un tempo sembrava facile bastava dire state attenti agli sconosciuti. Ora si dovrebbe aggiungere state attenti ai vicini, al parroco, ai maestri di scuola, agli amici di famiglia, state attenti agli zii e ai gucini, state attenti anche a papà e anche a me. Non è facile trovare una soluzione, bisogna affidarsi al proprio cuore, anche se ciò non da alcuna certezza di riuscire nell'intento.
Hai ragione quando dice che il messaggio del vangelo viene sbiadito. Viviamo in una societa che pretende di essere politically correct con tutti, non rendendosi conto che non è possibile. La verità non è correct, può far male, può scandalizzare. Il messaggio di Gesù è di perdono, di nuova possibilità per tutti e sempre, ma non è una possibilità incondizionata. Per avere il perdono, serve il pentimento il cambiamento di vita altrimenti c'è la Geenna. Il pentimento non è una scopola sulla testa, un buon proposito, ma qualcosa di radicale. Gesù consiglia, infatti, di tagliarsi la mano o ti cavarsi un occhio per evitare la Geenna. Si parla di rimproveri e di castichi per chi è amato da Diao. La salvaezza poi non è data inoltre solo chi non fa del male, ma a chi si impegna a fare del bene esplicativo è un passo dell'Apocalisse in termini forti si giuca una delle sette chiese, che la si incolpa di non essere nè caldo nè freddo (si parla di vomitarla)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 26/04/07 alle 15:50 via WEB
ti ringrazio. è un bel commento che amplia il pensiero che ho espresso nel post e che esplicita tanti riferimenti e tanti rimandi che mi frullavano in mente ma non avevo messo giù.
aggiungo solo una mia considerazione: il perdono viene solo dopo che il colpevole ha accettato tutte le conseguenze (civili e penali) dell'azione che ha compiuto. perché questa azione è anche un reato penale (oltre che uno spaventoso misfatto morale). il pentimento morale non basta. e credo di non sbagliare se dico cjhe non basta nemmeno da un punto di vista canonico. se non erro la confessione prevede, per ottenere lì'assoluzione, anche una clausola che è la "riparazione" dei peccati compiuti.
 
   
il_presidente77
il_presidente77 il 26/04/07 alle 18:38 via WEB
Hai ragione l'ultima fase del sacramento della confessione è il cambiamento di vita, dove il primo passo è riparare al male compiuto, ma senza vero pentimento non può avvenire è altresi vero che con il vero pentimento è "normale" aspirare a cercare di ripare al male compiuto e questo coporta, vivendo in una società civile, anche sottoporsi al giudizio della giustizia dello stato, perchè è vero che i sarcedoti sono menbri del clero, ma sono sempre menbri di uno stato.
 
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 26/04/07 alle 12:53 via WEB
Ho letto tutto, anche i collegamenti. Della vicenda fiorentina nn sapevo nulla e sono rimasta allibita per l'inerzia del vescovo, che essendo più vicino dovrebbe essere a conoscenza diretta e più di tutti aver a cuore il destino delle sue pecorelle. Dovremo tornare all'educazione in casa per difendere i nostri figli? O, come proposto in USA, mettere le telecamere nelle aule scolastiche? Ciao Ody
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 26/04/07 alle 15:54 via WEB
adesso daremo ragione a chi pensa che i panni sporchi vanno lavati in famiglia per non diffondere le notizie!:)))))
mi sa che in America il fenomeno dell'homeschooling nasce anche da queste paure che poi si allargano a macchia d'olio e diventano paranoie.
 
upmarine
upmarine il 26/04/07 alle 13:32 via WEB
Ho letto ed ho cominciato a pensare. Anche a questo servono i blog. Sono stato attirato dai commenti di Suntree e dalle tue risposte. Siete cattolici a modo vostro: lui più incline al perdono ed alla carità cristiana come esempio di vita così forte da non lasciar dubbi: il male si vince col bene. Tu con il pragmatismo della madre che ha "sentito" il dolore provocato dal contatto con il male e reagisce pretendendo di estirparlo prima di immediatamente. E' un bene che ci siate entrambi. Quando affermo che bisognerebbe essere oltre alla dicotomia bene/male intendo che non esistono solo due possibilità ma un'infinita gamma di situazioni intermedie. Tanti compromessi che Suntree vorrebbe estirpare. Bene ad oltranza contro il male. Se fosse così chiara la distinzione non esisterebbe la magistratura ma semplicemente la lotta dei buoni contro i cattivi. Per quanto riguarda il concetto di "al di la de bene e del male" non intendevo dire che è una frase del Vangelo. Non volevo nemmeno fare apologia del "superuomo". Piuttosto ho usato una frase che già qualcun altro ha usato a modo suo. Il mio era un intendere di andare oltre la lotta al male con il bene. Bisogna soprattutto pensare al bene di chi dovremmo amare al di sopra di ogni cosa, anche di se. Qualche volta è la mancanza di bene che permette al male di far breccia. Credo, ma non ne sono sicuro. Bel post, nonostante l'argomento. Ciao
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 26/04/07 alle 15:59 via WEB
grazie di questo commento molto equilibrato. come tutte le persone impulsive e passionali, trovo molto stimolanti e importanti i contributi sereni, che invitano alla riflessione e alla calma. (dovresti conoscere quel campione di equilibrio che è mio marito.....un esercizio di una vita per riuscire a vivere con me, indubbiamente!:)
tu hai scritto: "Bisogna soprattutto pensare al bene di chi dovremmo amare al di sopra di ogni cosa, anche di sé. Qualche volta è la mancanza di bene che permette al male di far breccia." ed è un bellissimo concetto. che sottoscrivo appieno. anche se rispetto a queste situazioni terribili e nauseanti, rimane su un piano molto utopistico. lo trovo addirittura "tolkieniano". detto da una che ha adorato il "Signore degli Anelli"
 
   
suntree
suntree il 26/04/07 alle 19:39 via WEB
Avevo scritto una risposta molto passionale, visto il polverone che mi sembrava di aver sollevato, poi riapro il blog e trovo il commento di upmarine che mi ha riportato il sorriso e quindi...ho gettato il commento...Sia chiaro, non volevo assolutamente difendere l'indifendibile. Un peccato del genere è un peccato grave che urla vendetta davanti al Signore. Di più, ha risvolti penali come dici bene tu stessa e, se la persona si pente, il sacerdote non pu impartire la sua assoluzione senza che da parte del pentito ci sia la ferma intenzione di riparare attraverso l'autodenuncia...Il fatto che manca il bene che permette al male di far breccia dipende ancora da noi (omissioni): visto che ami il Signore degli Anelli, Gandalf dice a Frodo "a noi è concesso solo di scegliere che strada prendere nel poco tempo che ci è concesso"...Non era mia intenzione di essere polemico, perdonatemi...
 
 
suntree
suntree il 26/04/07 alle 19:45 via WEB
Ti ringrazio, è vero che esistono tante gamme di grigio tra bianco e nero, ma io resto con gli occhi puntati sul bianco: è lì che trovo il mio termine ideale...Il terreno di lotta è interiore perchè è dentro di noi che fa breccia il male, il dire "ma si, che vuoi che sia..."...Se ci fosse questa lotta interiore, molte magagne nella società non ci sarebbero.C'è una bella canzone passata a Sanremo: "pensa"...Calza anche qui a pennello...A presto
 
   
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 26/04/07 alle 20:16 via WEB
caro suntree, mi dispiace se ti sei sentito attaccato. non credo ci sia niente di personale. nememno ci conosciamo, qui, E' tutto virtuale. certo sono argomenti molto difficili., perché ognuno di noi può sentirsi ferito a vario livello. la mia "rabbia" materna (sacro furore:), che tu hai compreso così bene, ma anche rabbia civica (perché no? come dice giustamente ilpresidente77, anche se sacerdoti o vescovi, sono pur sempre cittadini italiani e come tali sottoposti alla legge di questo stato).
devi poi considerare che molti di noi possono anche avere nel proprio passato storie simili, o esssere stati sfiorati da cose del genere: da qui anche ferite che si riaprono e dolore che si propaga.
spesso dietro ad attaggiamenti che possono essere percepiti come rabbia (ma non ne leggo, qui, tra i commenti, a dire il vero) ci sono anche dolorose disillusioni, verso ambienti che sono stati importanti e da cui ci si è sentiti traditi. amore tradito, quindi.
io invece sono contenta di avere scritto questo post: non è facile parlare di questi argomenti, non è facile tenere emozioni e passioni sotto controllo. e invece mi sembra che tutti i contributi abbiano questo pregio: rispetto nella espressione delle proprie idee.
sono anche contenta di aver conosciuto meglio alcuni dei nomi virtuali che leggo qua e là. di molti non conoscevo nemmeno le convinzioni o la fede. come vedi parlare è sempre positivo. tra tanti post di farfalline, cuoricini che luccicano, oppure pornografia fatta passare per "arte"; oppure attacchi veementi e fanatici contro tutto ciò che sa vagamente di sacro...ecco....in questo mondo dove espreimere le propie idee può quasi far timore....io sono contenta che tutti noi abbiamo potuto farlo e con tranquillità, mi pare.
grazie ancora di aver contribuito.
 
     
suntree
suntree il 27/04/07 alle 08:30 via WEB
Non mi sono sentito attaccato personalmente, mi spiaceva soltato il fatto che fossi, di fatto, l'unico che cercava di far vedere l'altro lato della medaglia per "difendere" la Chiesa: era solo amarezza. C'era l'intervento di circa 15-16 persone e mi era parso di essere l'unico a chiedere di soppesare meglio le nostre valutazioni personali, spesso preda delle nostre emozioni. Quando hai scritto che i pastori coleranno a picco (a parte che è già successo, vist le chiese vuote), mi sono chiesto perchè un laico cattolico abbia bisogno di fare così tanti distinguo dal proprio pastore (senza gregge non c'è pastore: è la deriva del cattolicesimo verso il protestantesimo iniziata negli anni 70)...In più mi sono chiesto come potevo rispondere a Fabiochepassa che, oltre al suo disappunto, faceva trapelare una grossa non conoscenza delle realtà di cui parla: tra i tanti esempi affermava che un pastore deve imporre ad un laico in confessione di andare a autodenunciarsi, quando un pastore ha solo un potere di indirizzo...Noi non abbiamo fatto alcun voto di obbedienza alla Chiesa: aderiamo per nostra volontà......E avendo poco tempo a disposizione, ero anche arrabbiato con me stesso perchè non riuscivo a trattare esaurientemente questo tema che mi sta molto a cuore (essendo padre, ma anche catechista, vedo una deriva culturale molto pericolosa dal momento che ragazzine di 10 anni sono già troppo "calde", mentre quando mi trovo con i loro genitori e li avviso di questo mi sorridono invece di prendere sul serio il problema, quasi fosse normale istigare ragazzi di 16-18 anni...)...Grazie a te, comunque...E' stata una buona occasione per conoscersi un pò...Buona giornata...
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 27/04/07 alle 08:43 via WEB
nella chiesa è sempre esistita una voce istituzionale e una voce profetica. intesa, biblicamente, come quella che fa da richiamo, da appello a ritrovare le proprie radici e cercare di ascoltare la voce della spirito, che spesso coloro che svolgono (o dovrebbero svolgere) attività di pastori, sono portati a tenere in secondo piano. io credo fortemente in questa "vox clamans in deserto", in questo dono che Dio ha dato alla sua chiesa (intesa come comunità di credenti). è stata quella che ha salvato la storia nei tempi passati. e credo anche che tutti siamo chiamati ad esercitarla.
non credo assolutamente di fare un buon servizio alla chiesa difendendo la gerarchia quando la gerarchia pesantemente sbaglia. credo che il mio servizio possa essere anche quello di far capire a chi non è né padre né madre (né marito né moglie, in altri casi, per esempio) cosa sentono e provano un padre e una madre.
questo sia detto senza nessuna presunzione, né nessun senso di superiorità che non hanno ragione di essere.
 
     
suntree
suntree il 27/04/07 alle 10:58 via WEB
Quella che tu chiami "istituzionale" è definita dal termine "ecclesistico", mentre quello che tu chiami "profetica" è definita dal termine "ecclesiale", stando ai termini di casa nostra (la chiesa). La tua posizione è stata anche la mia ed è, lasciamelo dire, di una cattolica che ha avuto a che fare con la chiesa di facciata più che essersi calata in campo (almeno io ho avuto il tuo sentire fino a quando non mi sono "sporcato le mani")...Dal momento in cui ho cominciato a lavorarci dentro ho incontrato tante persone, a livelli diversi nella gerarchia, che non mettevano assolutamente in secondo piano il livello ecclesiale, anzi...E' che, dal di fuori, non si nota molto la differenza...Ti posso assicurare che ho conosciuto vescovi con questo lume, santi vescovi...Avevano sicuramente dei difetti, ma, cercando soprattutto in sè, la voce dello Spirito, trascorrevano molto tempo in preghiera...Questo animo santo si notava soprattutto quando ci parlavi insieme: altrimenti notavi solo una persona estremamente serena...E' giusto parlarne qui, ma perchè non ti coinvolgi di più anche tu realmente nella Chiesa? Troverai tante persone di diversa foggia: spesso troverai, si, persone mediocri, che però hanno la saggezza di parlar semplice e troverai persone acculturate, che bisogna compatire, ma sentirai in cuor tuo di contribuire a dare a tuo figlio/figlia un pezzo di mondo un ò più pulito ;)))... Ci posso contare?? Ma tieni sempre conto che la Chiesa sussiste per merito dello Sirito Santo (è scritto nei vangeli): se dipendesse solo dai nostri sforzi, ahinoi...
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 27/04/07 alle 14:30 via WEB
può darsi che ci siano dei termini più appropriati, ma "istutuzione" e "carisma" mi pare abbiano un loro significato (anche storico) non banale.:)
sai suntree, sono molto più vecchia di te ed esperienze ne ho fatte tante nella vita. esistono però (per rimanere nel linguaggio ecclesiale) anche chiamate diverse. e diverse per le diverse stagioni della vita.
per ora mi fermo qui: non è il luogo adatto per affrontare un tema così complesso. che non nego potebbe venire fuori in un futuro: ma allora mi lascio il privilegio di trattarlo in un post specifico.:)
ho conosciuto personalmente dei veri "santi" (anche, ormai, da altari) e proprio da quegli incontri ho maturato al convinzione che essere lievito significa anche proclamre a gran voce il dissenso.
ho una certa familiarità con l'ambiente statunitense, per esempio, e vedere adesso ripetersi qui quello che in scala macroscopica è successo là, senza che si sia imparato dagli errori fatti, mi convince che si deve lavorae anche e soprattutto alla denuncia.
 
     
suntree
suntree il 28/04/07 alle 10:47 via WEB
Porta pazienza, ho solo fatto il cavilloso perchè usando i termini "istituzione e carisma" in questo modo sembra che siano cose opposte, con il risultato di definire tutto ciò che è istituzionale come qualcosa che è contro i carismi suscitati dallo Spirito Santo e, in ultima analisi, la Chiesa risulterebbe essere contro lo Spirito Santo: ma questo non è... Sul fatto che abbiamo un valore, anche storico, enorme è verissimo...Sia chiaro, non voglio insegnare niente a nessuno, nè voglio indicare strade: ognuno è libero di rispondere alla chiamata che sente nel suo cuore, perchè, altrimenti, non si sentirebbe in pace con la propria coscienza...Ho avuto anche io incontri con alcuni santi (presumo tu abbia incontrato anche don Milani da come parli, io ne ho solo letto), ma proprio loro mi hanno insegnato che, per fare qualcosa di buono, bisogna saper sacrificare l'io a favore del noi...Io mi chiedo infatti: il dissenso, quando rompe l'unità (non parlo di casi in cui ci sia una gravità assoluta come nel nostro caso), è buono? Per carità, non voglio giustificare l'omertà o altro, che sono cose molto negative: ma è l'unico modo per combattere gli errori? Resto molto terra terra: nella mia famiglia è più utile, per l'unità familiare, gridare a gran voce il mio dissenso su alcune posizioni, o fare questo è solo un modo per riaffermare continuamente la mia identità personale distinta dalla famiglia che ho costruito?? Perchè, è proprio con questa abitudine al personalismo troppo spinto, che non si riesce più a far "comunità" ... Ovvio, ti ho girato solo la frittata, perchè tu stessa (citandomi i carismi) mi insegni che ci sono sempre almeno due aspetti nelle cose (e almeno due scelte possibili di fronte ai fatti che accadono)... Dal canto mio ho preferito scegliere di avere un comportamento più "unitario" dopo aver gridato, io stesso, per molti anni quello che non andava: è una scelta, probabilmente tu riuscirai ad ottenere molto più di quanto possa ottenere io. Ma (e parlo in maniera molto personale, ora) io avevo bisogno di compiere questo gesto di profonda umiltà per soffocare la mia voglia di protagonismo che mi induceva ad urlare...Gira gira è sempre una cosa interiore...Relativamente all'ambiente statunitense mi esimo, non approvandolo assolutamente, e trovandolo molto "farisaico": gente che si strappa le vesti con una falsa moralità a cui nessuno crede valida per se stessi...Ma quello che serve è una riscoperta di valori, non di denuncia di ciò che non va: quello che tiene in piedi una casa sono le fondamenta, invisibili, ma fondamentali; non la bandruola che indica dove tira il vento in questo momento (perdonami, non c'è nulla di personale in questo esempio che ho preso a prestito...
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 28/04/07 alle 15:09 via WEB
ora: non farmi più vecchia di quello che sono!:)
quando morì don Milani io ero piccolissima (non che non avrebbe fatto piacere conoscerlo, ma lo dico a posteriori; l'unico incontro con lui è stato con i suoi libri, in quella tradizione tuttora molto viva nel mondo della scuola, a Firenze, prima da studentessa e poi nella mia breve parentesi da insegnante).
lo so bene che istituzione e carisma dovrebbero essere due facce della stessa medaglia, ma ahimé, quasi mai lo sono state. io quindi non vedo un dualismo, ma una dialettica sì. e questa credo che storicamente (se tanto tanto abbandoni il versante apologetico) la debba riconoscere anche tu.
sarà che l'essere "contro" mi è etnicamente proprio, essendo io fiorentina. ma continuerò a credere nella importanza del ricordare alla chiesa istituzionale che DEVE essere la sposa di Cristo. e come tale, senza macchia.
e come tale, sale della terra, asilo dei bisognosi, rifugio e speranza dei derelitti del mondo.
non abbiamo nessun bisogno (il mondo non ne ha, ma noi cattolici per primi).... non abbiamo nessun bisogno di iniquità, di delitti, di marciume nel tempio di Dio.
continuerò a PRETENDERE che si faccia pulizia, che certe persone non si nascondano all'ombra del recinto sacro. e lo PRETENDO perché sono anch'io stirpe di re, sacerdote e profeta. perché esercito questo mia diritto, il diritto di TUTTI i figli di Dio.
ma credimi, nel mio scrivere questo post, nella scelta dell'invettiva evangelica, non c'è assolutamente nessuna voglia di protagonismo. se vuoi, parlando da cattolica, c'è caso mai un rispondere alla chiamata. "non mettere la tua lampada sotto il moggio", ricordi?
e quanto alla chiesa americana (non parlo della società americana nel suo insieme, qui, parlo della chiesa cattolica): sai dove hanno trovato rifugio i fedeli delusi e feriti? nel tradizionalismo, nella liturgia latina, negli ordini che recuperano il cattolicesimo tridentino.
e a questo punto, sbalordimento per sbalordimento, ti dirò che la cosa non mi dispiace affatto. anzi: la capisco.
 
aleio2
aleio2 il 26/04/07 alle 21:27 via WEB
Semplicemente OK
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 26/04/07 alle 23:31 via WEB
:)
 
pinosilvestre1
pinosilvestre1 il 26/04/07 alle 22:39 via WEB
Hai fatto benissimo a porre in capo al tuo splendido e documentato post la citazione di Luca che è in definitiva una terribile condanna senza appello per chi è di "scandalo" anche a un solo piccolo. Scandalo, qui come altrove nei Vangeli, sta letteralmente per "ostacolo"....e quindi l'interpretazione più aderente al testo potrebbe essere questa: guai a colui che è di ostacolo a un bambino, che crea difficoltà sul suo cammino, che non ne favorisce il libero sviluppo fisico e mentale, che ne frena le aspirazioni, che ne blocca i sogni, che ne mortifica la gioia. In questo contesto tutte le violenze, sia fisiche sia morali, subite dai più piccoli gridano vendetta al cospetto di Dio. Complimenti per la chiarezza e la forza della tua indignazione.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 26/04/07 alle 23:32 via WEB
sì: pietra di inciampo.
macigno, in questo caso.
grazie.
 
archeowall
archeowall il 27/04/07 alle 01:08 via WEB
Vorrei che tutti leggessero il tuo post, Ody.. soprattutto le vittime di abusi e violenze, i bambini a cui è stato rubato il futuro. Cronaca quasi quotidiana ormai, anche se quotidiana invece non è l'indignazione della gente che sempre più subisce le notizie senza alzare la voce e, quel che è peggio, uccide un'altra volta quei bambini facendoli sentire in colpa per aver urlato il loro dolore. Hai ragione Ody, difendere i nostri figli non ha prezzo.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 27/04/07 alle 08:12 via WEB
ed è terribile sentirsi impotenti e impreparati di fronte a questo tipo di soprusi. anche più che di fronte ad altri.
 
upmarine
upmarine il 27/04/07 alle 03:01 via WEB
Mi dispiace per quei bambini che pur non essendo mai stati molestati esplicitamente non riescono a toccare con mano il bello che la vita può offrire. Spero, invece, che quei bambini molestati abbiano genitori che, con amore, portino via il brutto ricordo. Tutto sommato, il male può essere allontanato con amore. L'importante è che, come al solito, non piova sul bagnato.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 27/04/07 alle 08:14 via WEB
non so quanto si possa superare un trauma simile. non basterà, purtroppo, certo l'amore incondizionato di un genitore. ci vorranno aiuti anche per questi genitori. io mi sentirei schiacciata dalla incapacità di affrontare adeguatamente un compito simile.
ma credo anche molto nella straordinaria risorsa dell'essere umano di trovare forze e capacità proprio nel momento della necessità.
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 27/04/07 alle 07:20 via WEB
Non posso che sottoscrivere molto di quanto ho letto in questo post e nei commenti. Con un paio di osservazioni in più se mi permetti. L'una riguarda il senso di incredulità, l'altro la credulità: entrambi aspetti che entrano preopotentemente in gioco in questi casi. L'incredulità credo che chiunque si sia trovato in queste situazioni l'abbia provata sulla propria pelle. La credulità la stiamo leggendo in questi giorni, anche qui su Libero, con la corsa alla forca: condanna già pronunciata, per lo meno coram populi. Io mi ricordo di quel padre, anni fa, accusato di abusi sulla figlia di due anni. Incarcerato, condannato dalla pubblica opinione e dai giornali, dopo mesi su pienamente prosciolto, perchè quel che sembrava esito di abuso, altro non era che manifestazione di una grave malattia di cui la figlia morì. Ora, questa corsa alla condanna preventiva e il clamore (specchio sguaiato di tanti altri sguaiati comportamenti) nuoce a chiunque sia coinvolto, innocente e colpevole, vittima e carnefice, perchè lascia poco spazio all'analisi oggettiva dei fatti e - peggio ancora - toglie respiro ai lunghi e lenti percorsi di recupero, fondamentali per le vittime e per chi è loro accanto.
Purtroppo, è vero, il troppo aver taciuto (come nello spunto da te citato) è altrettanto deleterio.
Ma la ricerca di un giusto e possibile equilibrio è l'unico percorso possibile.
Perchè chi ha subito trovi il coraggio e la forza di parlare.
Perchè chi ha compiuto sia messo nella condizione di non fare male ulteriore.
Perchè chi viene accusato, non venga condannato a priori, e senza appello.
Scusa se son stata tediosa.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 27/04/07 alle 07:33 via WEB
non sei stata affatto tediosa: hai ragione. ci riflettevo ieri sera, quando ho visto che nei vari telegiornali si cominciava a fare inviti alla prudenza. forse non tutto sembbra già chiaro anche in quell'inchiesta.
 
profumoesotico
profumoesotico il 27/04/07 alle 11:19 via WEB
I primi di cui non mi fido sono proprio i preti!!!!! Che schifo!!! Scendono in piazza contro i DICO e sono ASSOLUTAMENTE contro gli omosessuali...ALLORA PERCHE' QUELLO ZOZZO DI PRETE DI TERNI (OMOSESSUALE) VA A BATTERE IN STRADA PER RIMORCHIARE RAGAZZI????????? MA NON AVETE CAPITO CHE ENTRANO IN CONVENTO SOLO PER FARE I LORO SPORCHI GIOCHETTI E NON PER VOCAZIONE??? LA VOCAZIONE CE L'AVEVA SAN FRANCESCO, MADRE TERESA DI CALCUTTA, GHANDI, PAPA GIOVANNI II,PADRE PIO DI PIETRALCINA....ECC......NON I PRETI CHE ABUSANO DEI BAMBINI IN PARROCCHIA..... SONO INCAZZATA, SCUSA SE HO USATO IL TUO BLOG PER SFOGARMI! Un bacio.....
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 27/04/07 alle 11:23 via WEB
mi pare altrettanto ovvio che non si può fare di ogni erba un fascio. nella stessa maniera, allora, saremmo autorizzati (?) a sparare a zero sulle maestre d'asilo? sui vicini di casa? sui patrigni? sugli allenatori di sqadre giovanili di calcio?
no, mia cara: così non si va da nessuna parte. così si alimentano raezioni incontrollate che servono solo a creare clima di violenza e confusione nella società. la cosa imporatnte è essere all'erta e denunciare la violenza dovunque essa sia. ma senza pregiudizi. (non si possono denunciare i pregiudizi altrui quando se ne esprimo alttettanti, solo di "targa" diversa, no?)
 
   
suntree
suntree il 27/04/07 alle 12:32 via WEB
Hai centrato esattamente, qui, il motivo che mi spingeva a prendere "le difese" come qualcuno sostiene...Ed è il motivo per cui bisogna parlare con molta calma (gli Ent, ricordi??) di alcune questioni...A presto (hai visto il mio messaggio più sopra??)...
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 27/04/07 alle 14:22 via WEB
sono in ritardo con le risposte, ma ogni tanto devo pur lavorare...:)
con calma e sangue freddo, ma parliamone. ed è comunque positivo che escano fuori le ferite e gli sfoghi. meglio farle uscire che lasciarle suppurare a creare piaghe vive.
 
cateviola
cateviola il 27/04/07 alle 12:23 via WEB
...grazie
 
calipso81
calipso81 il 27/04/07 alle 20:38 via WEB
A Napoli quando succedono cose assurde si dice: "m'aggia turnà a battezzà". Ma hai sentito di quella ragazza che è morta per un tentativo di borseggio alla metro di Roma Termini?E' successo ieri. Ieri lì ero anche io. Poteva succedere a me anzichè a lei.
 
fabiochepassa
fabiochepassa il 27/04/07 alle 22:19 via WEB
Ciao Suntree. Forse non mi sono spiegato abbastanza bene e non pretendo che tu sia d'accordo con me, ma...Io non ho assolutamente detto che il pastore deve imporre al laico confessore di autodenunciarsi..dove l'hai letto? Ho detto che deve essere il pastore a correre a denunciarlo. Il segreto confessionale è quello che permette e sempre permetterà l'impunità di questi personaggi, e la mia opinione è che davanti a fatti così gravi il segreto confessionale passa decisamente in secondo piano. Io sto dalla parte di chi ha subito il torto non da quella di chi lo tace. Spero di essermi chiarito. Ciao!
 
 
uniconelmiocuore
uniconelmiocuore il 27/04/07 alle 23:12 via WEB
hai ragione perfettamente
 
 
suntree
suntree il 28/04/07 alle 11:01 via WEB
Ciao Fabio. Avevi scritto "Mi si inarcano le sopracciglia quando leggo ciò che scrivi buttandolo così en-passant, quasi sussurrato: che il confessore può al massimo consigliare il prete pedofilo di andare ad autodenunciarsi"... Ti rimando comunque sul blog di Cate a cui ho risposto su questa questione, se avrai la pazienza di leggermi (perchè mi par di essere troppo puntiglioso, ed è tutto tranne questo il mio modo di essere, ma tant'è...mi stanco io da solo a rileggermi, volendo far chiarezza ;)) ..). Ti anticipo solo che la centralità della questione è sul valore del sacramento (che esiste da 2000 anni) e su cos'è un sacramento e le sue valenze, non solo sacramentali. Ovvio che un laico possa solo sorridere di fronte a questo perchè, ovviamente non ci crede e, tutt'al più, ne vede solo gli aspetti folcloristici legati alla gestualità...E ovviamente non può dar credito a un modo di muoversi di cui non comprende la sua importanza e la sua natura...Per capirlo bisognerebbe affrontare la questione di fede che palpita nel cuore di ciascuno...A presto, nella speranza di poter diventare amici...
 
   
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 28/04/07 alle 15:14 via WEB
non discuto l'importanza del segreto della confessione.
ma secondo me un confessore può IMPORRE alla persona che chiede l'assoluzione di autodenunciarsi. come conditio sine qua non per ricevere l'assoluzione. conosco decine di casi del genere. del resto se non c'è un "perfetto pentimento" non può esserci la grazia sacramentale. e "perfetto pentimento" come diceva sopra ilpresidente77 significa un cambiamento totale di vita. quindi anche l'assunzione delel proprie responsabilità civili e penali.
 
   
fabiochepassa
fabiochepassa il 30/04/07 alle 07:39 via WEB
Ti andrò a leggere nel blog di cate. Ciao Suntree ;)
 
annisexanta
annisexanta il 27/04/07 alle 23:03 via WEB
Gli inquisiti sembra smentiscano tutto e adesso qualsiasi ipotesi succeda sarà comunque di orrore :°(
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 28/04/07 alle 15:16 via WEB
vedremo. è il ripersi di questi eventi che fa tremare.
 
Jonathandy
Jonathandy il 27/04/07 alle 23:27 via WEB
I miei figli hanno piu' o meno da 26 a 33 anni.Una è sposata.Gli altri vivono con me.Ebbene le mie paure erano le stesse di adesso.I pedofili, i rapimenti gli orchi.....OGNI VOLTA A TAVOLA INSIEME, IO BUTTAVO GIU DELLE DOMANDE STRANE...cosa avete fatto oggi in classe, di che avete parlato,alla scoperta dell'America e a Cristoforo Colombo ci siete arrivati? Chi erano i Curiazi....Come sono i vostri insegnanti, simpatici antipatici, belli, brutti.Secondo Voi se ci fosse stato qualcosa che non sarebbe andato per il verso giusto i bambini avrebbero parlato di Colombo? degli Orazi e dei Curiazi?
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 28/04/07 alle 15:16 via WEB
è molto importante il dialogo in famiglia, hai ragione. ma a volte il nostro timore di genitori è che ombre che comunque passano nella vita dei figli e che, in contesti normali, potremmo attribuire a litigi con amici, difficoltà scolastiche, malesseri varii, siano invece causati da eventi drammatici che i ragazzini non sanno e non vogliono esternare.
 
kayfakayfa
kayfakayfa il 28/04/07 alle 05:45 via WEB
Cara Ody, ho letto il tuo post. Sembrerà banale dire che lo trovo semplicemente e drammaticamente essenziale. La questione della pedofilia tra i preti è una macchia che lorda la chiesa cattolica in maniera indelibile. Indelebile perché, alla fin fin, come è accaduto in passato per la vicenda dei preti pedofili americani, le autorità preposte, Papa in testa, (mi pare) si limitino a una lavata di capo, a una sospensione temporanea dall'ufficio e a una "trasloco" di parrocchia dei rei, senza fare nulla di più. Ma sempre pronte ad alzare la testa e a fare sentire la propria voce in maniera autorevole e convincente (?) quando si tratta di intervenire in questioni di Stato per tutelare i propri interessi. Ammetto di non nutrire particolare simpatia per la gerarchia cattolica. Questa mia antipatia nasce da esperienze legate all'età adolescenziale, quando, come tanti, frequentavo la parrocchia per fare acchiappanze (conoscere ragazze). Non immagini quante ne sentivo raccontare sui preti, sulle loro presunte amanti, ma soprattutto sul loro vizietto di "giocare" intimamente con i ragazzini! E poi, non ti dico quanto mi giravano le scatole quando, trovandomi a colloquio con qualcuno di loro, costui pretendeva di farmi la morale citando frasi del Vangelo, queste stesse frasi che comunemenet vengono utilizzate per addolcire la pillola, per convincere che l'uomo è condannato a soffrire perché la sofferenza è l'anticamera del Paradiso! Che cosa demenziale! Demenziale perché la sofferenza è figlia delle azioni dell'uomo, se derivasse da Dio per mettere alla prova gli uomini come la chiesa continua a volerci farci credere non credo proprio che dio sia un Amore. Ma quale padre o madre si augura per i propri figli la sofferenza? Per provarli quasi come fosse un'iniziazione? Iniziarsi alla vita non significa certo soffrire le pene dell'inferno guardando gli altri gioire perché, in quel caso, ti sovviene un altro pensiero ossia che non è vero affato che agli occhi Dio siamo tutti uguali! Intanto una magna e un altro si fotte (scusa la volgarità, ma nasce istintiva). Ma quelli sono degli agenti atti a misurare la fede dell'uomo, risponderebbe qualcuno per giustificare queste disparità sociali, oppure la conferm, ribatterebbe un buddista dell'esistenza della reincarnazionme hanno sofferto in una vita precedente e ora raccolgono i frutti gioiosi della loro sofferta semina). E sì, cara Odym, ce ne sarebbe tanto da dire, ma limitandoci alla pedofila dei preti, credo che un tempo forse sarebbero bastate le parole di routine che tu hai citato per placare gli animi della gente. Oggi, per Grazia di Dio, non più! La gente, anche quelli che hanno poca cultura, sanno di possedere un cervello e ragionano con la loro testa. Da qui la crisi di vocazione e di fedeli nell'ambito Cattolico. Sapessi quanto mi girano quando vede quelle folle oceaniche raccolte in San Pietro o altrove per ascoltare il Papa... Possibile che la gente non si rende conto che quell'uomo che dovrebbe essere il vicario di dio è prima di tutto un uomo, con i suoi pregi e difetti, che svolge un lavoro? La vera punizione, se esiste una Giustizia Divina che trascende quella degli uomini, ci verrà data all'atto del trapasso, e anche la chiesa con i suoi omertosi rapresentanti non sarà scevrà da giudizio sopattutto per aver coperto un reato tanto infame quale quella della violenza sessuale sui bambini! La chiesa si è tanto accanita contro il Codice Da Vinci ma poi per questioni molto più serie sembra perdersi in un bicchiere d'acqua forse perché ripensa a quella meravigliosa frase del Vangelo che è "chi è senza peccato scagli la prima pietra!"
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 28/04/07 alle 15:28 via WEB
(contro il Codice da Vinci mi accanisco anche io, come sai bene...è semplicemente ridicolo e combatterò sempre l'ignoranza...:)
Caro Kayfa, ti ringrazio molto di questo commento molto personale e con tanti spunti autobiografici. Metti molti argometi sul piatto, e sarebbe interessante poterli trattare tutti. Ma tanto questo non sarà l'unica occasione della nostra vita sui blog, no? quindi sono fiduciosa di poterli riprendere in un altro momento.
quello della sofferenza, per esempio. che non è certo un "dono", ma che comunque può essere affrontata in tanti modi diversi e sono modi che la possono rendere un valore o possono solo aumentarne il peso (e qui, so di cosa parlo, credimi!)
il discorso poi delle folle oceaniche...ma non ti girano allora ugualmente le scatole (per riprendere le tue parole) di fronte all'ammasso di gente che sbava dietro un "idolo" mediatico di nessuno spessore? o dietro a leader politici portatori di morte?
dobbiamo, credo, venire a patti con l'idea che l'uomo è alla continua ricerca di punti di riferimento. l'uomo come singolo e l'uomo come collettività. e non sempre questo è sinonimo di mancanza di cultura. ci sono anche radici etologiche in tutto ciò. strascichi di DNA tribale che ci portiamo dietro.
comunque, per tornare all'argomento: pedofilia mai, mai, mai. mai in nessun luogo, mai in nessun ambiente. e tanto più è scandalo e rovina quando l'ambiente è uno di quelli che considereremo il più sicuro possibile per i nostri figli. tanto più se a questi reati si associano connivenza e atteggiamenti buonisti e coperture più o meno occulte.
il giudizio di Dio, ne possiamo star certi (basta leggere il versetto che cito all'inizio del post) sarà durissimo in proposito.
 
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