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Abbandonare Tara

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Una morte

Post n°181 pubblicato il 16 Settembre 2007 da odio_via_col_vento
 

Mio padre morì dopo una caduta, una frattura del femore, un'inutile operazione, un coma improvviso, quando già ci eravamo fatti l'idea di una lunga convalescenza, che chissà mai se lo avrebbe reso in grado di camminare di nuovo.

Ci furono anche storie di mala salanità. Che non dimentico - dimenticare, purtroppo, non fa parte del mio cuore. Dico purtroppo perché fa male soprattutto (solo) a me, non farlo.
Non è facile morire vecchi. E' ovvio che non sia mai facile morire, ma morire da vecchi significa che nessuno ti considera, che i medici si stringono nelle spalle e passano oltre, che gli infermieri ti chiamano sempre e soltanto "nonno", non per affetto ma per mancanza di rispetto. Morire da vecchi significa che nessuno si aspetta altro: che tu muoia. E nessuno fa niente per rendere migliori i giorni che ti restano. Quanti essi siano.
Io mi auguravo comunque che fossero molti, ma oggi nessuno ha più rispetto per i vecchi e per l'amore. A chi interessa che un vecchio sia amato?

Mio padre entrò in coma. Ma dal coma uscì, due giorni dopo, quando già non mi aspettavo niente. Uscì riconoscendo UNO e DUE che erano venuti per salutarlo per l'ultima volta. Da allora, per i pochi giorni in cui visse, continuò a dire che erano i suoi figli. Lo diceva e poi mi faceva uno di quei suoi sorrisi ironici, quasi a tranquillizzarmi che non aveva perso la testa, che lo sapeva che non era vero. Ma che era come se lo fossero, figli suoi.

Adesso vivo con la consolazione di quei pochi giorni in più che ci sono stati accordati. Giorni che ho passato accanto a lui, amandolo e accudendolo come fosse un bambino. Se ne andò come si muore.
Morire è sempre naturale ed è sempre uno strazio. La vita ti viene strappata, non ci rinunci mai facilmente.
Doveva ancora salutare suo nipote, mio cugino. Aspettò di vederlo, gli fece un buffetto sul viso: era il suo vecchio bambino cinquantenne, il bambino che aveva cresciuto tanti anni prima.

Non avrei mai voluto togliergli quelle ore in più.
Io ho dei limiti: non conosco il futuro, nemmeno quello vicino. Non avrei saputo nemmeno immaginare le briciole d'amore che hanno reso sereno il suo distacco dalla vita. Non avrei mai voluto togliergli quell'ultimo giorno pallido di gennaio, non avrei mai voluto essere io a decidere.

Ho dei limiti: non sono Dio.


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Commenti al Post:
Crepuscolando
Crepuscolando il 16/09/07 alle 20:28 via WEB
A volte penso che anche Dio deve avere qualche difficoltà quando si tratta di prendere certe decisioni...Perciò qiando si parla di eutanasia, io resto sempre un tantino perplessa e, francamente, non riesco mai a schierarmi apertamente...Ogni attimo di vita vissuta in più può essere prezioso, come quello di tuo padre per riconoscere il nipote...Però penso che deve essere bello accompagnare i nostri genitori incontro alla morte, come hai fatto tu, tenendoli per mano, così come loro ci hanno tenuti per mano per accompagnarci verso la vita... Non so perchè questa sera tu abbia avuto questo ricordo e questo bisogno di scrivere questa storia, ma continua ad aleggiare un'aria di malinconia, un post sì ed un altro no...Che facciamo, ody, ce la diamo una smossa?...Un bacio...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 16/09/07 alle 20:34 via WEB
perché? che devo fare?
sono proprio io che sono così. ma ti assicuro che anche se così, sono molto attiva.:)
 
   
Crepuscolando
Crepuscolando il 17/09/07 alle 10:23 via WEB
Malinconica? Tu sei malinconica?...Noooo...O no? Comunque, era così per dire, non devi fare proprio niente, sei perfetta così!
 
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 16/09/07 alle 21:30 via WEB
Cara Ody, abbiamo avuto modo di tocacre ancora l'argomento. Sai che ho la mia mamma che, come mi ha detto lei una volta, muore 'a pezzi' e ha giorni di lucidità che si alternano a lunghi momenti in cui la sua mente vaga in percorsi a me sconosciuti. Il rapporto con lei io l'ho ricostruito dopo che nn è stata più la stessa per la malattia, totalmente dipendente da me e da chi la accudisce, oltre a me. Non mi pesa stare con lei, certe volte è difficile emotivamente come quando mi ricatta e mi chiede di ucciderla, ma nn potrei mai toglierle la vita. Non l'ho fatto quand'ero arrabbiata con lei, quando in un certo senso lottavamo alla pari, ancor meno riuscirei a farlo adesso. Sull'eutanasia ho molte riserve, mie personali, ma ritengo che una persona abbia il diritto di scegliere la vita che vuole condurre, e come condurla. Quindi, niente accanimento terapeutico, ma nemmeno sospendere l'alimentazione come nel caso di Terry Schiavo. Ho tanti dubbi, difficile essere Dio, come giustamente dici tu. Il testamento biologico potrebbe essere una soluzione, regolamentandone bene i limiti. Ciao, buona notte
 
kayfakayfa
kayfakayfa il 16/09/07 alle 22:46 via WEB
E' vero, non sei Dio. Ma sei una donna di una sensibilità straordinaria, che oltre a non saper dimenticare ha la capacità di far rivivere, seppure per un battito di ciglia, chi non c'è più attraverso il ricordo espresso mediante la screittura! Ecco perché non puoi non dimenticare: saper scrivere ti serve per presentare agli altri chi vive nel tuo cuore. Tuo padre sarebbe orgoglioso di ciò che hai scritto, ne sono sicuro! Enzo
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 16/09/07 alle 23:11 via WEB
Sono d'accordo con Enzo, tu hai la capacità di far rivivere le persone con pochi tratti di penna. E basta quel buffetto sulla guancia al suo vecchio bambino ed il sorriso ironico "quasi a tranquillizzarmi che non aveva perso la testa", per caratterizzare tuo padre più di mille parole.
 
magdalene57
magdalene57 il 16/09/07 alle 23:11 via WEB
non mi sento dio nemmeno io, ody. anche se avrei voluto esserlo per cambiare il corso di alcune cose. ma dio mi ha concesso solo di viverle. il modo lo scelgo io. e c'è una cosa per me fondamentale: non vorrei mai e poi mai che altri decidessero quando è il mio momento per morire. ma vorrei che, su mia scelta, gli altri mi lasciassero andare, in pace, se è quello che voglio. o se è quello che ho lasciato scritto. sai cosa c'è, ody? e io parlo per me, s'intende.... siamo noi sopravvissuti che parliamo della morte, soffriamo per la morte, rifiutiamo l'idea della morte. gli altri, quelli che non ci sono più, sono in pace. di questo ne sono fermamente convinta. un abbraccio forte, amica mia
 
eccomiqui4
eccomiqui4 il 16/09/07 alle 23:24 via WEB
Non siamo Dio ... Ricordo come sentivo io 14 anni fa quando mia mamma se ne è andata per sempre ... tre settimane di paura di cosa sarà, di ... cosa cambierà, di ... troppo di tutto. Un tumore aggressivo, bastavano tre settimane dal ... sapere fino al ... andarsene. Ricordo i miei limiti, ricordo tanti limiti ... Un abbraccio forte forte
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 17/09/07 alle 08:08 via WEB
Ciao, vicina a Dio, mi ha commosso questo tuo post, anche perchè fà parte, ahimè, pure della mia esperienza veder considerato, mio padre ottantenne, un "vuoto a perdere"...Mi ha fatto male constatare come, per non abbassare la media dei sopravvissuti (sono "aziende" ospedaliere e hanno i grafici che vanno su e giù, mica....),l'ospedale migliore abbia mandato l'autombulanza in un'altro più fatiscente...baciotti :-)
 
adoroilmare57
adoroilmare57 il 17/09/07 alle 08:45 via WEB
...fortunatamente, nessuno di noi può elevarsi a superiorità divine, non per questo non è in grado, anche se nell'impotenza più esagerata, di affrontare insieme alla persona che soffre le convalescenze o gli ultimi giorni...se poi come nel tuo caso, si tratta di una persona molto cara, sono sicuro che la forza che si sprigiona è maggiore...ritengo però che il cambio generazionale che spetta a tutti noi, prima o poi, sia inevitabile e che nel caso di tuo padre, sia stato un passaggio onorevole, lasciando "l'eredità" in mano a una persona sicura e capace quale sei.. per quello che riguarda "l'anziano", non capisco perchè, nonostante sia evidente che la longevità abbia fatto grandi passi avanti, venga emarginato così..L'anziano è il futuro in Italia, considerato poi quante sono le nascite si dovrebbe ancor più rivalutarlo e non solo sfruttarlo o usarlo come "cavia" come succede spesso nell'ambiente sanitario.. Non dimenticare, in fondo nessuno di noi lo fa, e continua a essere come sai avrebbe voluto lui, questo è il ringraziamento migliore...ti abbraccio
 
cateviola
cateviola il 17/09/07 alle 11:29 via WEB
La vita ti viene strappata o resa un inferno, non ci rinunci mai facilmente.
Non ci rinuncia facilmente nemmeno chi imbocca la strada disperante e disperata del suicidio.
Non ci rinuncia facilmente neanche chi chiede di andarsene perché non sopporta più una sofferenza che gli toglie il fiato e la dignità.
Tu non sei Dio.
Neanche la scienza.
Terribile anche veder morire un giovane.
Terribile vedere che se non sa più guarire, la scienza rinuncia anche a curare.
Osceno non dare sollievo al dolore: ho visto rifutare la morfina a un malato terminale, perché "la morfina è droga e darebbe dipendenza"!
Non sono Dio, non so nemmeno se ci credo a un dio; so che per me vorrei la libertà di andarmene quando non ne potrò più
Un abbraccio al tuo dolore di figlia... per il mio babbo strapperei le stelle dal cielo per dargli anche solo un minuto in più dopo l'ultimo che vorrà concedergli quel dio o la scienza medica
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 17/09/07 alle 13:41 via WEB
la vita è molto di più. mi rifiuto di abbandonarla alla scienza. quale scienza, poi? sempre perfettibile e sempre imperfetta. quella medica? caliamo un pietosissimo velo (anche se una coperta di amianto forse sarebbe più appropriato). affidarla all'amore, preferisco.
 
   
Gioiasole
Gioiasole il 18/09/07 alle 09:11 via WEB
Se potessi scegliere, sceglierei un addio in tutto questo amore. Un bacio.
 
d_dap
d_dap il 17/09/07 alle 14:13 via WEB
ho una mamma 86 enne ormai allettata da qualche anno e tanti ci dicono chi ce lo fa fare di sacrificarci così ..che ci sono tanti "bei ricoveri"..... sui bei ricoveri ho sempre e comunque qualche cosa di cui ridire, e fino a che si potrà e mia madre sarà lucida, capace di intendere e di volere, non arriveremo mai noi tre fratelli a relegarla in un posto dove tutti la chiamerebbero per nome se non nonna , le darebbero del tu e che non le porterebbero il benchè minimo rispetto! Amo in maniera viscerale mia madre e quando penso a quel giorno spero che avvenga nel sonno e che non la faccia soffrire ..sta già soffrendo abbastanza e se dio decidesse di prolungare un'agonia da vegetale, io assolutamente favorevole all'eutansia .. credo avrei in questo caso degli scrupoli... ma ora me la coccolo ..ci discuto ..la vizio.. le dico sempre "scusa mamma" nei momenti in cui ho a che fare con la sua igiene personale, perchè so quanto ci sta male e quanta vergogna ha perchè i suoi figli si occupano così intimamente di lei..e con una punta di egoismo spero sempre che la morte non arrivi mai... perchè poi sarei davvero sola..non avrei più quel cordone così grande che mi lega a lei... non sono ancora pronta!!
 
piccodgl
piccodgl il 17/09/07 alle 16:45 via WEB
Vorrei trovare le parole giuste per commentare questo tuo post, ma non me ne vengono. E sì che è raro che io rimanga silente...Un abbraccio
 
calipso81
calipso81 il 17/09/07 alle 17:57 via WEB
Non si è mai troppo vecchi per andare via...e fa male quando accade, molto male.
 
whosthere
whosthere il 17/09/07 alle 19:15 via WEB
volevo scrivere ma ho cancellato tutto :o(( bacio... manu
 
annisexanta
annisexanta il 17/09/07 alle 20:49 via WEB
Può un addio essere bellissimo? Questo lo è.
 
BevetePocaColla
BevetePocaColla il 18/09/07 alle 15:30 via WEB
ciao...una cosa che mi é rimasta impressa della morte di mio padre, ma anche di un mio caro amico, era che alla loro morte non avevo sofferto, anzi non vedevo l'ora che terminasse quell'agonia che peggiorava di giorno in giorno. Però avevo sofferto prima, nel momento in cui avevo capito che per loro non c'era via di scampo, quel vicolo cieco...Ma, al momento della morte, c'era anche un lato misterioso e per certi versi "purificatore", era come se con la morte, fosse stato l'ultimo colpo di pennello del loro ritratto, ritratto che la quotidianità aveva tenuto sempre incompleto. In quel momento era tutto piu chiaro,piu nitido,potevo vedere relamente chi erano...
 
grattinik
grattinik il 18/09/07 alle 17:22 via WEB
ciao, un bel racconto di una grande perdita, tutti grandi lutti ritornano prima o poi di fronte a noi, ciao e a presto F.
 
fabiochepassa
fabiochepassa il 18/09/07 alle 17:39 via WEB
Cara odi..leggerti a volte è veramente difficile. Fai riaffiorare alla mente anche tutte le mie vicende passate, familiari e non, però ti leggo molto volentieri perchè hai sensibilità unica. Un abbraccio.
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 19/09/07 alle 01:20 via WEB
scusate: ad un certo punto ho smesso di commentare per rispetto ai sentimenti profondi e forti che ciascuno di voi stava esprimendo. ognuno di noi è solo di fronte al dolore, a questo tipo di dolore, almeno. vi abbraccio.
 
trampolinotonante
trampolinotonante il 27/03/11 alle 19:31 via WEB
Sono molto commosso. Ho visto l'intensità dell'istante rispetto all'aspettativa della durata,e la memoria di uno straripamento del cuore e di una lacerazione insanabile. Sta "cosa" l'ho vissuta pure io. Grazie! tt
 
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