Creato da odio_via_col_vento il 03/11/2005

Abbandonare Tara

abbandonare le sicurezze, i luoghi comuni, alla scoperta di cosa c'è fuori di qui

 

 

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Tra fragilità e illusione

Post n°238 pubblicato il 12 Aprile 2008 da odio_via_col_vento
 
Tag: Amici




Luigi Gioli, Signore in riva al mare, Milano, Fondazione Cariplo


Ecco: così.
Sentirsi fragili di fronte all'infuriare della natura.
Insieme, illudersi di fronteggiare ciò che ci sovrasta, incombe, aggrappandosi l'una all'altra. Pensare, illudersi, che interponendo tra noi e il mare in burrasca una barriera fragile quanto noi e illusoria quanto le nostre speranze (la sedia impagliata), le onde non ci travolgano, forse anche soltanto non ci bagnino.
E ancora, insieme, vivere la tempesta come una paura ma anche come una innegabile attrazione.

Perché anche il pericolo è vita. Anche la morte. E in quanto tali attraggono, di quell'attrazione che vuole superare le barriere per capire meglio come si fa a vivere.
Il senso della vita è anche anticipare la morte per imparare a morire.
O è un'illusione anche questo tentativo?


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Commenti al Post:
calipso81
calipso81 il 12/04/08 alle 22:16 via WEB
E' così che si scopre anche l'attaccamento alla vita. Nella tempesta, ma sempre in piedi. Un abbraccio a te e a chi ti affianca sulla sedia impagliata.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 13/04/08 alle 11:53 via WEB
forse era meglio senza sedia, più stabili. ma si sarebbe visto meno lontano.:)
 
dianavera
dianavera il 12/04/08 alle 22:49 via WEB
André Frénaud La vita, il vento La vita che alla sfuggita abborracciava la tempesta primaverile e proseguiva, la vita – il vento dalle cento lusinghe mai mantenute – che procedeva, le sue cento imprese e il disastro e proseguiva, la vita, il vento, la vita, così dolce quando le aggrada.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 13/04/08 alle 12:09 via WEB
la vita, così amara, quando le aggrada.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 13/04/08 alle 02:28 via WEB
No Ody, non voglio imparare la morte. Voglio che la mia morte arrivi all'improvviso e mi stupisca. Per le altre morti, preferisco pensarci al momento debito. E non è vigliaccheria. Non ho il tempo di pensare alla morte. Ho troppo da essere ora. Ed è quello che cerco di trasmettere ai miei cari. UP.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 13/04/08 alle 12:10 via WEB
non è pensare alla morte: è cercare di dominarla. adesso che per qualcuno, cui sono molto legata, è così vicina.
 
farfallaleggera53
farfallaleggera53 il 13/04/08 alle 03:21 via WEB
Quando si è giovani non si pensa alla morte, almeno io non ci pensavo. Ora che ho quasi 55 anni e che sono consapevole del suo avvicinarsi cerco di dare un senso alla mia vecchiaia, costruendomi degli interessi, delle passioni, e avvicinandomi un pò di più al mistero divino. Forse è questo il mio prepararmi a morire...ciao un bel blog giò
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 13/04/08 alle 12:11 via WEB
è un bel modo. ma non di avvicinarsi alla morte, credimi. un bel modo di vivere. di vivere un'altra stagione della vita.
 
MacRaiser
MacRaiser il 13/04/08 alle 09:12 via WEB
Perche', Ody.. cos'altro si rivela illusione?
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 13/04/08 alle 12:12 via WEB
molte cose. tante di quelle cui diamo valore quando non vogliamo o non riusciamo a vedere l'orizzonte. meglio salire su una sedia impagliata, allora. fragile, ma comunque un po' più alta del terreno.
 
   
MacRaiser
MacRaiser il 18/04/08 alle 23:53 via WEB
Anche Mark Twain la pensava cosi': "Non separarti dalle illusioni. Quando se ne saranno andate, può darsi che tu ci sia ancora, ma avrai cessato di vivere" ;)
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 19/04/08 alle 00:06 via WEB
credevo l'avesse detto Veltroni!:)
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 19/04/08 alle 00:32 via WEB
Eheheheh.. buona :p
 
magdalene57
magdalene57 il 13/04/08 alle 10:07 via WEB
non lo so. francamente non lo so. ma forse il mare può dare la risposta con il suo lento prendere e ridare. con il suo rumore sommesso che ci riporta inconsapevolmente ad un ventre caldo dentro cui ci è stato dato, da privilegiati, di crescere sani. non lo so, ody. a me la morte fa paura. e non riesco ad accettare che le persone che amo scompaiano. ma è un mio limite, immenso limite. un abbraccio. forte
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 13/04/08 alle 12:12 via WEB
è il limite di tutti, sai? fa più pura la morte di coloro che amiamo che non la nostra.
 
annisexanta
annisexanta il 13/04/08 alle 10:56 via WEB
Penso ancora alla morte con terrore, non come una liberazione pronto a morire forse no, a vivere ci provo ogni giorno e non sono ancora stanco.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 13/04/08 alle 12:13 via WEB
nessuno lo è, nememno a 100 anni. terribile mistero. atroce, talvolta, ma avvinghiante.
 
cateviola
cateviola il 13/04/08 alle 13:29 via WEB
innegabile attrazione e terribile mistero
Ma no, anticipare la morte non insegna a morire.. forse ricordare quanto è fragile la vita insegna a viverla senza risparmiarsi, finché dura
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 14/04/08 alle 02:42 via WEB
chissà: io immagino spesso il futuro, cerco di prepararmi, mi illudo di riuscirci. chissà. è un mio difetto, illudermi di tenere sotto controllo anche l'incontrollabile. provarci.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 13/04/08 alle 15:29 via WEB
sbaglio, o stai passando un momento introspettivo di quelli tosti? tipo radici che cercano di arrivare al centro della terra dove c'è la forza, c'è la stabilità? Che succede Odyna bella? Un abbraccio. manu
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 14/04/08 alle 02:41 via WEB
non si dirà che sono un tipo fatuo:))
 
ildemonologo
ildemonologo il 13/04/08 alle 16:50 via WEB
Essere per la morte. D'altronde noi siamo così perchè dobbiamo morire.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 14/04/08 alle 02:44 via WEB
infatti. è l'instabilità dell'esistenza, la precarietà, che ci rende fragili e immensi.
 
upmarine
upmarine il 14/04/08 alle 01:34 via WEB
Per dominare la morte bisogna restare ancorati alla vita. Chi sopravvive dovrebbe fermare coi ricordi i momenti migliori vissuti insieme a chi non c'è più.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 14/04/08 alle 02:45 via WEB
infatti, al memoria è una delle poche forme di "quasi" immortalità di cui ci è data l'esperienza. (per questo amo i blog di ricordi e diario)
 
upmarine
upmarine il 14/04/08 alle 01:35 via WEB
Non ti dimenticherò mai. Questo sarebbe il più bel pensiero di chi mai sarà destinato ad assistermi sul mio punto di morte.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 14/04/08 alle 02:46 via WEB
e anche questo mai, sarà poi la trasmissione a coloro che ricorderanno anche i nostri ricordi. al catena della vita.
 
adoroilmare57
adoroilmare57 il 14/04/08 alle 09:09 via WEB
..non so se ti è mai capitato di vedere il mare in burrasca e con tanta pazienza aspettare il suo ritoro alla quiete..la nostra vita è uguale. Nulla si differenzia se non la nostra continua voglia di domandarci nell'impazienza appunto, quando questo avverrà..ieri, nella variabilità della stagione, il mare qui da me era una tavola invitante al tuffo..poche ore dopo una pioggia battente di quelle arrivate quasi all'improvviso lo hanno agitato e poco dopo ancora tutto è tornato come prima...so che ritornerà ancora ad agitarsi e so anche che si calmerà nuovamente..quello che dovremmo usare noi è la nostra capacità per l'attesa..così per tutto il resto morte compresa..intanto però viviamo e cerchiamo di farlo al meglio... P.S.: se tu tenessi delle lezioni sulle opere che ogni volta sapientemente mostri insieme al bellissimo contenuto dei tuoi post, a quest'ora avrei appreso molto di più di quelo che so( praticamente niente ^_^ ) sull'arte.. sei Grande!! Un caro saluto :)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 14/04/08 alle 22:33 via WEB
dici delle cose bellissime. è vero, il mare e il suo moto continuo, onde, calma piatta, e poi vento e poi di nuovo bonaccia. io amo guardare il mare, passerei ore, ipnotizata, a guardarlo. <br< (sarei noiosissima se tutte le volte facessi una lezione sul quadro. poi mi chiederesti di smettere, credimi!:)
 
d_dap
d_dap il 14/04/08 alle 09:26 via WEB
Mah... non so.... di certo so che ci si aggrappa alla vita, si lotta fino allo stremo delle forze.... ma dominare il dolore che da la consapevolezza dell'abbandono della vita terrena non è affatto facile anzi lo ritengo impossibile... sennò saremmo dei robot ... sì... è un'illusione proprio perchè l'uomo non è nato per imparare a morire!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 14/04/08 alle 22:34 via WEB
no, il dolore non si domina. si può imparare a conviverci, quello sì.
 
kayfakayfa
kayfakayfa il 14/04/08 alle 11:57 via WEB
Molte tradizioni inizatiche "insegnano" a morire per cui non è un male se, ogni qualvolta apriamo gli occhi, cercassimo di vivere come se quello fosse il nostro ultimo giorno di vita agendo in modo tale da lasciare agli altri un ottimo ricordo di noi! Nelle Lettere a Lucillo" Seneca è un maestro in ciò. Ciao, Enzo
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 14/04/08 alle 22:36 via WEB
vedi? saggezze antiche, e anche Seneca (spauracchio dei miei anni di liceo. anzi, forse addirittura ebbi il compito di maturità su un brano di Seneca. credo....ricordi. si comincia a ricordare e ci si attacca di nuovo alla vita:)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/04/08 alle 09:35 via WEB
Ma quanto bello è sto quadro? Di primo acchito avevo pensato a qualche francese, ma le donne sulle seggiole, improvvisate passerelle per nn bagnarsi, fan tanto Venezia con l'acqua alta. Oggi nn ho voglia di pensare alla morte, la vedo in faccia tutti i giorni. Ciao Ody - cpc
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 15/04/08 alle 21:56 via WEB
proprio tanto, vero? bello e simbolico
 
ildiariodellalinda
ildiariodellalinda il 15/04/08 alle 18:58 via WEB
Più che la paura della morte, forse è l'incertezza del dopo! Ma cosa più bella per ora è VITA! Ma il mare in tempesta ha davvero un grande fascino, forse facevano bene a stare sulla seggiola per osservar meglio le onde e la loro potenza. Odi, sul mio blog c'è un messaggino per te :)))) Un abbraccio. Ila
 
ildiariodellalinda
ildiariodellalinda il 15/04/08 alle 18:59 via WEB
... o forse solo perchè non si volevano bagnare i piedi?
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 15/04/08 alle 21:57 via WEB
ah ah ah ! sei buffissima. è veo, lapalissiano.
 
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 15/04/08 alle 22:42 via WEB
Me lo regali? ciao
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 16/04/08 alle 00:16 via WEB
facciamo che te ne regalo una parte: la sedia impaglita!:)
 
magdalene57
magdalene57 il 16/04/08 alle 13:47 via WEB
....
 
atapo
atapo il 16/04/08 alle 22:52 via WEB
Dopo queste elezioni mi sento anch'io su quella sedia impagliata...ma la paglia è ormai fradicia per la mareggiata e non vorrei che cedesse da un momento all'altro!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 18/04/08 alle 13:37 via WEB
l'unica è desistere dal voler anticipare quello che verrà scrutando l'orizzonte. così la sedia non serve più e uno se ne sta biopno buono, lontano dalle onde, aspettando che la mareggiata si calmi.:)
 
eccomiqui4
eccomiqui4 il 16/04/08 alle 23:00 via WEB
è strano .. ho appena postato da me e ora anche da te leggo sul 'tema'. Imparare a morire ... una cosa impossibile perchè non si sa prima come ... sarà... una morte lenta o dolorosa ...lunga ... Quel che dovremmo imparare noi che siamo ancora vivi: accettare, salutare, dire: ti voglio bene anche se ora ti allontani da me. E ... mi mancherai, ma ... sarai sempre con me, sarò sempre con te, dentro di me vivi ancora.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 18/04/08 alle 13:38 via WEB
per me è imparare a staccarsi lentamente dalla presenza terrena dell'altro, cominciare ad anticipare il distacco, cominciare a costruire un tipo di rapporto che duri anche al di là della morte e del tempo.
 
   
eccomiqui4
eccomiqui4 il 18/04/08 alle 21:47 via WEB
certo ... sii forte ...
 
Fajr
Fajr il 17/04/08 alle 01:45 via WEB
La morte basta a se stessa. Ciò che conta è imparare a vivere.
ciao, ody :)
 
upmarine
upmarine il 17/04/08 alle 22:43 via WEB
Ciao Ody, per ora la burrasca è passata. Ma è sempre in agguato. Ho paura che, d'ora in poi, dovremo conviverci con questa spada di Damocle sulle nostre teste. Ti auguro di essere forte, amica mia.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 18/04/08 alle 13:39 via WEB
un augurio che ricambio. in realtà con questa spada di Damocle conviviamo fin dalla nascita. è con la consapevolezza di essa che dobbiamo imparare a vivere.:)
 
tuttiscrittori
tuttiscrittori il 17/04/08 alle 23:02 via WEB
credo che davvero la paura della morte aumenti in relazione all'età, anche come conseguenza del vedere i genitori che invecchiano e si ammalano, e lo stesso per i parenti, oppure gli amici che invecchiano con noi... aumenta l'età e la paura. ma le due ragazze - in precario equilibrio, ma in piedi sulle sedie (non sono due? così vicine che quasi si confondono?) - si stringono l'una all'altra e guardano lontano, oltre la tempesta, oltre la linea dell'orizzonte. un abbraccio, elliy
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 18/04/08 alle 13:41 via WEB
aumenta, per quanto mi riguarda, e in modo drammatico, quando sta male o invecchia sensibilmente qualcuno a te caro. ed è la vicinanza, lo stringersi l'uno all'altro, che aiuta a guardare anche ad un futuro problematico con un po' più di fiducia.
 
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