Creato da odio_via_col_vento il 03/11/2005

Abbandonare Tara

abbandonare le sicurezze, i luoghi comuni, alla scoperta di cosa c'è fuori di qui

 

Messaggi di Febbraio 2014

Crampi

Post n°713 pubblicato il 26 Febbraio 2014 da odio_via_col_vento

 

Rodolfo Amoedo, Study of a woman (detail)

 

La sgradevole sensazione di perdere il controllo del proprio corpo, sgradevole prima ancora che dolorosa. Poi anche quello, una piccola lama di dolore.
Ma ancora prima: sentirlo arrivare e non sapere che fare, come tenerlo sotto controllo.
Il crampo.
Notturno, spesso infido, che ti risveglia. O che ritarda e rallenta il riposo.

Spesso, distesa sul letto, mi guardo a lungo i piedi, cerco di prevedire o predire se i tentacoli da polipo del crampo stiano arrivando, a ghermirli.
Li vedo quasi contorcersi, immagino di perdere l'equilibrio, immagino e temo di esserne preda mentre cammino, prevedo il disastro.

E poi quanto è noioso non sapere perché arrivino, non sapere cosa fare per scongiurarli, se e come opporre resitenza. O forse è meglio lasciarli sfogare e sopportarne pazientemente l'aggressione?
Come vorrei ricordare quei vecchi rimedi della nonna, impacchi, suffumigi, cataplasmi, creme puzzolenti e miracolose, liquidi densi e oleosi da scioglier in bagni caldissimi: funzionerebbero, ne sono certa.
O almeno consolerebbero, illuderebbero, cullerebbero. Almeno ammorbidirebbero la tensione. 

 

 
 
 

10 oggetti smarriti

Post n°712 pubblicato il 22 Febbraio 2014 da odio_via_col_vento
 
Tag: di me

 

Aldo Balding, Wanderlust


1. un orecchino di perle, solo uno, caduto dal comodino e mai più ritrovato. I mostri in agguato sotto il letto non sono solo paure infantili: esistono!

2. un cuscino rosso, morbido e avvolgente, da viaggio. Un giorno c'era e il giorno dopo non c'era più. Che fosse così morbido perché in realtà era un oggetto vivo, dotato di una sua volontà, che andava in una sua direzione?

3. una sciarpa di seta naturale, tessuta a mano, con incorporato un miracoloso profumo che faceva guarire il mal di gola. Ne avevo comprate due. Il mio amico ce l'ha sempre, ma ha sempre anche il mal di gola. Io l'ho persa, ma il mal di gola non so cosa sia.

4. un libro sull'Iran. Comprato ai tempi della quasi-consuocera di Theran, in vista di un viaggio che non abbiamo mai fatto, a causa di un dramma (la morte di lei) e per la fine di un amore (quello dei nostri figli). Sospetto che se lo sia preso DUE e poi l'abbia buttato via, come tutti i ricordi di quella storia. Ma il libro avrei voluto leggerlo ugualmente (e non avrei voluto perdere la quasi-nuora)

5. la cartellina con l'occorrente da disegno di TRE. A dire il vero non una, ma almeno quattro cartelline. Smarrite in autobus, a suo dire, e mai più ritrovate nonostate i numerosi viaggi all'ufficio oggetti smarriti del comune. Possibile che in città ci siano così tanti desiderosi di dedicarsi al disegno geometrico? Possibile che lui, mio figlio, volesse dirci qualcosa? Adesso non esiste più nemmeno quell'ufficio comunale, smarritosi anche lui.

6. una lettera di lodi e congratulazioni di un esimio studioso, che nascosi velocemente per il sopraggiungere di un collega che immaginavo ne sarebbe stato geloso. Mai più ritrovata. Talvolta mi viene il dubbio di averla davvero ricevuta.

7. un guanto rosso bordeux, di pelle, uno solo di un paio: dev'essere rimasto lungo il camminamento del matroneo della cattedrale di Praga, aperto per noi per l'occasione. Rimarrà là, sepolto dalla polvere dei secoli, in un luogo che nessuno può visitare. Mannaggia alla mia mania di fare fotografie che me lo fece togliere, nonostante il gelo di quella mattina.

8. ben dodici (dico: DODICI) scodelle di vetro pyrex blu. Desideratissime. Sono pressoché sicura che arrivarono in un enorme scatolone a casa, per posta, dagli Stati Uniti, circa un mese dopo lo scatolone con dodici (dico: DODICI) piatti uguali. E adesso i piatti ci sono e le scodelle.....mah!?

9. un portachiavi con un gufetto di peluche; era attaccato alle chiavi del mio appartamento americano. Credo di averlo "dimenticato" appeso a quel mazzo di chiavi, quando ho lasciato l'appartamento. L'anno prima era andata così e poi, nel rendermi il portachiavi, mi avevano anche reso l'appartamento. Credo proprio di averlo dimenticato una seconda volta nella speranza che accadesse la stessa cosa.

10. e poi....ecco....quella cosa....ora non mi viene in mente....ma ho una sensazione strana, come di essermi dimenticata di qualcosa di importante, di vitale....ecco: l'ho persa!

 

 

 
 
 

Modernariato

Post n°711 pubblicato il 20 Febbraio 2014 da odio_via_col_vento
 
Tag: Viaggi

 

Sono una grande ammiratrice di Frank Gehry, anche se, devo dire, che costruire un auditorium all'aperto a Chicago non mi pare una grande idea.
Per buona parte dell'anno è un grande deposito di ghiaccio.

 

 

 

 

E poi, proprio di fronte, simbolo ormai della città nuova, c'è il cuore (freddo) del Millennium Park.

 

Nome ufficiale Cloud Gate, ormai universalmente noto come il Fagiolo (la sua forma parla da sola).

 

 

una scultura? un oggetto di arredo urbano? una architettura? come chiamarla? dell'artista anglo-indiano Anish Kapoor. 

Che se ne fanno di questa cosa?
Nulla, a dire il vero. Ma è diventato un landmark imprescindibile e indimenticabile. Una grande attrazione per il gioco di immagini distorte che crea con i suoi riflessi.
Anche un collettore di freddo incredibile: sotto di esso le temperature erano più basse di almeno 5 o 6 gradi!

 

 

Concludo questa carrellata di architetture contemporanee con un prodotto tutto italiano, l'ala moderna dell'Art Institute di Chicago creata da Renzo Piano. Che qui negli Stati Uniti ha trovato un suo monopolio nella sfera dei musei.
Non male devo dire. Poi, a me piace sempre molto: sono un po' di parte.

 

 

 

 

Per chi invece fosse interessato sempre alla presenza italiana, ma ad un genere più tradizionale, ecco Riccardo Muti:

 

 

In attesa che lo facciano senatore a vita: e direi che se lo meriterebbe!

 

 
 
 

il deserto bianco

Post n°710 pubblicato il 18 Febbraio 2014 da odio_via_col_vento
 
Tag: Viaggi

 

Lo spettrale skyline di una delle città più famose degli Stati Uniti, vista dall'unica, enorme, lastra di ghiaccio che è diventato il suo lago.

 

 

 

 

 

Sculture di neve, nel parco del Navy Pier

 

E qualche scultura di resina intorno a cui è stata spalata la neve, tanto per far ricordare che sì, anche qui è primavera e forse finanche estate, talvolta.

 

 

 

 
 
 

Happy Days

Post n°709 pubblicato il 16 Febbraio 2014 da odio_via_col_vento
 
Tag: Viaggi

Che ne dite di un posto così, sperduto nelle nevi del Mid West?

 

 

A me ricorda tanto la serie di Happy Days e l'ho trovato delizioso.
Tra l'altro (e incredibilmente) facevano una pizza meravigliosa! 

 

In tema erano anche le porte dei bagni: per le signore e per i signori:

 

 

 

Essendo poi San Valentino (qua peggio che una festa nazionale....) c'era una kitschissima, ma, fortunatamente, normalissima, pizza del cuore

 

 

Il locale, in caso passaste da quelle parti, sta a Schaumburg, in Illinois, e si chiama "da Frato" ma, chissà perché. lo pronunciano "da Fritto" o "da Frito" (il raddoppiamento è un optional)

 

 
 
 

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